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Pov's Stefano
Il ritardo delle persone mi faceva innervosire.
Il maestro mi aveva promesso di venir qui per un certo orario al quale non si è presentato.
"Mi dica le sue motivazioni a questo!"urlo al cellulare picchiando il pavimento con il piede.
"Sono davanti a lei Stefano"dice.
effeticamente alzando lo sguardo lo vedo.
Sbuffo.
"Stai diventando troppo nervoso" mette una mano sulla mia spalla e la massaggia "e cosa ci devo fare? Fra una settimana sono promesso alla Prigione di Kortespi"dico mordendomi il labbro "sono succese cose da quando sei qui"dice "non le voglio sapere"sussurrò.
Vado verso il bancone, lì sono disposti tutti gli alcoloci.
"Stefano devi ascoltar-"inizia il suo solito discorso sull'importanza della sapienza "no e no sinceramente non so neanche perchè tu sei ancora qui" urlo "perchè sono il tuo maestro" dice con totale calma "e i maestri non abbandonano i propri allievi Stefano"
Nessuno aveva più motivo di chiamarmi Principe Lepri o Principe Stefano, quel nome non mi apparteneva più "vostro fratello potrebbe essere clemente con voi"mi siedo sulla sedia davanti a lui "potrebbe" ripeto.
È da due giorni che penso a cosa potrei fare mentre tutto mi va storto, fare qualcosa che ho sempre voluto fare.
"Trovato!"urlo di scatto "voglio fumare, viaggiare, infrangere le regole!"sorrido "in una settimana?"la sua faccia è sorpresa "e chi ti ha detto che andrò in quella prigione, d'ora in poi sono Esmeraldo il Ribelle, nessuno mi riconoscera anche se tutti cercheranno Stefano Lepri"dico entusiasta "vuoi abbandonare la tua identità?"è un rischio che posso correre "si!" Rispondo deciso "la tua vita?"mi prende la mano e mi fa rivedere tutto ciò che ho vissuto.
Forse ad abbandonare tutto me stesso, tutto Stefano Lepri non sono pronto; ma la mia nuova persona sará più completa di ciò che vuole e di ciò che vuole fare.
"No, non abbandonerò la vita di Stefano Lepri ma dimenticherò le sue abitudini"dico.
Prendo il bicchierino di vodka e lo bevo in un solo sorso.
Lucas mi ferma "hai un conto in sospeso" mi dice serio "Sascha non ha mai smesso di dimenticare" prende ancora la mia mano e passando sopra il dito mi fa vedere Sascha.
Un Sascha senza memoria che cerca me ma fa un patto con l'inferno "Sascha non l'avrebbe mai fatto" sussurro passando un fazzoletto sulla mano "lui non sa, ha dimenticato, come fa a sapere quello che è giusto e quello che è sbagliato?"dice "Sascha non è un bambino ed il nuovo me non è un salvatore, è un ribelle."rispondo "Stefano l'ama, loso"a quelle parole sospiro.
Il maestro per quanto sembri un padre, non sbaglia mai "e avresti dimeticato solo le abitudini di Stefano non anche i sentimenti"dice.
guardo fuori dalla finestra,fuori piove, qui piove sempre.
"Non posso andare al palazzo reale, non sono di aiuto"dico.
"Stefano Lepri no ma Esmeraldo..."mette un dito sul labbro con espressione di confusione "Esmeraldo Dostoevskij" dico ridendo "...Esmeraldo Dostoevskij si"dice.
Il piano è intelligente ma stupido allo stesso tempo, mi piace.
Dostoevskij è il cognome di un famoso ( se non mi sbaglio) scrittore russo.
che ne dite dello svolgimento della storia?
Commentate!
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Non c'è molta pubblicità da dare insomma...
Leggete le mie altre storie se vi piacciono le Saschefano vi sono consigliate: Alone, sky e Thoughts.
Per Stefano aka St3pNy : Fly in love e Raccontiamoci.
ricordo inoltre che nel profilo di samsem2003 abbiamo una storia in collaborazione: the true heroes e The secret of island
Followatemiiiii ehhh ciaooooo.
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