CHAPTER TWELVE: IGNORING YOU PT.ONE

MITSUKI 'S P.O.V

Aprì lentamente gli occhi rendendomi conto di essermi addormentata per gran parte del viaggio. Mi misi seduta e iniziai a guardarmi intorno notando di essere l'unica rimasta in auto e, che gli altri fossero già scesi così, dopo essermi ripresa un secondo dalla dormita, uscì anch'io dall'auto raggiungendo gli altri. In silenzio mi misi seduta accanto a Yedam poggiando la testa sulla sua spalla, cosa che lo fece sussultare leggermente non essendosi accorto precedentemente del mio arrivo.

« Mio dio Tsuki tu così mi farai venire un fottuto infarto, la prossima volta dacci non so una voce o un segno per farci notare la tua presenza, senza farci morire di crepacuore ».

Mi venne quasi da ridere sentendo le sue parole, effettivamente ero arrivata da loro senza fare alcun rumore e senza avvertirli della mia presenza. Decisi però di non aprire bocca e di mettermi più comoda accanto a Yedam prendendo poi un sacchetto di patatine iniziando a mangiare. Dopo un po' di tempo alzai lo sguardo verso il cielo iniziando ad osservare le stelle estraniandomi dalla conversazione dei tre ragazzi, ero così soprappensiero che nemmeno mi accorsi della domanda posta da Mashiho, me ne resi conto solo dopo essere stata "richiamata" da Yumi.

« Mashi scusa ma ero soprappensiero, puoi ripetere la domanda ? »

Dissi con fare davvero dispiaciuto verso il mio caro amico Mashi, non volevo ignorare la sua domanda, ma i troppi pensieri negativi per la testa mi avevano resa distratta e con la testa tra le nuvole.

« Tsuki tranquilla, lo so che non volevi ignorare la mia domanda, ad ogni modo ho chiesto come ti senti ma questa volta ti prego di rispondere sinceramente, siamo i tuoi migliori amici e sai benissimo che puoi sfogarti con noi e, soprattutto che puoi contare su di noi per qualsiasi cosa. Ti chiediamo solo di essere sincera e di sfogarti ».

Ora che ci penso, la domanda di Mashi è l'equivalente dei miei pensieri. Sto davvero bene come voglio far credere? Sono davvero immune agli ultimi avvenimenti accaduti? Ripercorrendo tutto, la risposta mi sembra più che chiara, non sto bene e non sono nemmeno capace di far finta.

« Onestamente ragazzi no, non sto bene. Non sto per niente bene, continuo a rivedere quelle immagini davanti ai miei occhi, continuo a vedere lo sguardo di Yoshi verso Akane, uno sguardo che a me non ha mai rivolto. Perché deve essere così difficile? Vorrei solo essere vista non come la sorellina da proteggere da lui, vorrei essere vista come un qualcosa in più, ma non sono nulla in confronto ad Akane. Mi sono illusa per tutto questo tempo pensando che lo strano comportamento di Yoshi nei miei confronti fosse dettato dalla gelosia nel vedermi insieme a Yedam, ma ormai ho capito fossero solo mie stupide e inutili fantasie. Fa così male che non riesco nemmeno a fingere di stare bene, di fingere che non mi importi e sono stanca, stanca di stare così male per lui ».

Dissi gettando fuori tutte le mie emozioni trattenute per ormai fin troppo tempo. Ad ogni parola, ogni frase, una lacrima scendeva rapida sulla mia guancia seguita da un'altra, un'altra e un'altra ancora fino ad avere la vista completamente offuscata, e il corpo scosso dai singhiozzi del pianto. Pensavo di non avere più lacrime in corpo dopo aver pianto quasi tutta la giornata, ma evidentemente mi sbagliavo.

« Tsuki magari queste sono parole che avrai sentito dire fin troppe volte, ma penso siano le uniche ad avere effettivamente senso ora come ora. Tesoro tu non hai bisogno di confrontarti con Akane o con Yuki o con qualsiasi altra ragazza attratta da Yoshi, perché tu non hai nulla da invidiare a loro. Oltre ad essere una ragazza meravigliosa al di fuori, lo sei anche dentro, è il tuo carattere a renderti unica agli occhi della gente e, se Yoshi non è riuscito a vedere oltre le ragazze che ogni giorno si dichiarano a lui, non vuol dire che tu debba buttarti giù; magari non è il momento giusto per voi due, ma magari in futuro le cose potrebbero cambiare dando una svolta positiva a questa situazione ».

Le parole di Yedam erano rimaste fisse nella mia mente, pensandoci ha ragione, io non ho nulla da invidiare ad Akane o a Yuki o alle altre ragazze, è la mia personalità ad essere importante forse anche più del mio aspetto esteriore. Decisi quindi di asciugarmi le lacrime e di alzare lo sguardo incontrando i volti sorridenti dei miei migliori amici per poi ricambiare, anche se leggermente, il sorriso con ancora gli occhi rossi e gonfi dal pianto, e le guance ancora bagnate dalle lacrime.

« Sapete una cosa? Avete ragione, magari questo non è il momento giusto per me e per Yoshi e, magari lo sarà in futuro. Fino a quel momento, mi limiterò ad osservarlo da lontano e a sperare nella sua felicità. Non posso stargli accanto ora come ora poiché mi farebbe solo del male, così ho deciso di lasciare che lui sia felice e di osservarlo da dietro le quinte attendendo il mio momento. Potrà arrivare tra mesi o anni, a me non importa, fino a quel momento gli lascerò vivere la sua vita al massimo ».

Dissi sorridendo ai ragazzi prima di, prendere una delle lattine di Coca-Cola presenti davanti a loro e bere osservando le stelle così lontane da loro e così piccole ma così luminose. Pensando a questa situazione, mi viene in mente un passo del mio libro preferito, "È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante", è infatti il tempo che ho perduto coltivando e custodendo i sentimenti che provo per Yoshi, che ha reso questi sentimenti così importanti e, sono disposta a coltivarli e a custodirli ancora se questo significa farli finalmente sbocciare quando, arriverà il momento giusto. Fino a quel momento mi limiteró ad ignorarti Yoshi, mi limiterò a ciò per custodire ciò che provo per te e, a far ordine nella mia mente e nel mio cuore. Spero tu non arrivi ad odiarmi per questo, ma penso sia la scelta migliore per entrambi.

TIME SKIP:

Erano ormai passate ore dal nostro arrivo in quel luogo, i ragazzi si erano appisolati lasciando me sveglia ad osservare le luci della città e a sentire il lieve rumore delle auto che, quasi come una strana ninnananna, mi stava quasi cullando verso il mondo dei sogni. Riuscì però a restare sveglia tornando ad osservare le stelle e la luna che, in quella notte, sembravano brillare più del solito dando quasi un senso di conforto, come se dicessero "riponi in noi le tue emozioni e le tue sensazioni e lasciati cullare dalla nostra luce luminosa fino all'alba di un nuovo giorno", quanto vorrei poter dare a loro tutte le mie emozioni e finalmente poter attendere una nuova alba senza ritrovarmi le guance solcate da lacrime salate. Decisi di distogliere l'attenzione dalle stelle e svegliare i tre dormiglioni accanto a me, si stava facendo fin troppo tardi, ed era per loro arrivato il momento di tornare a casa e di riposare davvero, così, dopo essere riuscita a svegliarli, ci dirigemmo nuovamente verso l'auto partendo in direzione della città con la mente quasi libera da ogni ansia e preoccupazione in attesa di un nuovo giorno.

SPAZIO AUTRICE 💕
HO DECISO DI DIVIDERE QUESTO CAPITOLO IN DUE PARTI ALTRIMENTI VENIVA FIN TROPPO LUNGO. INOLTRE CON QUESTI CAPITOLI VORREI METTERE IN RISALTO I SENTIMENTI SIA DAL PUNTO DI VISTA DI MITSUKI E SIA DAL PUNTO DI VISTA DI YOSHI E DARE UNA SVOLTA IN PIÙ ALLA STORIA. PURTROPPO SIAMO ANCORA MOLTO LONTANI DAL PUNTO CLU DEL LIBRO E CI SONO TANTE ALTRE SITUAZIONI ANCORA IN FASE DI SVILUPPO, QUINDI ABBIATE PAZIENZA. SPERO INOLTRE VI PIACCIA LA CITAZIONE INSERITA ALL'INTERNO DI QUESTO CAPITOLO, ALLA PROSSIMA 💕

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