non sarò mai di passaggio nella tua vita

~ i won't never be by passing through your life ~

Pov's Sascha

Eravamo arrivati giusto in tempo, all'interno del palazzo Reale, eravano nella zona esterna al giardino.

Una figura che conoscevo molto bene si avvicinava a Riccardo e gli toccava la spalla "Ciao fratellino" Sussurrò al suo orecchio per poi avvicinarsi al microfono.

"Sono io, Stefano, il figlio che tutti voi considerate traditore... Allora dovete sapere una cosa.. " Guardò prima i giornalisti e la stampa, erano tutti pronti a scrivere qualunque cosa dicesse.

Cercava qualcuno con lo sguardo fra la folla, alla fine mi trovò e mi fece un cenno dispiaciuto.

So anch'io che è la cosa giusta ma non in questo modo.

"Il vostro Re vi ha tenuto nascosto la sua natura, non è altro che un essere spregevole e malvagio... " Si fermò per un attimo.

Io mi stavo già muovendo fra la folla con Salvatore, non potevo permettere che si scatenasse l'inferno contro mio fratello.

"Lui ha occultato delle prove, non voleva nessun ostacolo per arrivare al trono, il primo ero io" S'indicò prolungando il discorso "e la seconda era nostra sorella Camille, dove crediate che sia finita? Bene, ve lo dico io" Le guardie cominciarono a salire sul palco per portarlo via ma io e Salvatore li precedemmo e impugnammo la spada per difenderli.

Sfidare con la spada qualcuno era come sfidare il suo orgoglio, soprattutto un uomo.

Con attenzione mi misi davanti ad uno di loro "sta fermo" Gli ordinai puntandogli la spada sulla gola.

Stefano si girò a guardarmi e io gli annuì.

Avevo la situazione sotto controllo.

"Camille Lepri II di Spagna è rinchiusa esattamente sotto di noi, questa è crudeltà e lei è solo una bambina" Sussurrò con disprezzo guardando Riccardo che ormai se ne stava da parte.

Lui teneva a sua sorella, così come al resto della sua famiglia.

Salvatore gli passò la pergamena, lui sorrise guardandola.

L'aveva dimenticata e senza quella il piano non poteva funzionare.

Stefano aveva aperto la pergamena, e l'ha mostrata al suo popolo con orgoglio.

Essi avevano iniziato ad applaudire con entusiasmo.

Il Moro si decise a leggerne il contenuto.

"Io Re Giulio Lepri di Europa nomino come mio unico erede di tutti i miei beni, ricchezze e potere Stefano Lepri di Berlino IV, in quanto mio potere conferisco in eredità poteri giudiziario, legislativo ed esecutivo;che la mia volontà sia rispettata, Giulio Lepri " Stefano alzò la pergamena verso il popolo con fare fiero.

Le guardie allora presero Riccardo "io ti accuso di essere un usurpatore" Disse Stefano scendendo dal palco.

"LUNGA VITA AL NUOVO RE" Urlava il popolo.

Rido mentre Stefano si avvicina a me "grazie Sascha" Non aveva mantenuto la promessa, neanche per un giorno.

Lo abbracciai "questo e altro per il mio sovrano" Continuavo a ridere mentre lo stringevo a me.

"Portate Camille dentro il palazzo e dategli qualunque cosa ella chieda, per quanto riguarda Riccardo, portatelo nella stanza reale ammanettato... Deciderò le sue sorti" Ordinò Stefano alle guardie.

Esse si allontanarono da noi lasciandoci entrare nel palazzo.

"Bene ora... Lui è Salvatore, e lui invece è Stefano" Li presentai a vicenda.

Loro si salutarono cordialmente "fa come se fossi a casa tua" Gli disse Stefano "grazie davvero" Rispose Salvatore, potevo vedere l'eccitazione nei suoi occhi, può fare quello che vuole a corte, non è mica male.

"Figurati senza di te non avrei concluso niente" I due si abbracciarono.

Li guardai di sottecchi facendo finta di niente, poi cominciai ad infastidirmi.

"Ok ok basta questo abbraccio sta durando troppo" Staccai Stefano da lui "ti devo parlare" Gli dissi tirando lo per mano verso uno dei corridoi.

Salvatore sapeva cosa gli dovevo dire, non era nulla di segreto.

"Giuseppe è rimasto poco lontano da qui, ho paura che gli sia successo qualcosa... Tu puoi ecco, mandare qualcuno?" Lo dico con tono preoccupato e un espressione supplicante.

Tanto che lui sembra stupito.

"Farò il possibile per portarlo qui" Usò il tono più rassicurante che avesse.

Mi accarezzò le guancie con delicatezza "non ti preoccupare" Sussurrò.

Subito dopo posò le sue labbra sulle mie, baciandomi dolcemente.

È vero, non pubblico molto frequentemente ma ultimamente diciamo di si

Cosa ne pensate di questo capitolo? La vittoria di Stefano durerà a lungo?

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