||capitolo 5
Lorenzo correva.
Doveva trovarla, doveva spiegarle che era stato uno sbaglio, che lui era stato uno sbaglio.
Arrivò a scuola ansimando.
"Lollo! " esclamò una stridula voce da gallina
'Oh no' pensò, ma si sforzó di sorridere.
"Ciao amore" disse stringendo i denti prendendo Alessia per i fianchi.
Lei gli gettó le braccia al collo, soffocandolo in un lungo bacio.
Lorenzo aprí gli occhi e vide ciò che non avrebbe voluto vedere.
Angeline li guardava, sconsolata, da dietro una colonna.
Lorenzo si staccó subito e Alessia lo guardó strano.
"Che hai Lollo? "
"Io... Non mi sento bene"
Le lasciò un umido bacio sulla guancia e corse in direzione della ragazza.
La trovò seduta su un calorifero spento nel bagno delle ragazze.
"Angeline... "
"Zitto"
Si asciugó le lacrime e scese dal calorifero
"Non sarò un altro dei tuoi giocattoli"
"Non è come sembra... "
"E allora com'è? " Disse Angeline urlando.
"Shh.. ci sentono tutti"
"Non me ne può fregar di meno, è stata tutta colpa tua, di quel maledetto cervo, in quell maledetto giorno.
Di quel maledetto bacio che mi ha fatto i... "
Angeline si tappó la bocca
Lorenzo la prese per i fianchi, sicuramente più magri di quelli di Alessia, ma capaci di fargli venire i brividi.
La fece risedere sul calorifero, iniziando a baciarle il collo.
Lei non lo respinse, ma gli attorciglió una ciocca dei suoi capelli nel dito indice.
Lo sentì sorridere nel suo collo.
Lorenzo risalì la mascella, poi bació gli angoli della bocca e si staccó.
"... "
"Cosa? "
"Tutto qui? "
"Devi dirmi tu se andare avanti"
Angeline lo prese per il colletto, avvicinandosi a lui.
"Non capisco perché stai con quella e poi vieni a cercarmi" gli soffió sulle labbra
"Non lo so neanche io"
Lorenzo posò le sue labbra su quelle di Angeline.
Non era un bacio come quelli che dava ad Alessia, che erano solo un inutile e schifoso scambio di saliva.
Angeline intrecciò le dita dietro la sua testa continuando a baciarlo.
Lorenzo fece aderire perfettamente i loro corpi e Angeline poté sentire il cuore battere nel petto del ragazzo.
Sai, anche lui vive, si disse e si diede della stupida da sola.
Si staccarono ansimanti guardandosi.
"Vieni " Lorenzo la fece scendere.
Rientrarono in classe e Alessia non poté fare a meno di notare che entrambi avevano le labbra rosse e ansimavano.
Un attacco di gelosia la colse come un pugno allo stomaco.
Sapeva di essere una troia e una fidanzata sgradevole, ma le fece male lo stesso.
Sentì gli occhi pizzicare e la gola bruciare.
Si alzò e corse fuori dalla classe, ignorando il professore che le urlava di tornare indietro
"Signorina Sparks, per favore vada a vedere come sta"
"Io? " Angeline sembrava sul punto di scoppiare a ridere.
Perché sarebbe dovuta andare dietro a quella?
il professore le lanciò un'occhiata severa.
Corntrovoglia, Angeline si alzó, lanciando uno sguardo preoccupato a Lorenzo.
Lui le rispose con un
'Tranquilla' sussurrato
Mal che vada le avrebbe tirato i capelli, Alessia non aveva certo la forza di Angeline.
Angeline camminó per i corridoi, quando le parve di sentire dei singhiozzi
Entró nel bagno e vide la porta chiusa a chiave
"A.. Alessia? "
La sentì tirare su col naso
"Cosa vuoi"
"Esci, dai"
La maniglia scattò, rivelando un Alessia con le maniche sporche di lacrime e Mascara e gli occhi neri.
"Senti.. "
"No, senti lo dico io. Sono 3 anni che sono fidanzata con Lorenzo okay? So perfettamente di essere una puttana, e so anche di non avere il diritto di star male, ma non posso farci nulla.
Forse Lorenzo mi piace davvero, forse sono gelosa di voi, di te.. "
"Di me? "
"Certo, guardati! Sei perfetta, hai dei capelli stupendi, degli occhi bellissimi, un corpo perfetto. Tutto quello che Lorenzo ha sempre cercato in me ma che io non ho mai potuto dargli "
"Ascolta Alessia. So che fa male e ti capisco benissimo. Ma credimi è meglio così. Lorenzo avrebbe continuato ad illuderti. Sei una ragazza bellissima, fidati. Vorrei avere io il tuo corpo "
"Facciamo a cambio? " chiese lei triste.
"Ma subito. Guardami, sono nana, ho bisogno di un tacco 394 per arrivare solo al lavandino di casa, io e la mia stupida altezza. "
"394? "
Rise
"Potterhead?"
"Potterhead. "
Lorenzo aprì la porta del bagno
"Alessia mi dispiace tanto.. "
"Non importa."
Lui fece per baciarla, ma lei girò la testa e Lorenzo riuscì solo a toccarle la guancia con le labbra.
Alessia rise.
"Sembreró un panda ora"
Fece per uscire, ma si rigiró
"Tu" indicò Angeline
"Un giorno vieni a casa mia e ci guardiamo tutti i film"
"Quando vuoi" le fece l'occhiolino.
Quando Alessia fu uscita, Lorenzo mise le mani sui fianchi di Angeline.
"Tu a casa sua? Che puoi fare, ammazzare un coniglio e portarglielo per cena? "
Angeline rovesció la testa indietro e scoppiò a ridere.
"Questa era pessima ma grazie"
🔥❌🔥
Le lezioni passarono in fretta, noiose ma in fretta.
Lorenzo e Angeline stavano uscendo dalla classe per ultimi quando sentirono delle voci.
Angeline tappó la bocca al ragazzo e si nascose dietro la porta.
"Non fai più tanto la sfacciatella ora che non hai piú il fidanzatino a difenderti eh? "
La voce di Brian rimbombava nel corridoio.
"Lasciami stare, p.. per favore"
"Si bro lasciala stare, oggi è il giorno dei tacos in mensa "Si lamentó uno dei due ragazzi schierati dietro Brian
"Non prima di aver ottenuto quello che voglio" ghignó dando una pacca sul sedere di Alessia.
L'aveva in trappola.
"Adesso io"iniziò Angeline, ma Lorenzo non c'era già più.
"Figlio di puttana, lascia stare Alessia "
Lorenzo sferró un pugno sul labbro di Brian che indietreggió.
Si pulí il sangue con la manica, e si riavvicinó minaccioso.
Angeline notò che era infinitamente più grosso di Lorenzo.
Angeline intuì che Lorenzo aveva ben poche probabilità di spuntarla e far uscire illesa anche Alessia.
Leonardo le si avvicinò
"Ehi, che "
Gli tappó la bocca, indicandogli la scena.
Leonardo si fece rosso in viso.
"Ora lo prendo a calci in culo finché non gli viene un tumore "
Andò in aiuto di Lorenzo, ma erano comunque in minoranza.
Angeline si avvicinó a Brian
"Sparisci" gli sibiló.
Tutti si ammutolirono
"Guardate, un altro pidocchio dalla testa di Ostuni" i ragazzi risero.
Angeline agrotto le sopracciglia e le sue iridi iniziarono a tingersi di azzurro
"B-brian non so se.. " Lorenzo era impallidito.
"Che cazzo vuoi tu? " gli ringhió contro
"Dice sul serio "Leonardo aveva capito la situazione.
Prese Alessia per mano e iniziò a correre
"Mh, non sei più alta del mio criceto" disse lui.
Angeline strinse i pugni, conficcando le unghie nei palmi, ma la sua cute iniziò a prendere un colorito rosso.
"Brian, davvero" Lorenzo stava indietreggiando.
Sapeva che Angeline avrebbe potuto ucciderlo se avesse solo voluto.
"Ma stai zitto"
"Mh, hai un altra troia che ti sbava dietro come un cane allora"
Lorenzo smise di tentare, ormai era fatta
Angeline gli prese un dito e lo sbattè a terra, sfruttando la leva che l'osso fece.
Premette il suo mignolo contro la sua spina dorsale, in un punto preciso.
Brian smise di respirare.
"Amico, non respiri "
Fece notare con intelligenza il ragazzo di prima.
Angeline tolse il mignolo e Brian riprese a respirare , tossendo.
"Okay okay, non sei così bassa dopotutto"
"Qualcun altro ha qualche commento intelligente? " chiese Angeline
"No? Bene"
Si alzò e prese Lorenzo per la manica
"Vieni, ci sono i tacos" disse strizzandogli l'occhio
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