Capitolo 5 - Parte 2: Le parole dell'elfo

Un ragazzo uscì dalle onde magiche create dalla fata.

"Penso di essermi addormentato!" esclamò ridendo, Katsuki lo colpì in testa, arrabbiato per la rilassatezza con cui il drago si stava atteggiando.

I suoi occhi erano rossi. I capelli erano del medesimo colore, ricordavano spine. Una piccola cicatrice affiancava l'occhio destro. Dal suo sorriso trasparivano dei denti aguzzi.

"Eri sotto l'effetto di un incantesimo..." spiegò Ochaco, ancora meravigliata dall'incantesimo usato dalla fata.

"Fantastico! Lady Nejire!" esclamò Izuku, non distogliendo lo sguardo dal luogo in cui poco prima il drago stava dormendo, per poi confabulare qualcosa sottovoce riguardo l'aggiornare il suo quaderno riguardo le magie utilizzate dalle fate e la capacità di trasformazione dei draghi.

"Capelli di merda, ritrasformati immediatamente." ordinò minaccioso il biondo, incutendo timore nella giovane strega, accanto a lui.

"Ottima idea! Ho proprio bisogno di sgranchirmi le ali! Mi sembra di aver dormito per mesi!" acconsentì entusiasta il rosso. Si fermò prima di assumere di nuovo le sue sembianze di drago, lamentandosi di essere affamato.

"Posso occuparmene io!" esclamò Ochaco, felice di poter finalmente usare alcuni incantesimi di cui era a conoscenza. "Il cibo creato con la magia non riempie come con quello reale ma sono sicura ti aiuterà a riacquistare energie!" spiegò con un movimento della sua bacchetta.

"Che potere fantastico! Prepareresti della carne?" domandò Eijirou con occhi sognanti.

Mentre la strega, il drago ed il successore di Ingenium parlavano animatamente riguardo ciò che li avesse portati in quella foresta, mangiando assieme i cibi magici creati dalla ragazza, Izuku si chiese nuovamente perché i suoi due superiori si fossero spinti fino alla Foresta Nera, pur di raggiungerlo.

"Voglio sapere cosa cazzo ha fatto questa volta quel bastardo a metà." si giustificò semplicemente Katsuki dopo essersi intromesso nella discussione dei tre cavalieri del Regno di All Might. Nonostante il pessimo temperamento era estremamente intelligente. Qualcosa non andava e lui era stato il primo ad accorgersene. Era stato un cambiamento graduale, culminato due mesi prima, quando il Principe Shouto venne meno agli accordi stipulati con il Re delle Bestie, rinchiudendolo nella Foresta.

"Izuku, faremo ritorno a casa il prima possibile." disse Tamaki senza scendere nei dettagli in presenza del biondo, che non sapeva se definire un alleato o un nemico.

"Perché? All Might mi aveva affidato come missione il recapitare un messaggio a Shouto Todoroki? Ho fatto qualcosa che gli abbia fatto dubitare di me?"

"Oh no! Non è affatto colpa tua!" disse Nejire, notando il panico crescere sul volto lentigginoso del più giovane dei cavalieri.

"Allora perché? Cosa è successo durante la mia assenza?" domandò  nuovamente il ragazzo dai capelli verdi.

"Non curatevi di me! Potete parlare liberamente. Piuttosto anche quei tre stanno ascoltando..." disse con nonchalance il biondo, facendo un cenno agli altri componenti del gruppo.

"Non vedo perché dovremmo nasconderlo! Tra poco lo sapranno tutti i Clan!" esclamò Nejire. La sua solita euforia stava barcollando.

Tenya, Ochaco ed Eijirou avevano smesso di parlare. Prestavano assoluta attenzione all'elfo e alla fata. Qualunque cosa stessero per dire, avrebbe cambiato le loro vite da quel momento in poi.

Tamaki sospirò.

"Sta per scoppiare una guerra. I Todoroki saranno l'occhio del ciclone."

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