CHAPTER EIGHT: I'M SORRY PLEASE DON'T LEAVE ME
YOSHI 'S P.O.V
Erano ormai passati giorni dal mio litigio con Mitsuki e, ad essere sincero, sentivo la mancanza della sua presenza accanto a me in qualsiasi momento e situazione, in più ci si metteva anche Akane di mezzo e le sue continue lamentele sul fatto di mantenere la nostra relazione segreta. Durante questo periodo lontano da Mitsuki, ho avuto il tempo necessario per riflettere, e, sono arrivato alla conclusione di dovermi scusare assolutamente con lei il prima possibile per non aggravare ulteriormente la nostra situazione già precaria di suo a causa del mio comportamento recente. Ero appena arrivato a scuola e, stranamente, nel cortile non vi era nessuno così, diedi un'occhiata all'orologio realizzando così di essere arrivato in largo anticipo; sfruttando questa cosa a mio vantaggio, mi avviai verso l'aula di musica, sapendo che Mitsuki sarebbe andata innanzitutto lì, e mi sedetti su una delle sedie presenti nell'aula aspettando così il suo arrivo. Passata una mezz'ora avvertì la porta aprirsi e, la figura minuta della ragazza farsi avanti con la testa china sul suo quaderno, senza accorgersi di non essere sola all'interno dell'aula; mi schiarì la gola attirando così la sua attenzione facendola spaventare leggermente, e ciò, fece spuntare un piccolo e genuino sorriso sul mio volto.
« Dio santissimo Yoshi questa tua malsana abitudine di spaventare la gente deve sparire, a causa tua ho perso quasi dieci anni di vita. Comunque cosa ci fai qui? Vuoi nuovamente fare qualche scenata spiegando ed elencando i motivi per i quali non riesci a sopportare Yedam, oppure vuoi ammettere di aver sbagliato e chiedere di conseguenza scusa » ?
Mi disse con tono saccente e distaccato mentre continuava a mettere in ordine i suoi quaderni e alcuni spartiti musicali.
« In realtà Mitsuki sono arrivato prima qui proprio con la speranza di poterti parlare. Sono stato un emerito coglione e lo so, me ne pento amaramente, non dovevo assolutamente trattarti in quel modo. Mi manchi, mi manca sentire la tua presenza accanto a me, mi manca passare del tempo con te come un tempo, ti prego perdonami e non abbandonarmi non tu, ho bisogno di te accanto ».
Le dissi avvicinandomi lentamente a lei intrappolandola tra il muro e le mie braccia. Vidi il suo sguardo vacillare per un secondo prima di essere portato completamente verso il basso, così, con una mano le alzai il viso così da poterla guardare negli occhi. Quella vicinanza tra i nostri visi e i nostri corpi, mi stava pian piano mandando in confusione, perché sento il desiderio di posare le mie labbra su quelle di Mitsuki quando so di provare dei sentimenti molto forti per Akane? Perché vedere Mitsuki in compagnia di Yedam riusciva facilmente a mandarmi fuori di testa? Con la mente offuscata da queste domande, non mi resi conto di essermi avvicinato pericolosamente a lei e, quando finalmente me ne accorsi, mi allontanai di scatto tornando a sedermi in uno di quei banchi vuoti.
« Y-Yoshi ti avevo già perdonato, lo sai bene che non riesco ad essere arrabbiata con te per più di un giorno, e devo ammettere che anche io ho sentito la tua mancanza, quindi stai tranquillo che io non ti abbandonerò , né ora e né mai lo farò, non importa quante altre volte litigheremo, io non ti abbandonerò perché senza te non riesco a stare » .
Sentendo le sue parole, un sorriso genuino e sincero apparve sul mio volto e, istintivamente mi ritrovai nuovamente difronte a lei intento a stringerla tra le mie braccia poggiando poi il mento delicatamente sulla sua testa.
MITSUKI 'S P.O.V
Stare tra le sue braccia in quel momento era una sensazione impossibile da spiegare, mi era mancato così tanto in questo periodo, mi erano mancati i suoi abbracci, i suoi occhi ma soprattutto mi era mancata la sua voce e i suoi modi di fare. Erano passati alcuni minuti, quando, decisi di allontanarmi leggermente da quell'abbraccio per poterlo guardare negli occhi prima di allontanarmi definitivamente.
« Ora mi prometti di non fare più scenate come quella di qualche giorno fa e di ragionare lucidamente? No perché davvero sei insopportabile quando fai queste scenate tanto che mi viene voglia di prenderti a schiaffi ».
Dissi ridacchiando prima di alzarmi leggermente sulle punte e lasciargli un piccolo bacio sulla guancia, per poi tornare a sistemare le mie cose all'interno dell'aula, con ancora le guance rosse per l'abbraccio di prima e quel piccolo bacio sulla guancia che, con coraggio gli aveva dato.
« Stai tranquilla sweetheart, prometto di non fare più alcuna stronzata e di non fare scenate di alcun tipo, soprattutto difronte a te. Ci tengo a tenere saldo il nostro rapporto e a mantenere integra la mia faccia ».
Mi disse ridendo mentre, con una mossa veloce prese alcuni degli strumenti dalle mie mani posandoli nelle loro rispettive custodie, dandomi così una mano nel finire di sistemare l'aula per la prima lezione della giornata.
« Sai Yoshi, ho terminato la canzone e devo ammettere di essere fiera del testo che sono riuscita a portare al termine, un giorno te la farò ascoltare te lo prometto ».
Dissi avvicinandomi a lui che, in quel momento, era poggiato contro la scrivania presente in quell'aula;
« Ho letto sul sito dell'istituto che per fine anno organizzeranno un Talent Show, perché non ti iscrivi? Hai una voce angelica e potresti vincere tranquillamente. Ho letto anche che il vincitore avrà la possibilità di firmare un contratto con la YG e volare in Corea per iniziare il periodo da trainee lì ».
A quelle parole strabuzzai gli occhi, finalmente l'opportunità di realizzare il mio sogno si era palesata dinanzi a me, non dovevo e non potevo lasciarmela scappare così.
« Hai ragione Yoshi, credo proprio che parteciperò al Talent Show e faró di tutto per vincere, anche a costo di dover provare fino a tarda notte o addirittura fino alla mattina seguente. Non posso lasciarmi sfuggire un'opportunità del genere ».
Dissi con una luce negli occhi mai vista prima, ero determinata a vincere e a realizzare così il mio sogno e, niente e nessuno potrà impedirmi di fare ció. Stavo per aprire nuovamente bocca, quando, la campanella della prima ora suonó destandomi dai miei pensieri e facendo alzare Yoshi dalla scrivania con il suo zaino già pronto sulle sue spalle;
« Io vado che ho lezione ora, ci vediamo a pranzo io, tu, Mashiho, Mayumi e anche Yedam. Tu aspettami fuori l'aula così andiamo a mensa insieme ».
E con quelle parole, alle quali annuì, lo vidi sparire all'interno del corridoio pieno di studenti intenti a raggiungere le loro aule per le prime lezioni della giornata.
SPAZIO AUTRICE 💞
Salve gente, oggi aggiornamento "speciale" poiché avevo già il capitolo pronto e non mi andava di attendere per pubblicarlo. Da qui in poi la storia seguirà la trama completamente mostrando così la tristezza e il senso di abbandono che Mitsuki proverà. Detto questo spero vi piaccia il capitolo facendomelo sapere con una stellina e un commento e, se volete, potete darmi qualche consiglio sui prossimi capitoli 💞
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