Notte d'attesa
Pov's Narratore
Sedute su una panchina, sulle sponde di un laghetto, due ragazze chiacchieravano animatamente, almeno una di loro.
«Ti rendi conto che sta notte verrà il Gran Maestro?»
Crystal si limitò a tirare sassi nello stagno, come risposta alla domanda della sua amica.
Era a conoscenza del fatto che l'altra ne avesse le tasche piene di Gavaldon, Sasuike voleva l'avventura, compiere grandi imprese.
Voleva essere ricordata, voleva che le persone vedessero il suo potenziale.
In tutto il paese, lei era l'unica che non dava peso a questo "evento" per lei la cosa era ben più logica.
«Insomma, mi stai ascoltando?!?»
Insisté Sasuike, guadagnandosi finalmente l'attenzione della castana.
«Non capisco tutta questa eccitazione, secondo me è una grandissima bufala»
Commentò, esternando finalmente i suoi pensieri.
«Parla quella che tiene più libri di fiabe di tutti»
Affermò la corvina, rivolgendole uno dei suoi sguardi saccenti.
«Dovrò passare il tempo, no?»
Risponde di rimando lei, pentendosi di quell'unica volta in cui ha fatto entrare l'amica a casa sua.
«Certo certo»
Prima che la castana potesse mandare a quel paese l'ironia dell'amica, un gracchiare fastidioso le stroncò l'intento sul nascere.
Un corvo si posò sulla spalla di Crystal, gracchiando contro Sasuike.
«Corvix! Sta buono» (Ogni riferimento a CorvixVolentis è puramente casuale :D)
Ordinò la castana, ammonendo il volatile.
«Dovresti seriamente addestrarlo questo pennuto»
Commentò acerba l'amica.
«O come minimo, cucinarlo»
Proseguì divertita, punzecchiando l'amica e il suo volatile.
«Ahah, non sarei così spiritosa se fossi in te, ti ricordo che becca forte»
Esclama, accarezzando la testa della bestiola.
A quell'affermazione, Sasuike emise uno schiocco di lingua, infastidita, mentre la ragazza al suo fianco rideva compiaciuta.
«Meglio che vada, se faccio tardi i miei mi faranno una lavata di capo che non intendo subire»
Disse Sasuike, sbuffando al pensiero di dover lasciare l'amica e tornare a casa.
«Vai pure, resta Corvix a farmi compagnia»
Rispose la castana, facendo ridere l'altra, prima che ella si allontanasse verso casa, subito dopo avergli rivolto un cenno con la mano.
Crystal la guardò allontanarsi, il cuore sempre più pesante, al pensiero della notte che stava per giungere.
-Perfetto!-
Non appena era tornata a casa, Sasuike aveva passato tutto il tempo a prepararsi per l'arrivo del Gran Maestro.
Se aveva una possibilità di uscire da quella monotonia, che pian piano la stava consumando, era quella notte.
La luna rischiarava il cielo e disperdeva le ombre.
Sauike si infilò sotto le coperte, chiuse gli occhi, mantenendo i sensi in allerta, in attesa dell'arrivo di colui che le avrebbe cambiato la vita.
La notte era quieta, se non fosse per i cittadini ai margini della foresta, armati di torce e forconi, pronti a tutto pur di scacciare il rapitore di bambini che per decenni aveva terrorizzato Gavaldon.
Crystal guardava fuori, dall'unica finestra della casa.
Rivolse un fugace sguardo alle due lapidi, situate nel giardino.
Nessuno sapeva con esattezza, che fine avessero fatto i suoi genitori, la cosa più assurda era che per le persone loro sembravano non essere mai esistiti.
Neanche gli anziani, la massima autorità di Gavaldon, avevano saputo darle delle risposte.
Si era creata migliaia di ipotesi:
L'avevano abbandonata?
Erano morti per malattia?
Li avevano uccisi?
O forse non li aveva mai avuti?...
Troppe domande e nessuna risposta.
Questi pensieri le impedivano di dormire, era così ogni notte, le occhiaie profonde sotto i suoi occhi erano la prova di troppe notti passate in bianche, ma questa volta era anche in pena per la sua amica.
Sasuike era la sua unica amica, tutti gli altri bambini la etichettavano come strana, solo perché non usciva mai a giocare e se ne stava sempre rintanata in casa.
Quando finalmente decise di provare ad andare a dormire, notò un ombra guizzare tra le lapidi dei suoi genitori.
Aguzzò la vista, l'ombra cominciò ad essere più densa, Crystal si allontanò dalla finestra e si diresse a passi pesanti alla porta, che spalancò.
Nulla.
O almeno credeva.
L'ombra strisciava verso il villaggio, più precisamente, verso una casa.
Sasuike aveva il cuore che batteva a mille, l'idea che di lì a poco avrebbe lasciato per sempre quel buco in cui fino a quel momento aveva vissuto.
Ciondolava le gambe, sdraiata a pancia in giù, in ansia come mai lo era stata in vita sua.
Guardò oltre la finestra. E la vide.
Una massa nera si avvicinava a gran velocità verso la sua abitazione.
Senza riflettere troppo, si catapultò fuori casa, tentando di non svegliare i suoi genitori.
Si lanciò contro l'ombra, non aveva paura!
Era certa che la sua vita sarebbe cambiata e l'avrebbe resa finalmente felice.
L'ombra la circondò, si sentì sollevare e in men che non si dica si ritrovò a fluttuare sopra la Selva, sentiva le urla dei paesani, ma non le importava
«No!»
Una voce si distinse dalle altre, la corvina la riconobbe all'istante.
«Non portarla via!»
Crystal le afferrò la caviglia ed entrambe vennero trasportate oltre la Selva, oltre Gavaldon.
«Egoista! Non ti permetterò di lasciarmi da sola!»
La corvina guardò stupita l'amica, avvinghiata alla sua gamba.
Ma non erano le sole ad essersi allontanate da Gavaldon.
Delle piume nere lasciavano il piumaggio del volatile che le stava seguendo.
Tum Tuuuum:
Allora! Non pensate male! Io c'ho un sacco di stima per CorvixVolentis, è uni dei miei idoli su wattpad :3
Ma volevo dargli una piccola parte, che a lungo andare, si rivelerà molto importante nella storia U.U
Vabbè, nel prossimo capitolo ci sarà lo smistamento nelle due scuole.
Preparatevi ;3
Stellinate e commentate
Adieuuu😘
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