Esperimenti

(𝙥𝙚𝙧 𝙧𝙞𝙢𝙖𝙣𝙚𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙩𝙚𝙢𝙖, 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙩𝙚𝙫𝙞 𝙞𝙡 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙀 𝙥𝙚𝙧 𝙫𝙚𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙖𝙥𝙀𝙡𝙖𝙫𝙀𝙧𝙀 𝙛𝙖𝙣𝙩𝙖𝙚𝙮 𝙙𝙞 𝙃𝙀𝙧𝙞𝙠𝙀𝙚𝙝𝙞 ;𝘿)

𝙑𝙞𝙖 𝙘𝙀𝙣 𝙡𝙖 𝙀𝙣𝙚-𝙚𝙝𝙀𝙩, 𝙚𝙣𝙟𝙀𝙮!!

••••
𝘟'𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙀𝙡𝙩𝙖, 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙀 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙀 𝙛𝙖..

In un maestoso castello un re era seduto sul suo trono dorato, sorseggiando del tÚ preparato gentilmente dalla servitù.

Prese lenti sorsi, amando il gusto delicato che scorreva nella sua gola e guardò fuori dalla grande vetrata che lasciava una bella vista sul suo regno.

Il bellissimo regno di Plus Ultra.

Pieno di gente particolare, tutte con un dono unico: un potere.

Secondo un'antica leggenda, un esploratrice aveva trovato un tempio nel cuore di una foresta. In questo tempio c'erano dei piedistalli allineati a cerchio, ognuno di colori diversi e al centro di questo cerchio uno scettro color oro brillava come la luce del sole, neache stesse facendo una sfida con la sfera luminosa mattutina.

Quando l'esploratrice toccò lo scettro, una luce abbagliante illuminó il tempio e quando sparì, la donna si ritrovò con poteri magici: i poteri della luce. Poi all'improvviso i piedistalli brillarono e da lì una voce echeggió nel tempio annunciando una profezia:

"𝙈𝙖𝙙𝙧𝙚 𝙉𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙝𝙖 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙀 𝙡𝙖 𝙚𝙪𝙖 𝙚𝙘𝙚𝙡𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙙𝙀𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙞 𝙚𝙪𝙀𝙞 𝙛𝙧𝙪𝙩𝙩𝙞. 𝘟𝙀𝙡𝙀𝙧𝙀 𝙘𝙝𝙚 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙀 𝙡𝙖 𝙩𝙚𝙚𝙩𝙖 𝙡𝙪𝙘𝙞𝙙𝙖 𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙪𝙀𝙧𝙚 𝙥𝙪𝙧𝙀 𝙚𝙖𝙥𝙧𝙖𝙣𝙣𝙀 𝙪𝙩𝙞𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙧𝙚 𝙞 𝙥𝙀𝙩𝙚𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙈𝙖𝙙𝙧𝙚 𝙉𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙘𝙀𝙣 𝙚𝙖𝙜𝙜𝙚𝙯𝙯𝙖, 𝙛𝙚𝙙𝙚𝙡𝙩à 𝙚 𝙀𝙣𝙀𝙧𝙚."

E così fu.

Ogni umano che nacque riceveva un marchio sul polso destro, ogni marchio corrispondeva ad un potere.
La foresta così fu ribattezzata come Foresta Nana, dal nome dell'esploratrice che fu la culla della nascita di generazioni straordinarie in cui questi poteri furono tramandati.

E questa leggenda ci porta fino al tempo presente, nella dinastia reale Toshinori che regnava sul regno Plus Ultra con pace e umiltà.

La pace di All Might, corrente sovrano, però, venne interrotta dall'entrata frenetica di una guardia.

"Sua maestà! Mi dispiace interrompervi nel vostro momento del tÚ ma abbiamo una notizia terribile." Disse con un inchino.

All Might aggrottó le sopracciglia preoccupato e appoggiò la tazza di tÚ sul tavolino accanto a sÚ, dando cenno alla guardia di continuare.

"È arrivata una lettera per voi e il mittente non promette nulla di buono." La guardia si avvicinò, porgendo la lettera al re. All Might guardò la lettera e quando vide il nome del mittente il suo viso perse un momento il colorito per poi aprire e leggere il contenuto col cuore in gola.

"𝘟𝙖𝙧𝙞𝙚𝙚𝙞𝙢𝙀 𝙏𝙀𝙚𝙝𝙞𝙣𝙀𝙧𝙞,
𝙣'Ú 𝙥𝙖𝙚𝙚𝙖𝙩𝙀 𝙙𝙞 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙀, 𝙚𝙝? 𝙏𝙞 𝙚𝙘𝙧𝙞𝙫𝙀 𝙥𝙚𝙧 𝙛𝙖𝙧𝙩𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙧𝙀𝙥𝙀𝙚𝙩𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙀𝙣 𝙥𝙀𝙩𝙧𝙖𝙞 𝙧𝙞𝙛𝙞𝙪𝙩𝙖𝙧𝙚, 𝙚𝙚 𝙚𝙖𝙞 𝙘𝙀𝙚'Ú 𝙢𝙚𝙜𝙡𝙞𝙀 𝙥𝙚𝙧 𝙩𝙚 𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙡 𝙩𝙪𝙀 𝙥𝙀𝙥𝙀𝙡𝙀, 𝙀𝙫𝙫𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚.

𝙎𝙖𝙞 𝙗𝙚𝙣𝙞𝙚𝙚𝙞𝙢𝙀 𝙘𝙝𝙚 𝙀𝙧𝙢𝙖𝙞 𝙞𝙡 𝙩𝙪𝙀 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙀 𝙙𝙖 𝙚𝙀𝙫𝙧𝙖𝙣𝙀 Ú 𝙊𝙪𝙖𝙚𝙞 𝙜𝙞𝙪𝙣𝙩𝙀 𝙖𝙡 𝙩𝙚𝙧𝙢𝙞𝙣𝙚 𝙚 𝙝𝙖𝙞 𝙙𝙞𝙚𝙥𝙚𝙧𝙖𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙗𝙞𝙚𝙀𝙜𝙣𝙀 𝙙𝙞 𝙪𝙣 𝙚𝙪𝙘𝙘𝙚𝙚𝙚𝙀𝙧𝙚. 𝘌𝙡𝙡𝙀𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙚 𝙙𝙞𝙘𝙞 𝙚𝙚 𝙞𝙀 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙀 𝙞𝙡 𝙩𝙪𝙀 𝙧𝙚𝙜𝙣𝙀 𝙚 𝙢𝙞𝙀 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞𝙀 𝙏𝙚𝙣𝙠𝙀 𝙚𝙖𝙧à 𝙞𝙡 𝙣𝙪𝙀𝙫𝙀 𝙧𝙚, 𝙞𝙣 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙀 𝙩𝙪 𝙖𝙫𝙧𝙖𝙞 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙖𝙡𝙡𝙚𝙖𝙣𝙯𝙖 𝙚 𝙚𝙪𝙥𝙥𝙀𝙧𝙩𝙀 𝙊𝙪𝙖𝙡𝙪𝙣𝙊𝙪𝙚 𝙘𝙀𝙚𝙖 𝙚𝙪𝙘𝙘𝙚𝙙𝙖.

𝙎𝙀 𝙘𝙝𝙚 Ú 𝙪𝙣𝙖 𝙙𝙚𝙘𝙞𝙚𝙞𝙀𝙣𝙚 𝙖𝙗𝙗𝙖𝙚𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖 𝗮𝗿𝗱𝘂𝗮 𝙥𝙚𝙧 𝙩𝙚, 𝙖𝙥𝙥𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙀𝙧𝙀𝙣𝙖 𝙖𝙡 𝙘𝙝𝙞𝙀𝙙𝙀 Ú 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙞𝙘𝙞𝙡𝙚 𝙢𝙖 Ú 𝙪𝙣 𝙚𝙖𝙘𝙧𝙞𝙛𝙞𝙘𝙞𝙀 𝙘𝙝𝙚 𝙪𝙣 𝙫𝙚𝙧𝙀 𝙚𝙀𝙫𝙧𝙖𝙣𝙀 Ú 𝙙𝙞𝙚𝙥𝙀𝙚𝙩𝙀 𝙖 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙚𝙪𝙖 𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚.

𝙋𝙚𝙣𝙚𝙖𝙘𝙞 𝙗𝙚𝙣𝙚. 𝙎𝙚 𝙖𝙘𝙘𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙖𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙀𝙧𝙖 𝙣𝙀𝙣 𝙘𝙞 𝙚𝙖𝙧𝙖𝙣𝙣𝙀 𝙥𝙞𝙚𝙜𝙝𝙚 𝙢𝙖 𝙚𝙚 𝙩𝙞 𝙧𝙞𝙛𝙞𝙪𝙩𝙞.. 𝘿𝙞𝙘𝙞𝙖𝙢𝙀 𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙞 𝙚𝙖𝙧𝙖𝙣𝙣𝙀 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙚𝙚𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙘𝙀𝙣𝙚𝙚𝙜𝙪𝙚𝙣𝙯𝙚.

𝙌𝙪𝙖𝙣𝙙𝙀 𝙖𝙫𝙧𝙖𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙚𝙀 𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙙𝙚𝙘𝙞𝙚𝙞𝙀𝙣𝙚 𝙚𝙚𝙣𝙩𝙞𝙩𝙞 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙀 𝙙𝙞 𝙞𝙣𝙫𝙞𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙧𝙞𝙚𝙥𝙀𝙚𝙩𝙖 𝙖 𝙆𝙪𝙧𝙀𝙜𝙞𝙧𝙞, 𝙘𝙀𝙣 𝙡𝙪𝙞 𝙀𝙜𝙣𝙞 𝙩𝙞𝙥𝙀 𝙙𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙚𝙥𝙀𝙧𝙩𝙀 Ú 𝙚𝙞𝙘𝙪𝙧𝙀.

𝘌𝙚𝙥𝙚𝙩𝙩𝙀 𝙘𝙀𝙣 𝙞𝙢𝙥𝙖𝙯𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙧𝙞𝙚𝙥𝙀𝙚𝙩𝙖.

𝘌 𝙥𝙧𝙚𝙚𝙩𝙀 𝙙𝙖-"

"All for One." Sussurrò quel nome coi denti serrati. Diciamo che tra i due sovrani non scorreva buon sangue.

"Che cosa facciamo, maestà?" Chiese la guardia, vedendo l'espressione del re.

All Might rimise la lettera nella busta "Grazie per avermi informato su questa notizia ma ora ho bisogno di riflettere. Lasciami da solo, per favore."

"Come desiderate, maestà." Dopo un inchino la guardia lasciò la sala del trono.

'𝘕𝘰𝘯 𝘭𝘢𝘎𝘀𝘪𝘊𝘳ó 𝘀𝘩𝘊 𝘈𝘭𝘭 𝘧𝘰𝘳 𝘖𝘯𝘊 𝘳𝘪𝘱𝘰𝘳𝘵𝘪 𝘵𝘊𝘳𝘳𝘰𝘳𝘊 𝘊 𝘀𝘢𝘰𝘎 𝘎𝘶𝘭𝘭𝘊 𝘮𝘪𝘊 𝘵𝘊𝘳𝘳𝘊. 𝘐𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘰 𝘎𝘰𝘧𝘧𝘳𝘪𝘳𝘊𝘣𝘣𝘊 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪𝘎𝘎𝘪𝘮𝘰.' Il re si alzò dal suo trono, andando verso la grande vetrata e guardò il suo bellissimo regno, un regno pieno di storia e sacrificio. Un regno che doveva continuare a vivere.

Un regno che doveva proteggere ad ogni costo.

"Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato." Si girò e guardò un quadro che era appeso nella sala. Questo quadro raffigurava un'arena, una platea che acclamava due avversari che lottavano con i loro poteri.

"È il momento di riaprire il 𝙏𝙀𝙧𝙣𝙚𝙀 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝘟𝙀𝙧𝙀𝙣𝙖."

••••
Se c'era una cosa di cui il regno andava fiero era i suoi villaggi, laboriosi e allegri, che erano il fiore dell'economia. Noti anche per i vari immigrati da altri regni, sono anche un mix di culture e conoscenze.

Il più grande di questi villaggi era quello di Detroit, centro della medicina grazie alle varie erbe magiche che superavano qualunque erba normale.

Ed Ú proprio in questo villaggio che troveremo i protagonisti di questa storia.

Nella famosa serra Midoriya, un ragazzo stava facendo un esperimento. Occhi color smeraldo guardavano con attenzione mentre l'acqua fece contatto con una pianta color arancione e all'improvviso una luce verde circondò la pianta, facendola crescere un po' più del previsto.

"Ok... Forse ho aggiunto troppa acqua." Disse sopreso prima di schioccare le dita e magicamente la pianta tornò a com'era qualche secondo prima.

Sospiró, guardando la pianta con frustrazione.

'È 𝘥𝘢 𝘮𝘊𝘎𝘪 𝘀𝘩𝘊 𝘀𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰, 𝘊𝘱𝘱𝘶𝘳𝘊 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘮𝘢𝘪 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰. 𝘗𝘊𝘳𝘀𝘩é?' La sua mano istintivamente toccò il marchio della foglia sul suo polso destro '𝘚𝘀𝘶𝘎𝘢𝘵𝘊𝘮𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪 𝘮𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘊𝘵𝘊 𝘢𝘎𝘱𝘊𝘵𝘵𝘢𝘳𝘊 𝘢𝘯𝘀𝘰𝘳𝘢 𝘶𝘯 𝘱𝘰'. 𝘔𝘢 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘊𝘳ò 𝘭𝘢 𝘀𝘶𝘳𝘢, Ú 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘊𝘎𝘎𝘢!' Chiuse la mano destra in un pugno.

Izuku Midoriya, oltre che alla serra, lavorava part-time in un associazione per i senza tetto. Tra questi c'erano dei bambini a cui si era particolarmente affezionato ma erano affetti da una malattia di cui la cura Ú ancora in fase di sviluppo.

Fortunatamente Izuku aveva la pianta che serviva come antidoto ma il problema era ricavare il liquido che fungeva da cura. Aveva fatto di tutto: letto milioni di libri nella biblioteca Iida, fatto esperimenti botanici a casa sua, consultato sua madre per qualunque consiglio.

Era addirittura andato in un escursione solitaria per fare esperienza all'aria aperta ma senza successo. Ma lui non aveva intenzione di arrendersi. Avrebbe portato la cura ai bambini, li avrebbe aiutati.

Costi quello che costi.

I suoi pensieri furono interrotti dalla porta che si aprì e si voltò, vedendo 4 facce molto familiari.

"Izuku, tesoro sono tornata! E ho portato ospiti." Sorrise amorevolmente Inko Midoriya, sua madre.

Gli ospiti erano la famiglia Bakugo, una delle famiglie più ricche del villaggio.

Izuku sorrise "Buongiorno zii!"

Mitsuki immediatamente corse ad abbracciarlo "Izuku! Mio caro, come stai?" Lei adorava il verdino, lo amava come se fosse un figlio.

"Sto bene, zia! Stavo facendo un po' esperimenti."

Inko capì immediatamente di quale esperimento si trattasse e guardò suo figlio "Stai ancora cercando di produrre la cura, vero?"

Sospiró "Si, mamma. Non smetterò finché non l'avrò tra le mie mani."

"Heh. Non cambierai mai, Deku." Disse Katsuki Bakugo, il migliore amico d'infanzia di Izuku.

Katsuki ed Izuku erano cresciuti insieme, dato che le loro famiglie erano grandi amiche. Putroppo però la loro amicizia si sbilanció quando il verdino scoprì che il suo potere potrebbe non manifestarsi.

Sentendosi fuori luogo, Izuku si chiuse nella serra. Lontano da tutto e tutti.

Tutti provarono a tranquillizzarlo, a provare a farlo uscire da lì ma il bambino era testardo come un mulo.

Ma Katsuki lo era ancora di più.

Non c'era mai un giorno in cui il biondo non lo andasse a trovare, a raccontargli tutto quello che succedeva nel villaggio, a dirgli che il suo potere prima o poi arriverà, a dirgli che tutto Ú possibile.

A giurargli che lui non lo avrebbe mai abbandonato.

E aveva ragione.

Al 10° compleanno di Izuku, il suo potere si manifestò quando il bambino fece un gesto che non faceva da un bel po' di tempo e che fece emozionare tutti.

Sorrise.

"Kacchan" Disse sorpreso. Non si aspettava di vedere il biondo qui. Di solito si allenava col suo potere, creando esplosioni su esplosioni.

Queste esplosioni, però, spesso disturbavano la concentrazione del verde nei suoi delicati esperimenti botanici.

Ad esempio, una volta il ragazzo stava provando un nuovo metodo per la cura: una polvere speciale che poteva dare reazioni rare alle piante se versata la quantità giusta.

Sperando in un successo, Izuku prese la polvere e un po' d'acqua per facilitare il processo ma all'improvviso una forte esplosione lo fece saltare e, di conseguenza, spargere un po' troppa polvere magica sulla pianta.

Il risultato fu un enorme pianta arancione che avvolse l'intera serra. Fortunatamente non ci furono danni.

Diciamo che Izuku non Ú mai stato così arrabbiato con Katsuki, facendo crescere di proposito ENORMI piante rampicanti nel terrazzo di casa Bakugo.

"Credevo ti stessi allenando." Continuò guardandolo.

Katsuki semplicemente fece spallucce "Ho fatto abbastanza allenamento in questo periodo."

"Fin troppo, Katsuki." Disse Masaru, guardando suo figlio "Dovresti andarci piano, non vogliamo far crollare il terrazzo."

"Tch."

All'improvviso il suono di una tromba risuonó nell'aria.

"La tromba imperiale." Disse sorpresa Inko uscendo dalla serra, seguita da suo figlio e dai Bakugo.

"Udite, udite cittadini di Detroit!" Esclamò Present Mic, il portavoce del re "Come ben sapete, sua maestà All Might, lascerà il trono molto presto e per trovare un degno successore Ú stato deciso di riaprire il Torneo della Corona!"

Vari sussuri si fecero sentire tra la folla "Il torneo si terrà nell'arena del castello! Possono partecipare tutti i ragazzi delle classi sociali dai 15 ai 18 anni. Il torneo avrà luogo tra 2 settimane, ulteriore regolamento sarà spiegato da sua maestà il fatidico giorno."

"Mi scusi!" Una ragazza castana alzò la mano "Con ragazzi intendete maschi, femmine e non-binary, giusto?"

Mic sorrise "Ma certo! Tutti hanno diritto di mostrare il loro valore, senza distinzione di genere."
Un mormorio di gioia si alzò tra i giovani a quest'affermazione.

"Ad ogni modo, tutti coloro che vogliono partecipare si presentino all'arena tra 2 settimane perciò avete il tempo necessario per allenare ulteriormente le vostre capacità!" Mic sorrise prima di fare un leggero inchino per poi concludere con "Grazie per aver ascoltato, popolo di Detroit."

Dopo che Mic si ritirò, la folla si disperse e non si faceva altro che parlare del torneo.

"Il Torneo della Corona? Però, sua maestà ha modi ambiziosi per scegliere un successore!" Esclamò Mitsuki con una risatina divertita.

"Tu parteciperai, Katsuki?" Inko guardò curiosa il biondo.

"Ma certo, zietta! È l'occasione perfetta per dimostrare a tutta Detroit che posso essere il sovrano ideale. Vado subito ad allenarmi!" E detto questo scattò via.

Masaru sospiró "Farà saltare in aria l'intera villa." Scosse la testa prima di sorridere ai Midoriya "Spero che le sue esplosioni non disturberanno le vostre attività."

"Lo spero anch'io, zio." Il leggero sarcasmo nel tono di Izuku era molto evidente.

"Credo che sia ora di andare, quello spericolato di nostro figlio farà ancora più pasticci del solito e ci deve essere qualcuno a tenerlo d'occhio. Passa una buona giornata, Inko!" Disse Mitsuki e abbracciò la sua cara amica.

"Anche tu, Mitsuki!" Inko ricambiò l'abbraccio calorosamente.

"E non preoccuparti Izuku, sono sicura che riuscirai a creare la cura per quelle povere creature." La donna accarezzó la zazzera verde del ragazzo che sorrise.

"Grazie, zia!"

𝗧𝗶𝗺𝗲 𝘀𝗞𝗶𝗜: 𝗟𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗮.

"Buona giornata anche a lei, signora Ashido!" Inko salutò gentilmente l'ultima cliente della giornata. Era tardi ed era arrivato il momento dell'orario di chiusura.

Inko sospiró prima di dare uno sguardo alla porta della serra, dove suo figlio era ancora impegnato nel suo esperimento.

Izuku lavorava con grande impegno e sapeva accogliere tutti i clienti con un sorriso sempre sincero ed era anche uno dei motivi per cui aveva la stima e l'affetto dell'intero villaggio. Dare sempre una mano gli Ú sempre venuto naturale.

Inko era molto fiera di lui ma spesso non poteva fare a meno di preoccuparsi. Se c'era una cosa che sapeva con certezza, era che suo figlio se si mette in testa di aiutare qualcuno non si ferma finché non vede la felicità dipinta sul volto delle persone. E questo, come conseguenza, era che Izuku metteva la sua scheda di riposo a rischio lavorando giorno e notte.

Lasciandosi guidare dal suo istinto materno, si diresse nella serra.

"Izuku, tesoro, non credi che una pausa ti farebbe bene?" Sapeva già la risposta di suo figlio ma tentare non nuoce.

Almeno così di solito dice il proverbio.

"Mamma, so che vuoi che mi riposi ma non posso! Ogni giorno che passa Kota e Eri peggiorano e se non faccio subito qualcosa loro-" Non riuscì a finire la frase. Non voleva assolutamente finirla.

"Lo so, tesoro. Ma hai bisogno di sano riposo, Ú da tanto che non ti vedo dormire beatamente e sono preoccupata per te." La voce della donna tremó leggermente e quando Izuku vide le lacrime negli occhi della madre si sentì uno schifo. Era così occupato a trovare la cura che non aveva preso in considerazione come sua madre si sentiva.

Che razza di figlio era?

"Mamma, mi dispiace tanto. Non volevo farti stare in pensiero." Il verdino l'abbracciò forte.

"Tu sei il mio unico figlio. Non voglio vederti deluso o stressato dal tuo esperimento ma non voglio anche che tu stia male! Ti prego, Izuku... Andiamo a casa a riposarci." Le lacrime scivolarono sul volto gentile di Inko che Izuku subito asciugó.

Un piccolo sorriso apparve sul suo volto "Si, mamma. Andiamo a casa."

Prima di andare, Izuku volse un ultimo sguardo alla pianta curatrice.

'𝘕𝘰𝘯 𝘱𝘳𝘊𝘰𝘀𝘀𝘶𝘱𝘢𝘵𝘊𝘷𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘪, 𝘢𝘷𝘳ò 𝘱𝘳𝘊𝘎𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘀𝘶𝘳𝘢.'

𝗧𝗶𝗺𝗲𝘀𝗞𝗶𝗜...

Da lì passarono alcuni giorni, tutti i giovani avevano già l'adrenalina in corpo per il torneo e si allenavano giorno dopo giorno.

I preparativi per il torneo erano iniziati e tutti erano entusiasti.

Ma Katsuki sarebbe ancora più entusiasta se si allenasse con Izuku.

Non lo ammetterà mai a voce alta ma era sempre più preoccupato per il suo amico d'infanzia.

Stava sempre chiuso nella serra, facendo esperimenti su esperimenti ed ogni volta che lo andava a trovare c'era sempre quel velo di tristezza nei suoi occhi, a significare un'altra delusione.

Katsuki odiava quello sguardo.

'È 𝘭𝘰 𝘎𝘵𝘊𝘎𝘎𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘷𝘊𝘷𝘢 𝘎𝘀𝘰𝘱𝘊𝘳𝘵𝘰 𝘀𝘩𝘊 𝘀'𝘊𝘳𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘰𝘎𝘎𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘪 𝘊𝘎𝘎𝘊𝘳𝘊 𝘎𝘊𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘊𝘳𝘊...'

Non poteva mai dimenticare il volto di Izuku quando, da bambini, gli raccontò questa terribile notizia: la tristezza tutta dipinta sul viso tenero e gli occhi verdi pieni di lacrime.

Serró un pugno.

Ne aveva abbastanza di stare lì a guardare il 𝘎𝘶𝘰 Deku che si frantumava giorno dopo giorno.

••••

"KACCHAN, METTIMI SUBITO GIÙ!"

"Scordatelo, nerd."

La servitù guardò divertita mentre Katsuki portava in braccio il suo amico d'infanzia su per le scale di casa Bakugo.

"KACCHAN, TI RICORDO CHE HO DEL LAVORO ALLA SERRA. MAMMA NON PUÒ GESTIRE TUTTO DA SOLA!"

"Davvero?" Sorrise beffardo "A zietta non Ú fatto dispiaciuto quando le ho chiesto se potevi prenderti un giorno di riposo e venire da me."

"BÚ a me dispiace quindi, 𝘒𝘢𝘵𝘎𝘶𝘬𝘪, METTIMI SUBITO GIÙ."  Era rosso come un peperone, sia dalla rabbia che dall'imbarazzo.

"Non credo che lo farò, 𝘐𝘻𝘶𝘬𝘶."

'È 𝘀𝘰𝘎ì 𝘪𝘮𝘣𝘢𝘳𝘢𝘻𝘻𝘢𝘯𝘵𝘊, 𝘀𝘪 𝘎𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘚𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪...'  Pensò mentre affondò il viso nel collo del biondo.

(𝙊𝙪𝙚𝙚𝙩𝙖 Ú 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖, 𝙫𝙞 𝙜𝙞𝙪𝙧𝙀 𝙚𝙩𝙀 𝙢𝙀𝙧𝙚𝙣𝙙𝙀- 𝙓𝘿)

Si diressero in camera del biondo e, finalmente, Izuku fu messo giù.

"Hai una vaga idea di quanto mi senta in imbarazzo?!" Alzò le braccia al cielo con il viso ancora rosso.

Katsuki, in risposta, ghignó divertito.

Izuku strinse un pugno ma poi gli venne un'idea.

"𝙀𝙙𝙚𝙧𝙪𝙚."

In un attimo, il biondo si ritrovò attaccato alla parte da edere molto resistenti.

"Ora non ridi più, Kacchan?" Incrociò le braccia al petto mentre si avvicinò.

Kacchan era sorpreso. Non aveva mai visto Deku fare degli incantesimi così potenti come questo. E poi questo portamento che il verdino stava assumendo, quell'espressione un po' divertita e quegli occhi che brillavano più del solito...

'È 𝘢𝘯𝘀𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘪ù 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘊𝘯𝘵𝘊 𝘥𝘊𝘭 𝘎𝘰𝘭𝘪𝘵𝘰.' Il cuore batté all'impazzata mentre sorrise malizioso, guardandolo dalla testa ai piedi.

Izuku capì immediatamente cosa significava quel sorriso e arrossí leggermente.

"Bene, bene... Il 𝘮𝘪𝘰 𝘳𝘢𝘚𝘢𝘻𝘻𝘰 fa esperimenti anche sui suoi poteri, eh?"

••••
𝙉𝙀𝙣 𝙫𝙚 𝙡'𝙖𝙚𝙥𝙚𝙩𝙩𝙖𝙫𝙖𝙩𝙚 𝙚𝙝?

𝘌𝙈𝙊 𝙊𝙪𝙖𝙣𝙙𝙀 𝙊𝙪𝙚𝙚𝙩𝙞 2 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙀 𝙪𝙣𝙖 𝙧𝙚𝙡𝙖𝙯𝙞𝙀𝙣𝙚 𝙚𝙚𝙜𝙧𝙚𝙩𝙖!!! 𝙀 𝙊𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞, 𝙡'𝙝𝙀 𝙖𝙜𝙜𝙞𝙪𝙣𝙩𝙖 𝙊𝙪𝙞 𝙞𝙣 𝙊𝙪𝙚𝙚𝙩𝙖 𝙀𝙣𝙚-𝙚𝙝𝙀𝙩 :𝘿

... 𝙐𝙣𝙖 𝙀𝙣𝙚-𝙚𝙝𝙀𝙩 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙀𝙫𝙚𝙫𝙖 𝙪𝙚𝙘𝙞𝙧𝙚 𝙖𝙙 𝙖𝙥𝙧𝙞𝙡𝙚 𝙢𝙖 𝙘𝙝𝙚 Ú 𝙪𝙚𝙘𝙞𝙩𝙖 𝙖 𝙜𝙞𝙪𝙜𝙣𝙀 𝙝𝙖𝙝𝙖-

𝙂𝙊𝙈𝙀𝙉!! (𝙎𝘟𝙐𝙎𝘌𝙏𝙀𝙈𝙄!!)

𝙡𝙚 𝙞𝙙𝙚𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙫𝙚𝙫𝙀 𝙥𝙚𝙧 𝙊𝙪𝙚𝙚𝙩𝙖 𝙚𝙀𝙣𝙀 𝙖𝙣𝙙𝙖𝙩𝙚 𝙞𝙣 𝙫𝙖𝙘𝙖𝙣𝙯𝙖, 𝙘𝙀𝙢𝙚 𝙢𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙧𝙚𝙚𝙩𝙀-

𝙈𝘌 𝙃𝙀𝙔, 𝙡'𝙝𝙀 𝙛𝙞𝙣𝙞𝙩𝙖 𝙚 𝙚𝙀𝙣𝙀 𝙚𝙀𝙙𝙙𝙞𝙚𝙛𝙖𝙩𝙩𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙧𝙞𝙚𝙪𝙡𝙩𝙖𝙩𝙀!!

𝘟𝙀𝙢𝙪𝙣𝙊𝙪𝙚, 𝙘𝙀𝙢𝙚 𝙖𝙫𝙚𝙩𝙚 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙀 𝙜𝙞à 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙩𝙧𝙖𝙢𝙖, 𝙊𝙪𝙚𝙚𝙩𝙀 𝙁𝙖𝙣𝙩𝙖𝙚𝙮 𝘌𝙐 Ú 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙧𝙚𝙀 𝙙𝙖 𝙊𝙪𝙚𝙡𝙡𝙀 𝙘𝙝𝙚 𝙃𝙀𝙧𝙞𝙠𝙀𝙚𝙝𝙞 𝙝𝙖 𝙢𝙀𝙚𝙩𝙧𝙖𝙩𝙀. 𝙌𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞 𝙥𝙀𝙚𝙚𝙀 𝙙𝙞𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙊𝙪𝙚𝙚𝙩𝙀 𝘌𝙐 Ú 𝙚𝙩𝙖𝙩𝙀 𝙀𝙧𝙞𝙜𝙞𝙣𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙧𝙚𝙖𝙩𝙀 𝙙𝙖 𝙢𝙚.

𝙀 𝙞𝙣𝙫𝙚𝙘𝙚 𝙙𝙞 𝙁𝙖𝙣𝙩𝙖𝙚𝙮 𝘌𝙐 𝙥𝙀𝙩𝙧𝙚𝙢𝙢𝙀 𝙘𝙝𝙞𝙖𝙢𝙖𝙧𝙡𝙀 𝙪𝙝𝙢-

𝙊𝙃: 𝙉𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡 𝘌𝙐 (𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝é 𝙖𝙥𝙥𝙪𝙣𝙩𝙀 𝙞 𝙥𝙀𝙩𝙚𝙧𝙞 𝙚𝙀𝙣𝙀 𝙙𝙖𝙩𝙞 𝙙𝙖 𝙈𝙖𝙙𝙧𝙚 𝙉𝙖𝙩𝙪𝙧𝙖)

𝙎𝙘𝙧𝙞𝙫𝙚𝙩𝙚 𝙣𝙚𝙞 𝙘𝙀𝙢𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙚𝙚 𝙫𝙀𝙡𝙚𝙩𝙚 𝙥𝙞ù 𝙀𝙣𝙚-𝙚𝙝𝙀𝙩𝙚 𝙙𝙞 𝙊𝙪𝙚𝙚𝙩𝙀 𝙣𝙪𝙀𝙫𝙀 𝘌𝙐 :𝘿

𝘜𝙚𝙣𝙚, 𝙀𝙧𝙖 𝙫𝙖𝙙𝙀 𝙖 𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙧𝙚𝙫𝙞𝙚𝙞𝙀𝙣𝙚 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙀𝙡𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙀𝙣𝙚-𝙚𝙝𝙀𝙩𝙚 𝙙𝙞 𝘜𝙉𝙃𝘌!!

𝙎𝙖𝙮𝙀𝙣𝙖𝙧𝙖!!
-𝙉𝙞𝙘𝙀 <33

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