33. Noi risorgeremo

                    Pov Dean

<<Perchè ci hai riuniti qui?>>. Nathan mi fissa annoiato e con occhi assonati. 

<<Devo parlarvi di una cosa importante>>

<<Dov'è Logan?>> chiedo

Ho riunito entrambi nel mio appartamento e forse non è stata una buona idea.

Logan è intento a rovistare del cibo nel mio frigorifero.

<<Ma che vi mangiate nel vostro regno? Fa tutto cagare>>. Sbotta infastidito.

<<Cosa ti aspettavi di trovare esattamente?>> chiedo.

<<Cosce di pollo, merendine o del cibo normale>>. Lo guardo estasiato.

<<Vieni in salotto, penserai dopo al cibo>>. Lo afferro per un braccio fino a farlo sedere sul mio divano.

Mi avvicino a loro e uno sbadiglio di Nathan mi arriva dritto in faccia. Non potevo avere degli amici normali?

<<La questione Bob>>. Dico

<<Che palle!>> esclama Logan.

<<Ma è ancora vivo quello stronzo?>>. Chiede Nathan.

<<Bob non ha smesso di minacciarci e vuole addirittura che andiamo a portare delle prostitute in diversi locali.>>

Mi ha chiamato proprio stamattina.

Non riesco a spiegarmi perchè voglia altri soldi, ne è letteralmente pieno.

<<Dobbiamo in qualche modo sottrare quel video a Bob>>. Dico deciso.

<<Se quel video esce fuori il Regno Innay ci decapita uno a uno>>. Mormora Nathan.

<<Dobbiamo trovare un piano>> dichiara Logan.

<<Esatto>>.

Restiamo in silenzio per un breve istante. Ognuno di noi sta pensando a qualcosa di diverso.

<<Secondo me dovremmo dirlo alle sorelle Evans>>. Afferma il mio amico stupido.

Lo fulmino con lo sguardo. Se ne sta a gambe aperte sul mio divano a mangiare delle patatine.

<<Non ci pensare nemmeno, Logan>>. Lo avverto.

Bob ormai conosce Sydney e anche le sue sorelle.

<<Dean ma se chiamassi tuo pad->>. Nathan non termina la frase che lo zittisco con uno di quei sguardi carichi di rabbia.

Non chiamerò mai mio padre.

Non ho bisogno del suo aiuto.

<<Non nominarlo neanche>>.

Poco dopo un cellulare vibra in segno di una chiamata.

Logan estrae il cellulare e risponde.

Rivolgo uno sguardo a Nathan in cerca di un piano ma sembra che non abbia idee.

Vedo Logan riposare il telefono nella tasca dei jeans dopo qualche minuto.

Lo guardo curioso.

<<Era Tiffany. Da come ho capito organizzeranno una specie di fiera qui in città e voleva che donassi dei soldi>>. dice stufo.

D'improvviso un'idea si fa spazio nella mia mente. Quasi come un fulmine.

<<Hai donato?>> chiede Nathan.

<<fratello, ho 3 euro sul conto>>. Lo rimbecca Logan.

<<Ragazzi>>. Attiro i loro sguardi su di me.

<<Ho un'idea>>. Aggiungo

<<Sputa il rospo>>.

<<Visto che le sorelle Evans sono fuori uso e chiamare mio padre non è un opzione direi di sfruttare il trio popolare della scuola>>. Dichiaro.

<<Non vorrai...>> Nathan non termina la frase che lo precedo.

<<Useremo Tiffany, Eleonora e Jasmine come esca>>. Affermo.

Il volto di Nathan è quasi sconvolto mentre quello di Logan impassibile.

<<Dean e pericoloso. Tutte e tre non hanno nulla a che fare con il nostro mondo paranormale>>. Dice il biondo.

<<Non sapranno nulla. Sappiamo tutti che Bob è un pedofilo che si approfitta delle ragazze. Mentre loro lo sedurranno per pochi secondi noi prenderemo la cassetta e ce ne andremo>>.

Sembra che io abbia ideato un ottimo piano.

<<Ho la sensazione che finirà molto male>>. si lamenta Nathan.

<<Come facciamo a convincerle?>> chiede Logan.

<<Tranquillo>>. Afferro il cellulare dalla mia tasca e digito il contatto di Tiffany.

Dopo brevi squilli risponde.

<<Dean?>> chiede dall'altro capo.

<<Ciao, Tiffany>>.

<<Dovrei chiederti un piccolo piacere>>. Aggiungo.

<<Mhmh?>>

Riesco già ad intuire che questa proposta avrà dei doppi fini.

<<Tu, Eleonora e Jasmine dovreste venire con me e i miei amici a sedurre un uomo. Ci metteremo poco e vi promettiamo che non vi accadrà nulla.>> dichiaro.

C'è silenzio per un breve istante.

<<Perchè dovremmo sedurre un uomo?>> chiede curiosa.

Chiudo gli occhi infastidito.

Ma i cazzi suoi non può farseli?

<<Quest'uomo ha qualcosa che mi appartiene>>. Dico

<<Cos->> la interrompo sapendo già cosa vuole sapere.

<<Un video>>.

<<Quindi ci stai si o no?>> chiedo prima che voglia sapere altro.

<<Ci sto. Che ora?>> tiro un sospiro di sollievo.

<<Tra 1 ora sono da te>>. Affermo.

Stacco in fretta la chiamata e mi volto verso I miei amici.

<<Ci siamo. Andiamo a riprenderci quel video>>.

1 ora dopo

Ho parcheggiato la macchina fuori casa di Tiffany circa 10 minuti fa.

<<Ma che cazzo sta facendo?>> chiede Logan spazientito.

Intanto Nathan di fianco a me ha una sigaretta fra le labbra e sembra già stanco di questa situazione.

<<Se non riusciamo a prendere il video?>> chiede voltandosi verso di me.

<<Non esiste la frase "non c'è la faremo" ce la dobbiamo fare>>. Affermo deciso.

Dopo pochi minuti vedo Tiffany ed Eleonora venire verso di noi.

Manca un componente.

<<Jasmine?>> chiedo.

<<Non sappiamo che fine abbia fatto. Non risponde ai messaggi e chiamate>>. Dice Eleonora.

È avvolta in una gonna di pelle molto corta e un top che lascia bene in vista il suo fisico snello. Sale in auto e si sporge verso Nathan cercando di farsi notare.

Il mio amico non la degna di uno sguardo perchè troppo perso nei suoi pensieri guardando davanti a sè.

Logan invece sembra essere a suo agio attaccato al finestrino.

Tiffany indossa la stessa gonna di Eleonora con la differenza che ha un top di un colore diverso.

<<Devo dire che vi siete conciate molto bene per l'occasione>>. Dice con un sorrisino Logan.

<<Lo sappiamo che siamo belle>>. dice Tiffany vantandosi.

Afferro il volante e premo sull'acceleratore.

Voglio che tutto finisca il prima possibile.

******************

Per tutto il viaggio Logan non ha smesso di fare le sue battutine poco sensate ma finalmente siamo arrivati.

Scendiamo velocemente fino ad essere davanti casa di Bob.

<<Ragazze>>. Richiamo la loro attenzione su di me.

Eleonora si mette di fianco a Nathan chiedendogli una sigaretta.

<<bussate alla porta di Bob e dite che siete un regalo da parte di Gerard Heart>>.

Gerard e uno spacciatore amico di Bob. Per anni Bob mi ha dato commissioni e una di queste era chiedere la droga a Gerard.

<<okay>>. Mormora Tiffany.

<<Se vi succede qualcosa basta che urlate o mandate un messaggio. Noi siamo lì con voi>>. Dichiara Nathan.

Le ragazze si dirigono verso la casa di Bob e io, Nathan e Logan ci nascondiamo nel retro.

<<Nathan, tu ispeziona il piano di sopra mentre Logan, tu scendi giù nella cantina. Io mi occupererò del piano di sotto.>> sussurrò.

<<Ma il tuo piano è il più pericoloso. Se Bob ti vede...>> sussurra Logan.

<<Non mi vedrà. E poi posso tenere sotto d'occhio le ragazze>>. Provo a convincerli.

Entrambi annuiscono e appena Bob apre la porta a Eleonora e Tiffany noi ci intrufoliamo dalla porta del retro in meno di un secondo.

Nathan sale al piano di sopra mentre Logan si dirige giù in cantina.

Vado dritto in un piccolo studio dove Bob mi ospita ogni volta. Apro velocemente i cassetti attento a non fare rumore ma oltre a carte e libri senza senso non trovo nient'altro.

mi sporgo fuori alla porta per  vedere cosa sta succedendo nel salotto.

Bob è seduto e stringe tra le dita uno spinello mentre guarda con malizia il corpo di Tiffany e cinge con un braccio il fianco di Eleonora.

Mi viene quasi da vomitare.

Procedo ad aprire altri cassetti finchè non sento la voce di Logan dagli auricolari.

<<Avete trovato qualcosa>>. Mormora.

<<Per ora nulla. Il piano di sopra è immenso>>. Dice Nathan.

<<Io ho perlustrato tutta la cantina ma non c'è nulla. Se vuoi posso salire e darti una mano>>. Replica Logan.

<<Logan ora non puoi salire. Ci sono Bob e le ragazze in salotto e potrebbero vederti>>. Rispondo.

<<Cazzo>>. Sussurra.

Decido di non distrarmi e aprire un piccolo cassetto. Ciò che trovo mi raggela e decido di afferrare il fascicolo di carta.

Sopra c'è scritto il mio cognome.

"Valava"

Sfoglio le pagine non credendo ai miei occhi.

"Contratto di sorveglianza verso l'erede al trono Dean Valava"

Incredulo sbatto le palpebre più volte.

Mio padre ha stilato un contratto con Bob di sorveglianza?

Ha chiesto a Bob di tenermi sott'occhio per questi anni in cui sarei stato nel mondo umano.

Ma lui non lo sa che Bob non ha fatto altro che usarmi.

O forse anche questo rientrava nel contratto?

Afferro il fascicolo e mi dirigo verso la sala da Biliardo.

<<Vi va di fare una bella partita a biliardo con me, belle ragazze?>> chiede con quella voce da pervertito.

Faccio segno a Tiffany di no ed entro subito nella stanza.

<<Sai mi andrebbe un bel drink>>. Dice.

Chiudo la porta alle mie spalle e inizio a cercare tra il disordine.

D'improvviso la voce di Bob si fa più vicina e i passi più pesanti.

Mi fiondo verso la piccola stanza in cui sono presenti gli attrezzi e le stecche per giocare a biliardo. Sento la porta aprirsi e i passi di Bob farsi più vicini.

<<Oh, caro dove vai?>> chiede Eleonora cercando di attirare la sua attenzione.

<<Ho dimenticato il mio cellulare qui dentro. Arrivo subito.>> dice.

<<Ah e... preferibilmente vi vorrei sul mio divano a gambe aperte perchè non ho tempo da perdere>>. Aggiunge.

Vado in panico.

Ancora non abbiamo trovato nulla e non posso permettere a Bob di approfittarsi di due ragazze.

Vedo dalla fessura le ragazze uscire e Bob che infila il telefono in tasca. Quando sta per uscire qualcosa cade dalla sua tasca creando un forte rumore. L'oggetto si scontra con il parquet.

Mi acciglio subito vedendo di cosa si tratta. La video cassetta con il video. La porta sempre con sè.

La raccoglie ed esce fuori.

<<Cazzo>>. Sussurro nell'auricolare.

<<Cosa?>> chiedono all'unisco entrambi.

<<Bob porta sempre con sé la cassetta. E nella tasca posteriore dei suoi Jeans>>. Li avverto.

Nathan impreca.

<<Dobbiamo sbrigarci perchè Bob vuole scoparsele>>. Dico in preda all'ansia.

<<Ho un'idea>>. Dice Nathan.

<<Logan fai cadere qualcosa di molto pesante giù in cantina. Attirerà l'attenzione di Bob. Da lì nasconditi e tu Dean dì alle ragazze cosa devono fare per prendere la cassetta>>.

Resto incredulo dal piano di Nathan.

<<Wow fratello. Sei un forte!>> esclama Logan.

Porto una mano sulla fronte. Come fa Logan ad essere così sarcastico in momenti meno opportuni?

Esco in fretta da quella piccola stanza e mi sporgo nel corridoio.

D'improvviso un forte rumore fa sobbalzare tutti e coglie sull'attenti Bob che si stava per buttare su Tiffany.

<<Cos'è?>>. Chiede Eleonora con paura.

<<Vado a controllare. Quando torno vi voglio nude>>. Si tocca la barba lunga e va via.

Di corsa attiro l'attenzione di Tiffany.

<<Ha la cassetta nella tasca posteriore dei Jeans. Provate a togliergliela>>. Sussurro.

Eleonora mi fa capire con il labiale che vuole andarsene ma le dico di resistere.

<<Eccomi qui...>>. La voce di Bob mi fa sobbalzare e finisco nella prima stanza che mi capita.

<<Era solo caduto il vecchio lampadario della mia bis nonna. Aveva un valore di 40.000 mila dollari ma non fa nulla>>. Spiega semplicemente come se quei soldi fossero il nulla.

Chissà quanti ne ha...

Trattengo una risata mentre immagino la scena di Logan che tira giù un lampadario. 

Tiffany circonda Bob davanti abbracciandolo mentre Eleonora fa lo stesso da dietro.

Cosa stanno facendo esattamente? Un lento a tre?

D'improvviso sento qualcosa picchiettare sulla mia spalla e dallo spavento mi volto pronto a tirare un pugno. Mi ritrovo la faccia di Nathan ad un centimetro dalla mia e il pugno sospeso a metà.

Fa un passo indietro allontanandosi e io depongo le armi.

<<Ora che le ragazze afferrano la cassetta come tiriamo Logan da li sotto?>>. Chiede Nathan.

Ci rifletto un secondo.

<<Ho un'idea>>. Dico con un mezzo sorrisetto di soddisfazione.

Eleonora mette le mani nelle tasche di Bob mentre Tiffany continua a strusciarsi su di lui. La estrae è la infila nella scollatura del suo top.

Qui capisco che è il momento di attivare la mia idea.

Faccio cenno a Tiffany verso la porta  da cui sono entrate e mi dirigo verso una finestra presente nel corridoio.

Con un calcio spacco il vetro che si frantuma in mille pezzi e io e Nathan iniziamo a correre verso la porta sul retro.

L'allarme messo da Bob  inizia a suonare creando una grande confusione.

<<Logan, esci da lì dentro>>. Lo avverto dall'auricolare.

Quando io e Nathan siamo fuori vediamo già le ragazze davanti all'auto.

<<Muovetevi!>>. Urla Eleonora.

Questa esperienza l'avrà traumatizzata.

Saliamo in auto sperando che Bob non ci abbia visti.

<<Vuoi partire?>>. Chiede Tiffany.

<<Manca Logan>>. Dice Nathan.

Per un attimo il cuore mi si ferma per l'ansia.

Se Bob ha beccato Logan?

<<Logan!>> inizio ad urlare dall'auricolare.

Nessuna risposta.

<<Logan!>> riprova Nathan.

Apro la portiera dell'auto con furia già pronto a precipitare dentro e picchiare a sangue Bob.

Sto per incamminarmi ma qualcosa afferra il mio polso.

<<Dove credi di andare?>> chiede una voce che mi fa tornare il battito regolare.

<<Porca miseria! Logan mi hai fatto spaventare>>. Gli do una forte spinta. 

<<Scusa fratello. Ma era troppo divertente riprendere Bob mentre era impanicato perchè ho rotto un lampadario di diamanti dal valore di un milione di euro>>. Il mio amico ride fra sé e se.

<<Logan, ma sei impazzito?!>> sbotto.

Afferra il cellulare e mi mostra il video. l'espressione di Bob e disperata  quando vede il suo lampadario di diamanti distrutto. Guardando il video noto che giù in cantina ha una collezione di lampadari costituiti da pietre preziose.

Mi scappa un sorriso carico di vittoria.

Ci ritroviamo in macchina dove questa volta a guidare e Nathan.

<<Dimmi che Bob non ti ha visto>>. Aggiungo.

<<No, è ovvio che non mi ha visto>>. Dice calmo.

Decido di mollare questa discussione.

<<Eleonora, dammi la cassetta>>. Ricordo che l'ha nascosta nella sua scollatura.

Eleonora guarda Tiffany e fa un sorrisino.

<<Solo se sarà Nathan a sfilare la cassetta dalla mia scollatura>>. Dice guardandolo maliziosamente.

<<Deve proprio farlo?>> chiede Logan.

Eleonora annuisce.

Guardo Nathan. Tira un sospiro e accosta la macchina al lato della strada.

Non ho mai visto Nathan disinteressato ad una ragazza che cerca attenzioni. Forse oggi è solo una giornata no perchè l'ho svegliato dal suo riposino.

Senza guardarla afferra la cassetta sepolta nella scollatura e la tira fuori porgendomela.

Lo ringrazio con uno sguardo per non aver dato di matto. Se Nathan non vuole fare una cosa, non la fa.

Da quando ci siamo conosciuti al liceo nel mondo umano per me è diventato un amico fondamentale e quando ho scoperto che anche lui possiede dei poteri mi sentivo meno solo.

Nathan e Logan sono gli unici amici di cui mi fido.

Arrivati davanti casa di Tiffany, Eleonora subito si fionda dentro mentre la ragazza dai capelli blu mi fa segno di seguirla.

Siamo appartati nel suo piccolo giardino a qualche metro dalla macchina.

<<Questo favore che ti ho fatto va restituito>>. Mi avverte.

<<Che cosa vuoi?>>. Chiedo andando dritto al punto.

<<Devi fingerti il mio ragazzo>>. Dice di botto.

Resto di stucco.

Io fidanzato con Tiffany? Io che non ho mai avuto relazioni e che  l'unica ragazza che voglio non posso  averla perchè e letteralmente la mia nemica?

<<Dai Tiffany... non puoi chiedermi una cosa del genere>>. Provo a convincerla che questa cosa non può accadere.

<<Potevo scegliere di non aiutarti. Potevo scegliere di non farmi toccare da Bob e dirgli che voi eravate lì pronti a rubare a casa sua. Ma non l'ho fatto Dean, quindi ripaga il favore>>. Afferma decisa.

Ha ragione.

<<E se non volessi avere una relazione con te?>> chiedo.

<<Conosco il posto in cui abita Bob. Dirò che mi avete mandata lì come esca per una video cassetta>>. Dice con un sorriso sfacciato sul volto.

Cazzo.

Mi ha ricattato. Tiffany mi ha ricattato.

Deglutisco il groppo in gola.

<<Quanto dovrebbe durare questa finta relazione?>> chiedo

<<Facciamo fino alla fine della scuola. Quindi più o meno 3/2 mesi>>. Sbarro gli occhi.

Essere il fidanzato di Tiffany per 3 mesi e come andare in carcere.

<<Allora?>> chiede.

Alzo gli occhi al cielo.

Non ho altra scelta.

<<Ci sto ma... solo in pubblico faremo i fidanzatini. Per il resto non presentarti a casa o mia o robe del genere>>. L'avverto.

Lei annuisce.

Ho  risolto un problema ma se ne e appena creato un altro.

                   Pov Clara

L'ansia aumenta a dismisura  non appena dalla porta d'ingresso fanno la loro entrata una signora alta dai capelli biondi corti avvolta in un completo elegante e di fianco a lei un uomo alto dai colori di Jasmine. Capisco all'istante che sono i suoi genitori.

Un' infermiera li raggiunge e li conduce nella stanza in cui è presente la figlia. Sanno che la colpa è mia? sanno cosa è successo?

Porto le mani sulle ruote della sedia a rotelle appena un capogiro si impossessa di me.

<<Clara?>> chiede la psicologa davanti a me.

Oggi dovrei affrontare il mio primo colloquio con lei.

<<Non sto molto bene...>>

<<Posso tornare nella mia stanza?>> chiedo.

<<Certo>>. Con gentilezza mi conduce nella mia stanza. Mi saluta appena si accerta che sia tutto apposto.

Appena noto il corridoio libero da infermieri vado verso la camera di Jasmine.

La porta è socchiusa ma riesco a sentire la voce dell'infermiere.

<<Vostra figlia è in coma. La testa ha sbattuto molto forte quando ha toccato il fondale>>. Spiega.

Noto i volti preoccupati dei genitori.

<<Come è successo? Noi non sapevamo nulla della partenza di nostra figlia per il Canada>>. Chiede il padre.

Un brivido risale lungo la schiena è mi faccio avanti per sentire meglio.

<<Sua figlia è un eroina. Ha cercato di salvare una ragazza che ha tentato il suicidio>>. Afferma l'infermiere.

<<Ma la ragazza ha voluto sfidare la vita e ha deciso di buttarsi. Credo che questa ragazza sia molto importante per vostra figlia Jasmine. Nessuno farebbe una cosa del genere.>> aggiunge.

<<Chi è questa ragazza?>> chiede  la madre con rabbia sul volto.

<<è una paziente. Anche lei ha subito danni.>> prova a spiegare

<<Voglio il nome>> dichiara la madre.

<<Clara Smith>>. Di colpo mi allontano dalla porta.

<<Se è possibile dottore. Vorrei trasferire mia figlia Jasmine nel nostro ospedale in California>>. Dice il padre.

<<Per me non c'è problema ma il volo per la California sarà molto lungo e i medici dovranno starle vicino in caso possa avere degli attacchi. Queste ore costerebbero una grande cifra>>. Spiega l'infermiere.

<<I soldi non sono il nostro problema>>. Afferma la madre.

Avevo capito da tempo che la famiglia di Jasmine fosse ricca.

<<Perfetto>>.

Vedo l'infermiere dirigersi verso la porta e con tutte le mie forze provo a spingere velocemente la sedia a rotelle per andare nella mia stanza.

<<Clara Smith?>> mi immobilizzo.

Cazzo.

Mi volto verso chi mi ha chiamato.

<<Si?>> chiedo.

<<Cosa ci fa qui?>> chiede l'infermiere.

<<Avevo bisogno d'aria>>. Dico la prima cosa che mi passa per la testa.

L'infermiere annuisce e va via.

Tiro un sospiro di sollievo. Ora che Jasmine andrà via resterò da sola qui. Sono già passate due settimane e io non ho il permesso di nessuno per andarmene visto che sono minorenne. 

I medici hanno provato a contattare mia zia e mia madre ma nessuno si degna di rispondere.

Sto per andarmene e magari farmi una bella dormita cercando di dimenticare tutto ma una voce mi immobilizza.

<<Clara Smith, giusto?>>. Chiede la donna che ho visto prima all'entrata.

Devo alzare la testa perchè con quel tacco 12 e molto più alta.

<<Si, sono io>>.

Si avvicina con passo lento ed elegante a me con fare minaccioso.

<<Non voglio perdere tempo. Non so perchè Jasmine abbia voluto sacrificarsi per una come te ma se mia figlia morirà sarà tutta colpa tua.>> infilzo le unghie nel mio maglione.

Ha ragione.

<<Se mia figlia morirà farò di tutto per farti finire in prigione. Mi basterà poco per far mettere in cattiva luce la tua famiglia. Soprattutto se c'è stato già un suicidio nella tua famiglia, giusto?>>. Chiede con un sorrisino.

Non riesco a trattenere una lacrima.

Mia sorella. Tutto ma non possono parlare di lei.

<<Era già mia intenzione lasciare in pace Jasmine>>. Dichiaro.

La sua espressione è indecifrabile.

<<Spero che manterrai questa promessa>>.

La madre di Jasmine si volta e torna nella camera in cui c'è la figlia senza degnarmi di un saluto.

Resto li ferma e guardare un punto non preciso pensando a ciò che possa aver fatto di male nella vita per meritarmi tutto questo.

                    Pov Susan

Conto fino a tre per farmi coraggio e bussare alla porta davanti a me.

Ricorda perchè lo fai Susan.

Logan mi ha costretto a dargli ripetizioni in cambio di un appuntamento con il ragazzo che mi ha ossessionato. Joker.

Forse sono patetica perchè Joker non si fa vivo da un po' e sarà stato colpa di quel stupido bacio. Forse ha capito che non so baciare o che sono una stupida bambina e non si è fatto più vivo.

Busso al campanello e poco dopo di fronte a me c'è proprio Logan.

Mi fa spazio per entrare e non perdo tempo ad analizzare il suo appartamento. Le pareti del salotto sono di un colore rosso accesso ma spostando gli occhi a sinistra questo rosso viene spezzato dal bianco che riveste le pareti della cucina.

Sembra essere tutto in ordine e mi chiedo se abiti da solo qui.

L'appartamento è molto grande.

<<So che te lo stai chiedendo. Si vivo con Nathan>>. Dice come a leggermi nel pensiero.

Mi irrigidisco pensando di poter essere sola con i due migliori amici di Dean Valava. Se questo è tutto un piano per rapirmi e ricattare le mie sorelle?

Indietreggio d'istinto.

<<Ei, che ti succede>>. Logan fa un passo verso di me e io ne faccio due indietro finendo dritta al muro.

I suoi occhi si scontrano con i miei provando a leggermi dentro. Notano la mia paura e preoccupazione.

<<Nathan non è in casa>>. Mormora allontanandosi da me.

Va a sedersi sul tavolo in cui sono presenti vari libri. Lo raggiungo provando a riprendere la calma.

<<Vuoi un bicchiere d'acqua?>> chiede.

<<No, grazie>>. Dico schiarendomi la voce.

Prendo posto di fianco a lui e sfoglio il libro di letteratura inglese.

Senza accorgermene le dita iniziano a tremare e provo in tutti i modi a farle stare ferme.

Quando sto per aprire un altro libro delle mani grandi afferrano le mie dita esili. Noto subito che le sue mani sono molto più grandi rispetto alle mie e che la sua presa e molto calorosa e confortevole.

Alzo lo sguardo incontrando le sue iridi nere e mi imbarazzo rivolgendo lo sguardo alle nostre mani.

<<Non ti farò del male, Susan. Non è mia intenzione e farò in modo che nessuno ti tocchi.>> la sua voce riesce a rassicurarmi.

Per l'alto imbarazzo tolgo frettolosamente le mie mani dalle sue ma me ne pento all'istante. Sento come un vuoto e vorrei riprovare su di me quella presa calda. 

<<Iniziamo da William Shakespeare>>. Mormoro.

1 ora dopo

Dopo un'ora Logan e riuscito a rispondere a tutte le mie domande e sono molto contenta per lui.

Mi alzo afferrando le mie cose con l'intento di andare via da qui.

<<Fammi sapere come andrà la verifica>>. Lo avverto rivolgendogli  un sorrisino.

Afferro la maniglia della porta intenta ad uscire ma la sua voce mi ferma all'stante

<<L'appuntamento con quel ragazzo...>>

<<Ci sarà il 20 aprile. Vi ho organizzato un appuntamento all'interno di un ristorante>>. Aggiunge.

Lo guardo perplessa. Come ha fatto a contattare Joker?

<<Come hai fatto?>>

<<Diciamo che ho i miei segreti....>> dice guardandomi con un sorrisino sul volto.

Trattengo una risata. Logan è sempre così radioso e divertente. Non ho mai incontrato un ragazzo così prima d'ora.

Appena chiudo la porta alle mie spalle provo un peso al petto.

Ora mi aspetta la commissione di Valava.

************

Quest' applicazione che usano qui nel mondo umano si chiama "google maps" e serve per riuscire a raggiungere i posti desiderati. Nel Regno Innay invece seguiamo le impronte degli animali. Ogni animale porta ad un luogo diverso, per esempio se ci sono impronte di cavallo significa che stiamo raggiungendo la foresta di sangue oppure se ci sono impronte di gatti stiamo raggiungendo il villaggio selvatico.

Ora questo "google maps" mi ha portata in un vicolo molto stretto e poco igienico. 

Riesco a vedere le blatte arrampicarsi sui muri e i gatti rovistare nella spazzatura.

Sono appena arrivata a destinazione.

Mi guardo intorno in cerca dello spacciatore. Questi luoghi  mi fanno paura.

<<E tu saresti la nuova schiavella di David, giusto?>>. Una voce mi fa sobbalzare e d'istinto porto la mano alla tasca in cui è nascosto un piccolo coltellino.

<<Piacere sono Jacob il fidato spacciatore di David Valava>>. Mi porge la mano.

La guardo con disgusto ma decido di accettare per non sembrare scortese.

<<Cosa ti serve?>> chiede.

Apro il messaggio in cui Valava mi ha scritto i grammi di Ninfa da prendere.

Quando alzo per un breve istante gli occhi su di lui, lo noto aprire vari borsoni. È un uomo grezzo e puzza da morire.

<<100 grammi di ninfa>>.

Il tizio di nome Jacob annuisce ed estrae varie bustine contente diverse sostanze.

Non ha paura che la polizia lo becchi?

<<Tu come ti chiami, piccola?>> chiede

Merda, non voglio dirgli il mio vero nome.

<<Mi chiamo Beatrix>>. Mento.

<<Bel nome>>. Mi dice guardandomi e passandosi la lingua sul labbro inferiore.

<<Ti piace questo posto?>>

<<No>>. Rispondo senza il minimo controllo. Me ne rendo conto troppo tardi.

Ci vuole tutto questo tempo a trovare della ninfa?

<<L'hai trovata?>> chiedo.

<<Quasi, bea. Sai la ninfa è una roba forte e se qualcuno scopre che la vendo il Regno Innay farebbe a pezzettini il mio corpo e lo darebbe in pasto ai lupi>>. Mormora guardandomi intensamente.

Mi sta mettendo a disagio.

<<Quindi perchè non ti piace questo posto?>> chiede estraendo una bustina.

<<Sai... la gente qui non sembra così tanto gentile>>. Provo ad inventare  una scusa.

Qui sono tutti alcolizzati e drogati e per tornare viva a casa dovrei prendere un taxi.

Jacob si avvicina a me e I nostri nasi per poco non si sfiorano. A me viene da vomitare per L'odore orrendo ma mi trattengo.

<<Hai ragione Beatrix. Qui le persone non sono affatto gentili>>. Mi lascia fra le mani una bustina contenete 100 grammi di ninfa è  va via superandomi.

Resto li immobile non credendo a ciò che ho fatto. Ho appena comprato della droga.

Se le mie sorelle lo venissero a sapere non crederebbero ai loro occhi. Perchè non sono più la piccola bambina di cui si prendevano cura.

                  Pov Sydney

Dopo la seconda ora tutte le classi sono radunate nei corridoi e c'è un gran casino. Ma è proprio tra questa folla che non vedo Dean.

Dove sarà finito?

Saluto mia sorella Susan che di corsa si affretta a raggiungere l'aula di arte. In questi giorni è davvero strana.

L'ora di ricreazione finirà a breve e devo sbrigarmi a trovare il mio armadietto tra questa folla.

Appena mi avvicino a mia sorella Dafne intenta a litigare con un ragazzo del secondo anno dall'ingresso fa la sua entrata Dean.

Ma non solo Dean, di fianco a lui c'è una chioma blu che riconosco.

Tiffany.

Appena poggio I miei occhi su loro due li vedo molto vicini. Per un attimo esito che sia un malinteso... ma poi vedo le loro mani incrociate e il mio cuore si ferma. 

Sgrano leggermente gli occhi.

Perchè Dean tiene per mano Tiffany?

Entrambi attraversano il corridoio ignari delle occhiate che tutti gli studenti rivolgono a loro.

"Dean Valava, il ragazzo misterioso che non vuole relazioni si è appena fidanzato"

Guardo tutto ciò abilità e provo una morsa al petto.

<<Ho sentito dire che si sono fidanzati>>. sussurra uno studente di fianco a me.

La sera prima mi ha portato in un posto pazzesco, nel suo posto preferito e mi ha fatto intendere che avesse portato solo me prima d'ora.

Ora credo proprio che anche Tiffany conosca il suo posto preferito.

Distolgo lo sguardo dalle loro figure e mi dirigo dritta al mio armadietto.
Ad ogni passo sento il cuore sgretolarsi. Cosa mi sta succedendo? perchè mi sto innamorando?

Dio! Sembra fatto apposta. Si sono fermati proprio lì davanti. Impreco tra me e me.

Sul volto di Dean non traspare nessuna emozione mentre quello di Tiffany e al settimo cielo.

Mi ritrovo proprio lì davanti a loro e lo sguardo di Dean si sofferma su di me. Resto li come immobilizzata mentre Tiffany mi guarda con un sorriso.

Vorrei dirgli che deve andare a fanculo e che tutto ciò che mi ha detto e solo una grandissima cazzata. Ma non ci riesco.

Noto Dean schiudere le labbra. Vuole parlare ma non ci riesce perchè le labbra di Tiffany si spingono sulle sue ed è in quel momento che con non curanza li sorpasso.

Afferro il libro di letteratura inglese dall'armadietto e mi dirigo in classe senza voltarmi. Sento le lacrime impossessarsi dei miei occhi ma le trattengo.

È tutta colpa mia se per un attimo ci ho creduto.

Dean Valava non merita nulla da me. Mi sono illusa che qualcosa potesse cambiare ma il destino ha già scritto il mio futuro e di una cosa è certa. Due persone provenienti da famiglie rivali non posso stare insieme e se voglio portare onore a mio padre allora forse dovrei completare la mia missione. È per questo motivo che sono qui.

Uccidere Dean Valava.

Spazio autrice

grazie per aver letto il capitolo💕

Vi aspetto al prossimo aggiornamento e spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Ig=lucyybloom00

Tik tok= angeebooks.7













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