♬ ~8. ᴡʜᴏ ᴀʀᴇ ʏᴏᴜ?

I know there's a place you walked
Where love falls from the trees
My heart is like a broken cup
I only feel right on my knees
I spit out like a sewer hole
Yet still receive your kiss
How can I measure up to anyone now
After such a love as this?
Well, who are you?
THE WHO
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Siamo nello studio di registrazione a provare una nuova canzone che ha scritto Joey, o almeno a trasformarla in qualcosa che si avvicini ad una canzone. Ci ha canticchiato il ritornello e ammetto che sia io che Sid ne siamo rimasti entusiasti. Stiamo cercando di collaborare tutti insieme per renderla una vera e propria canzone che verrà inserita nel nostro album che debutterà tra meno di quattro mesi. Abbiamo ancora un sacco di tempo per buttare giù nuovi testi e melodie, ma come sempre, quando si tratta di queste cose, io sento di avere il fiato di qualcuno sul collo e pochissimo tempo per comporre qualcosa di buono. Lo ammetto; sono un vero rompi coglioni quando si tratta di comporre musica. Perfettino e pignolo del cazzo. Più di una volta Sid e Joey mi hanno mandato a fare in culo.

Ma non è colpa mia. Su questo lato della mia vita voglio che sia tutto perfetto. Anzi, più che perfetto. È l'unica cosa che prendo seriamente.

Questa mattina mi sono svegliato carico e super motivato e, il fatto che lo sia senza l'aiuto di qualche sostanza stupefacente, mi rende ancora più determinato. Certo, alla fine non ho smesso del tutto con la droga. Altrimenti impazzirei. Ho leggermente ridotto le dosi e mi limito a fare uso di cose meno pesanti.

Lo so che ho detto che avrei smesso. E giuro che ci ho provato. Ma da un paio di giorni a questa parte, sono un po' distratto. La mia testa tenta di andare da tutt'altra parte nonostante io non voglia.

E ammettere che la quantità del tempo che sto sprecando per pensare ad una ragazzina stramba, è davvero imbarazzante.

Io non lo so per quale motivo lei e quegli occhi ipnotici continuano imperterriti a insinuarsi nei miei pensieri. Nemmeno la trovo attraente, cazzo. Cioè, la trovo attraente ma non in quel senso, capito?

Iniziando seriamente a odiarla. È peggio di un prurito che non ne vuole sapere di andare via. E non importa quanto io mi strugga per farlo, lei è lì.

Mi sento persino un cazzone per questi pensieri che faccio.

Sul serio, ma che cazzo? Io non voglio niente da lei. Non mi piace e per la maggior parte del tempo mi sta sui coglioni. Lei e la sua espressione da stramba. Mi sta antipatica.

Eppure, non ho esitato nemmeno un secondo quella notte. Anzi, mi sono offerto di mia spontanea volontà di andare lì e farle compagnia. Ma che cazzo?

Sto perdendo la testa, oppure il mio ultimo neurone funzionante si è bruciato del tutto?

Forse devo smettere di drogarmi. Davvero.

E comunque, Blue Jean mi sta sul cazzo. Davvero.
Dopo quella sera che mi ha risposto male solo per averle chiesto dov'erano le chiavi di casa sua, ho iniziato a evitarla. La vedo solo quando accompagno Noel a quelle sedute spiritiche e basta. L'ultima volta l'ho vista in compagnia di uno strambo come lei dai capelli verde fluo.

Forse ha trovato un fidanzato. Chissà, forse le servirà per essere meno rompi coglioni.

Il mio telefono squilla riportandomi alla realtà.

Abbasso lo sguardo sullo schermo e vedo che è un messaggio da parte di un numero che non ho salvato in rubrica.

NumeroSconosciuto: Ehi, hai da fare stasera. Ti va di passare da me?

Inarco un sopracciglio e rispondo.

Io: Innanzitutto, chi sei?

La sua risposta arriva subito.

NumeroSconosciuto: Non ti ricordi di me? Sono Melany!
Io: Melany chi? Non mi ricordo di te. Te l'ho dato io il mio numero?
NumeroSconosciuto: Sì! Me lo hai dato tu! Dio, me l'avevano detto quanto fossi stronzo!
Io: Sì, ma ho anche dei difetti :) Allora, che vuoi?
NumeroSconosciuto: Secondo te? L'ultima volta che siamo stati insieme eri un po' andato.
Io: Mi stai chiedendo di scopare?
NumeroSconosciuto: Sì!!!

Sbuffo rumorosamente attirando occhiatacce confuse. «No, continuate pure, non ho sbuffato per voi», borbotto.

Devo smetterla di dare il mio cazzo a destra e a manca. E adesso, chi cazzo se la ricorda questa Melany? Io non di certo.

«So che ti annoia provare una canzone che non hai scritto tu, ma siamo sempre stati in tre nella band», sbotta aspro Joey.

La sua reazione mi lascia interdetto. «Sei scemo? Stavo solo guardando il telefono.»

Mi rifila un'occhiataccia prima di riportare la sua attenzione su Sid e Luke. James si ha preso un paio di giorni liberi per sistemare alcune cose che riguardano suo padre.

Poi quella bastarda della mia mente torna a lei. A quando suo fratello le ha urlato quelle parole. Giuro che se fosse stata un'altra situazione, gli avrei volentieri fatto saltare in aria gli incisivi.

Smettila di pensare a quella Nana Malefica.

Riporto la mia attenzione sulla chat di quella Melany che sta aspettando una mia risposta.

Valuto rapidamente i pro e i contro.

Non ho la più pallida idea di chi sia. Non ricordo la sua faccia o quello che abbiamo fatto. Questi sono i contro.

I pro sono che forse una scopata mi farebbe rinsavire. È da un po' di tempo che non mi perdo tra le cosce morbide di una ragazza.

Io: Mi ricordi dove abiti o dove vuoi che ci vediamo?
NumeroSconosciuto: Abbey Road, vivo lì. Ti invio la posizione.

Ma sì, facciamo pure finta che sia normalissimo che una ragazza prenda un appuntamento con me per una scopata. Be', non che io mi tirerò indietro.
Sono pur sempre un ragazzo a cui piace scopare. Anche gli animali scopano con più animali e non si mettono di certo questi problemi. Quindi, nemmeno io me ne metterò. Siamo a buon punto con il disco, quindi posso concedermi qualche ora di libertà per inzuppare il biscotto dentro qualche fica. O no?

Dopotutto il sesso e la droga sono un modo per sfuggire ai miei pensieri. Una distrazione piuttosto piacevole.

Getto il telefono sulla poltrona e mi concentro su quella che dovrebbe diventare una nuova canzone. Il telefono vibra ancora. Sbuffo di nuovo, e senza dare nell'occhio, abbasso lo sguardo e picchietto sul display per farlo accendere. Quando leggo il nome di Blue rimango imbambolato a fissare il suo nome come un coglione.

Blue: Ciao William. Ti sto scrivendo per chiederti scusa per come mi sono comportata l'altra volta.

Decido di prenderla un po' per il culo. Mi diverto nel farlo.

Io: Mi stai davvero chiedendo scusa, oppure è solo una scusa per infilarti nel mio letto o per farmi infilare tra le tue cosce? Comunque sia, prendi il numero e mettiti in fila.
Blue: Ma che cazzo stai dicendo? Sei un idiota. Vaffanculo.

Posso anche immaginare la sua espressione in questo momento mentre legge il messaggio. Fronte aggrottata e quei due laser letali pronti a spararmi addosso.

Io: Non fare la santarellina. Lo so che vorresti saltarmi addosso.
Blue: Vorrei saltarti addosso e stringerti le mani al collo fino a quando non diventi cianotico. Mi sono già pentita di averti chiesto scusa. Vai a cagare. Ciao.

Sorrido come un coglione davanti al telefono.

Io: Non ti ho chiesto mica io delle scuse...
Blue: LO SO! Però mi sono accorta di aver sbagliato e... niente. Vai al diavolo Ossigenato del cazzo.
Io: Perché devi sempre offendermi?
Blue: Perché te lo meriti! Io ti chiedo scusa e tu spari cazzate. Basta, non mi rispondere più. Ti blocco. Stronzo.

Mi blocca davvero.

Scoppio a ridere attirando l'attenzione di tutti su di me.

«Scusa se ti stiamo annoiando, parlando della nuova canzone che dovrai cantare tu.» Il tono di voce severo di Luke, mi riporta alla realtà.
«Eh?» Non ho sentito mezza parola di quello che hanno detto, e sono tutti visibilmente scocciati per questo. Raddrizzo la schiena e fingo di aver sentito quello che hanno detto. «Per me va bene» dico, senza sapere che cosa mi hanno chiesto.

Luke aggrotta la fronte. «A te va bene cosa, esattamente?»
Agito una mano per aria con nonchalance . «Quello che avete detto!»
Emette un suono simile a uno sbuffo irritato. «Stavo dicendo: dato che l'album uscirà tra quattro mesi, io e James stavamo pensando di organizzare qualche serata per farvi tastare il terreno. Magari farete un po' di cover e suonate qualche inedito.»

Ok, adesso sì che ha ottenuto la mia totale attenzione. «Così, subito?»
Inarca un sopracciglio. «Quando? Tra dieci anni?» il suo sarcasmo inizia a urtarmi il sistema nervoso.

«Dobbiamo ancora concludere l'album. Non sarebbe un po' troppo avventato buttarci sul palco così? Insomma, abbiamo ancora un botto di cose da fare.» È impazzito per caso?

Mi rifila un'occhiataccia gelida. «Metteteci più impegno allora! Portatevi avanti, invece di perdere tempo a chattare con le ragazze o a farvi le seghe nel bagno!»

Le mie sopracciglia schizzano verso l'alto. «Scusa? Chi è che si fa le seghe in bagno? Io non di certo, non ne ho bisogno.»

Luke mi guarda con lo sguardo di uno che vorrebbe staccarmi la testa a morsi. «Non lo so chi ci fosse in quel bagno. Fatto sta che qualcuno si stava trastullando il cazzo.»

Ma che cazzo?

Joey alza le mani e scuote il capo. «Non guardate me. La mia attività sessuale va a gonfie vele.»
«Mi raccomando; usa il preservativo», lo stuzzico.
Lui sbuffa e mi spinge per la spalla. «Taci.»
Poi i nostri occhi si posano tutti Sid. Lui alza le braccia per aria prima di farle ricadere giù.
«È successo solo una volta, okay? Mi avevate chiamato per venire qua mentre stavo per scoparmi una ragazza. Quindi, non essendo venuto ho dovuto arrangiarmi. Provate voi ad andarvene in giro con un erezione grande quanto una casa dentro i boxer», borbotta.

Arriccio il naso schifato. «Fai schifo.»
«Ma quale erezione grande quanto una casa? Al massimo quanto uno sgabuzzino, di quelli piccoli dove ci sta al massimo una scopa», lo canzona Joey.

Per tutta risposta Sid si alza in piedi e con naturalezza abbassa i jeans insieme ai boxer. «Ti sembra piccolo il mio uccello?» Inizia a sbatterlo da una parte all'altra muovendo il bacino.

Proprio in questo preciso momento Josie, la segretaria, si materializza sulla soglia della porta.
Poverina, sbianca così tanto che temo possa svenire da un momento all'altro.

Luke si batte una mano sulla fronte. «Josie, torna dopo.»

La povera ragazza dal culo stratosferico non se lo fa ripetere due volte. Si volatilizza con la stessa velocità con cui è apparsa.

Sid ridacchia divertito tirandosi su i jeans. «Tanto prima o poi me la scopo», dichiara.
«Tu non ti scopi proprio nessuno qui dentro!» Sbotta Luke, sta visibilmente perdendo l'ultimo briciolo di pazienza che gli resta. «Io non capisco che cosa ci veda James in voi. Siete dei cavernicoli. Depravati oltretutto.»
«Non metterci in mezzo. Io non ho fatto niente», mi difendo. Per una volta che non è colpa mia!

«Ma non stavi uscendo con una certa Charlotte? Scarlet?» Dice Joey rivolto a Sid.
Lui scrolla le spalle. «Sì, ma ha chiuso con me perché è venuta a sapere che mi sono scopato anche la sua amica. Ma non lo sapevo giuro. Giuro che non avevo la più pallida idea che Blue Jean fosse sua...», si ammutolisce rendendosi conto della bomba che ha appena sganciato dentro questa stanza.

Lo guardo così male che desidero vederlo prendere fuoco. Afferro una sua bacchetta e gliela lancio contro colpendolo in testa.

Luke ci guarda tutte e tre con un'espressione per niente amichevole. «Tu», indica Sid. «Sei andato a letto con Blue Jean. Blue Jean Weller, la figlia di James?»

Sid cerca aiuto da me e Joey, ovviamente ignoriamo la sua richiesta silenziosa. «Ma che, ma ti pare?» Schiocca la lingua. Il mio amico è nella merda fino al collo.

Luke sospira in modo esasperato. «Io non dirò niente a James. Ma vedete di tenervi il cazzo nelle mutande.»

«Non parlare al plurale», dico secco. «Io e Joey non ci entriamo nulla. Non è che dobbiamo seguire Sid per impedirli di scoparsi qualsiasi cosa che respiri. Ha trent'anni, sa capire le cose», aggiungo.

Luke inarca un sopracciglio come per dire " Si vede".

«Non facciamone un dramma okay? È successo solo una volta ed eravamo entrambi piuttosto alticci», continua Sid, gettando altra benzina sul fuoco. Dovrebbe tapparsi quella boccaccia di merda.

«Concentratevi su quel cazzo di album. Io e James pensiamo a organizzare una serata.»

Come se fosse facile per me scrivere canzoni così su due piedi, quando la mia vita è un continuo casino e di nuovi mi stanno aspettando dietro l'angolo.

Reprimo l'impulso di contorcermi sulla poltrona. «D'accordo, ce la metteremo tutta.»
Si tocca il mento con la punta del dito. «Lo spero, non siete più degli adolescenti! Mi aspetto massima serietà da parte vostra!» Con un sospiro conclude: «Dato che a quanto pare devo starvi con il fiato sul collo per impedirvi di buttare al cesso la vostra carriera prima dell'ora: vi do massimo due mesi per concludere l'album. Non uno in più.»

Sid e Joey protestano e mi rivolgono un'occhiataccia contrariata. Ehi, non è colpa mia se Luke Lo Psicopatico ci ha dato un ultimatum!

Le mie budella precipitano nel terrore. Non ce la farò mai a comporre tutte quelle canzoni in due mesi!
Che mi serva di lezione, la prossima volta ci penserò due volte prima di distrarmi per scambiare dei messaggi con una ragazzina.

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Sesso Droga & Rock'n'roll.
Parole più azzeccate per descrive la mia vita non possono esistere.
Vivo la mia vita esattamente in questo preciso modo. Non nello stesso ordine, però.
La droga forse, è al primo posto in assoluto. Il secondo posto ancora devo deciderlo, perché il sesso e il rock lottano costantemente tra di loro per ottenere il secondo posto.

Adoro scopare, come tutti gli esseri umani. Amo perdere il controllo e averlo soprattutto mentre scopo.

Ma non in questo momento. In questo momento la mia testa è da un'altra parte.

«Ehi, sei qui con me?» Mi sfiora la guancia, mentre si dondola su di me. La tengo per i fianchi aiutandola con i movimenti.

No, non sono qui con lei, mi sono un attimino distratto a pensare alla mia vita di merda e a strapensare come sempre.

Alla fine, Melany si è rivelata una bona assurda. Capelli rosso fuoco lunghi fino al sedere, quel sedere che non faccio altro che strizzare tra le mani. È alto e sodo, così come le sue tette che danzano davanti ai miei occhi ipnotizzandomi.

Mi ha ricordato dove ci siamo incontrati e come siamo finiti a scopare nei bagni del mio locale. Continuo a non ricordare un cazzo, ma va bene così. In questo momento non sono abbastanza lucido.

Ribalto la situazione e mi metto sopra di lei, affondando fino in fondo e facendola ansimare forte contro il mio orecchio.
Mi muovo con velocità, facendo in modo che raggiunga subito l'orgasmo. A me, è passata la voglia, ma non voglio darlo a vedere. Altrimenti, andrà subito in giro a informare chiunque che non riesco più a scopare come si deve.

Prima di strapparci i vestiti di dosso, ci siamo fatti alcune strisce di cocaina e, per non farci mancare niente, ci siamo fatti anche di eroina. A quanto pare il mio destino è quello di trovare ragazze tali e quali a me. Che non hanno un briciolo di senso del pericolo e sono delle tossiche del cazzo.

Quando faccio quel mix letale, non riesco quasi mai ad avere un orgasmo. Vengo letteralmente anestetizzato e non provo niente, potrei tranquillamente sbattermela per tutta la giornata; non verrei comunque.

Il mio cuore batte all'impazzata ma viene subito domato dall'eroina che riduce i miei battiti così tanto fino a farmi credere che il cuore si stia per fermare da un momento all'altro. Sopraggiunse anche la fase Up, quella in cui mi sento in grado di conquistare il mondo. Quella fase in cui mi sento vivo, invincibile e carico a molla. Dura poco, circa venti minuti, poi arriva la fase Down. Quella in cui le mie viscere vengono attanagliate dall'angoscia, rendendomi quasi depresso e spingermi fino al punto di pregare di morire.

È uno schifo, lo so, ma non posso farci niente.
È quello che succede quando si diventa un tossico dipendente, è uno dei tanti effetti collaterali.
Alcune volte mi meraviglio anche di quanta resistenza abbia il mio corpo. Ormai sono anni che abuso di droghe e sono ancora magicamente vivo!

Nel corso della mia vita ho visto tantissimi conoscenti morire di overdose. Io invece, sono sopravvissuto a ben due overdose!

Che cazzo, sono una specie di super eroe?

Chi sono, Eroina-man?

Ok, questa è pessima.

Per ben due volte mi hanno acciuffato per i capelli, salvandomi la vita.

Però nessuno sa che quando mi faccio in vena, desidero che sia sempre l'ultima.
Desidero sparire dalla faccia della terra.
Più volte mi hanno consigliato di andare da uno bravo, ma io non ho affatto bisogno di un fottuto psicologo, né tanto meno di essere aiutato.

In quasi trent'anni di vita, ho bruciato ogni tappa possibile prima dei vent'anni. E ora, a quasi tre mesi dal compiere i miei trent'anni, non ho più niente da fare.
Sono annoiato. Così annoiato che mi diverto a battibeccare con una ragazzina stramba.

Certo, posso ancora continuare a suonare. La musica è l'unica cosa che mi resta. Qualcosa che mi tiene ancora vivo, come se fosse un super collante che mi tiene ancora tutto intero.

Bella questa, potrei annotarla per una nuova canzone!

Mi colpisce sulla spalla, distraendomi dai miei pensieri folli. «Basta, basta!» Ansima sciogliendosi sotto di me e lasciandosi travolgere da un potente orgasmo. Sembra che la stia squartando. Forse sta anche fingendo, non lo so.

Mi levo da sopra di lei, ricadendo sul letto. Non sono venuto. Il cazzo mi si è letteralmente ammosciato. Morto. Si è sgonfiato come un palloncino.

Mi alzo subito in piedi, non ho tempo da perdere e nemmeno intenzione di starmene qui a farle le coccole, cazzo, non lo farò mai. Anche se dubito che la rossa sia una alla ricerca di coccole. Lei vuole solo il cazzo.

Raccolgo i miei vestiti dal pavimento e mi rivesto.

«Vai già via?» Chiede, strascicando le parole ancora in preda all'estasi del suo orgasmo.

Infilo la maglietta e la guardo. È bella, bella da far schifo con quei capelli baciati dal fuoco reduci della nostra passione, gli occhi da cerbiatta, annebbiati dalla lussuria e quel fisico perfetto e sexy da morire. È stupenda. Un po' mi sento in colpa per non averla scopata come si deve. Ma sono anche arrabbiato per non essere venuto. Prima o poi, mi scoppieranno le palle.

«Ho da fare» ribatto, scontroso.
Piega le labbra in una specie di sorriso forzato. «E cosa dovresti fare?»
Aggrotto la fronte. «I cazzi miei?» Cosa siamo diventati improvvisamente amici? Che si faccia un chilo di cazzi suoi. Le ho dato ciò che voleva. Adesso deve mollarmi la testa.

Si alza in piedi, mettendo in totale mostra il suo corpo maledettamente sexy e cammina verso di me, ancheggiando e scuotendo quel culo perfetto che, in un altro momento mi avrebbe sicuramente fatto perdere la testa.

Solleva una mano e la posa sulla mia guancia, mi guarda da sotto quelle ciglia lunghe e ricurve. «Alcune volte sono così gelosa...»
«Di cosa?» Faccio un passo indietro allontanandomi da lei.
Mi ha scambiato per un cane da accarezzare?

Mi rivolge un sorrisetto beffardo. «Che Bonnie abbia avuto la fortuna di poterti vivere a pieno.»

Sentire il nome di quella stronza mi fa innervosire all'istante. Che cosa cazzo c'entra Melany con Bonnie?

La guardo male. «Che ne sai tu?»

Si tira leggermente sulle punte e mi bacia sulle labbra. Le sue labbra hanno un sapore amaro, acido, velenoso. «Proprio non ti ricordi di me, vero?» Sospira.

Mi allontano come se fosse un qualcosa di potenzialmente tossico. «No. E non voglio neanche saperlo.»

Esco dalla sua camera da letto, prendo le chiavi della macchina e me ne vado.

Per tutto il tragitto verso casa, continuo a pensare a dove posso aver visto Melany. Non me lo ricordo. Non so che cosa c'entri con Bonnie, e cazzo, non voglio neanche saperlo.
Quella stronza non voglio neanche più vederla in foto. Non voglio più avere niente a che fare con lei e soprattutto, non devo pensare a lei.
Sono passati due anni e ho letteralmente chiuso quel capitolo della mia vita già da un po'.

Ovviamente, non rivedrò neanche più Melany. La prossima volta, ci penserò due volte prima di accettare una scopata last minutes con una che nemmeno conosco. La prossima volta, ragiono con la testa e non con il cazzo.

Torno a casa con ancora non so quanta droga in circolo.
Noel e Joel stanno cenando della pizza, appena notano lo stato in cui mi trovo, aggrottano la fronte.

Diciamo che non sono un bel vedere. Non in questo stato. Soprattutto perché gli ho ripetuto fino allo sfinimento che prima o poi avrei smesso di farmi. Invece, ci ricado sempre in quel fottuto loop infinito.

Gli rivolgo un cenno del secco del capo, e me ne vado nella mia stanza.
Mi chiudo dentro e mi butto sul letto.

Mi gira la testa e sto per vomitare anche l'anima. Ho fame ma allo stesso tempo il mio stomaco si è chiuso in una morsa.

Cazzo. Devo darci un taglio, sul serio.
Devo darci un taglio.

Me lo ripeto come un mantra mentre butto un po' di quella polverina bianca sul comodino.

Devo darci un taglio, penso quando mi tappo una narice e sniffo tutto.

Devo darci un taglio, biascico mentre gli occhi mi diventano sempre più pesanti.

Perdo i sensi per mezzo secondo, poi vengo svegliato dal trillo del mio telefono.

Cazzo. Maledetto aggeggio infernale.

Lo cerco a tentoni tra le lenzuola.

Sono stato appena aggiunto ad un gruppo del cazzo creato da Luke.

The Overdrive
Luke: Detto, fatto. Vi ho procurato una serata. Si terrà al Queen May, un nuovo teatro che voi avrete l'onore di inaugurare. Mi raccomando, non fateci fare una pessima figura.
Ah, dimenticavo, l'inaugurazione sarà il 15 agosto.

Sid: Proprio a ferragosto? Io avevo preso impegni!

Luke: Sai quanto me ne frega dei tuoi impegni? Un cazzo.

Joey: Ah bene. Quindi devo lasciare Skylar con la baby sitter? Sua madre deve andare a fare la spiaggiata con le sue amiche.

Sid: Sottone del cazzo. Da oggi ti chiamerò; Joey Zerbino Broad.

Io: Ahahahah questa era bella! Zerbino Broad.

Joey: Vaffanculo anche tu, Billy! Da oggi non ti farò più vedere la bambina.

Io: Sto scherzando! Mamma mia!

Sid: Questo Zerbino è molto suscettibile ahahahah.

Luke: Io non ce la posso fare. Vorrei strappare il contratto e usarlo come carta igienica.

James Weller: Mi state intasando il telefono. Avete finito? Fate i bravi altrimenti vi metto tutti in punizione. Se avete preso impegni, rimandateli, semplicemente.

Sid: Verrà anche tua figlia?

Gesù. Sid è un pazzo scellerato.

James Weller: Che cazzo vuoi da mia figlia? Non la devi neanche guardare.

Oh, troppo tardi James. Troppo tardi. Il tuo adorato batterista ha già messo le mani su tua figlia. E non solo.
Lancio il telefono sul comodino e provo a dormire.






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Buongiorno!
Che ve ne pare? Avete consigli?
Se vi piace lasciare una stellina ( ne sarei molto felice) 🖤
Farsi strada in questo mondo è davvero difficile... Ma che vita sarebbe senza un po' di difficoltà?😂
Diciamo che io non amo molto le sfide, purtroppo sono una persona molto impaziente 🙄
Al prossimo capitolo 🖤

~ LONG LIVE ROCK'N'ROLL~

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