U n o

» Mordimi.
Marchia il territorio: è tuo.
Fai sapere a tutti a chi appartengo. «

Le labbra di Hyunjin sono così carnose e baciabili.

Era questa la consapevolezza genuina che aveva travolto Seungmin una notte di metà settembre.

Era in un locale con i suoi migliori amici - la sua seconda famiglia, il suo gruppo - e mentre ascoltava i discorsi contorti e divertenti che i membri più carismatici stavano portando avanti, i suoi occhi erano inconsapevolmente scivolati sulle labbra del maggiore.

Le luci del locale erano soffuse e questo permetteva parecchia privacy, specialmente se vuoi studiare la bocca di un tuo amico senza attirare l'attenzione, creando disagio ed incomprensioni.

Gli era capitato spesso di vedere i tweet di alcune fan che lodavano la splendida bocca di Hyunjin, definendola morbida, carnosa, baciabile, eccitante e tanti altri dettagli su cui Seungmin non si era mai seriamente soffermato.

Fino a quel momento chiaramente.

Un po' la noia, un po' tutti quei discorsi che lo portavano a sorridere ma non lo coinvolgevano seriamente, lo condussero a quella apocalittica consapevolezza.

Le fan avevano ragione, Hyunjin aveva veramente una bocca baciabile.

Aveva i contorni ben definiti, con il labbro inferiore leggermente più carnoso di quello superiore.
Le labbra erano di un bel rosa scuro, perennemente lucide e tese in un sorriso dolce che mostrava la perfetta dentatura candida.

Ispiravano senz'altro baci e morsi.

Se Seungmin avesse incontrato in vita sua una ragazza con una bocca come quella di Hyunjin, avrebbe senz'altro perso la testa per lei.

«Minnie, ti sei incantato?» domandò al suo fianco la voce un po' ubriaca di Minho, che gli stava passando divertito una mano sulla fronte, spostandogli la frangetta di capelli scuri che ricadevano sugli occhi.

Nessuno sembrava essersi accorto del punto preciso in cui lo sguardo di Seungmin si era soffermato, e gli occhi stanchi del più piccolo sembrarono giustificarlo.

«Si hyung, sono molto stanco» mormorò passandosi una mano chiusa a pugno sugli occhi e meritandosi un "Aww" dai membri più grandi del gruppo.

Anche Hyunjin lo guardava con un sorriso dolce sulle labbra, come tutto il resto del gruppo che provava un'infinita tenerezza verso i due membri più giovani.
Chan si alzò dal divanetto stiracchiandosi un poco e guardandosi intorno.

«Direi di tornare al dormitorio - esordì voltandosi e recuperando la giacca posata sullo schienale della morbida seduta - Noi siamo distrutti e Jeongin è a casa da solo» disse facendo riferimento al loro piccolo maknae a casa con la febbre alta.

Una volta giunti nel dormitorio - chiassosi e allegri nonostante la stanchezza non ignorabile - il loro primo obbiettivo fu quello di individuare il piccolo maknae.

Era steso in uno dei grandi divani del soggiorno, arrotolato in una coperta in pile come un piccolo burrito.

Il viso arrossato e gli occhi lucidi facevano chiaramente intendere che la febbre non fosse passata ma anzi, probabilmente era salita di qualche altro grado.

Chan e Minho corsero subito a riempirlo di coccole e attenzioni che Jeongin - malato o meno - adorava.

«Non avrei mai dovuto lasciarti a casa da solo» mormorò Chan con le labbra premute contro la fronte sudata del più giovane, passandogli una mano tra i capelli spettinati.

Jeongin scosse il capo tentando di contenere i brividi di freddo che gli attraversavano il corpo, nascondendo il viso contro il collo di Chan.

«No hyung, sono felice che siate usciti a divertirvi, non sarebbe stato giusto stare chiusi in casa a causa mia» biascicò tremando.

Chan lo strinse più forte contro il proprio petto, come se volesse inglobarlo dentro di sé per farlo stare meglio, al caldo.

«'Innie, siamo una famiglia, non sarebbe stata una colpa» mormorò Minho lasciando un bacio tra i capelli del minore, per poi alzarsi dal divano ed incamminarsi verso la propria stanza seguito da Jisung.

Anche Chan si alzò lentamente, con il piccolo burrito tremolante stretto al petto.
«Hyunjin, Seungmin, se per voi non è un problema vorrei che Jeongin dormisse in camera con me, Minho e Jisung per stanotte - disse incamminandosi anche lui verso la zona notte - potete portarmi il suo cuscino e il peluche con cui dorme, altrimenti se si sveglia senza quello inizia a fare i capricci come un bambino» ridacchiò facendo sbuffare il ragazzo tra le sue braccia.

«Hyung!» piagnucolò infatti il più piccolo, facendo ridere tutti.
«Buonanotte ragazzi» salutarono Changbin e Felix incamminandosi pure loro verso la loro stanza e chiudendo silenziosamente la porta.

Seungmin sbadigliò stancamente - sentendosi sempre più assonnato - incamminandosi verso la camera che condivideva con Jeongin e Hyunjin, seguito da quest'ultimo.

«Mi aspettavo un epilogo simile» sorrise Hyunjin prendendo il morbido cuscino con cui il più piccolo era abituato a dormire.
Se lo portava sempre dietro.
Seungmin sorrise dolcemente.

«Sai quanto Jeongin ami le coccole, e sai quanto Chan ami coccolarlo» sorrise prendendo il piccolo peluche a forma di canguro che proprio il loro leader gli aveva portato dall'Australia.

Jeongin aveva perso totalmente la testa per quel regalo da parte del suo hyung, tanto da non riuscire più a prendere sonno se non lo stringeva a sé.

Seungmin riusciva ancora a ricordare quel maledetto tour senza quel piccolo e peloso regalo di Chan.

L'avevano dimenticato al dormitorio per puro errore, e Jeongin era stato intrattabile per giorni e giorni, non riuscendo a chiudere occhio ed esibendosi totalmente senza forze, finché qualche buon'anima del loro staff non l'aveva incartato e spedito.

Si incamminarono verso la stanza dei più grandi - accanto alla loro - e bussarono leggermente contro la porta socchiusa, aspettando una risposta.

«Entrate» rispose Chan da dentro la stanza, con voce calma e rilassata, e Hyunjin immaginò che la loro seduta di coccole fosse già iniziata.

Jisung e Minho erano seduti sul letto di quest'ultimo, presi a ridacchiare per qualche video divertente che stavano guardando dal cellulare; Chan invece era steso sul suo letto, con la mano immersa tra i capelli di Jeongin, che era totalmente steso ed abbandonato contro il petto forte del maggiore.

Aprì i suoi piccoli occhietti lucidi di febbre verso i due amici appena entrati in stanza, e quando vide il suo piccolo e adorabile peluche tra le braccia di Seungmin allungò le mani verso di esso, come se volesse in qualche modo raggiungerlo.

Seungmin si avvicinò - in modo che il maknae potesse prendere il piccolo canguro - e una volta che Jeongin riuscì ad acchiapparlo, se lo strinse forte al petto sospirando felice.

Gli occhi di Chan - se possibile - si fecero ancor più a cuoricino di quanto già non fossero, vedendo il più piccolo stringere al petto il suo regalo, in quel modo così tenero e amorevole.

Jeongin intrufolò il naso tra la finta pelliccia del suo piccolo canguro - che ormai aveva rinominato Channie - e respirò profondamente il profumo di quest'ultimo, che altro non era se non un mix del suo odore con quello di Chan.

Jeongin sorrise contro il peluche.
L'odore di Chan lo faceva rilassare e lo faceva sentire protetto e al sicuro, così ogni volta che il suo odore pian piano spariva, sgattaiolava nella camera del maggiore per spruzzare sul suo piccolo canguro il profumo preferito del suo hyung.

Chan sorrise vedendo il più piccolo inspirare forte il suo odore.

Jeongin pensava che il maggiore non si fosse accorto di quella cosa, ma la verità era che Chan lasciava sempre il suo profumo in bella vista sul comodino, in modo che il minore potesse trovarlo con più facilità.

Hyunjin si chinò sul più piccolo lasciandogli un tenero bacio tra i capelli.

«Riposati piccolo» mormorò lasciando un'ultima dolce carezza sul viso arrossato del maknae.

Prese dolcemente per mano Seungmin e lo guidò fuori dalla camera, per poi entrare nella loro stanza e chiudere la porta, buttando fuori tutto il mondo circostante.

«Jeongin è maledettamente adorabile quando è malato - sussurrò Seungmin stiracchiandosi e guardando amorevolmente il proprio letto - Stretto in quella copertina sembrava un piccolo burrito» ridacchiò accostandosi all'armadio per cercare qualche indumento comodo da indossare durante la notte.

Hyunjin era semplicemente seduto sul suo letto, e fissava il minore con un sorriso.

«Sei geloso della tenerezza di Jeongin?» ridacchiò il maggiore continuando ad osservare i movimenti del minore.

Seungmin fece spallucce non rispondendo.
Ovviamente non era geloso di Jeongin - anche lui provava un'infinita tenerezza verso il più piccolo - ma anche lui non disdegnava dai suoi hyung quel tipo di attenzioni.
Lo facevano sentire speciale.

«Anche tu sei tenero da morire Minnie, ancor di più se malato - disse Hyunjin osservando Seungmin sfilare una semplice e larga maglia nera dalla gruccia per poi buttarla sul letto - E quando hai la febbre io ti guardo esattamente nello stesso modo in cui Chan guarda Jeongin».

Il più piccolo si voltò con un sorriso adorabile e brillante.

«Grazie hyung» disse solo, voltandosi nuovamente verso l'armadio, per cercare ora un paio di pantaloni.
Hyunjin rimase in silenzio, continuando a guardare la schiena del più piccolo, e riflettendo se quello fosse il momento migliore per iniziare quell'argomento.

Si, lo era, si disse.

«Sai Seungmin - mormorò Hyunjin alzandosi e sistemando distrattamente le coperte del proprio letto - dovresti essere veramente più discreto quando guardi con tanta insistenza la bocca di un amico, Minho-hyung stava per notarti».

Seungmin si immobilizzò sentendo tutto il proprio mondo cadergli addosso in pochi secondi, come un castello di sabbia che crolla lentamente, granello dopo granello.

«Hyung io-» si interruppe ingoiando il grosso groppo che gli si era formato in gola e che gli impediva di respirare.
Non riusciva a parlare e non riusciva a formulare una frase a senso compiuto, che in qualche modo potesse giustificarlo ed evitare di far naufragare la loro amicizia.

Continuava a respirare in modo affannoso, dando le spalle al maggiore, incapace di osservare l'espressione infastidita e schifata che sicuramente aveva sul viso.

Era ad un passo da un attacco di panico e l'unica cosa che riusciva a pensare era quanto fosse maledettamente stupido.

Era certo del fatto che nessuno si fosse accorto di quanto i propri pensieri fossero concentrati sulla bella bocca di Hyunjin, soprattutto il diretto interessato, ed invece si era sbagliato terribilmente.

«Seungmin respira» mormorò Hyunjin posandogli le mani sulle spalle e voltandolo verso di sé.

Aveva gli occhi scuri e preoccupati, mentre ascoltava il respiro pesante del suo amico, osservando il panico che man mano si faceva strada sul suo viso.

«Mi dispiace hyung, io-» ma Hyunjin lo bloccò «Non devi scusarti Minnie va tutto bene, respira ti prego, non sono arrabbiato con te» sussurrò stringendolo forte in un abbracciò spacca ossa.

Seungmin si lasciò andare contro la sua spalla, respirando il profumo piacevole del suo amico e tramutando il panico in grossi lacrimoni che andarono ad inumidire la maglia leggera di Hyunjin.

Continuò a piangere e singhiozzare sulla spalla del maggiore, lasciando che l'amico lo consolasse mormorandogli parole dolci all'orecchio e accarezzandogli teneramente la schiena.

Dopo qualche istante - quando Hyunjin notò che quella crisi di pianto si era man mano attenuata - tentò di allontanare dolcemente il minore da sé, per poterlo guardare negli occhi.

Gli circondò il viso con le mani, posandole su quelle guance calde e morbide, e aspettò che Seungmin aprisse gli occhi per guardarlo; Ci volle un po', ma alla fine il più piccolo incontrò il suo sguardo.

Hyunjin sorrise.
Erano così belli quegli occhioni di cioccolato.

«Dimmi Seungmin, perché mi stavi guardando così al locale?» sussurrò con voce sottile, temendo che se avesse usato un tono differente il ragazzo tra le sue braccia si sarebbe spezzato in mille pezzi di cristallo.

«Hai delle belle labbra hyung» mormorò semplicemente Seungmin, con le guance umide e gli occhi lucidi.

Un piccolo singhiozzo gli scappò dalle labbra, mentre una fastidiosa sonnolenza post-pianto lo sopraffaceva.

Il calore delle mani del maggiore sulle sue guance era una delle cose più piacevoli che avesse mai provato - così rilassante e destabilizzante.

Il freddo degli anelli poi, mandava piccole scariche elettriche al suo cervello già abbondantemente torturato.

Il viso di Hyunjin così vicino, il suo profumo dentro le narici e il suo calore che avvolgeva Seungmin come un abbraccio.
Tutto quello lo stava facendo impazzire.

Hyunjin guardò quel bellissimo bambino che più bambino non era, con le guance umide e arrossate e gli occhi lucidi dal pianto.
Non aveva mai visto niente di più bello in vita sua; Niente che avesse mai catturato la sua attenzione in quel modo.

Il suo cuore perse un battito, e poi un altro, per la tenerezza provata in quel momento.
Seungmin era talmente perfetto, in quella frazione di secondo, da non sembrare neanche reale ai suoi occhi.

«Anche tu hai una bella bocca Minnie, bellissima» mormorò guardando quella boccuccia lucida e pronunciata verso di lui - come quella di un pesciolino - e si chiese quanto potesse essere sbagliato desiderare di baciare quelle labbra.

Erano schiuse, lasciando uscire il respiro lento e profumato di Seungmin, sfidando Hyunjin a sfiiorarle; a baciarle.

Igoiò a vuoto la saliva che gli si era bloccata in gola e si chinò lentamente verso il viso del minore, dandogli l'opportunità di scostarsi se l'avesse desiderato.
Ma Seungmin - totalmente incantato dalle labbra del maggiore sempre più vicine - rimase immobile.

Hyunjin posò delicatamente la bocca su quella del più piccolo, e fremette per quel bellissimo e piacevole contatto.

Le labbra di Seungmin erano ancor più morbide di quanto Hyunjin avesse mai pensato, e si trovò ad ansimare per la sorpresa.

Erano così buone.

Il minore sgranò gli occhi sentendo il proprio cuore battere furiosamente dentro la cassa toracica, mentre le orecchie bruciavano per l'imbarazzo: Hyunjin lo stava baciando.

Sentiva la bocca calda del maggiore posata contro la sua, mentre si muoveva con delicatezza, tentando di imparare a conoscere la forma e il sapore delle labbra del più piccolo.

Seungmin sospirò chiudendo gli occhi e abbandonandosi a quella sensazione, lasciando che il buonissimo profumo di Hyunjin lo cullasse.

«Minnie» mormorò Hyunjin scostandosi un poco dalla sua bocca, sussurrandogli contro le labbra carnose.
Sentiva un piacere viscerale impossessarsi di lui, qualcosa di nuovo che mai in vita sua aveva provato.

Arpionò con forza i fianchi morbidi e tondeggianti di Seungmin, avvolgendoli con le sue mani grandi.
Premette nuovamente le labbra di quelle del più piccolo, intensificando quello che sembrava essere il miglior bacio della vita di entrambi.

Fece scivolare lentamente una delle mani lungo il fianco di Seungmin, posandola sulla base della sua schiena per premerselo maggiormente addosso.

Il loro petto entrò in contatto, i loro cuori battevano l'uno contro la cassa toracica dell'altro, non permettendo neanche all'aria di passare tra loro.

Entrambi si lasciarono scappare un ansimo contro la bocca contro bocca, e Seungmin allacciò le braccia intorno al collo di Hyunjin, tentando di accostarsi ancora più al suo corpo.
Era così caldo e piacevole.

Seungmin sentì un ringhio di piacere sfuggire dalle labbra di Hyunjin, mentre le dita del maggiore affondavano ancor di più nella carne tenera del suo bacino.

Tutta quella passione improvvisa rischiava di sopraffarli e sommergerli totalmente, e Seungmin riuscì quasi a sentirlo.

Riuscì a scorgere il limite - la linea di confine - la dolcezza che man mano veniva spazzata via, dimenticata dal desiderio che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato.

Seungmin intrecciò le dita tra le ciocche scure del maggiore - accarezzando quei capelli morbidi e setosi - aprendo maggiormente la bocca.
Le loro lingue erano ormai fuori controllo, in un cercarsi e intrecciarsi continuo.

Hyunjin era già terribilmente dipendente da quel calore umido che era la bocca morbida del minore, dipendente da quel sapore di cioccolato e caramello, dipendente da quella lingua sottile e calda che lo stava pian piano trascinando verso la pazzia.

«Seungmin» mormorò nel bacio, lasciandosi scappare un forte sospiro di piacere, continuando a baciarlo con passione, ruotando la lingua intorno a quella curiosa di Seungmin.

Aprì lentamente gli occhi nel bacio, osservando il viso splendido del minore.

Gli occhi chiusi, con le lunghe ciglia scure che sfarfallavano sulle guance arrossate e ancora umide.

Le labbra lucide e aperte per accogliere generoso la lingua di Hyunjin, che si muoveva dentro la sua bocca, intrecciandosi con la sua.

Hyunjin avrebbe voluto che anche Seungmin aprisse gli occhi, mostrandogli quelle splendide gemme color cioccolato piene di dolcezza, di tenerezza e di amore.

Seungmin si allontanò lentamente dal maggiore, facendo qualche passo indietro e lasciando Hyunjin solo al centro della stanza, vittima di un freddo glaciale insopportabile senza il calore del minore tra le braccia.

Hyunjin lo osservò in silenzio, domandandosi se tutta quella passione potesse averlo spaventato, ma lo sguardo di Seungmin diceva tutt'altro.

Era ardente e profondo, pieno di promesse inespresse.
Non era ancora pronto a far finire quel momento tra loro.

Seungmin posò la schiena contro il muro freddo, che stonava terribilmente contro il calore bollente del suo corpo, e sorrise leggermente al maggiore.

«Vieni qui hyung» biascicò mordendosi leggermente il labbro, sentendo le proprie guance arrossire per l'imbarazzo.
Aveva maledettamente bisogno di lui.

Hyunjin rimase fermo sul posto, sentendo la testa che girava pericolosamente.
Seungmin era senz'altro la cosa più peccaminosa che avesse mai visto.

Si accostò lentamente a lui, guardandolo dritto negli occhi e vedendolo fremere - amava avere quel tipo di effetto sul più piccolo - e non appena arrivò a pochi centimetri da Seungmin posò le braccia tese ai lati del viso del minore.

Fece per avventarsi nuovamente sulle sue labbra, ma prima decise di fermarmi ad ammirare quello splendido spettacolo.

Le labbra di Seungmin erano gonfie e arrossate come le sue guance calde; Gli occhi erano ancora lucidi ma socchiusi e pieni di desiderio; Le piccole mani vagavano dal petto alle spalle di Hyunjin in una tacita richiesta.

«Promettimi Minnie che domani non ti pentirai di tutto questo» si chinò sulla sua bocca, sussurrandogli quelle parole labbra contro labbra.
L'idea che Seungmin potesse - al mattino - rinnegare quegli attimi passati insieme, lo terrorizzava a morte.

Lui non sarebbe riuscito a dimenticare quegli istanti.
Non ci sarebbe riuscito mai più.

Vedere Seungmin così distrutto e bisognoso di attenzioni - delle sue attenzioni - lo rendeva debole.

Se in quell'istante - visti da un occhio esterno - poteva sembrare Seungmin tra i due quello più bisognoso e sottomesso, era solo un'impressione.

Era Hyunjin quello che - in quel momento - avrebbe fatto qualsiasi cosa, avrebbe obbedito a qualsiasi richiesta, purché uscisse dalle splendide labbra del minore.

Seungmin portò una mano sul retro del collo del maggiore, intrecciando giocosamente le dita con le corte e setose ciocche di capelli scuri, sollevandosi in punta di piedi per contrastare i diversi centimetri di differenza tra loro.

Il viso di Hyunjin - osservato con la sola luce dell'abajour che rischiarava la stanza - appariva mille volte più bello.

Il suo era uno di quei volti talmente belli da sembrar scolpiti nel marmo dai migliori artisti.
La sua era una di quelle bellezze, talmente pure e sfacciate, da farti mancare il respiro.

E a Seungmin il respiro mancava costantemente.
Gli mancava quando Hyunjin rideva; Gli mancava quando Hyunjin gli rivolgeva un sorriso; Gli mancava quando lo sfiorava impercettibilmente, senza neanche rendersi conto dell'effetto che aveva su di lui.

Quando si trattava di Hyunjin, Seungmin si ritrovava in perenne apnea, vivendo semplicemente della meraviglia che era il maggiore.

E fu proprio mentre guardava il viso parzialmente illuminato di Hyunjin che capi che no, non si sarebbe mai pentito e mai dimenticato di quel momento tra loro; L'avrebbe custodito per sempre come un ricordo prezioso, chiuso in un cassetto della sua mente.

«Non me ne pentirò hyung» disse solenne, chiudendo gli occhi che man mano si stavano riempiendo di lacrime.
Tutta quell'emozione era davvero troppa per lui, troppa da elaborare tutta in una volta.

Le mani di Hyunjin scivolarono lentamente lungo il muro, per poi arpionarsi dolcemente sui fianchi morbidi di Seungmin.
Quello sarebbe stato per sempre il suo posto preferito; Amava il modo in cui le sue mani grandi si incastonavano in quel punto.

Seungmin fremette a quel contatto.
Tutto. Troppo. Intenso.

Il corpo di Hyunjin premuto contro il suo, il suo sapore, il suo odore, il suo sguardo.

Mai Seungmin avrebbe potuto rinnegare quello che stavano vivendo il quel momento.

Hyunjin parve apprezzare le reazioni del corpo del minore, e si impossessò nuovamente della sua bocca, invadendola prepotentemente con la lingua - portandola subito ad intrecciarsi con quella di Seungmin.

Era proprio quello che Seungmin voleva; Un bacio travolgente e rude che lo lasciasse senza fiato, portandolo a vette di piacere e confusione da fargli scordare persino la propria identità.

Il maggiore lo staccò delicatamente dal muro, stringendolo in un morbido abbraccio e arretrando verso il proprio letto, coinvolto in quel bacio pieno di piacere e promesse.

Seungmin si sentì tremare in quell'istante, vedendo il letto che man mano incombeva su di loro, ma aveva ricevuto esattamente quello che voleva.

Il bacio rude e travolgente che man mano lo stava trascinando nell'abisso, senza fargli più capire niente di quello che stava succedendo.


S

e ti fa piacere, lascia un cuoricino e un commento, in modo che la storia possa crescere e raggiungere altri STAYs che potrebbero apprezzarla.
Grazie. xx

TheyIdiot

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top