37. Luna park
Pov Sydney
Le luci artificiali di vari colori fluttuano dinanzi a me.
Sembra essere in uno di quei film in cui un gruppo di amici si godono una semplice serata al Luna park, ma che poi si scopre essere non proprio una serata semplice....
Non avevo la minima idea che qui, in California ogni anno venisse organizzata una fiera. Da come ho capito da il benvenuto a l'estate che a breve arriverà.
Sta per finire un anno e non ho ancora portato a termine il mio obiettivo.
Ci sono bancarelle ovunque e gente che partecipa a gare di equitazione.
Nel Regno Innay c'è solo la festa dedicata agli dei... per il resto nulla.
In lontananza noto la figura di Travis farmi segno di raggiungerlo.
L'altro giorno a scuola è stato gentile da parte sua invitarmi ad una sorta di appuntamento. Anche perchè mi farebbe bene dimenticare qualcuno in particolare.
Lo raggiungo notando la gonna del mio vestitino svolazzare per il vento.
Sabrina mi ha consigliato di vestirmi a tema cowgirl.
Infatti, qui tutti lo fanno. Ho deciso di indossare un vestitino non troppo corto, bianco e dei stivali Camperos marroncini.
Come tocco finale, sul capo porto uno di quei cappelli a tema. Somiglio ad uno sceriffo versione femminile.
<<Sei stupenda>>. Dice Travis.
Indossa una camicia bianca e un gilet nero che da anche a lui un'aria da cowboy.
<<Grazie. Anche tu>>. Replico.
<<Ti porto a fare un giro>>. Mormora.
Annuisco.
Faccio un passo avanti ma noto Travis porgermi la sua mano.
Esito un attimo imbarazzata.
Dai... cosa sarà mai una passeggiata mano nella mano?
Senza pensarci troppo l'afferro e ci dirigiamo verso i vari stand di giochi e le varie giostre.
<<Dì solito cosa si fa alle fiere?>> chiedo.
<<Ci sono molte cose da fare. Le persone esperte in equitazione decidono di gareggiare e chi vince si porterà a casa un bel po' di soldi>>. Spiega.
<<Tra quanto tempo inizia la gara?>>.
<<Credo tra un'oretta.>>
<<Non mi dire che vuoi gareggiare?>> aggiunge divertito.
<<No... Sabrina una volta mi ha detto che praticava equitazione>>. Rispondo.
Travis annuisce.
<<Oltre all'equitazione c'è chi preferisce guardare un film o chi come noi fare una passeggiata>> continua a spiegare.
<<Vuoi fare qualcosa in particolare?>> chiede.
Mi guardo intorno. Ci sarebbero molti giochi da provare ma uno attrae in particolare la mia attenzione.
<<Quello lì>> indico.
<<Oh... quel gioco ha preferenze... riesce a vincere solo chi ha una mira eccellente>> si lamenta Travis.
Un giocatore in lontananza continua a sbagliare la mira, buttando giù solo una lattina.
<<Lo farò io>>. Gli dico.
Mi faccio avanti tenendolo ancora per mano.
<<una partita, perfavore>> dico alla ragazza dietro allo stand.
<<Sai giocarci?>> mi chiede Travis.
Lui non sa che ho imparato ad usare una pistola all'età di 9 anni.
Mio padre voleva che ci sapessimo difendere.
<<Si>>.
Sto per lasciare la mano di Travis per iniziare ma proprio in quel momento una chioma blu e una castana si fanno spazio tra la folla raggiungendoci.
Il cuore per poco non smette di battere.
Stringo più forte la presa sulla mano di Travis.
<<Sydney, tutto bene?>> chiede preoccupato.
Provo a calmarmi.
Perchè e qui? Con Tiffany, poi.
Travis appena si gira nota Dean alle sue spalle.
<<E lui il problema vero?>>
<<No, No>> replico.
Non riesco a far meno di guardare oltre le spalle di Travis.
<<Signorina, la sua pistola è pronta>>. Mi avverte la ragazza.
Mi tremano le mani. Cosa mi sta succedendo?
Faccio un gran respiro. Chiudo gli occhi e ne faccio altri due.
La ragazza intanto insiste e mi richiama.
<<Lo farò io al tuo posto>>. Apro di scatto gli occhi.
<<No, Travis puoi anche non farlo>>. Lascia la presa della mia mano dalla sua.
Senza la figura di Travis a coprirmi almeno un po', mi ritrovo gli occhi di Dean addosso.
Mi sento in forte imbarazzo senza nessuna ragione. Mi sento come se fossi nuda.
Non lo vedevo da un mese. Mi sembra passata un eternità. Mi sembra anche più bello....
Indossa una camicia nera e dei Jeans neri. Intorno al collo ha un bandana di color rosso.
La mia bandana...
Trattengo la mascella prima che cadi a terra.
Il mio sguardo cade su Tiffany di fianco a lui. Indossa un vestitino più corto del mio, nero e porta anche lei una bandana al collo dello stesso colore.
Spero vivamente che quella che ha al collo Tiffany non sia la mia oppure potrei scatenare l'inferno.
Si sono vestiti abbinati... che prendano fuoco entrambi.
Mi volto verso Travis pronto a giocare.
Adesso sono più calma, potrei anche giocare io.
<<Travis se vuoi adesso sto bene posso gioc->> in quel esatto momento la mia voce viene sovrastata da un tono più cupo.
<<Una partita anche per me>>. La figura di Dean mi passa davanti prendendo posto di fianco a Travis.
Tiffany, adesso di fianco a me mi guarda con un sorriso.
Giuro che prima di tornarmene nel Regno Innay le brucio quei maledetti capelli.
<<Il mio fidanzato è molto bravo a questo gioco>>. Dice provocandomi.
<<Buon per lui>>. Le faccio un sorriso.
Poggio una mano sulla spalla di Travis fissando intensamente Dean.
<<hey Travis. Ti va di fare una bella partita? 1 Vs 1. Il primo che butta tutte le lattine a terra vince quel pupazzo per la propria ragazza>>. Propone Dean.
Stronzo. Lo sa che Travis non ci ha mai giocato.
<<Posso sfidarti anche io>>. Trovo il coraggio di parlargli.
<<Con te non mi diverto...>>. Sputa acido.
Sento un vuoto nel petto.
Pezzo di merda....
<<Ah si? Allora Tiffany, ti va di sfidarmi? Così dimostriamo al tuo ragazzo che io non sono poi così tanto brava e divertente>>. Mi volto verso di lei intenta a chattare con qualcuno.
<<Tiffany non ci ha mai giocato>>. Dice Dean.
<<Anche Travis>> replico.
Dean tira uno sbuffo mentre la ragazza dietro al bancone per poco non ci caccia.
<<Muovetevi! C'è una fila dietro di voi!>> urla.
<<Allora sceglierà Travis. Vuoi sfidarmi? Una cosa veloce>>.
Guardo Travis.
Ti prego Travis digli di no.
<<Accetto>>.
Impreco tra me e me.
<<Iniziamo>>. Da il via Dean alla ragazza.
Dean non perde tempo e al primo colpo butta giù già una lattina.
Travis invece ha già sprecato due colpi non colpendo nessuna lattina.
Porca miseria.
<<Devi stare dritto con la schiena e con le braccia meno tese>>. Dico avvicinandomi a Travis.
Vorrei così tanto fare il culo a Dean battendolo.
Sta barando. Il padre gli avrà pagato dieci istruttori diversi per insegnargli ad usare una pistola.
<<Non puoi dare consigli al tuo ragazzo, stai barando!>> sbotta Tiffany.
Stringo I pugni trattenendomi dal metterle le mani adosso.
<<Perchè non aiuti anche tu il tuo ragazzo?>> le dico.
<<Ah no, aspetta... in questo momento sei estremamente inutile perchè lui ora non ha bisogno di te>>. Aggiungo.
Dalla sua espressione noto il suo disagio.
Dio, ho esagerato...
Non dovevo dire certe cose. Mi sento in imbarazzo.
Noto Dean guardarmi di sottecchi. Ha un espressione indecifrabile.
La partita prosegue in silenzio. Tiffany non emette una parola e io provo a suggerire consigli a Travis.
A Dean manca poco per vincere. Ha buttato 5 lattine a terra mentre Travis per ora solo 2.
<<Mi dispiace non riuscire a vincere il pupazzo per te>>. Mi dice Travis mentre prova a buttare giù una lattina.
In quell'esatto momento Dean butta giù l'ultima lattina vincendo.
Tiffany si fionda su di lui abbracciandolo.
Se non sapessi che è un finta relazione ci crederei.
La ragazza dello stand da a Dean il grande pupazzo a forma di panda che finisce fra le braccia di Tiffany.
Rivolgo il mio sguardo su Travis che mi guarda dispiaciuto.
<<Non preoccuparti. Dean ha barato, è sempre stato bravo in questi giochi.>>
<<E poi, onestamente non me ne faccio nulla di un pupazzo. Grazie a te sto passando un ottima serata e questo vale più di 100 pupazzi, Fidati>>. Aggiungo.
Senza preavviso mi afferra per I fianchi,attirandomi a se e abbracciandomi.
<<Mi hai reso la serata migliore>>. Sussurra nel mio orecchio.
<<Si, si, lo so di essere la migliore>>. Mormoro vantandomi.
Scoppiamo entrambi in una risata fragorosa.
<<Ti va di andarci a fare un giro sulla ruota panoramica?>> chiede.
Annuisco.
Ci sciogliamo dall'abbraccio per incamminarci ma Travis afferra di nuovo la mia mano.
Proprio in quel momento la figura imponente di Dean mi passa davanti soffermandosi su Travis.
Si china su di lui, sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
Provo a capire cosa gli stia dicendo ma in quel momento si stacca da lui andando via.
Gli rivolgo un ultima occhiata piena di ribrezzo.
<<Cosa ti ha detto?>> chiedo curiosa.
Travis ci mette un po' a rispondermi.
<<Che se continuo a prenderti per mano o a toccarti finirà per tagliarmi le mani a fine serata>>.
Pov Susan
Afferro il polso di Clara cercando di non perderla tra la folla di gente.
Se vieni a questo genere di feste di città o paese non devi mai seguire le altre persone.
Vanno tutte nello stesso posto come delle pecore che pascolano.
Indovinate dove Clara mi ha chiesto di incontrarla?
<<Vivi qui da quando sei nata, dovresti sapere i posti della fiera più affollati>>. Dichiaro.
Il volto di Clara è spento e quasi pallido. La gamba sta guarendo ma ora porta le stampelle.
<<Stai bene?>> le chiedo.
Forse sono stata troppo dura.
<<Si...>>. Tiene il capo giù.
Non va niente bene.
<<Non mentirmi. Lo sai che puoi dirmi tutto>>. Mormoro.
<<Sicura?>> chiede.
<<Sicurissima>>.
Io e Clara usciamo dalla folla dirigendoci in un luogo appartato.
<<Hai presente quando ti ho spiegato la situazione tra me e Jasmine?>> chiede con un misto di imbarazzo e tristezza.
<<Si>>
<<Quando è finita in coma ho promesso che se si sarebbe risvegliata sarei stata alla larga da lei>>. Spiega
Resto in silenzio cercando di comprendere il più possibile.
<<Prima di andarmene ho chiesto a un infermiere di chiamarmi in caso si sarebbe risvegliata>>. Prende un grosso respiro.
Collego i puzzle nella mia mente.
Aspetta ma quindi....
<<L'altro giorno ho ricevuto una chiamata.>>
<<Jasmine si è svegliata>>. Diciamo all'unisco entrambe.
Guardo Clara sorpresa.
<<Ma è una notizia straordinaria!>>
<<Shhh>> mi fa segno di stare in silenzio.
<<Lei è qui>> aggiunge.
Rimuovo dal mio visto il sorriso.
<<Vai a parlarle>> la incito.
<<Ma sei pazza? Ti ho appena detto che ho giurato di starle alla larga>>.
<<Non voglio costringerti ma... non pensi che lei vedendoti potrebbe venirti incontro?>>. Chiedo con curiosità.
Poi mi volto verso la folla.
<<Tipo come sta facendo adesso>>. Aggiungo.
<<Cosa?!>>. Clara volta il capo nella mia direzione.
La figura di Jasmine viene verso di noi.
<<Andiamo via!>>. Clara stratona il mio polso.
<<Sta calma, mi fai male>>.
Clara lascia di colpo il mio polso.
<<Scusami>>. Dice.
Mi intenerisco all'istante.
<<Dove vuoi andare?>> le chiedo.
<<A fare un giro sulla ruota panoramica>>. Mi dice.
Annuisco.
Mi avvicino e appoggio il suo braccio sulla mia spalla.
<<C'è la fai?>> chiedo notando Jasmine cambiare direzione.
<<Si>>.
*********
Arrivate davanti alla giostra pago io il biglietto per il giro sulla ruota panoramica.
È enorme e le luci colorate mi trasmettono allegria.
<<inizia a prendere il posto, io provo a trovare un posto sicuro per queste>>. Indica le stampelle che ha fra le mani.
Annuisco.
Mi siedo nella parte interna. Apparte un ferro che mi tiene ferma non c'è nient'altro intorno a me. Riuscirò a vedere tutto da lì sopra.
In quell'esatto momento una figura si fionda accanto a me.
Ma cosa...
<<Mi scusi ma il posto è occ->>. In quell'esatto momento mi ritrovo il volto di Logan a pochi centimetri dal mio viso.
<<Mi dispiace. Per la tua amica sarà per la prossima volta>> dice con tono sarcastico.
La voglia di strozzarlo...
<<Ci sono tutti questi posti liberi! Scendi>>. Lo obbligo.
<<Ma questo posto garantisce una bella visione, e comodo e confortevole>>. Spiega.
Tiro uno sbuffo.
<<Susan ma...>> la voce di Clara porta il mio sguardo su di sè.
<<Ho provato in tutti i modi a dirgli di andarsene ma non lo fa>>. Le spiego.
<<Vabbè non fa nulla>>.
<<Se vuoi possiamo rifarlo dopo, oppure sai cosa? Adesso scendo>>.
Quando provo a mettere il piede a terra la sbarra di ferro cade davanti a me bloccando il passaggio.
<<Ma cosa...>>
<<Iniziamo il giro, buon divertimento!>> urla un uomo dagli altoparlanti.
<<Buon divertimento, Susan>>. Rabbrividisco nel sentire il mio nome provenire dalla sua voce.
<<Va all'inferno Hudson>>.
La giostra parte lentamente iniziando a salire sempre più in alto.
<<Sai... quella sorta di gita che abbiamo fatto in Canada mi è piaciuta>>. Dice Logan guardando davanti a se.
<<Ah si? Come mai?>> chiedo.
Starò al suo gioco.
<<La neve, il freddo e la cioccolata calda>>. Mormora.
Mi si rizzano tutti i peli sulla pelle.
Mi sta provocando. Che stronzo.
<<Anche a me... amo stare al caldo in capi di abbigliamento come le felpe...>>. Replico.
Logan si volta verso di me proprio nell'attimo in cui arriviamo in cima. La giostra si ferma.
Il suo sguardo mi scruta intensamente.
Mi imbarazzo all'istante. Non sono solita a dire questo genere di cose...
Per la troppa tensione sposto il mio sguardo sul panorama.
Qui in cima riesco quasi a vedere tutta la California.
Che spettacolo...
<<Ti piace?>> chiedo di getto.
<<Molto, ma ho visto di meglio>>.
Riporto il mio sguardo su di lui annoiata.
<<Smettila di crederti superiore a tutto>>. Rispondo sincera.
<<Sono serio. Ho visto di meglio>>.
Tiro uno sbuffo.
<<E sentiamo cosa?>>
<<Ho visto New York dall'alto al tramonto.>> ammette.
Quasi non mi cade la mascella a terra.
<<Cos->> non riesco a parlare.
New York è il mio sogno da una vita e quando sono arrivata nel mondo umano ho promesso di andarci.
<<Quando sei andato?>> chiedo curiosa.
<<Da bambino. Ci sono alcuni miei parenti lì>>. Spiega.
Che figata...
<<Adesso mi consideri ancora un ragazzo che vuole essere "superiore a tutti"?>> chiede sarcastico.
<<Un po'>> rispondo con um mezzo sorriso.
Senza neanche accorgermene la ruota ricomincia a girare.
<<Sei pronta per domani?>> mi chiede.
<<Per domani?>> chiedo confusa
Cosa devo fare domani?
<<Hai l'appuntamento con Joker>>.
Per poco non mi manca il respiro.
Vero, l'appuntamento.
<<Giusto!>>
<<E io che mi impegno a procurarti un appuntamento...>> dice con finta rassegnazione.
<<Lo hai fatto solo perchè ti servo con lo studio>>. Ammetto la cruda verità.
<<Può essere come non può essere>>.
<<Le persone che studiano filosofia come te dovrebbero capirlo, giusto?>>. Aggiunge.
Quasi non gli scoppio a ridere in faccia.
<<Non era proprio così...>>. dico.
La ruota panoramica si ferma e capisco che il giro è finito.
<<è stato un piacere chiacchierare con te, Logan>>.
Scendo dal mio posto sistemando la gonna che si è leggermente alzata.
Quando alzo lo sguardo noto Logan fissare le mie cosce.
Le guance mi si fanno rosse.
<<È stato un piacere anche per me, Susan>>.
Pov Clara
Qualche giorno ucciderò Logan. Giuro.
Fare un giro sulla ruota panoramica poteva aiutarmi. Calmare l'ansia e rilassarmi... per una volta.
L'ansia che potrei incontrare Jasmine è tanta.
Sono appoggiata ad un palo presente vicino alla giostra per non cadere. Quello stronzo mi ha anche fatto posare le stampelle...
Lo uccido, lo uccido.
Persa nei miei pensieri non mi rendo conto di quanta gente è in fila per la biglietteria.
Ci rinuncio...
Con cautela mi sposto dal palo. Con una mano afferro il bancone davanti a me.
Sembra di essere su un parkour. L'obiettivo è non cadere.
Con l'altra mano afferro un altro palo poco più distante.
Manca poco, posso farcela.
Con una gamba prendo a saltellare.
Due, tre, quattro e...
Meno di un metro mi separava dalle mie stampelle ma proprio in quell'attimo inciampo.
Il mio corpo cade a terra come un sacco di patate e per poco non urlo dal dolore.
La gamba già fratturata inizia a bruciare. La sensazione è come se stesse prendendo fuoco.
Alzo lo sguardo per capire cosa mi ha fatto cadere.
A pochi centimetri dal mio viso c'è una piccola pietra.
Porca miseria...
Alzo lo sguardo, sperando che nessuno mi abbia visto ma proprio in quel attimo perdo 10 vite.
Due occhi come smerarldo mi fissano con terrore e preoccupazione.
I suoi capelli ricci, la sua carnagione scura e le sue labbra carnose.
Sembra essere diventata ancor più bella.
La sensazione di bruciore non la percepisco più.
Le due ciocche di capelli le coprono leggermente il viso e indossa un vestitino corto con tanti fiorellini sparsi sulla stoffa.
Con i suoi stivali la vedo lentamente venire nella mia direzione e il cervello di scatto ordina a tutti i miei arti di mettersi in funzione.
Lei non può parlarmi... l'ho promesso. Ho promesso a Dio che se si sarebbe risvegliata non l'avrei più tormentata con i miei problemi.
Il bruciore ora prende a farsi sentire ma non ci faccio caso.
Mi fiondo sulle stampelle e le afferro di corsa.
Saltellando ancora su un piede mi mischio nella folla sperando di averla persa.
Perchè e alla fiera? Dovrebbe stare a casa a riposare.
Con il fiatone becco Susan aspettarmi vicino alla giostra.
<<Hey Clara, vuoi fare un gir->> non termina la frase.
<<Che ti è successo? Ti vedo pallida.>> chiede
<<Voglio andarmene via da qui>>. Dico semplicemente.
<<Se vuoi possiamo risolvere oppure fare un giro sulla ruota panoramica per dist->> la interrompo.
<<Voglio andare a casa.>>
<<Grazie per tutto, ma andrò a casa. Buon proseguimento>>. Aggiungo.
Senza dire altro mi avvio fuori dalla fiera.
Tutta colpa di Logan.
Se non fosse salito con Susan forse adesso non l'avrei rivista.
Lo uccido, lo uccido.
Pov Sabrina
Mi addentro nella folla con sicurezza intenta ad andare in un unica direzione: all'ippodromo.
Nel Regno Innay mi è capitato più volte di andare a cavallo e con gli anni è diventata una mia passione. Ho vinto molti premi ma per la situazione economica della mia famiglia ho dovuto mollare.
Ad oggi farei di tutto per ritornare a gareggiare, se solo avessi i soldi...
Mi siedo sugli spalti. A breve inizierà la prima gara ad ostacoli e l'unica cosa che posso fare è stare a guardare.
Anche se amo gareggiare, amo anche guardare le gare. Il pubblico non dà fastidio e per me è come ritrovarsi nel proprio habitat naturale.
Ma qui non mi ritrovo nel Regno Innay ma in California... infatti le ragazze non perdono tempo a fare commenti inopportuni.
<<Hai visto il nuovo arrivato? È un bono assurdo!>> dice una ragazza a pochi metri da me.
<<Pieno di tatuaggi... moro.. il mio ragazzo ideale, praticamente>>. Aggiunge l'amica.
Nuovo ragazzo, tatuato e moro? Non staranno mica parlando di...
Appena volto il capo a destra a pochi metri da me mi ritrovo.... Killian Evans.
No, No, No. Perchè vicino a me?
Il mio sguardo sembra averlo scottato perchè si volta verso di me per un breve tempo.
Prima di voltarsi e prendere a parlare con le ragazze mi rivolge un occhiolino.
Stronzo.
Un uomo dagli altoparlanti avverte che la gara sta per iniziare ma a malapena riesco a sentirlo per le voci alte delle due ragazze e di Killian di fianco a me.
Sto per innervosirmi.
<<Killian ti va di frequentarci?>>
<<Scusate, dovete guardare la gara o siete venute per trovare il fidanzato?>> chiedo nervosa.
Esistono bar, ristoranti e altri 30 locali diversi ma proprio qui?
<<Dove sarebbe il tuo problema?>> chiede la ragazza.
<<Che non sento un accidenti!>> sbotto.
Le due ragazze si alzano indignate e vanno via.
<<Le hai fatte andare via... come sei antipatica>>. Dice Killian.
Tiro uno sbuffo.
<<Non credi di dover andare con loro?>> gli chiedo.
<<No, mi piace molto questo posto>>. Ammette.
<<Buon per te. Spero tu ne capisca davvero qualcosa di questo sport e non sei qui solo per darmi fastidio>>. Spiego.
Killian mi guarda infastidito e con disgusto.
<<Quella che non capirà nulla di questo sport mi sa che sei tu>> dice a gran voce.
La rabbia prende possesso di me.
<<Come cazzo ti permetti?! Ho fatto equitazione per più di 5 anni. Tu non saprai nemmeno come salire su un cavallo!>> sbotto.
Dite tutto quello che volete su di me ma non toccatemi l'equitazione.
Killian mi guarda ancora più infastidito di prima ma con uno sguardo diverso... nei suoi occhi vedo la sfida. Proprio come quella sera alla cerimonia dei Valava.
<<Dimostriamolo. Chi vince la gara che a breve inizierà avrà ragione.>> dice d'improvviso.
Quasi la mascella non mi cade a terra.
Adesso? La gara inizierà tra meno di 2 minuti.
<<puoi anche rifiutarti ma la considererò come una vittoria>>. Spiega.
<<Accetto>>. Dico senza esitare.
<<Ma se vinco io devi offrirmi una cena in uno dei ristoranti più lussuosi della California>>. Dico senza un senso logico.
Killian per un attimo sembra essere sorpreso.
<<Ci sto>>.
****************
C'è voluto un po' per convincere I giudici a farci gareggiare ma c'è l'abbiamo fatta.
Mi è stato assegnato un cavallo di nome "Heroides" dal pelo nero.
A Killian un cavallo di nome "Ercole" dal pelo bianco.
Non sono mai stata così tanto tesa per una gara. Non gareggio da 7 anni.
<<Si ha inizio alla gara di equitazione della California!>> Annuncia l'uomo a gran voce negli altoparlanti.
Prendo un gran respiro.
<<Facciamo entrare i partecipanti!>>
Velocemente monto sul cavallo e insieme agli altri partecipanti facciamo la nostra entrata.
Lancio uno sguardo a Killian che guida il cavallo nella giusta direzione. I muscoli sono tesi e posso sentire le ragazze ululare il suo nome.
Patetiche.
<<Prego i partecipanti di dirigersi verso i propri ostacoli>>.
Posiziono Heroides davanti al primo ostacolo attendendo il via.
<<Possiamo dare il via alla gara!>> urla lo stesso uomo.
Senza esitare parto velocemente riuscendo a far superare al cavallo già 3 ostacoli.
Heroides e già allenato.
<<Bravo, Heroides>> sussurrò.
Proprio in quel momento vedo Killian dall'altra parte stare al mio pari passo.
Merda.
Siamo più avanti rispetto agli altri.
Mancano solo altri 4 ostacoli.
Solo 4 e posso vincere.
Killian mi supera di uno ostacolo e impreco tra me e me.
Non può vincere.
Cerco di dare il meglio di me ma lui è sempre di qualche metro più avanti.
<<Stiamo per decretare il vincitore della gara. Chi sarà tra Sabrina Scott e Killian Evans?>> urla la voce dagli altoparlanti.
<<Iniziamo il countdown insieme!>>. Annuncia.
Cazzo, mancano 10 secondi. 10 secondi e Killian ha vinto.
<<10>>
<<9>>
<<7>>
<<6>>
<<5>>
Inizio ad annaspare.
<<più veloce>>. Mormoro a denti stretti.
Killian gira il capo verso di me e mi fa di nuovo l'occhiolino.
Che stronzo!
<<4>>
<<3>>
<<2>> No, No, No ti prego.
<<Cosa?! Perchè ti sei fermato? Cammina!>>. Il mio sguardo segue la voce che ha appena urlato.
Proprio in quel momento mi ritrovo a pari merito con Killian, solo che il suo cavallo e fermo.
<<Oh ragazzi! Sembra che a qualcuno non funzioni il cavallo!>> dice scherzando la voce negli altoparlanti.
Killian alza il capo infastidito.
In quel momento ne approfitto. Supero gli ultimi 2 ostacoli mancanti e vinco.
<<Abbiamo la vincitrice! Sabrina Scott vince 5000 dollari!>> guardo la platea sconvolta.
5000 dollari?
Cosa? Non ne sapevo nulla del premio. Potrò pagare le tasse scolastiche.
Scendo dal cavallo prendendo ad accarezzarlo.
<<Bravo Heroides>>.
**********
Raccolgo la mia roba negli spogliatoi intenta ad andarmene.
<<Complimenti per il cavallo che ti è stato assegnato. Heroides, giusto?>>
Alzo lo sguardo verso la figura dinanzi a me.
Killian.
<<Complimenti anche al tuo. Grazie a lui molto presto avrò una cena in uno dei più lussuosi ristoranti della California. Giusto o ti tiri in dietro?>> chiedo provocandolo.
<<Non mi tiro mai in dietro. Le promesse le mantengo>>. Gli rivolgo un sorriso di vittoria.
<<Allora organizza tutto tu.>>
<<Alla prossima>>. Prima di voltarmi e andarmene gli rivolgo un occhiolino proprio come lui ha fatto a me.
Ma prima di voltarmi del tutto noto qualcosa nei suoi occhi.
Sfida, divertimento e piacere.
Pov Tiffany
La vita è un continuo inganno. Una delle cose che ho capito fin da bambina è: non fidarti mai di nessuno. Il 99% di quello che esce dalla loro bocca è menzogna.
Anche la relazione con Dean è una menzogna. Lui lo fa perchè è costretto non perchè mi ama.
È per questo motivo che non renderò la vita facile ad ognuno di loro.
Non ho la minima idea di cosa contenga quella video casetta ma devo scoprirlo. La loro vita sarà rovinata... devo solo trovare un modo.
Lentamente mi avvicino alla figura di Sabrina afferrandola per il polso.
Lei sobbalza spaventata.
<<Bello spettacolino con il nuovo ragazzo in città>>. Le dico.
Sabrina mi guarda in modo odioso.
Chi se lo aspettava che un faccino come il suo andasse a fare l'escort?
<<Cosa vuoi?>> chiede annoiata.
<<Già lo sai>>. Replico.
<<Perchè non vai a ballare con la tua amica Eleonora e mi lasci in pace?>> chiede.
<<E tu perchè non vai a trovare un altro cliente? Questa sera ci sono molti vecchietti affascinanti.>> le dico quasi ridendo.
Lei non la prende con ironia e si avvicina a me minacciosa.
<<Un'altra parola e ti stacco la testa, stronza del cazzo>>. tiene i denti stretti per non alzare troppo la voce.
Sabrina crede che non sappia del suo breve viaggio con le sorelle Evans.
<<Dove sei andata e perchè sei andata con le sorelle Evans?>>chiedo d'un colpo.
<<Cosa?>> chiede perplessa.
<<Non fare la finta tonta perchè io non la farò quando dirò a tutti ciò che hai fatto>>.
Noto il volto di Sabrina diventare rosso per la rabbia.
<<Sai Tiffany, sei in grado di accedere in me una persona che non conosci. Una persona a te sconosciuta>>.
<<E vero ho ucciso... visto che l'ho fatto non ho paura di rifarlo quindi sta attenta a come parli. Se andrò in prigione lo farò per un buon motivo>>. Aggiunge.
I peli mi si rizzano sulla pelle.
Adesso sta facendo arrabbiare me.
Sto per ribattere ma va via senza darmi modo di parola.
Quando la sua figura scompare dalla mia visuale noto in lontananza degli occhi puntati su di me.
Due occhi di un nero profondo mi fissano.
È pieno di tatuaggi, ha un aspetto tenebroso e il suo sguardo mi mette ansia e paura.
Tra le mani ha un bicchiere di alcool.
Ci fissiamo a vicenda intensamente.
Sembra essere il ragazzo che prima gareggiava con Sabrina.
Forse vuole provarci con me?
I ragazzi con l'aspetto tenebroso mi sono sempre piaciuti.
Mi avvicino lentamente a lui.
<<Ciao>>. Mormoro.
Il ragazzo continuando a fissarmi annuisce.
<<Ho notato che mi fissavi...>> dico fingendomi timida.
Il ragazzo annuisce di nuovo.
C'è un breve tempo di silenzio fino a che sto per parlare ma la sua voce non me lo permette.
<<Ti va di venire con me lì? C'è meno baccano e potremo parlare meglio>>. Il ragazzo indica un piccolo vicoletto buio dietro allo stand dei pupazzi.
<<Va bene>>.
Ci dirigiamo insieme nel vicoletto buio.
I ragazzi tenebrosi alla fine si rivelano quelli più dolci. Non devo avere paura.
<<Allora, come ti chia->>.
Una forte presa mi strattona il braccio e mi spinge contro qualcosa di duro.
La mia guancia urta con il muro freddo del vicoletto buio.
Cosa sta facendo?
Devo chiamare la polizia?
Devo urlare.
Perchè mi sono fidata di uno sconosciuto?
<<Cosa fai? AIUT->> prima che termini la frase il palmo della sua mano si posiziona davanti alla mia bocca non lasciandomi modo di parlare.
Riesco a sentire il suo corpo sulla mia schiena ma provo anche bruciore per la presa stretta al braccio.
<<Adesso se non vuoi tornare a casa con un braccio rotto e un viso pieno di lividi devi starmi a sentire>>. La sua voce mi mette timore e i brividi percorrono la mia colonna vertebrale.
Se è un serial killer e vuole uccidermi?
Provo a sottrarmi dalla sua presa ma peggioro solo la situazione.
<<Sta ferma o già sai quale saranno le conseguenze>>. Mi avverte.
Mi arrendo.
Una lacrima percorre la mia guancia.
Per quanto voglia nasconderla la paura mi sta fottendo.
<<Fa del male a qualsiasi Evans e sta sicura Tiffany che te ne pentirai>>. La sua voce che pronuncia il mio nome mi fa tremare.
Sarà qualche scherzo da parte delle Evans per spaventarmi?
<<Hai capito?>> ripete al mio orecchio in tono più alto.
Scuoto il capo con un sì.
<<Bene. Se non lo farai non mi risparmierò ad un braccio rotto>>. Avverte minaccioso.
Ti prego dio salvami da questo maniaco!
Il ragazzo allenta la presa e si stacca dal mio corpo. Riprendo a respirare in modo regolare appena toglie la sua mano dalla mia bocca.
Quando sto per girarmi e scappare con una forte spinta finisco di nuovo dritta al muro.
Questo volta credo proprio che il livido sulla guancia si sia formato.
<<Ah e un ultima cosa>>.
<<Minaccia di nuovo Scott e mi basterà poco far finire tuo padre in prigione e tua madre in un istituto psichiatrico>>. Aggiunge
Quest' ultima affermazione mi lascia senza parole.
Come fa lui a sapere tutte queste cose?
Prima che possa chiederglielo scompare dalla mia visuale.
È andato via...
Devo stare lontana dalle Evans e da Sabrina? Ma, chi è lui? Un loro parente? La loro guardia del corpo?
Questa sera ho appena imparato una nuova cosa dalla vita.
Mai fissare intensamente un ragazzo dall'aria tenebrosa e tantomeno accettare di andare con lui in un posto buio.
Pov Nathan
Tiro fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette.
Tutte queste giostre e luci della fiera quasi non mi mettono nausea. Soprattutto la ruota panoramica.
Mentre osservo le cabine oscillare e arrivare sempre più in alto, tiro fuori dal pacchetto una sigaretta portandola alla bocca.
A volte la sigaretta anche non accendendola mi fa da anti stress.
Mi resta stare qui da solo perchè Dean è costretto a fare il fidanzatino per colpa di Tiffany mentre Logan non smette di rimorchiare la più piccola delle sorelle Evans.
Quando la smetterà di importunarla? Forse, solo quando capirà che le sorelle saranno pronte a staccargli le palle se prova solo a toccarla.
In lontananza vedo un vestitino nero brillantinato forse un po' troppo corto e dei capelli lisci neri che oscillano di qua e di là per ogni suo movimento.
Dafne.
La mia rovina.
Senza neanche accorgermene mi avvicino a lei.
Lei percepisce subito la mia presenza, infatti si volta subito verso di me.
<<Parker...>> dice con finta sorpresa.
<<Evans...>>. Dico con un sorriso stampato sul volto.
<<Non hai fatto nessuna attrazione?>> chiede.
<<No>>. Rispondo secco.
<<Perchè hai paura o...>>. Il mio volto cambia espressione velocemente.
<<Non ho paura>>. Dico prima che termini la frase.
<<Stavo per fare un giro sulla ruota panoramica. Dicono che lì in alto sia tutto più bello. Non hai mai provato?>>.
Oddio, perchè ora si sta comportando così?
Prima mi odia e adesso parla come se nulla fosse.
<<Mi piace guardare dal basso>>. Ammetto.
Dal suo volto capisco che adesso è curiosa.
<<Fidati che il modo da lassù è molto meglio>> . Replica
<<E perchè?>> chiedo con fare scherzoso. Forse vuole solo essere stuzzicata... per questo parla in questo modo.
<<Perchè e li che tutto si silenzia e che capisci quanta vita popola la terra. Dal basso sentirai solo chiasso, urla e suoni. In qualche modo, a volte e piacevole zittire quelle voci.>> spiega senza vergogna.
L'espressione sul mio volto cambia drasticamente.
"È lì che tutto si silenzia"
<<Guardare dall'alto non è come guardare dal basso perchè lì...>> dice indicando la cabina più alta della ruota.
<<Vedrai le persone come esseri minuscoli e ti sentirai per una volta il protagonista della tua storia. Non ci saranno altre persone ad intralciare la tua strada perché sei in alto. E quando sei in alto nessuno può toccarti. >> aggiunge.
La sua figura è imponente e sicura. Anche serena e calma.
Non ho mai visto Dafne così.
<<E perché dal basso non posso esercitare questo potere?>> chiedo curioso.
<<Non è giusto. Questo vuol dire dover affrontare sempre la vita con sacrifici. Se non fai sacrifici vuol dire che non arriverai mai in alto. La vita ti mette ostacoli ogni giorno>>. Aggiungo sicuro di me.
<<No>> sbotta Dafne.
<<E perchè?>> richiedo.
<<Perchè dal basso sembrerai uno dei tanti guardati dall'alto>>. Afferma.
<<È vero nella vita vanno fatti i sacrifici ma noi che viviamo per l'eternità non possiamo stare male per un eternità. Bisogna essere furbi e mai uguali agli altri>>. Aggiunge.
Resto sempre di più a bocca aperta.
<< Non sei neanche un po' curioso di conoscere il mondo dall'alto?>> chiede con la speranza negli occhi.
Forse questa sera l'alcool mi ha giocato brutti scherzi ma Dafne oggi sembra più bella del solito.
Non l'ho mai vista brillare così tanto.
<<Si lo sono ma...>> non riesco a terminare la frase perchè qualcosa mi blocca.
Mi blocca il palmo della sua mano voltato verso di me.
<<Fidati di me>>. Sussurra guardandomi negli occhi.
Quei occhi che dicono così tanto...
Senza esitare troppo afferro la sua mano.
Noto che lentamente ci avviciniamo alla ruota panoramica e che iniziamo a prendere posto per sederci.
Proprio in quel esatto momento la vista mi si offusca e i ricordi come incubi si impossessano della mia mente.
Mia madre che mi invita a raggiungere camera. Mia madre che apre la finestra e mi dice di avvicinarmi. Mia madre che mi spinge e...
<<Nathan, Nathan...>> la voce di fianco a me mi scuote dai brutti ricordi.
Senza accorgermene Dafne afferra il mio viso tra le sue mani e per poco I nostri nasi non si scontrano.
<<No, io credo di non->> sto per scendere ma proprio in quel momento sento la cabina sotto ai piedi oscillare.
La ruota panoramica è partita.
Quasi mi si ferma il cuore e chiudo gli occhi d'istinto.
<<Tranquillo>> sento la presa calda di Dafne sulla mia mano.
<<Ricorda, finchè sei in alto sei il protagonista e nessuno sarà mai in grado di raggiungerti. Nessuno può competere con te e nessuno può farti del male.>> dice incoraggiandomi
Ripeto queste parole nella mia mente.
Riesco a percepire la cabina arrivare sempre più in alto.
<<Apri gli occhi. Giuro che non te ne pentirai>>. La sua voce mi suscita curiosità.
<<Sei proprio sicura?>> chiedo.
<<Sicurissima>>. Il tono sicuro della sua voce mi trasmette sicurezza.
Apro gli occhi d'improvviso e resto pietrificato da ciò che ho davanti.
Le piccole luci che popolano le case, i negozi e i campi. La città della California vista dall'alto.
Uno spettacolo.
<<Qui nessuno può raggiungerci>> dice sorridendo Dafne.
Le sorrido a mia volta. Mi stava fissando per tutto questo tempo?
Il solo pensiero di mia madre scompare. Non riesco neanche più a pensarci con questa vista.
***********
A fine giro scendiamo dalla giostra.
<<Quindi ti è piaciuto?>> chiede
<<Molto>>
<<Grazie>>. Aggiungo.
Sono molto sorpreso da me stesso.
<<Okay... allora ci si becca a scuola, Parker>>. Dafne si volta e fa per andarsene ma...
Senza ragionare, pensare o riflettere afferro il suo polso e l'attiro a me facendo scontrare il suo petto con il mio.
<<Con te non ho ancora finito>>.
Prima che possa dire qualcosa mi fiondo sulle sue labbra.
Si incastrano perfettamente con le mie.
Sono affamato. Di lei.
Mi mancavano le sue labbra e il suo sapore.
Non riusciamo neanche a staccarci per prendere fiato.
Lei è Dafne. La mia rovina.
Pov Sydney
Torno a casa e la prima cosa che mi passa per la testa e quella di buttarmi sul letto.
Tolgo di fretta gli stivali e infilo il pigiama.
Devo dormire come minimo 12 ore.
Travis è stato molto carino ad invitarmi ma è successo di tutto.
Non doveva incontrare Dean. Sembra che lo faccia apposta. Sembra voglia rovinarmi la vita.
Mi dirigo verso il letto ma qualcosa mi blocca.
Proprio in mezzo al letto fra i due cuscini c'è un grande panda con un bigliettino.
Il panda assomiglia a...
Non mi dire che...
Mi fiondo sul pupazzo e afferro il bigliettino.
"I tuoi occhi lo desideravano e i miei occhi desiderano vedertelo tra le braccia"
Dean
Resto a bocca aperta.
Afferro il panda coccolandolo tra le mie braccia.
Sono felicissima ma perchè non lo ha dato a Tiffany?
Senza pensarci, ancora con il pupazzo tra le braccia afferro il telefono e clicco sulla chat tra me e Dean.
Attivo la fotocamera e scatto una foto con il pupazzo panda fra le braccia.
Senza pensarci troppo la invio, e lascio anche un piccolo messaggio.
"Ora anche il tuo desiderio si è appena avverato"
Spazio autrice
Grazie per aver letto il capitolo e per aver avuto pazienza.
💕🫶
Alla prossima.
Ig=lucyybloom00
Tik tok=angeebooks.7 o Lucy_bloom_
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