Imagine - Taehyung #2
Non parliamo più
Ogni volta che mio padre passa davanti al nostro vecchio quartiere, i ricordi riaffiorano nella mia mente. Ero entusiasta di incontrare i miei nonni, ma l'entusiasmo svanisce nel momento in cui vedo che il mio vecchio quartiere era cambiato parecchio.
Sono passati 10 anni da quando mi sono trasferita da questo posto, ma lo ricordo come fosse ieri.
Il nervosismo di dover cambiare scuola per la prima volta, il nervosismo di incontrare e farmi dei nuovi amici, l'entusiasmo di un nuovo inizio. I sentimenti erano ancora freschi per me.
Sorrido quando ricordo il primo giorno nella nuova scuola. Mio padre mi ha accompagnata per iscrivermi e avevo 10 anni all'epoca. Eravamo in ritardo, quindi abbiamo assistito all'assemblea del lunedì mattina, dietro a tutti quanti. Perché non sapevo ancora in quale classe fossi.
Quel giorno, c'era un ragazzo di fianco a me. Pensai che fosse perfetto, ma indossava la mia stessa uniforme bianca, senza la targhetta scolastica. Pensai che fosse anche lui un nuovo studente. Come me.
Quando si è girato per guardarmi, gli ho subito sorriso. Pensavo potessimo diventare amici, ma ha ignorato il mio sorriso. Mi stupì non solo per la sua freddezza, ma anche per il suo viso.
Diversamente dagli altri, lui era abbronzato, ma non era scuro. E invece di avere i soliti piccoli occhi monopalpebra, i suoi occhi erano abbastanza grandi e con delle lunghe ciglia. Il suo naso era fine, i suoi capelli un casino, come se si fosse appena alzato e ricoprivano completamente la sua fronte.
Forse suo padre notò quello che stava succedendo tra di noi e si intromise, scusandosi per conto di suo figlio. Disse che era timido, dato che era la sua prima volta in una scuola nuova.
Dopodiché suo padre iniziò a parlare con il mio, lasciandoci da soli in uno strano silenzio.
Ruppi il silenzio dicendo "Andiamo" per via dei prefetti. Ci avevano zittiti, facendoci mettere in riga anche se eravamo nuovi studenti. Ci hanno chiesto quanti anni avessimo e fui sorpresa di sentire la sua età.
Era più basso di me, ma avevamo la stessa età. Ancora, fui ignorata.
Non pensavo che mi seguisse e si mettesse in fila con me, ma lo fece. Stava dietro di me. Volevo chiedergli come si chiamava, ma avevo paura di essere ignorata ancora.
Potevo dire che era un ragazzo spontaneo e inaspettato, perché mi disse il suo nome e mi chiese il mio.
Mi girai sorpresa e gli dissi il mio nome. Volevo stringergli la mano per una degna presentazione, ma di nuovo, fummo interrotti dai prefetti. Ci hanno sgridato per aver parlato durante l'assemblea e noi ridemmo.
È così che mi feci il mio primo amico nella mia prima scuola. Più avanti, scoprì che eravamo anche vicini di casa! Abitava quattro case più avanti e ogni sera, dopo scuola, giocavamo insieme.
Ero contenta perché i suoi fratelli e il mio andavano molto d'accordo. Giocavamo assieme perché eravamo gli unici bambini del quartiere.
Era stato aperto da un mese, quindi non c'erano molte persone e noi passavamo il tempo a conquistare il quartiere.
Esplorammo ogni posto e anche il mini stadio di calcio non molto distante dalle nostre case. Siamo anche entrati in una foresta e siamo usciti in un altro quartiere. È stato divertente, è stato elettrizzante. Quando eravamo piccoli bruciavamo di spirito e volevamo fare sempre nuove esperienze.
Forse lo eravamo troppo e siamo rimasti in punizione per una settimana. Onestamente, mi è mancato durante quella settimana. Avevo pianificato molte cose da fare dopo e non vedevo l'ora.
Lo vedevo a scuola, ma il nostro rapporto a scuola e non era diverso. Seriamente, era molto diverso. Taehyung era la definizione di sdoppiamento della personalità più incredibile che avessi mai visto.
Era un migliore amico ed era un bambino che se ne usciva con le idee più stupide quando giocavamo assieme.
Ma a scuola, diventava un bulletto. Forse pensate che era un cattivo ragazzo o peggio. No, non era a quei livelli. Ogni volta che ci passavamo di fianco, o mi colpiva la schiena, o mi tirava la coda. Poi lo rincorrevo.
A scuola eravamo come Tom e Jerry, ma dopo scuola eravamo come Minnie e Topolino.
Era infantile e io ero felicissima della nostra amicizia. Per tutto il primo anno e il secondo, siamo rimasti in buoni rapporti. Diventammo più alti e comparavamo sempre le nostre altezze ogni mese.
Notai anche che iniziava ad avere delle fan. Era un ragazzo frizzante e un ragazzo gentile, a cui piaceva aiutare le persone. Piaceva a molti e quella era la prima volta che mi sentì diversa nei suoi confronti.
Stava giocando e parlando con un'altra ragazza e io mi arrabbiai con lui. Quando la sera mi chiese di uscire per giocare con lui, non ci andai perché ero infuriata. Non sapevo perché ero arrabbiata, ma ora ho capito che era gelosia.
Ero gelosa quando parlava e giocava con le altre ragazze, ma non volevo controllarlo. Era libero di essere amico di chi voleva.
Nascosi i miei sentimenti perché eravamo ancora troppo giovani e non volevo che la nostra amicizia diventasse strana, o peggio che finisse. Quindi ho sotterrato i miei sentimenti e sono rimasta sua amica.
E sapevo di aver fatto una scelta saggia a nascondere i miei sentimenti. Pensavo che la nostra amicizia durasse per sempre facendolo, ma non avrei mai pensato che durasse solo due anni.
Il primo giorno in cui andavamo a scuola da dodicenni, è stato strano. Perché no, mi era arrivato il ciclo per la prima volta due settimane prima che cominciasse la scuola e mia mamma mi aveva detto che ero diventata un'adulta.
Mi ha fottutamente detto che le ragazze a dodici anni diventano adulte, o nella fase della maturità.
Mi ha detto che a quell'età, avrei sperimentato cose nuove e sentimenti. Mi ha detto che non ero più una bambina, ma una bambina che cresceva ogni giorno e ogni anno.
In quel momento, ne rimasi stupita.
Posai gli occhi su Taehyung quando entrammo a scuola insieme, ero scioccata di vederlo più alto di me.
È sempre stato più basso di me, sembrava ieri che lo fosse, ma quel giorno era più alto e le sue spalle erano più ampie. Era diverso, il che fece perdere un battito al mio cuore.
Si voltò verso di me e sorrise, quando notò che lo stavo guardando. Mi chiese il perché e io gli dissi che non era niente. Balbettai nel rispondergli e il mio cuore cominciò a battere velocemente.
Pensai di non potergli stare accanto se ogni volta che stavo con lui agivo così. Durante quell'anno, iniziammo a crescere distantemente. Lui stava con la sua gang e io con la mia. Durante i nostri dodici anni, quando ci passavamo affianco, ci guardavamo o non ci guardavamo affatto. Non era più come prima.
Tutti pensavano che avessimo litigato, ma dicemmo che non era così. Eravamo ancora amici, ma dentro di noi sapevamo che in realtà, lentamente, non lo eravamo quasi più.
Era difficile vedersi e parlarsi. Non era colpa sua, ma mia. Ero l'unica ad essersi distanziata e deve essersi sentito stranito e triste. È solo che non riuscivo a capire me stessa. Volevo riavvicinarmi a lui, ma non sapevo come. Volevo davvero parlarci, ma il mio cuore non sapeva come comportarsi quando lui era intorno.
Mi mancava da morire. Mi mancavano i nostri momenti insieme. Quindi quella sera, uscii fuori e lo vidi seduto sull'angolo della strada. Sembrava stesse aspettando qualcuno. Il solo vederlo, sfamò il mio desiderio, ma morivo nel parlargli. Quindi mi avvicinai.
Era sorpreso, ma mi sorrise subito. Era felice di vedermi, si capiva. E anch'io, ero felice solamente guardandolo, e vedere quel sorriso che tanto mi era mancato.
Mi ha chiesto che stessi facendo e io ho fatto lo stesso. Gli ho chiesto se aveva voglia di fare una passeggiata, ma ha gentilmente rifiutato, dicendo che aspettava qualcuno. Mi andava bene perché ci sarebbe stato il giorno dopo, ma quel domani è stato come la fine dei giorni per me.
Sono andata a scuola e avevo sentito dei pettegolezzi che nel nostro gruppo di studenti, c'era qualcuno che usciva con qualcun'altro. Sorrisi perché finalmente c'era una coppia, ma non pensavo che fosse Taehyung. C'erano delle voci che dicevano che a lui piaceva una ragazza e altre voci dicevano che erano già usciti insieme e si sono baciati!
Non sapevo. Non sapevo come reagire. I mei amici mi chiesero se era vero, ma non sapevo rispondergli perché è passato molto tempo da quando ci siamo parlati. Non venivamo neanche più a scuola insieme. Ci andava con i suoi amici in bicicletta e io con mio fratello.
Potevo solo sperare che le voci erano solo voci. Decisi di non crederci, finché non l'avrei sentito da Taehyung stesso.
"T/n, ti chiama Tae" finalmente me lo dirà. Mi dirà che non è vero. Ma avrei dovuto sapere che era meglio che non mi chiamasse per quello. Chi sono io per dirgli di smetterla di uscirci insieme? Merita di stare con una ragazza che gli piace.
Ma speravo di essere io quella ragazza.
"Ciao" gli sorrisi. Sorrideva anche lui e sembrava timido per qualche motivo. Vedere le sue guance rosse ha fatto arrossire pure le mie. Perché stava arrossendo?
"H-ho qualcosa da darti." dice balbettando e le sue parole fecero battere il mio cuore all'impazzata. Dalla sua classe vedevo i suoi amici ridere, mentre lo guardavano. Perché stavano ridendo? Stavano aspettavano qualcosa ed io ero nervosa di cosa fosse.
Potrebbe essere.... Taehyung che si confessa? Non potevo far altro che pensare a quello. Perché lì di fronte a me, c'era il ragazzo che amavo.
Era l'amico con la quale avrei voluto fossimo amici per sempre ed era anche il ragazzo di cui ero innamorata.
Forse, ritorneremo ancora insieme? Ma su un altro livello?
"U-una lettera d'amore pe-per te.." il mio cuore si ribaltò nel battere così velocemente. Tutto il mio corpo era rosso fuoco. Guardai Taehyung incredula, perché mi stava dando una lettera d'amore rosa!
"Da-davvero?" ero scioccata. Pensavo di sognare. Lui annuì e il mio cuore voleva saltare di gioia.
"Piaci davvero molto al mio amico, t/n. Spero che tu gli dia una possibilità" le sue parole distrussero tutta la mia felicità. Ero a pezzi.
"C-che cosa... intendi, Tae?" mi feci forza nel chiederglielo. Mi feci forza per non mostrargli che ero distrutta. Ero delusa che non fosse lui. Volevo che fosse davvero un sogno. Un brutto sogno. Ma purtroppo, non lo era.
Taehyung si voltò e mi indicò un ragazzo carino tra i suoi amici. Mi disse che piacevo a Jimin, ma era troppo timido per dirmelo. Dato che Taehyung era il mio migliore amico, gli ha chiesto a lui di darmi la lettera da parte sua.
"Per favore, incontralo dopo scuola al terzo piano" disse lui.
Improvvisamente, sentivo come se dovessi piangere. Le voci fecero suonare una campanella nella mia mente. "Tae, ti vedi davvero... con qualcuno?" volevo saperlo. Se era vero, avrei rifiutato il suo amico perché non potevo uscire con qualcuno che non mi piaceva. Il mio cuore apparteneva solo ed unicamente a Taehyung. Ma se non usciva con nessuno, allora ci avrei provato, facendolo innamorare di me.
Sarebbe stato troppo tardi?
"Si, mi dispiace non avertelo detto prima" questo fu quello che disse.
Come ho pensato, gli restituì la lettera, dicendogli che il suo amico avrebbe dovuto venire e conoscermi da solo. Non aveva bisogno di usare Taehyung. Dissi a Tae che il suo amico era un codardo e questo lo ferì.
Non volevo davvero dirlo, ma ero fuori di me. Perché me l'ha fatto davvero sperare. Ho davvero pensato che Taehyung si stesse confessando.
Sapevo che Taehyung si sarebbe arrabbiato se qualcuno avesse detto qualcosa di brutto sul suo amico. Perché teneva ai suoi amici come fossero tesori. Improvvisamente, avrei voluto che tenesse così tanto anche alla nostra amicizia. O ero solo una semplice conoscenza per lui?
"Puoi dargli una possibilità? È un mio amico ed è anche un bravo ragazzo. Sarai felice" disse Tahyung prendendomi i fianchi, impendendomi di andare via. Volevo piangere, ma non potevo piangere di fronte a lui.
"Come fai a sapere che sarò felice?" gli chiesi di rimando. Se lui poteva dire che io sarei stata felice col suo amico, non può dire che starei male perché non era lui? O non può dire che in realtà mi piace lui?
Si fece muto per un momento. "Perché è un bravo ragazzo e... non c'è nessuno che ti piace, vero?... O c'è?" ha esitato nel dire l'ultima parola.
Si. Mi piace qualcuno Tae. E quello sei tu. Avrei voluto dirgli quello, ma il suo amico l'avrebbe incolpato per aver rifiutato la sua lettera, per causa sua. Sapevo che Taehyung lo aveva aiutato perché voleva e perché non sapeva nulla dei miei sentimenti per lui.
Se mi fossi confessata, sarebbe stato un malinteso. E non volevo ciò, non volevo ferire Taehyung, o essere odiata.
"Scusa, ma non posso farlo" gli dissi per poi andarmene.
Non avrei mai pensato che quella fu l'ultima volta che gli parlai.
Il giorno dopo, il suo amico Jimin venne da me a confessarsi, ma lo rifiutai gentilmente. Potevo sentire lo sguardo di Taehyung addosso a me. Forse era arrabbiato perché pensava che se il suo amico si fosse confessato di persona, l'avrei accettato. Ma non l'ho fatto. Perché non era Taehyung.
Riguardo a Taehyung, da quel giorno, si poteva vedere lui insieme alla sua ragazza a giro per la scuola. Erano così carini che mi faceva male vederli. Mi è successo di vederli di fronte a me, mano nella mano, passarmi di fianco e non ci siamo detti nulla da allora.
Era ego, o era per gelosia che l'ho spinto via? Era delusione, o era il tempo che ci ha divisi? Ma penso che è stata colpa mia, colpa nostra.
Potevamo sederci e parlare cuore a cuore, togliendoci questo grosso peso. Ma abbiamo deciso di non parlarci più.
Lo vedevo voler parlare con me come amico, ma non sapevo se era solo la mia fantasia, o era vero.
Avrei voluto parlargli e dirgli che mi dispiace per aver rifiutato il suo amico, ma stava sempre coi suoi amici e con la sua ragazza.
Anche a casa, dopo la scuola spariva coi suoi amici, uscendo con loro e gli amici della sua ragazza.
L'ho aspettato all'angolo della strada dove eravamo soliti a parlare, mentre raccoglievamo l'erba, ma tornava sempre a casa tardi.
Una volta chiudendo il cancello e qualcuno passò di lì in bicicletta. Mi girai ed era lui, ma non guardava dalla mia parte. Mi avrà vista, oppure no, ma penso che quella è stata la fine delle nostre conversazioni.
Quell'anno è stato diverso per noi, perché eravamo diventati come due estranei. Ero sia contenta che triste quando mio padre mi disse che alla fine dell'anno si sarebbe trasferito.
Ero contenta di non dover più affrontare l'imbarazzo tra di noi, ero contenta di non dover più nascondergli il mio cuore infranto ogni volta che lo vedevo assieme alla sua ragazza, ero contenta del fatto che non si sentirà più soffocato o giudicato, perché non ci sarò più io intorno. Anch'io non voglio più sentirmi così nei suoi confronti. Entrambi potremmo incolpare noi stessi per il fatto che la nostra amicizia sia finita così.
Se ci rincontreremo, voglio chiederti scusa per averci portato a questo. Voglio chiederti scusa per non averti più parlato. So che, tutto quello che ho detto era solo una scusa perché non volevo incolpare la stupida me, il mio ego infantile. Ma mi è stato di lezione, per non rifare gli stessi errori nel futuro.
Ed ora, vorrei incontrarti di nuovo. Vorrei parlarti di nuovo. Spero che tu voglia lo stesso, Taehyung.
Dallo specchietto retrovisore vedo il quartiere farsi sempre più piccolo, si allontanava sempre di più, come me e Taehyung.
Se siamo destinati a rincontrarci, spero di essere in grado di parlarti come facevamo da piccoli.
Mi manchi e ti chiedo scusa.
-Eeeeeh non potete capire, questo capitolo me l'aveva cancellato ed ho dovuto riscriverlo tutto da capo e non per dire, ma sono 2697 parole, è stato un trauma. WATTPAD VEDI DI FUNZIONARE EH-
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