20 il gioco degli sguardi
"Ehi...va tutto bene" mi dice alaandomi il mento "con te va sempre tutto bene" rispondo d'istinto stringendomi a lui, eravamo in silenzio a guardare il tramonto su una montagnola mentre ci abbracciavamo sotto questo grande spettacolo "mi fai una promessa?"chiedo "dimmi tutto" mi sorride e stringe la mia mano "non abbandonarmi mai" mi sentivo cosi bene qui, completo e desiderato, come se fossi in una cassa forte dove nessuno può entrare, solo con lui. "Te le prometto Sascha, non lo farò mai"sorride e mi da un bacio sulla fronte "grazie grazie di tutto Stefano"dico "non chiamarmi Stefano te l'ho detto Sascha" mi rimprovera.Si arrabbia sempre cosi tanto solo perchè lo chiamo con il suo nome "non ti chiamero mai con quel nome orribile" dico facendo la smorfia del vomito, lo vedo per un attimo sorridere per poi alzarsi "chiamami Esmeraldo fedele destriero"dice ed io scoppio a ridere, una musica parte e lui si mette in posa per ballare, seguito poi da me.Cominciamo a muoverci in quello spazio, fra il ritmo della musica e gli intensi sguardi che ci lanciamo.Lui tiene la sua mano sulla mia spalla e io sul fianco, non ho intenzione di interrompere questo momento, gli faccio fare il giro e quando torna da me mette la sua fronte sulla mia, e li inizia il gioco degli sguardi, non stacco gli occhi da quelle sfumature di verde che brillano, vedo in quei occhi un'immensa felicità e amore, so riconscere quanto infondo mia ama "Sascha..."sussurra "ti amo lo sai vero?" Ed ecco che il mio cuore si scioglie "si lo so ti amo Stefano"leggermente imbarazzato sposto lo sguardo per pochi secondi a terra,lui ride,l'ho chiamato di nuovo Stefano "accada quel che accada tu per me rimarrai sempre lo Stefano Lepri di cui mi sono perdutamente innamorato..."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top