||capitolo 1

Remember, I own you.
-A

"

"Ti giuro che stava per uccidermi!"

Il ragazzo gesticolava

"Ok Loré. Ascolta "

L'altro lo prese per le spalle

"Hai fumato? "
"No"
"Hai assunto sostanze?"
"No"
"Hai bevuto? "
"No"

"E allora che cazzo dici?"
Disse lui ridendo.

"Leo ti giuro che è vero. Ha avvelenato anche te! "

"Si, nella tua contorta e malata mente da criceto"

Lorenzo si allontanò infastidito.

Era certo che quella ragazza non fosse stata un brutto scherzo della sua immaginazione.

Anche perché, pensò, solo volendo non sarebbe stato in grado di immaginare una ragazza così bella.

Arrossí e si diede dello stupido da solo.

"Che fai arrossisci? Pensi ad Alessia vero? "

"Cosa? Cioè si si"

Alessia era l'attuale ragazza di Lorenzo.
Bella, alta bionda.

Una puttana.

Lui sentiva che c'era molto di più in lei, di quanto la gente credeva di vedere.

Ma restava una puttana.

Non si riusciva nemmeno a capire come avesse fatto ad innamorarsi.

Solo attrazione fisica

Si ripeteva.

La scuola era piena di studenti, quell'anno, che parlavano e ridevano.

Poi, una persona lo colpì
Gambe magre, corporatura esile, i capelli castani

"Che hai visto Loré? Ehi ti senti male? "

Solo in quel momento si rese conto di essere sbiancato.

Iniziarono a tremargli le mani.

"Vieni"

"Cosa? Ma abbiamo lezio.. "

Lo prese per un braccio e lo allontanò dall'entrata.

"Quella" disse indicando la ragazza castana che si muoveva, probabilmente in cerca della segretaria

"Uuuuh, che gran fig.. "

"Non in quel senso coglione"
Lorenzo lo spinse.

"Minchia, quante ragazze hai? "
Ribadí lui massaggiandosi la spalla

"Quella è la ragazza del bosco. Ne sono sicuro. "

Era sicuramente lei, ma era così.. diversa.

"Senti Lorenzo, se tradisci Alessia io me ne sbatto, ma la prossima volta trova una scusa più credibile "

Disse l'amico irritato

Qualche minuto dopo, Lorenzo camminava nei corridoi, pregando tutti i santi che conosceva, di non farli incontrare.

Riuscì ad entrare in classe un minuto prima del suono della campanella e a sedersi comodamente al suo posto.

La sfortuna però non si fece attendere.

"Silenzio prego. " urlò il professore di educazione fisica.

"Ragazzi, abbiamo una nuova compagna, vieni avanti "

Un viso fece capolino nella stanza, seguito da un corpo slanciato e magro.

"Su cara presentati"

"Sono Angeline, e non c'è niente altro da dire su di me" disse lei sottovoce.

Nessuno la sentì.

"Ehm.. okay, guarda c'e un posto libero vicino a... "

Lorenzo incrociò le dita mentamente, sperando in un nome tipo Giulio, lo sfigato in primo banco, o Mirko quello che nessuno nota mai, ma che in realtà è sempre presente.

"Lorenzo, giovanotto, fai sentire questa signorina come a casa sua"

Lei si avvicinò, e Lorenzo giurò di aver visto un sorrisino sulle sue labbra, come una scintilla appena le sue orecchie udirono il nome del ragazzo.

"Aspetti" disse una voce dal fondo della classe

"Se non le spiace mi siedo io vicino a Lorenzo "

Alessia si era alzata e si dirigeva sorridendo verso il banco del ragazzo.

"Ma certo signorina Smith, si sieda pure. "

Angeline cambiò strada e diede una spallata ad Alessia nel sedersi.

Era gelosa?

No, si disse Lorenzo, sperava solo di farmi fuori in una di queste lezioni.

Per una volta servi a qualcosa, troia.

"Mmm.. Ma che bello che sei oggi
Lollo" gli disse accarezzandogli il petto.

"Bene ragazzi, su andiamo in palestra " il professore si alzò.

Poco dopo, negli spogliatoi femminili, Angeline era seduta in un angolo, ad allacciarsi le scarpe

"Cosa credevi di fare scusa? "
Alessia, si avvicinò alla ragazza

"Cosa? "

"Mettiti in testa che Lorenzo e il mio ragazzo chiaro? "

"Si, E lui lo sa? "
Rispose lei distratta.

"Ovviamente "

"E lo sai che mi ha baciata, ieri? "
Angeline uscì dagli spogliatoi con un sorrisetto.

Il professore diede loro un paio di esercizi, poi come suo solito, sparì nel suo ufficio.

Lei e Lorenzo non si rivolsero più uno sguardo in tutte le ore successive, e anche se Alessia faceva di tutto per riportare l'attenzione su di lei, nessuno staccava gli occhi da Angeline.

"È strana"
Sussurravano

"Perché non parla?  "

E ancora, "perché non sorride? "

Al suono della campanella, Angeline si alzò, radunado le sue cose.

All'uscita, vide Lorenzo parlare con un altro ragazzo, del quale non ricordava il nome, forse Luke, oppure Lucas.

Alessia si avvicinò abbastanza scazzata al ragazzo.

"È vero che hai baciato quella troia? " Disse indicando Angeline che sorrideva soddisfatta

"Io.. ecco.. "

"Vai al punto Ostuni."

"No, se lo sarà inventato. Vieni, andiamo a prendere un gelato"

Vide il sorriso spegnersi dalle
labbra di Angeline

Alessia si addolcí
"Va bene Lollo. "

La ragazza trascinó Lorenzo nella gelateria più vicina.

Mentre Alessia pagava, Lorenzo sentì il cellulare vibrare

Da: sconosciuto.
Ricorda, ti possiedo.
-A

Poi una seconda vibrazione.
Lorenzo vide comparire una foto.

Loro due, nel bosco, che si baciavano.

Da: sconosciuto
Bella puttana. 

A: sconosciuto
Grazie.

Da: sconosciuto
Le puttane stanno solo con
i puttanieri.

A: sconosciuto
Dov'è il tuo puttaniere?

Da: sconosciuto
A mangiare il gelato con un'altra puttana

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