CHAPTER FIVE: LIGHT IN THE DARK

MAYUMI'S POV

Stavo ascoltando annoiata la storia di Yoshi e di come sia stato rifiutato da Akane, ad essere sincera non mi dispiace neanche un po', ok è il mio migliore amico ma non ha idea di tutte le volte che ha fatto soffrire Mitsuki con questa storia. Erano passati dieci minuti, quando, mi accorsi dell'assenza sia di Yedam sia di Mitsuki e, un'idea si palesó all'interno del mio cervello; mi schiarì la gola attirando così l'attenzione dei due ragazzi troppo immersi nella conversazione per notare l'assenza di due persone.

« Mi dispiace interrompere questa storiella che va avanti da venti minuti buoni, ma come potete vedere Yedam e Mitsuki sono andati via, sicuramente annoiati da questa tua storia Yoshi. Onestamente avrei fatto la stessa cosa pur di non sentire te parlare di quella fino a farmi quasi sanguinare le orecchie. »

Dissi con un tono scontroso e a tratti acido prima di girarmi e andare verso le scale del primo piano per avviarmi in classe e prendere il posto anche per Mitsuki. Yedam mi è sembrato da subito un bravo ragazzo quindi non avevo problemi a lasciarla da sola con lui, e poi mi fidavo ciecamente di lei; passarono dieci minuti e, dalla porta vidi entrare Mitsuki, così le feci cenno con la mano facendole notare il posto accanto a me riservato a lei.

« Mayumi scusa se ti ho fatto aspettare troppo, io e Yedam abbiamo fatto una lunga chiacchierata che mi ha aiutato a vedere certe cose sotto una luce diversa ».

Disse Mitsuki mentre poggiava lo zaino dietro la sedia prendendo poi subito posto accanto a me. Non avevo ben compreso il significato delle sue parole così le chiesi subito delle spiegazioni;

« Fammi capire meglio la situazione, ti sei sfogata con lui dicendogli le stesse cose che hai detto a me qualche giorno fa per avere una sua opinione e ora hai deciso di esporre i tuoi sentimenti a Yoshi. Wow a me ci sono voluti anni per cercare di fartelo capire e a Yedam ci è voluto solo un giorno... minchia devo ringraziarlo per questo miracolo » .

Conclusi il mio discorso con una risata mentre cercavo di schivare gli "schiaffi" che, Mitsuki in quel momento mi stava dando sul braccio. Era sempre divertente stuzzicarla in questo modo, soprattutto sapendo il suo caratterino e ció rendeva tutto più entusiasmante;

« Lo sai benissimo che i tuoi consigli sono fin troppo difficili per me da seguire, soprattutto quando sai che, davanti a Yoshi quando si tratta di parlare dei miei sentimenti mi viene un blocco e non riesco più ad esprimermi a dovere ».

Beh non aveva tutti i torti, l'avevo vista varie volte provare a parlare con lui dei suoi sentimenti ma, finiva sempre per bloccarsi e non dire più nulla mentre Yoshi infieriva parlandole di Akane. Ora che ci penso quella di Yoshi è una vera e propria ossessione, non è sicuramente amore e questo forse mi da qualche speranza che, un giorno i sentimenti di Mitsuki verranno ricambiati anche da parte di Yoshi.

« Beh se vuoi parlare con lui fallo durante la pausa pranzo, lo sai che è sempre l'unico a restare nell'aula di musica del terzo piano durante quell'ora, sarà più facile per te parlare con lui essendo soli ».

Dissi con nonchalance prendendo poi uno dei miei quaderni dallo zaino insieme alle penne.

« Potrei provare a parlare con lui, devo solo trovare il giusto coraggio e non scappare come mio solito »;

Annuì alle parole della mia migliore amica mentre il prof di storia della musica faceva il suo ingresso in aula pronto a spiegare altre cose noiose come suo solito.

MITSUKI 'S P.O.V

Ero impegnata a prendere appunti quando, il suono della campanella che segnava l'inizio della pausa pranzo, mi distolse dai miei pensieri creando all'interno del mio corpo una leggera ansia. Posai tutte le mie cose all'interno dello zaino e, dopo aver sentito un "buona fortuna" da Mayumi, mi diressi al terzo piano pronta a parlare con Yoshi; ero appena arrivata davanti la porta dell'aula di musica e lì lo vidi, poggiato al suo banco intento a leggere uno dei suoi testi. Avanzai con passo leggero schiarendomi poi la gola così da fargli notare la mia presenza prima di aprire bocca iniziando così a parlare;

« Sapevo di trovarti qui Yoshi, d'altronde è raro vederti a pranzo con noi. Vorrei parlarti di una cosa seria e vorrei tu mi ascoltassi senza interrompere le mie parole ».

Dissi sedendomi davanti a lui poggiando lo zaino per terra.

« Mi metti ansia così, è successo qualcosa? È colpa di quel Yedam? Lo sapevo che non dovevo lasciarti andare via da sola con lui, dimmi che ti ha fatto, me la vedo io poi con lui » .

Disse facendo per alzarsi dalla sedia, ma venne subito fermato dalla mia mano attorno al suo polso che, subito lo fece sedere nuovamente al suo posto.

« Yedam non ha colpe, lui non ha fatto nulla se non essere gentile con me come un normale amico, mi stupisce vederti subito sulla difensiva pronto ad accusare Yedam senza nemmeno conoscerlo. Non era questo di cui volevo parlarti quindi stai zitto e fammi finire ».

Dissi con tono duro senza mai distogliere lo sguardo da quello del ragazzo davanti a me, che, proprio in quel momento mi guardava stranito dal mio improvviso tono di voce.

« Lo conosci da un paio d'ore e già lo difendi quasi come se fosse lui il tuo migliore amico da una vita. Però come hai detto tu non è questo l'argomento che vuoi trattare, quindi avanti parla e fai in fretta, ho promesso ad Akane di passare un po' di tempo con lei prima delle prossime lezioni e vorrei mantenere la mia promessa ».

Un sospiro uscì dalle mie labbra nel sentire le parole di Yoshi, ovviamente per Akane aveva tutto il tempo del mondo, per me invece, la sua migliore amica da una vita, non riusciva a trovare nemmeno cinque minuti di tempo.

« Akane, Akane, sempre lei nei tuoi pensieri. Può aspettare non credi? Oppure la principessina di sto cazzo ha bisogno all'istante del suo principe azzurro? Yoshi sono stanca di questa situazione, per lei trovi il tempo ma per me, la tua migliore amica, non lo trovi mai se non quando ti serve qualcosa oppure Mashiho combina una delle sue per farmi incazzare e tu cerchi di riparare al posto suo, proprio come stamattina. Ero venuta qui per dirti una cosa importante ma a quanto pare per te una zoccola è più importante di me » .

Dissi alzandomi prima di essere presa dal polso e ritrovarmi tra il muro e il corpo di Yoshi che, in quel momento, mi stava fissando con uno sguardo di fuoco per le parole da me usate qualche secondo fa.

« Non ti permetto di parlare così di Akane, sarai anche la mia migliore amica ma lei è la ragazza che amo e tu non sei nella posizione giusta per darle della zoccola e parlare così di lei. Non permetterti più altrimenti davvero finisce male ».

Disse osservandomi intensamente prima di allontanarsi da me, recuperare il suo zaino e andare via lasciandomi da sola in quell'aula, con le guance rigate dalle lacrime. Con la vista offuscata, prese nuovamente il suo zaino per poi correre verso il tetto della scuola per stare da sola a riflettere; era appena arrivata lì così, senza perdere tempo, posó lo zaino per terra sedendosi accanto portando le ginocchia al petto, poggiando poi la faccia su di esse continuando a far scendere le lacrime dai suoi occhi ormai rossi e gonfi.

YEDAM'S P.O.V

Eravamo seduti a mensa io, Mashiho e Mayumi intenti ad aspettare Mitsuki per avere notizie sulla conversazione avuta con Yoshi. Mayumi mi aveva raccontato qualcosa della loro conversazione in aula e mi aveva detto che Mitsuki si era fatta coraggio ed era andata a parlare direttamente con Yoshi; erano passati ormai quindici minuti ma di lei ancora nessuna traccia di Mitsuki, cosa che all'inizio non suscitò in me alcuna preoccupazione ma, appena vidi Yoshi insieme ad Akane, l'ansia iniziò a prendere possesso del mio corpo, facendomi alzare istintivamente spaventando i due ragazzi accanto a me.

« Ragazzi Mitsuki non è ancora tornata e Yoshi è proprio lì con Akane, e la cosa mi preoccupa e non poco »

Dissi con tono preoccupato ai due seduti davanti a me, che ora avevano a loro volta un'espressione preoccupata in volto.

« Mayumi tu sei la migliore amica di Mitsuki saprai sicuramente dove potrebbe essere ora vero » ?

Chiesi avvicinandomi a lei attendendo con ansia una sua risposta affermativa.

« Quando è giú di morale di solito si rifugia sul tetto e, secondo ció che hai detto tu e ciò che abbiamo visto pochi secondi fa, sarà sicuramente successo qualcosa quindi si, andiamo sul tetto ».

Disse alzandosi e recuperando le sue cose di corsa intimandoci di fare la stessa identica cosa per poi correre verso le scale d'emergenza.
Una volta arrivati sul tetto, vedemmo subito la sagoma di una ragazza con le ginocchia al petto e la faccia nascosta su di esse, così, senza perdere tempo iniziammo a correre verso di lei urlando il suo nome.

« Mitsuki mio dio cosa è successo perché stai piangendo qui tutta sola? Ti prego parla con noi ».

Le dissi sedendomi subito accanto a lei racchiudendola all'interno delle mie braccia accarezzandole piano i capelli per farla calmare.

« H-ha detto c-che io non sono nessuno per p-poter dire ciò che penso di Akane, e-e che se dovesse sentire nuovamente le stesse parole dette poco tempo fa, p-potrebbe finire male per me. P-per lui ormai non sono nessuno, è più importante Akane... »

Disse singhiozzando tra le mie braccia mentre continuavo ad accarezzarle i capelli e la schiena cercando di tranquillizzarla. In quel momento una rabbia mai provata prima iniziò a farsi spazio nel mio corpo impedendomi quasi di pensare lucidamente, ma, per il bene di Mitsuki cercai di calmarmi prima di poter parlare con lei.

« Mitsuki non piangere più ora, io Mashino e Mayumi siamo qui per te, tu non hai fatto nulla di male se non dirgli ciò che pensi di Akane, la colpa è la sua e sono sicuro che se ne renderà conto e tornerà da te a chiedere perdono per come ti ha trattato nell'aula. Lo sai che non sei sola, hai noi accanto quindi non chiudere le emozioni dentro di te, falle uscire, sfogati con noi ».

Le dissi asciugandole delicatamente le lacrime prima di farla alzare e vederla correre verso Mayumi che, subito la strinse in un abbraccio al quale subito dopo ci unimmo anche io e Mashiho. Avrei tanto voluto parlare con Yoshi in quel momento ma, ora come ora la cosa più importante era far tornare il sorriso a Mitsuki, così, mi allontanai da loro attirando la loro attenzione.

« Che ne dite di andare all'arcade oggi? Ci divertiamo senza pensare a ciò che ci fa stare male passando inoltre una serata tra amici ».

Alle mie parole, vidi i tre ragazzi annuire vigorosamente prima di scoppiare in una risata generale. Così, dopo aver pianificato la nostra serata nei minimi dettagli, iniziammo a scendere le scale d'emergenza pronti ad affrontare le ultime lezioni della giornata.

SPAZIO AUTRICE:
Come promesso sono riuscita ad aggiornare subito nonostante un piccolo blocco dello scrittore. Da qui in poi inizierà la storia reale, una storia angst piena di drama, spero di riuscire ad aggiornare il prima possibile, fino a quel momento spero che questo capitolo sia di vostro gradimento 💋🍓

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