Capitolo 6 - Parte 2: Il terrore della Regina delle Nevi
Lo sguardo glaciale della Regina delle Nevi era soffermato sull'intrusa. Appena questa avesse dimostrato la minima intenzione ostile, Fuyumi avrebbe immediatamente attaccato, eliminando la minaccia sul nascere. A differenza di suo padre o suo fratello minore non sarebbe stata in grado di reggere uno scontro, non essendo stata addestrata a combattere.
"Fuyumi Todoroki, la Regina delle Nevi. E' un onore incontrarti." affermò Momo, ricambiando lo sguardo dell'albina. Non avrebbe chinato la testa di fronte ad una sua pari. Sarebbe stato poco dignitoso, essendo lei il leader del Clan Yaoyorozu.
"Vorrei poter dire lo stesso. Il fatto che tu ti sia introdotta in uno dei territori controllati da noi Todoroki fa pensare che tu sia qui per una dichiarazione di guerra."
"Non è questo il giorno in cui scoppierà una guerra tra i nostri Clan." la interruppe Momo, conscia che la sua intrusione nel Distretto Nord avrebbe creato dei sospetti.
La Principessa Guerriera avanzò in avanti. Le sue calzature metalliche provocarono un tintinnio spiacevole al contatto con il ghiaccio sottostante. I movimenti della corvina erano lenti. Intorpiditi dall'ulteriore diminuzione della temperatura causato dall'ingresso di colei che manipolava il ghiaccio. La sue pelle bruciava dal freddo. Riusciva a percepire la paura della Regina, accostando i mutamenti della temperatura ai vari stati d'animo della donna poco distante da lei. Nonostante gli occhi grigi di Fuyumi la osservassero senza lasciare trasparire alcuna emozione, Momo leggeva in lei senza difficoltà la sua stessa paura. La paura che scoppiasse una guerra.
I Todoroki, la cui Dinastia aveva governato un vasto areali, erano noti per le loro campagne di conquista, portate avanti di generazione in generazione. Un popolo belligerante, protagonista di racconti che li ritraevano come i nemici di ogni creatura magica esistente. Non esisteva alcuna fonte che non li dipingesse come dei mostri assetati di potere e gloria.
L'esempio perfetto che incarnava quei valori negativi a cui erano associati i Todoroki era rappresentato da Enji, il re che viveva nella sua fortezza inespugnabile, osservando da lontano i suoi soldati lavarsi con il sangue dei popoli che assoggettavano.
Momo poteva già immaginare quali sarebbero state le conseguenze di un'eventuale guerra. E non voleva che altre cicatrici insanabili segnassero le terre in cui viveva alla ricerca della pace il Clan Yaoyorozu.
"Ti sbagli, Momo Yaoyorozu. Una guerra scoppierà a breve. faresti meglio a tornare nei tuoi territori ed avvisare la popolazione. E' inevitabile." Fuyumi tremava. E non era a causa del freddo. Le sue mani stringevano nervosamente l'orlo del suo vestito.
"Di cosa stai parlando?" chiese la corvina. Le sue membra si risvegliarono dal torpore. Il freddo pungente era solo un fastidio futile al confronto di ciò che aveva appena affermato Fuyumi.
Fece velocemente qualche passo, salendo i primi gradini della scalinata.
"Di cosa stai parlando?!" ripeté Momo alzando la voce. Le sue parole echeggiarono per l'immenso salone. Alcune di quelle lucciole luminose seguivano incessantemente i suoi movimenti, incoraggiandola a proseguire.
Momo salì un altro gradino.
"Non capisci..." sussurrò Fuyumi. "Sei ancora in tempo per andartene! E' inutile cercare di giungere a compromessi a questo punto! E' troppo tardi!" esclamò poi. I suoi grigi erano lucidi. Una lacrima scivolò lungo la sua guancia. Cadde lentamente, cristallizzandosi ancor prima di toccare il suolo.
"Non è vero..." disse la corvina. Ormai si trovava a soli pochi metri dalla Regina. Ad ogni parola, faceva un passo in avanti. "Spiegami cosa sta succedendo. Farò tutto ciò che è in mio potere per evitare che scoppi una guerra."
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