In Memoria

Sono passati due giorni dall'avvenimento di Piazza Castello, una piazza segnata prima da un'orribile strage e poi da un evento che molti ritenevano opera divina.

Erika da una parte era triste per avere perso l'unico amico di cui si fidava e a cui voleva bene. Dall'altra era felice perché sapeva che lo spirito di quell'entità aleggiava nell'aria e nel suo cuore.

Marika era stata perdonata dalla sua migliore amica. Credere che una statua potesse prendere vita era troppo per lei e la sua reazione di certo sarebbe stata condivisa dalla maggior parte delle persone. Ma si rese conto solo in seguito dell'errore. Ora col perdono di Erika era ancora più serena di prima.

I Torinesi si erano impegnati per coprire la verità. Non volevano che i media abusassero del loro simbolo e di ciò che esso aveva fatto per loro: erano gelosi. Per ringraziare il Genio Alato, ne crearono una copia in scala ridotta e la collocarono in Piazza Castello dove erano in corso per la seconda volta i restauri.

Credere a qualcosa di impossibile è difficile ma bisogna credere in ciò che si sente dentro al cuore e tutto può accadere.

E' così che la pensa Erika, è così che la pensa Marika, è così che la pensa Torino.

E' così che la pensa Kyrea, il Genio Alato.

Curiosità

Luoghi e personaggi sono reali.

Sostituendo la Y con la I, Kyrea diventa Kirea ovvero l'anagramma di Erika.

Le dimensioni della Mole, presente nel racconto, sono errate. Infatti risulterebbe più alta della Torre Eiffel (324metri). Tuttavia, vi è un monumento la cui altezza è proprio di 333metri: la Tokyo Tower, simbolo della capitale giapponese.

La vera Mole, invece, è alta 168metri ma l'autore ha volutamente accrescere le dimensioni per rendere omaggio al simbolo di Torino nonché una delle icone più' celebri nel mondo architettonico.

L'arrivo da sottoterra della sonda é simile alla scena del tripode presente ne "La Guerra dei Mondi" di Steven Spielberg.

Il ragazzo che Erika incontra sul tram é il protagonista principale di un altro racconto "La Notte Folle".

Il Genio Alato era posto davvero sulla cima della Mole Antonelliana. In seguito ad una tromba d'aria, cadde senza provocare danni e venne sostituita da una Stella dorata tuttora presente. Il vero Genio Alato è visibile all'interno della Mole.

Un'altra statua del Genio Alato la si può osservare presso la fontana di piazza Statuto.

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