♫ ~ 42.1 ᴠᴇɴᴅᴇᴛᴛᴀ ɪꜱ ᴀ ꜰʀɪᴇɴᴅ ᴏꜰ ᴍɪɴᴇ

Vendetta is a friend of mine
Revenge is sweeter than wine
I never asked to hear your goddamned feelings
Get on your knees when you are kissin' my ring
- Green Day
____________________________________
││

Non ho il tempo di riordinare i pensieri e nemmeno di muovermi. Le sue labbra si posano rapidamente sulle mie rubandomi un bacio.

Rinsavisco e mi allontano da lei come se mi avesse sputato in un occhio.
Allarmato mi volto verso i miei amici. Sono scioccati tanto quanto me.

Porca puttana.

La voce di Bonnie mi riscuote come se avessi ricevuto un pugno in pieno viso. «Siete stati fantastici!»

La mia pelle sembra essere diventata stretta, soffocante. Aggrotto la fronte. «Che cazzo ci fai qui?»

Lei solleva entrambe le sopracciglia con aria sorpresa. «E me lo chiedi? Non potevo certo perdermi questo evento! E poi, sono la reporter del Thames.»

Ma certo, figuriamoci se non avessero mandato lei.

Quello che mi sconvolge però è il fatto che lei mi abbia baciato come se niente fosse.
Come se non ci fossimo lasciati da due cazzo di anni. Che problemi ha?

Mi passo una mano tra i capelli in modo frustrato. I miei occhi saettano alla ricerca di Blue ma non riesco a vederla da nessuna parte.

La mano di Bonnie si posa sul mio petto sudato. Il solo tocco della sua mano mi fa venire la nausea. «Che cosa stai cercando? Non dirmi che vai ancora dietro a quella lì», sbuffa una risata amara.

La inchiodo con lo sguardo e spero che possa leggerci dentro tutta la rabbia e lo schifo che provo nei suoi confronti. «Vado dietro a chi mi pare. Non stiamo più insieme. Mettitelo in testa», sibilo a un passo da una crisi di nervi.

Devo allontanarmi da lei immediatamente.

Appena provo a darmela a gambe mi agguanta con quelle unghie che sembrano coltelli affilati. Rilascio un brusco sospiro. Sto per perdere le staffe.

«Smettila di seguirla. Smettila di comportarti come un ragazzino!» sbotta, attirando l'attenzione di alcune persone nel backstage.

Giuro che ce la sto mettendo tutta per non dare di matto, per non fare nessuna scenata davanti agli occhi di tutti i presenti. Ma Bonnie mi sta rendendo le cose alquanto difficili.

La guardo, ho la mascella così contratta che temo che possa rompersi. « Con quale cazzo di coraggio ti presenti qui e mi baci? Bonnie, è finita da quasi due cazzo di anni. Fattene una fottuta ragione! Non ti basta più il cazzo di Vince? Fattelo bastare perché il mio non lo vedrai mai più!»

Le mie parole le arrivano come un pugno in pieno viso. Indietreggia appena sgranando gli occhi. Ma l'espressione di stupore dura pochissimo. La sua mascella si contrae così tanto che per un momento spero che possano saltarle via tutti i molari. «Vince non è mai stato il mio tipo.»

Scoppio a ridere. «Ah no? Il suo cazzo sì, però.»

Solleva una mano e mi colpisce con un ceffone sulla faccia, talmente è forte lo schiocco della mia pelle contro il suo palmo, che rimbomba in tutto il backstage. «Me la pagherai cara William Gilmour: la tua carriera finirà presto», mi oltrepassa spintonandomi con una spallata. Si allontana a passo svelto facendo ticchettare i tacchi a terra.

Tutti i presenti guardano nella sua direzione fino a quando non sparisce, poi, posano gli occhi su di me.

Luke mi guarda con sguardo torvo, facendomi percepire tutta la sua disapprovazione. Come se fosse colpa mia se lei si è presentata qui e ha dato spettacolo.

Gli rifilo un'occhiataccia carica di pura e ardente rabbia. Ignoro tutti e non so per quale motivo, sento l'urgenza di andare a cercare Blue. Non dovrei, lo so. È qui con Lidl, e a quanto pare è scomparso anche lui.

Noel mi sbarra il passaggio insieme a Sid. Se entro due secondi non si levano dal cazzo li butto giù dal palco. «Levatevi da mezzo i coglioni», ringhio. In questo momento mi sento come un animale in gabbia. Il mio corpo è ardente di rabbia, il mio stomaco si sta contorcendo in un modo nauseabondo.

Noel mi guarda con disappunto. «Lasciala in pace Billy. Lei non ha bisogno né di te né dei tuoi casini. Fattene una ragione, cazzo!», sbotta arrabbiato. La sua reazione mi lascia sorpreso. Deve tenerci parecchio a lei.

Be', spoiler: anche io ci tengo a lei!

Sid fa un passo di me. «Lascia perdere adesso, ok? Abbiamo nuovamente gli occhi di tutti addosso. Lascia calmare le acque.»

Le sue parole mi mandano in bestia ancora di più. «Lasciare perdere? Ti senti quando parli?» sbotto, la mia voce si solleva di qualche tono attirando ancora una volta l'attenzione su di me. «Devo lasciarla a vagare da sola?»

« Il suo ragazzo è con lei», interviene Noel.

Sbuffo una risata amara. «Oh, ora si che mi sento meglio. Vaffanculo Noel!» sbotto. «E vaffanculo anche tu, Sid. Lasciatemi in pace, cazzo.»

Oltrepasso entrambi con una spallata e mi allontano sentendomi gli occhi di tutti addosso. Non me ne frega un cazzo di quello che penseranno su di me. Non me ne frega un cazzo di quello che Bonnie scriverà sul suo cazzo di giornale. Non m'interessa nemmeno della mia fottuta carriera adesso. Tanto nessuno legge quella merda di quotidiano. L'unica cosa che voglio adesso è trovarla e chiarire... Qualsiasi cosa l'abbia fatta scappare.

Dopo aver vagato per tutto l'immenso parco come un pazzo in piena crisi isterica, intravedo quella Merda con i piedi di Chet. Si sono appartati tra due bancarelle che vendono il merchandising delle band presenti, comprese anche delle magliette con il logo della nostra band.

Ho appena visto un gruppetto di adolescenti comprare una felpa con stampata sopra la mia faccia di cazzo e pagarla ottanta sterline. Ladri. Non spenderei nemmeno un pound per comprare qualcosa con la mia faccia sopra.

Mi avvicino a loro interrompendo la loro conversazione. Si ammutoliscono.

Chet mi rifila un'occhiataccia torva, sembra anche parecchio arrabbiato. «Che cazzo vuoi, Gilmour? Non è il momento.»

Non è il momento per cosa, esattamente? Io voglio capire che cazzo è successo!

Gli restituisco l'occhiataccia. «Levati dal cazzo, Lidl», la mia voce esce come un ringhio animalesco. Con un gesto secco lo sposto di lato. Appena i miei occhi incontrano quelli pieni di lacrime di Blue, il mio stomaco sprofonda.

Mi avvicino subito a lei, forse anche un po' troppo in modo brusco. Le sue spalle si afflosciano come se si stesse in qualche modo mettendo al sicuro da me.

Qualcuno posa una mano sulla mia spalla stringendola appena. Questo gesto basta per farmi vedere rosso. Mi volto di scatto, pronto a staccare quella mano a morsi, e mi ritrovo davanti Joey. «Levati dal cazzo pure tu!» sbraito.

Non si muove, trattiene il mio sguardo. «Smettila di fare il coglione, Billy! Hai già dato spettacolo.»

Mi guardo un attimo intorno e tutti gli occhi sono puntati su di noi. Con la coda dell'occhio vedo Blue che si allontana a passo svelto.

Joey mi sbarra il passaggio. Questa volta il suo tono di voce si addolcisce appena. «Calmati adesso poi forse potrai parlare con lei.»

« No che non deve parlare con lei! Che cazzo vuoi dalla mia ragazza?» Si intromette quella faccia di culo di Chet.

Lo guardo malissimo. « È meglio se ti tappi quella dannata fogna, Chet. Non obbligarmi a spezzarti tutte le ossa e a giocarci come se fossero dei Lego.»

Lui sogghigna, facendo aumentare la voglia che ho di spaccargli quella faccia da cazzo. « Ancora ti rode perché ha scelto me?»

Joey si mette tra noi due non appena io scatto in avanti verso Chet. « Calmati, Billy», si volta verso Chet. «Invece di rompere il cazzo, vai dalla tua ragazza!»

Prima di allontanarsi da noi ci guarda entrambi in malo modo. Giuro che vorrei pestarlo fino alla morte. Maledetto figlio di puttana.

«Tornatene in albergo, Billy», continua Joey.

Scuoto la testa come se volessi rinnegare le sue parole. «Non dirmi quello che devo fare» , avanzo di un passo mettendomi faccia a faccia con lui in aria di sfida.

Se solo lo volesse, potrebbe stendermi con un pugno dato che non solo è più alto di me ma anche più muscoloso. Ma non m'importa, non ho paura di lui. Sono così arrabbiato che volendo, potrei anche prenderlo di peso e lanciarlo sulla luna.

Le sue narici si dilatano quando sospira bruscamente. «Billy, per favore. Smettila, ok? Non rovinare sempre tutto.»

Le sue parole mi colgono alla sprovvista come una secchiata di acqua gelida.
Sì ha ragione, rovino sempre tutto. Ma ora io devo parlare con lei. Subito.

Serro i pugni lungo i fianchi, non esiterò nemmeno un momento a tirargli un pugno se è necessario. «Devo parlare con lei, perché è scappata?» il mio tono di voce è disperato, sembro fuori di testa o forse, lo sono.

«Lo so, ma non ora. Non lo so perché è scappata, non ne ho idea. Torna il albergo, fatti una doccia e sbollisci.»

Il modo calmo in cui mi parla mi fa distendere i nervi e allentare la presa sui miei pugni. Sospiro rassegnato. «Va bene, va bene cazzo!», sbotto peggio di un bambino capriccioso. «Però cazzo, vai da lei, non lasciarla con quel coglione.»

Annuisce abbozzando un sorriso. «Ora vado. Mi raccomando, doccia calda e rilassati», mi raccomanda come se fossi un bambino.

Non rispondo, mi volto di spalle e me ne vado.

Ho raggiunto il nostro hotel. Ho attraversato il parco ignorando tutte le persone presenti, ignorando i miei fan come se non li vedessi. Cazzo, non sono dell'umore adatto per mettermi a firmare felpe con la mia faccia stampata e non sono neanche in vena di autografare tette. Affatto.

Dopo essermi fatto una doccia calda, come ha consigliato Joey, non mi sento affatto meglio. Sento ancora la rabbia pulsare in ogni fibra del mio corpo. Le mie budella continuano a rivoltarsi in modo nauseabondo. Se solo avessi un po' di eroina, riuscirei a calmarmi.

Mi siedo sul letto con ancora l'asciugamano in vita, nell'esatto momento in cui bussano alla mia porta. Resto in silenzio. Non ho nemmeno voglia di rispondere.

La porta si apre e James avanza nella mia stanza. Chiude la porta con un colpo secco e si siede sulla poltrona color tortora accanto al letto.

Sbuffa premendosi due dita sull'attaccatura del naso. «Billy, Billy, Billy», sussurra più a sé stesso. «Che cosa devo fare con te?»

Lo guardo con la fronte aggrottata. «Questa volta non è colpa mia, cazzo!», sbotto.

Mi rifila un'occhiataccia scettica. «Mi spieghi che cosa è successo?»
Sbuffo. «Sono confuso tanto quanto te, credimi.»

«No, non con quella ragazza del Thames. Con mia figlia, intendo.»

Inspiro bruscamente toccandomi il viso in modo stanco. «Cazzo, James non chiedermelo, per favore.»
Non sono affatto in vena di confessioni in questo momento.

Serra le labbra in una linea dura. «Come se io fossi un cretino, no? Lo vedo come vi guardate. Ma adesso devi lasciare perdere. È il vostro momento. Spiccherete il volo dopo questo festival, lo capisci?»

Il fatto che abbia ragione mi manda ancora di più in bestia.

«James, sai che non ho peli sulla lingua. In questo preciso momento non mi frega un cazzo degli Overdrive, né di Sid, né di Joey», sbotto. «Ora voglio solo andare da lei...», lascio la frase in sospeso.

E che cosa farò una volta che andrò da lei? Le chiederò per l'ennesima volta scusa? Scusa per cosa, poi? Lei è qui con Chet, porca troia. Non ci sto capendo più un cazzo. Ho solo voglia di mandare tutto a fanculo e andarmene via.

James emette un sospiro stanco. «Lo sai che per me sei come un figlio», inizia.

Ed è vero. Quest'uomo ha fatto così tanto per me che mi sento anche un ingrato nei suoi confronti. Mi ha sempre difeso da tutto e tutti, mentre io ho continuato solo a fare casini invece di imparare dai miei errori.

«Ma devi capire anche che lei è mia figlia. Tu mi avevi detto che non l'avresti più toccata. Guarda che mi ricordo perfettamente quando vi ho sorpresi a toccarvi... E tu che hai detto? Che non ti piaceva, che è stato solo un momento», dice secco.

Di cazzate, ne dico parecchie.

«Io non voglio niente da tua figlia», rispondo altrettanto secco. «Voglio solo capire perché è andata via in quel modo quando Bonnie mi è piombata addosso! È qui con Chet, se te ne fossi dimenticato anche tu!»

Scuote appena il capo. «No, c'ero anche io, eh! Vorrei capire anche io, sinceramente. Mi dici che cosa è successo tra voi?»

Lo guardo. «Vuoi saperlo davvero?»

Mi guarda per un momento in silenzio. Poi annuisce. «Sì. Anche se ho un po' di paura di sapere la verità.»

Abbasso lo sguardo. Non mi sono mai sentito così in imbarazzo in tutta la mia vita. Nemmeno quella volta che ho fatto cilecca quando ero un ragazzino. Avevo quattordici anni, però. «Se mi prenderai a pugni, sappi che te li restituirò», chiarisco.

Dal modo in cui la sua mascella si serra, capisco che è già incazzato senza nemmeno avergli detto nulla. «Avanti, sputa il rospo!»

« È successo che abbiamo fatto sesso... Un sacco di sesso, James.»

Sul suo viso passano un sacco di espressioni. Alcune credo che le abbia appena sbloccate. «Hai fatto sesso con mia figlia?»

«Parecchie volte», ammetto.
Secondo me adesso mi prenderà a pugni.

Si passa una mano fra i capelli rossi. «Perché?»

Tra tutte le domande che poteva farmi, mi chiede il perché sono andato a letto con sua figlia? Ma che cazzo.

Alzo le spalle. «Che cazzo di domanda è? Ci sono andato perché... Mi andava. E anche a lei» preciso subito, prima che mi cavi gli occhi. « Poi però è subentrato il pallone gonfiato che, spoiler è un pusher, e abbiamo smesso. Abbiamo avuto una discussione che è finita con un pugno - da parte sua -», indico lo zigomo dove si è formato un piccolo livido. «Ci siamo baciati di nuovo, poi me ne sono andato. E lei poi sparisce dopo che Bonnie spunta dal nulla e mi bacia. Quindi non lo so... Sono confuso anche io.»

Per qualche secondo mi guarda con la bocca leggermente aperta, sbatte le palpebre un paio di volte prima di parlare. «Chet è un pusher?»

Ha sentito solo questo? Non che ho profanato la passera della figlia?

Annuisco. «Sì.»

«La prendi da lui la roba?»

Scuoto il capo. «Non più.»

Si stropiccia il viso con le mani. «Sono sconvolto», borbotta.

«Mi dispiace, so che avevo detto di non toccarla più e solo che... Insomma è bellissima, lo sai. Ce li hai anche tu gli occhi», farfuglio.

«È mia figlia», dice trucidandomi con lo sguardo.

«Vabbè, è bella», alzo le spalle. «Che posso farci? Ho pensato con l'uccello in quel momento.»

Socchiude gli occhi, forse è meglio se mi tappo la bocca. « Ho capito. Ora basta.»

Prendo il viso tra le mani e sospiro rumorosamente. «Sto impazzendo. Forse è solo perché non tocco roba da un po'.»

«Sai che cosa devi fare?» si alza dalla poltrona e si avvicina a me.
Sicuramente adesso mi strozzerà con le sue mani.

Scuoto il capo. «No, cosa?»

«Crescere, devi crescere Billy. E possibilmente non fare sesso con mia figlia. Mi pento di averti chiesto che cosa è successo tra voi. Ora però devo anche pensare a come allontanare quel pusher da lei!»

«Dureranno poco», borbotto.
«Come fai a dirlo?»
Alzo le spalle. «Perché lui se la fa con quella con la cresta.»

Aggrotta la fronte. «Tu come fai a saperlo?»

«L'ho sentito dire al Rocktail», alzo le spalle.

Povero, sembra che gli stia per venire qualcosa. Ricade sulla poltrona rilasciando un lungo sospiro. Si passa nuovamente una mano sul viso. «Mi chiedo che cosa abbia sbagliato con lei.»

Oh no. Non di nuovo questo discorso. «Non hai sbagliato niente. Fa solo le sue esperienze. Ha solo ventun anni.»

Mi rifila un'occhiataccia. «Appunto, e tu ne hai quasi trenta!»
«Chet ne ha trentatré», rincalzo.

«Alcune volte avrei preferito che fosse nata maschio. Meno problemi e meno giri strani di vari peni», scuote il capo come se stesse scacciando via chissà quale pensiero. «Con Chet ci ha fatto sesso?»

Arriccio il naso schifato. «Non lo so, non ero mica con loro», dico sarcastico.

Sprofonda contro la poltrona e solleva la testa verso il soffitto. «Avere figli è bello, ma è anche stressante. Ti fa invecchiare di brutto.»

«Ma no, tu sei giovanissimo, James. Sembri mio coetaneo», lo prendo in giro.

Abbassa leggermente lo sguardo solo per guardarmi male. «Spero che abbiate usato precauzioni.»
«Certo», assottiglio gli occhi. «Per cosa mi hai preso?»

Mi guarda dalla testa ai piedi. «Oh, scusa se non mi fido al cento per cento di uno che dice che non toccherà mai più mia figlia e poi...», sventola una mano per aria. « Non voglio neanche pensarci», arriccia il naso.

«Perché fai così? Mica sono brutto! Tutte vorrebbero farsi un giro su di me», indico il mio corpo mezzo nudo.

«Dio, smettila, okay?», sbotta esasperato. «Ora dimmi: come ti senti? Hai ancora voglia di farti?»

La sua domanda mi lascia un po' spiazzato. «Sì», ammetto. «Mi sembra di impazzire e ho un mal di stomaco allucinante.»

Le sue labbra si chiudono in una linea dura. «Mi dispiace, davvero. Non dev'essere per niente facile per te. Però sono fiero di te, Billy. Fiero che lotti ancora per restare vivo.»

Non ho mai pensato a questo. Vivo la mia vita giorno per giorno, sfidando in continuazione la sorte. Non m'importa di morire. Non ho paura, per niente. Più volte ho sperato di crepare così che tutto sarebbe finito per sempre. Ma adesso, qualcosa in me è cambiato. Voglio vivere, voglio continuare a divertirmi, voglio regalare ancora canzoni.

James fruga nella tasca del suo chiodo di pelle e ne estrae una canna già rollata.

Lo guardo in modo confuso. È impazzito anche lui? Stanno impazzendo tutti intorno a me?

«Fuma un po' d'erba e rilassati. Una canna te la concedo. Chissà, magari a ogni tiro che fai capirai che cosa vuoi dalla vita. Hai tutto Billy, tutto quello che alcune persone possono solo sognare e tu, stai facendo di tutto per distruggerti la vita con le tue stesse mani. Sei fortunato ma sei troppo coglione per rendertene conto. Per quanto riguarda te e mia figlia... Be' se lei ti piace, non mi metterò in mezzo», posa la canna accanto a me sul letto ed esce.

Osservo quella canna rollata un po' alla cazzo di cane e sospiro. Combatto contro me stesso se fumarla o meno. Lo sa James che l'erba non mi fa più niente? È come ricevere un leggero solletico, niente di più.

Mi alzo in piedi e mi vesto. Voglio provare a ragionare e vivere ancora per un po' completamente lucido. Sarà difficile, ma io sono cazzuto e ci proverò. Forse la vita da sobri non farà poi così tanto schifo come ricordo. Sono cresciuto. Sto per diventare famoso. Ho degli amici che continuano a volermi bene. Un manager che mi fa aprire gli occhi come un padre. Due fratelli che mi vogliono bene. Ho tutto ciò che posso desiderare.

E poi c'è lei. Blue Jean. L'unica persona al mondo che riesce a mettermi a nudo. Che riesce a vedere il vero me che si dimena per uscire allo scoperto. Che nonostante veda la mia anima perduta, non scappa. Che con un solo sorriso è in grado di liberarmi da ogni peso che porto sulle spalle. Che, ogni volta che mi guarda, vorrei annegare e non uscire mai più dai suoi occhi.

Porca merda. Da quale parte contorta della mente mi escono queste parole?



Che William si stia rendendo (finalmente) conto di provare qualcosa per Blue?

Ma soprattutto: Lo ammetterà mai?😐

Bonnie deve 💀 male.

Cosa ne pensate della conversazione tra Will e James? É davvero troppo buono come padre 🤣 O forse in cuor suo già sapeva?

A venerdì 🖤

Grazie per il supporto 🖤

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top