Imagine - Jin #5

Un paio di occhietti continuano a guardare l'adorabile coppia che sta cucinando in cucina. La bimba di 11 anni sta mangiando da sola in soggiorno, dato che la madre era andata a grigliare dell'altra carne. Anche il padre ha lasciato il tavolo, insistendo sul fatto di dover grigliare lui la carne, mentre la moglie cerca di spingerlo via con il sedere.

Lui da un bello schiaffo su quel bel culo, facendola scoppiare a ridere. Lei le pizzica la pancia di ripicca, così lui prende le sue piccole dita, portandole da un lato per poi circondarle la vita con le sue grandi mani da uomo.
Invece di aiutarla con la carne, inala il suo dolce profumo e le da dei baci lungo il collo, fino alla spalla nuda.

La figlia mette una mano sulla fronte schiarendosi la voce, cercando di far evitare l'aumento del vapore.
Per favore, ho solo undici anni. Dice a se stessa. Suo padre ridacchia, mentre torna al tavolo con un piatto di carne fumante tra le mani e prima di sedersi, accarezza la testa della figlia.

"Aww la mia piccolina ha fame, ecco qua altra carne grigliata, grigliata da una chef molto sexy" mette tre pezzi di carne sul riso della figlia e ammicca quando si riferisce alla sexy chef.

"Oh Jin, per favore" la madre finalmente si siede a tavola di fronte alla figlia e al fianco di Jin, suo marito. Anche lei ha portato dell'altra carne e la mette nel piatto della figlia.
La piccola alza lo sguardo sulla madre che le sta sorridendo per poi sorridere a Jin.
Prende la carne che gli hanno dato i suoi genitori e ne controlla entrambi i lati. Un lato è ben grigliato mentre l'altro è quasi bruciato. E menomale che gli ho fermati, pensa lei.

"Come e dove vi siete conosciuti voi due?" Hyejin, la figlia, chiede.
La madre la guarda incredula e suo marito la colpisce leggermente sul polso con le sue bacchette.

"Voi due?? Sei seria?? Madre e padre! Siamo i tuoi genitori Hyejinnie!" Jin le da un colpetto sulla nuca. Hyejin mette il broncio.
Jin si gira verso sua moglie e dice; "Vedi? Non avremmo dovuto lasciarla uscire con Jungkook. Parla senza portare rispetto" muove le bacchette puntando verso la piccola lamentandosi.

"Eddai papà, calmati. Sei tipo troppo protettivo" ridacchia Hyejin.
"Hei, volete sentire una battuta?" chiede Jin improvvisamente. Che vuole fare ora? Hyejin lancia uno sguardo verso sua madre e lei alza solamente le sopracciglia.

"Come si chiama un alligatore con i vestiti?"
"Investigatore!" dice subito Hyejin. È abituata alle sue battute. Jin applaude. È fiero di sua figlia.
"La figlia di Kim Seokjin deve sapere come rispondere alle mie battute!" dice lui mentre da dei colpetti sulla schiena di Hyejin. La madre ride e basta.

"Faceva battute quando non stavo bene. Ci siamo conosciuti in ospedale, dove lui lavorava e fino ad adesso..". Finalmente la storia inizia.

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Raggiungo il bancone dolorante. Mi fa malissimo la pancia, avendo saltato i pasti di oggi, per colpa dei compiti che ho dovuto svolgere per domani. La mia pancia è piena di gas essendo vuota.

"Un medico, urgente" è l'unica cosa che riesco a dire e l'infermiera non riesce nemmeno a vedere il mio viso, vede solo la carta d'identità che tengo in mano e il mio chignon disordinato.

Sono stata accompagnata alla sala d'aspetto su una sedia a rotelle dall'infermiera. Mi lascia lì da sola per andare a cercare il dottore e a quel tempo, Jin era appena sceso dal quarto piano, esce dall'ascensore con dei fogli in mano.

Mi passa di fronte. Mi ha vista mentre usciva dell'ascensore e si volta solo per rivedermi una seconda volta. Di solito, nessun ragazzo si volterebbe di nuovo per guardare una ragazza incasinata come me.

Sono davvero un casino totale. Indosso una maglietta rosa brillante con la scritta 'I ♡ Korea' e il cuore su di essa è così grande e rosso. Indosso anche dei pantaloni gialli con tanti smile sopra.

Quando l'ho visto uscire dell'ascensore, ero sconcertata di vedere un dottore così giovane e bello in questo ospedale, il che mi ha dato una motivazione in più per ritornarci.

Ma quando si gira per guardarmi una seconda volta, mi copro il viso con la mano sinistra, dato che la destra la tengo sulla pancia dolorante. Sono in imbarazzo e come se non bastasse, ciocche di capelli continuano a liberarsi dal mio chignon, il che aumenta solo il mio stress.

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Jin e Hyejin ridono nel sentire la storia. Jin annuisce con un sorriso smagliante, essendo d'accordo con me.

"Tua madre sembrava un colorblock. Era così luminosa quel giorno che i miei occhi potevano vedere solo lei" di nuovo, Jin mi guarda sorridendo amorevolmente. Gli sorrido timidamente perché mi vergogno ancora per quel giorno.

"E papà come si è avvicinato?" chiede impaziente Hyejin.
"Dopo essersene andato in una stanza per un po' di minuti, tornò da me per controllarmi.."

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"Ughh, dov'è il dottore..?" mi lamento mordendomi il labbro quando il dolore si fa più persistente.
"Senti ancora male?" chiede una voce gentile. Alzo lo sguardo per vedere di nuovo il bel dottore. Subito sposto lo sguardo.

"Ti fa tanto male?" mi chiede di nuovo, senza dar conto alla mia azione.
"Si" decido di rispondergli perché avrebbe potuto richiedermelo di nuovo. Sorride nel sentire la mia fredda voce, la quale nascondeva del dolore.

"Tieni, mangiala. Ti sentirai meglio" il giovane dottore mi da una pillola bianca la quale io do uno sguardo giudizioso. Dovrei prenderla? Me la sta dando comunque un dottore.
Un bel dottore.

"Ahh" prendo la pillola e la mastico, quando in realtà lui voleva imboccarmi.
Storco il naso e le sopracciglia. La mia espressione cambia nel momento in cui sento l'amaro propagarsi nella bocca.

Mentre sono impegnata ad assaporare il cattivo gusto della pillola, il dottore cerca di trattenere una risata, ma non riesce a non sorridere.

"Sono un dottore laureato" mi dice lui, mostrando la sua targhetta quando io gli lancio uno sguardo fulmineo.
Dr. Kim Seokjin.

"Ingoiala e bevi un po' d'acqua" dice porgendomi un bicchier d'acqua.
"Brava" sorride e mi scompiglia i capelli trasformandoli da un casino totale ad un totale disastro.

"Non sono una bambina"
"Scherzavo"
Ugh. Roteo gli occhi.
"Sai quale altro block c'è oltre al tuo colorblock?" sorride Jin mentre me lo chiede. Mi guardo intorno e noto che l'infermiera mi ha parcheggiata nel bel mezzo della via. Proprio di fianco all'ascensore e ad una stanza per il personale.

"Ti sto bloccando la via" devo ammettere anche se è fastidioso. Cerco di spostare la sedia a rotelle, ma non si muove.

"Prima devi sbloccarla" Jin sblocca le ruote per poi spostarmi leggermente da davanti verso le panchine d'attesa.
"Okay grazie. Puoi andare ora" non volevo vedere più la sua faccia.
"Vuoi sentire un'altra battuta?" mi chiede.
"Quella di prima lo era?" chiedo io. Jin annuisce.
"Non era divertente. E no, non voglio"
"Tu non sei divertente" dice Jin dandomi un colpetto.
"Tu non lo sei" gli do anch'io un colpetto.
"Me ne andrò solo dopo che mi avrai ascoltato" si inginocchia velocemente di fronte a me; fermandomi dall'andare avanti.
Perché il dottore non mi ha ancora chiamata?

"Che c'è?" alla fine decido di ascoltarlo.
Si schiarisce la voce e mi chiede; "Perché la banana va dal dottore?"
"Vai via!" lo spingo con la mano. So la risposta, ma è fastidiosa.
Perché non era 'sbucciata' bene.
Jin ride mentre cerca di fermarmi.

"Hai detto solo uno!" gli dico.
"Questa volta sarà più divertente, lo prometto!" dice lui.
"Perché il pomodoro non dorme?" sbatto le palpebre.. ripeto la sua domanda nella mia testa.

"Perché l'insalata russa" mi dice la riposta e finalmente io rido. Ho provato a trattenermi, ma è divertente.
"Bella vero?" ride anche lui.
"Penso che la tua pancia sia apposto ora" sorride. Solo lì capisco di stare meglio. Mi massaggio la pancia.

"La pillola ci ha messo 5 minuti per agire e ora stai bene. Vuoi ancora vedere il dottore?" alza un sopracciglio.
Mi sento toccata quando capisco che il suo intento era di far passare il tempo dicendo battute facendomi dimenticare del dolore e aspettare che la pillola facesse effetto.
La sua gentilezza passiva mi fa tenerezza.

"Già" sorrido. "Devo comunque vedere il dottore per l'MC" ridacchio.
In realtà domani ho lezione, ma dato che non mi sento ancora benissimo, voglio riposare.

"Dr. Jin! Dov'era? Abbiamo un paziente per lei" dice un'infermiera con un espressione interrogativa. Stava cercando proprio lui. Si avvicina e gli da la scheda del paziente.

Dopo aver visto la scheda, sorride e dice; "Be, sono onorato" le sue parole mi confondono, ma quando inizia a spingermi dentro la stanza numero 4, capisco che il dottore che doveva visitarmi è lui!

"Ma io sono apposto" borbotto quando entro nella stanza. Jin si siede alla sua scrivania e scrive le mie condizioni.
"Se salti di nuovo i pasti e ti senti male come oggi, potrebbe venirti la gastrite. Quindi non saltare più i pasti" dice Jin con gli occhi incollati sul computer. Segna le medicine che devo prendere e mi da il foglio.

"Ho sempre fatto un pasto al giorno" gli dico.
"Uno? Solo uno??" Jin reagisce in modo un po' esagerato, ma è solo sorpreso. Come fa una persona a vivere con solo un pasto al giorno? Semplicemente non può!

"Già. Non ho appetito perché i miei genitori tornano sempre tardi e mia sorella mangia sempre fuori" metto il broncio. Non mangio quando sono a casa, ma mangio comunque quando sono a scuola. Per questo la scuola mi piace, ma i compiti no.

Jin è scioccato nel sentirmi dire questa cosa. "Puoi prendere le medicine nella farmacia vicino alla sala d'aspetto" lo sta dicendo in modo professionale finché non dice; "E chiamami se ti serve un amico con cui mangiare" ammicca.

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"E da lì, mangio tre volte al giorno" sorrido a mia figlia.
"Ma che figata!" dice Hyejin.
"Cosa sarebbe la figata?" chiede Jin curioso.
"Il modo in cui hai chiesto a mamma di uscire!"
"E le mie battute?"
"Be, oggi sono meglio che quel giorno" diciamo io e Hyejin nello stesso momento, dandoci il cinque. Jin rotea gli occhi.

"Comunque amore, sei tu il dottore migliore" do un bacio a stampo a Jin.
"Mi sono dimenticata del male che provavo nel momento in cui ho visto la tua bellezza" ammicco.

"Ma chi, l'uomo dell'ascensore dici?" Jin smirka.
"L'uomo che è uscito dall'ascensore" ammicco.

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