||capitolo 11
Something 'bout you
Makes me feel like a dangerous woman.
Something 'bout
Something 'bout
Something 'bout you
Makes me wanna do things there I Shouldn't
Something 'bout
Something 'bout
Something 'bout you
Lorenzo correva.
La pioggia cadeva scrosciante sulla città ormai priva di luce.
Arrivó davanti alla palestra.
Le luci erano quasi tutte spente ma ciononostante lui era sicuro di trovarla lì
Spalancó la porta, dando un forte pugno all'allarme, che aveva iniziato a suonare, assordante.
"Angeline!" Urlò.
Sentì un sospiro bloccarsi da un angolo della palestra.
"Angeline.. Ti prego ascoltami"
"Vattene. "
"Io.. aspetta.. "
"Ho detto vattene, Lorenzo."
Lorenzo si sentì gelare, nel sentire il suo nome, pronunciato da lei.
"Ascoltami..per favore "
"No Lorenzo, vattene cazzo! " urló lei.
Quando lui fece per avvicinarsi ancora, Angeline prese l'arco da terra e tese la corda.
"Vattene. " sussurró con la voce spezzata dal pianto
"Vattene! " urló piangendo
"Tu non sai nulla di me Lorenzo. Nulla! Non sai cosa ho passato, non sai dei giorni a vagare in giro senza uno scopo, non sai di mio padre, non sai della mia famiglia. Non sai niente. " le lacrime inondavano i suoi occhi
"Ma sono andata avanti, ho superato quello che ero, quello che purtroppo sono ancora. Ma poi sei arrivato tu, con quel bel faccino e quel sorriso incoraggiante. Non riesco più a stare qui Lorenzo."
Prese un ampio respiro
"Tu.. non sai.. cosa sono"
🔥💢🔥
Leonardo sbuffó.
"Ma vaffanculo.. " sussurró alzandosi dal tavolo e dirigendosi verso l'uscita.
"Leonardo ! "
Alessia entrò di corsa nel locale
"Scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa!! " gli saltò al collo come una bambina
"Scusami davvero non volevo fare tardi" disse con una faccia da cucciola
"Tranquillaaa" disse Leo, soffocando una risata
"Siediti, vado a prendere io. "
"Cosa? No! Aspetta! "
"Na-ah" *dito di greta*
"Sono arrivata tardi e offro io"
Alessia lasciò il cellulare sul tavolo e si avviò verso il bancone
Leonardo inizió a soffiarsi via dal viso un ciuffo ribelle, quando ad Alessia arrivò un messaggio.
Cercò di trattenersi dal guardare.
Non era giusto vedere i messaggi degli altri, giusto?
Ma forse.. se solo dava una piiccola sbirciatina innocente..
No, no.. Leonardo, no.
Ma..
La curiosità vinse, e il ragazzo girò il telefono verso di se
Papà✌💕
Alessia. Non ce l'ha fatta. Vieni qui. Ora.
"Wei " Alessia tornò al tavolo e lui si affrettó a bloccare il cellulare.
"Alessia.. credo che ti sia.. CHE CAVOLO È QUELLO? "
Leonardo guardò incredulo il piatto che Alessia aveva portato al loro tavolo.
"Sushii" disse lei con una vocina che sembrava avesse apena ingoiato dell'elio.
(Wei capra 🌚 Elio 😏 muahahahhahahahahah Alessia ti amo lo sai. )
Alessia rise.
Leonardo tentava inutilmente di afferrare un pezzo di riso e pesce con le bacchette.
"Allora" disse alzandosi e sedendosi accanto a lui
"Questa la tieni sotto.. ecco... come una matita, e poi.. muovi solo quella sopra "
Leonardo provò a farlo, e fece un sorriso da ebete
"Bravo! " disse Alessia ridendo
"A-aspetta.. No... aiuto! " disse lui facendo cadere un po' di wasabi (?)
"Allora, te lo rispiego"
Si sedette sulle sue ginocchia
"Questa sotto.. e muovi solo quella.. "
Leonardo si concentrò sul suono della voce di Alessia, guardando le sue labbra rosee muoversi
"Chiaro? "
Lo riportó alla realtá.
"S.. si.. " disse a bassa voce guardandole le labbra
"L.. Leonardo? " sussurró lei
"C... cosa stai.? "
E in un attimo le labbra di Leonardo erano sulle sue.
E Alessia sentí di non aver bisogno d' altro.
Anche respirare non le sembrava più vitale
E Leonardo continuò a baciarla in quel vecchio locale, dimenticando completamente il messaggio.
#CIOTOLAMPADARIO
hay pipollll
Ho aggiornato. Amatemi.
La mia capra amorosa mi ha contagiato e ora shippo Michele e lea. Ma tanto.
Ceh.
Tanta roba gente.
Poi.
Mio padre sta girando per casa da un ora e io sono seriamente preoccupata.
Comunque
#percabeth a tutti
Nocheeee🔥
E con questo Michele molto fatto, vi do la buonanotte.
Byeee
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