One-Winged Angel and Nobody

One-Winged Angel

Era passato poco tempo da quando Sephiroth, l'angelo monoala, ebbe l'incontro con Sora, Pippo e Paperino. Aveva intuito fossero amici di Cloud, infatti il ragazzo rivelò che la sua nemesi lo stava cercando. Sapendo che Cloud bramava l'oscurità, l'unico modo per spegnere l'ultima luce nel suo cuore, era incontrarlo. Una volta spiccato il volo, l'angelo si diresse verso il luogo della battaglia: la Crepa di Cristallo.
Era convinto che avrebbe trovato Cloud, infatti eccolo a difendere quella che per lui era una casa, ma quel luogo agli occhi di Sephiroth, era sconosciuto. Era affiancato da altre persone, ma all'angelo non importava di questo. Dopo aver falciato con un solo fendente diverse di quelle creature chiamate "Heartless", fu la sua nemesi a rivolgergli la parola per primo.

"Sephiroth!"

Urlò il biondo. Sephiroth puntò la lunga katana verso il ragazzo.

"So che mi stavi cercando."

Disse con tono arrogante.

"Quando mi sarò liberato di te, l'oscurità si dissiperà!"

L'angelo sogghignò a quella frase, dato che sapeva già come rispondere, così da metterlo in difficoltà.

"Quell'oscurità viene dai tuoi stessi oscuri ricordi. Credi di poter cancellare il tuo passato?"

"Tu non sai nulla di me!"

Replicò Cloud arrabbiato e restando sempre in guardia.

"Ti conosco."

Rispose subito dopo l'angelo, non cambiando la sua espressione.

"Perché... io sono te."

E subito dopo scomparve, il metodo migliore per insinuare più oscurità nel cuore della nemesi, era tormentarlo. Sephiroth si diresse non troppo lontano dal luogo della battaglia, in una spiazzo che dava poi su un dirupo. In lontananza era visibile la Fortezza Oscura. Sarebbe rimasto lì, ad aspettare che Cloud venisse a chiudere i conti.

The Nobody

Heartless ovunque, uno spettacolo per gli occhi di Xemnas, capo dell'Organizzazione XIII. Poteva già immaginare il suo Kingdom Hearts stracolmo di cuori, non restava che una cosa: lasciare che Sora raccogliesse i cuori per loro. Trovava ironico tutto ciò, indirettamente, l'eroe del Keyblade li stava aiutando. Un tempo era Roxas, il suo Nessuno a farlo. Si trovava in uno spiazzo che dava sulla Fortezza Oscura, visibile in lontananza. Poteva chiaramente sentire ogni singolo cuore estratto dagli Heartless, il suo piano procedeva alla perfezione. Tuttavia, il Nessuno capì immediatamente di non essere solo in quel luogo, quando sentì una buffa, ma familiare voce, quella di Re Topolino.

"Xehanort!"

Xemnas aprì gli occhi, rispondendo al Keyblader.

"Da quanto tempo ho lasciato alle spalle quel nome..."

Sentì un'altra voce, quella del prescelto del Keyblade, Sora.

"Sputa il rospo, Nessuno! Dov'è Kairi? Dov'è Riku?"

Alle orecchie di Xemnas, il primo nome suonava totalmente sconosciuto.

"Non conosco nessuna Kairi. Quanto a Riku... Forse dovresti chiedere al tuo Re."

Il modo migliore per gettare insicurezze e dubbi nei suoi nemici, era provare a metterli l'uno contro l'altro. Infatti il Re provò a seguirlo dentro il corridoio oscuro che andò a creare subito dopo. Tuttavia, Xemnas deviò il percorso di Topolino, spedendolo altrove. Avrebbe lasciato il resto a Saix, nel caso qualcosa fosse andato storto. Il Nessuno però, avvertì un'altra presenza in quel percorso oscuro, qualcuno che si stava spostando molto velocemente. Per sicurezza, andò a controllare, poteva essere uno degli amici di Sora che stava cercando di spiarli, se ne sarebbe occupato personalmente. Il percorso oscuro, lo indirizzò in un'altra zona della Crepa di Cristallo, uno spiazzo simile a quello dove Xemnas stava osservando la battaglia. Solo che al posto suo, ci stava un altro uomo, pareva essere un angelo, ma con una sola ala, forse era un Heartless. Quest'ultimo stava guardando verso il Castello Oscuro, probabilmente immerso nei suoi pensieri. L'attenzione di Xemnas, venne catturata totalmente da un particolare: quell'uomo, aveva un cuore pieno di oscurità.

"Perché non è un Heartless?"

Probabilmente quell'uomo era un caso particolare, esattamente come Ansem, l'Heartless di Xehanort. All'improvviso, da sotto i piedi di Xemnas, vide una sorta di bagliore, che si tramutò in una enorme colonna di fuoco. Prontamente, il Nessuno la evitò, teletrasportandosi vicino all'uomo. A quel punto materializzò nella sua mano una Lama Eterea, un laser a forma di sciabola e provò a infilzare l'uomo. Ma anche Sephiroth poteva teletrasportarsi, infatti utilizzò questa tecnica per evitare il colpo del Nessuno. Xemnas guardò alle sue spalle e riuscì a materializzare un'altra lama pronta a deviare il fendente di spada dell'angelo.

"Quanta forza..." 

Ammise per poi teletrasportarsi nuovamente alle spalle dell'uomo, stavolta senza intenzioni ostili, infatti teneva le braccia congiunte dietro la schiena.

"Non vedo il motivo di continuare questo scontro."

L'angelo, senza girarsi direttamente verso il Nessuno, prese a parlare pochi secondi dopo.

"Odio essere spiato. Ero convinto che Cloud avesse accettato la sua oscurità... In ogni caso, tu chi sei?"

Disse girandosi di scatto e puntando la spada a pochi centimetri dal viso del Nessuno. Quest'ultimo non ebbe alcuna reazione, rimane fermo a fissare la punta della lama per un'istante, non scomponendosi. Rialzò gli occhi tornando a incrociare lo sguardo con l'angelo.

"Il mio nome è Xemnas. Non ho potuto fare a meno di notare l'immensa oscurità in te, sei una creatura davvero interessante. Sei per caso un Heartless?"

Chiese mentre sul suo volto si disegnava un ghigno. Sephiroth rimase impassibile, non cambiando la sua espressione. Prese la spada anche con l'altra mano e tentò una spezzata per uccidere il Nessuno all'istante. Questo però, riutilizzò le Lame Eteree per contrastare il colpo nemico, la forza dell'angelo era molto superiore, così respinse il nemico facendolo indietreggiare. Xemnas allora, si teletrasportò nuovamente, ritornando sulla rupe di prima. Sephiroth in risposta, evocò delle sfere di energia che circondarono il Nessuno, ma questo se ne sbarazzò roteando e distruggendole. L'angelo si fermò, guardando intensamente il suo avversario, che non aveva intenzione di combattere, ma solo di difendersi. Capì che stava diventando una perdita di tempo.

"Paragonandomi a quegli esseri inferiori, mi hai insultato. Che cosa vuoi da me?-

"Assolutamente nulla, non capita tutti i giorni di osservare un essere come te all'opera. Mi rendo sempre più conto che non sei un Heartless, ma un essere di pura malvagità. Se continuassimo a combattere, avrei la peggio. Lascerò che sia l'eroe del Keyblade a prendere il tuo cuore."

L'angelo puntò nuovamente la spada contro il Nessuno, questa volta con aria più seria.

"Keyblade? Non esiste umano capace di uccidermi, solamente Cloud può farlo. Ora sparisci, o morirai qui."

Un corridoio oscuro si aprì alle spalle del Nessuno e questo ci camminò dentro, aveva finito per il momento. Stava per scomparire completamente, non prima di rivolgere delle ultime parole all'uomo.

"Non rinnegare mai la tua oscurità."

E a quel punto scomparve totalmente. Sephiroth si girò nuovamente verso l'orizzonte che dava sulla Fortezza Oscura, aspettando impaziente, l'arrivo della sua nemesi.

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