16. What do you want from me?

"Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti"
(William Shakespeare)

                     Pov Susan🎀💫

Guardo Clara negli occhi. 

Perchè sta tremando ed è così in ansia?.

<<Clara cosa succede?>>. Mi avvicinò poggiandole le mie mani sui suoi fianchi.

Mi guarda con un luccichio negli occhi e non capisco che gli prende.

<<Susan io...>>. La campanella vibra in segno dell'inizio della lezione e io vado in panico.

<<Oddio!. Devo andare scusami oppure la prof di Chimica mi uccide>>. Mi stacco da lei e corro verso l'aula.

La lascio li sola ma giuro che dopo tornerò da lei.

I corridoi sono già vuoti e a me già sale l'ansia visto che la professoressa di chimica ha già richiamato mia sorella Sydney e io non voglio fare la stessa fine.

Varco l'ingresso è per fortuna ancora non è arrivata ma ogni studente è al proprio banco.

E ora dove mi siedo?.

Nelle prime file non c'è neanche un posto libero ma da lontano vedo Chris all'ultimo banco farmi cenno di sedermi vicino a lui.

Lo raggiungo e prendo il mio posto.

<<Come va?>>. Mi chiede con  un sorriso.

<<Bene ma potrei stare molto meglio>>. Con tutte le cose che sono successe...

Vedo la professoressa entrare e iniziare a preparare il computer con tutta la roba per la lezione.

Ma dove è finita Clara?.

Ho abbassato la suoneria del cellulare ma sento una vibrazione provenire dalle tasche dei jeans.

Non prenderlo, sei a lezione.

Provo a restare concentrata guardando la prof ma la curiosità mi divora.

Sfilo il telefono dai Jeans e vedo una notifica da Joker.

Joker?. E che vuole?.

Joker💚

Chiacchiera poco con il tuo amichetto e presta attenzione alla lezione.

                                                                                                                                                            Chi ti ha mai detto che
                       sono seduta vicino ad
                     un mio amico maschio?

Ti basta sapere che si chiama
Chris?.

Sgrano gli occhi. Lui come fa a sapere di Chris?.

                                                                                                    Sei in classe?.

Chi lo sa Harley....

Provo a nascondere il telefono più sotto il banco. Non voglio che la prof mi scopri.

Guardo ogni studente in questa aula ma sembra che nessuno abbia il cellulare.

Però...  alla seconda fila c'è Patrick Wilson che sta scrivendo a qualcuno.

Se è lui?.

Provo a spormi più avanti ma è ovvio che se sono all'ultima fila non riesco a vedere un cazzo.

Oddio ho detto una parolaccia!.

Ora Dafne sarebbe fiera di me.

Patrick e robusto mentre Joker no...

<<Stai cercando qualcosa?>>. La voce di Chris mi risveglia.

<<No, tranquillo>>. Provo a tirare su un sorriso mentre lui torna ad ascoltare la lezione e io a chattare con uno stalker.

Fare queste cose non è da Susan Evans.

Se mi stai scambiando per Patrick Wilson spero ti si cavino gli occhi.

                                                                                                                                                                     Cosa hai contro quel
                            povero ragazzo?.

Non è neanche un po' sexy
Come me.

Subito dopo questo messaggio mi arriva una foto.

Quello che i miei occhi stanno guardando portano le mie guance ad arrossire come pomodori e a sentire addirittura bruciore.

La foto è di Joker a petto nudo dove non si vede bene il volto ma il suo corpo muscoloso sudato, dove gli addominali si vedono alla perfezione.

E io ora come faccio a eliminare questa foto dalla galleria?.

Maledetto Joker!.

Smettila di arrossire come
  una bambina.

                                                                                      Ora sei a petto nudo?.

   
Le dita mi tremano.

Purtroppo è una foto vecchia ma se vuoi domani mi farò trovare sotto casa tua senza maglietta.

Decido di spegnere il telefono e farla finita. Devo ascoltare la lezione oppure saranno guai.

<<Signorina Evans>>. La prof mi richiama e io sobbalzo.

<<Si?>>.

<<Ha il viso tutto rosso si sente bene?>>. Mi tocco il volto che scotta.

<<Si. Non si preoccupi sto bene>>. provo ad essere convincente.

Quella foto è stata in grado di farmi arrossire così tanto?.

                        Pov Clara                                                

Le sue mani si poggiano sui i miei fianchi e mi irrigidisco.

È così bella anche quando litighiamo.

<<Susan io...>>. La voce mi trema.

La campanella dell'inizio della nuova lezione suona e Susan va subito in panico.

<Oddio!. Devo andare scusami oppure la prof di Chimica mi uccide>>. Si stacca da me e corre verso l'uscita.

Rimango lì ferma come una statua. Non sono riuscita a esprimere i miei sentimenti per la decima volta da quando ci siamo conosciute.

Ho fallito di nuovo come tutte le altre volte.

Senza il mio permesso le gambe cedono e cado in ginocchio. Una lacrima mi riga il viso, più lacrime.

Per lei sono solo un'amica perché non me lo ficco in questa testa di cazzo!.

Allora perché il modo in cui mi parla, in cui mi ha toccato prima e come ogni volta sia sempre al mio fianco mi fa innamorare di lei?.

I miei singhiozzi che non riesco a controllare riempiono tutto il bagno ormai vuoto.

Solo io non sono a lezione e come una stupida sto piangendo per una ragazza che non avrò mai.

 La porta si apre senza preavviso. Provo a ripulirmi il viso con i palmi delle mani ma ormai il mascara e colato e ho fatto solo un pasticcio.

I passi della ragazza si fanno più vicini. Ti prego non rivolgermi la parola.

<<Stai bene?>>. Questa voce la riconosco subito. Sbarro gli occhi e provo a pulirmi più in fretta il viso per l'imbarazzo.

Jasmine la ragazza che fa parte del gruppetto di quelle galline, non posso farmi vedere in queste condizioni da lei.

<<Si?>>. Provo a nascondere il viso nella mia felpa.

<<Stai piangendo?>>.

Perché ora si preoccupa?

<<No, tranquilla sto bene>>. Si inginocchia come me e non faccio a meno di dargli una sbirciata.

I suoi occhi verdi smeraldo si scontrano  con i miei neri profondo.

Ha delle lentiggini davvero belle.

Una ciocca dal lato dei miei capelli metà rossi mi ricade sul viso e prima che possa spostarla se ne occupa Jasmine rivolgendomi un sorriso.

<<Non ti obbligo a sfogarti con la prima sconosciuta che ti ritrovi nel bagno delle ragazze ma sono sicura che chi ti ha ferito non merita le tue lacrime>>. La guardo con gli occhi lucidi.

In effetti lei non mi conosce visto che sono "invisibile" in questa scuola ma lei... beh è tra le più popolari.

<<Perchè non sei a lezione?>>. Chiedo.

<<Avevo arte e detto sinceramente quel professore e un rompa cazzo quindi ho optato per la scusa di andare in bagno>>. Mi scappa una risata.

<<Queste che stai usando spero siano lacrime di gioia...>>. Aggiunge mentre continuo a ridere.

<<Allora meglio che vai oppure il tuo professore "rompa cazzo" ti verrà a cercare anche in bagno>>. Si alza e mi rivolge un ultimo sguardo.

<<Ci si becca in giro>>. mormora.

5 minuti fa piangevo. Ora invece mi ritrovo un sorriso sul viso.

Grazie Jasmine Cohen.

                   Pov Sydney                                                        

Entro in casa sbattendo la porta. Questa sera le mie sorelle non ci sono quindi potrò sfogarmi come riesco sempre.

Cazzo perchè non riesco a controllare la rabbia!.

Di scatto rovescio un vaso che c'era sulla penisola della cucina che sotto i miei occhi si fa in mille pezzi.

La rabbia riesce a prendere sempre il sopravvento sul mio corpo ma non posso cedere oppure distruggerò mezza città.

C'è solo un modo per fermare questa rabbia.

 Farmi del male.

Guardo le mie unghie ormai affilate che non taglio da un paio di mesi.

Il mio cuore dice di fermarmi perché questo vorrà dire nascondere altre cicatrici sul mio corpo, ma la testa....

La testa dice che ho tutte le ragioni per farlo. Non romperò tutta casa, questo momento passerà e sarà solo di passaggio il dolore per i graffi.

Questo potrà farmi sentire meglio.

Guardo le mie unghie, il mio interno braccia.

Durerà solo 2 minuti sarà indolore vero?.

In realtà so che non sarà così.

***************

Una doccia calda era proprio quello che ci voleva.

Esco dal box doccia agganciando un  asciugamano intorno al petto che copre anche le mie parti intime e lascia solo le gambe in vista. I capelli sciolti bagnati sgocciolano sul pavimento.

Nel silenzio assoluto il mio cellulare vibra in segno di un messaggio.

Ora chi cazzo vuole rompere i coglioni?.

Sconosciuto

Come te la spassi
donna angelo?

                                                                                                Come hai fatto a trovare il mio  numero?

Dopo quello che è successo nell'aula di musica lo disprezzo con tutto il mio cuore. Per me è morto l'esatto momento in cui ha detto quelle parole e non ci vedevamo più al parco per parlare da bambini.

Ho delle doti nascoste.

                       Tipo fare lo  stronzo ?                        

                                           Cosa vuoi?

Sono fuori casa tua. Aprimi.

Sgrano gli occhi all'ultimo messaggio.

In che senso sono sotto casa tua?.

Il campanello vibra in segno del suo arrivo. Inizio a mordicchiarmi il labbro.

Mi fermo e penso.

Ho solo un unica soluzione.

Vado un cucina, estraggo un cortello e mi dirigo alla porta.

I miei capelli sgocciolano ancora sul pavimento.

Al mio 3 apro e gli salto addosso.

1

2

3

Apro di scatto la porta e mi fiondo su di lui inchiodandolo alla parete del corridoio.

Impugno il cortello e con una spinta provo a infilzarglielo sul braccio ma come se mi avesse previsto si scassa facendo finire il cortello sulla parete.

La situazione si inverte, ora sono io alla parete.

<<Pensavi davvero di farmi paura con un solo asciugamano che copre il tuo corpo. Sai se ti muovi ancora per un po' non reggerà e non che a me dia fastidio la visione del tuo corpo nudo  ma se qualcun altro ti vede non mi controllerò>>. mormora già arrabbiato per l'idea che qualcuno possa vedermi.

 <<Cosa cazzo sei venuto a fare qui!>>. Sbotto incazzata.

<<Hai presente quelle sere che ti avevo promesso per non farti uscire con quel topo di fogna?>>. si spettina il ciuffo.

<<Si chiama Travis e comunque si ricordo di quanto sei stato coglione>>. Faccio una smorfia schifata.

<<Ora sono qui per prendermi le mie responsabilità>>. Alzo un sopracciglio e scoppio a ridere.

<<E sentiamo come?>>.

<<Tu vestiti e ci penso io>>.

 Perfetto.

Gli chiudo la porta in faccia e mi incammino verso camera mia.

Susan non so dove sia mentre Dafne e ad una festa.

Direi menomale perché se avessero visto Dean ora già sarebbero pronte all'attacco

Decido di indossare una semplice felpa, dei jeans a zampa e le  air force.

Passo veloce il phone e do una sistemata al volto. Mascara, correttore e un po' di matita nera sotto gli occhi.

Scendo giù riapro la porta e me lo ritrovo appoggiato al muro con il capo calato sul cellulare.

Indossa una giacca di pelle che devo dire gli dona.

<<Sono pronta>>. Alza il capo mi analizza e inizia a incamminarsi verso l'auto.

<<dove andiamo?>>.

<<Inizia a fare poche domande>>. Dice con tono severo.

Menomale che ho portato un cortellino in tasca. Non si sa mai se mi viene la voglia di ucciderlo.

Il viaggio in auto è abbastanza silenzioso e inoltre non so neanche dove mi stia portando.

E se.... se il suo piano e fregarmi è uccidere me?.

Di scatto mi butto su di lui facendolo frenare bruscamente.

<<Che cazzo>>. Sbotta nervoso

Estraggo il cortellino dalla tasca e gli è lo punto in gola.

<<Se il tuo piano e portarmi da qualche parte isolata per uccidermi stai sbagliando persona>>. La sua risata scoppia nell'abitacolo mentre alcune macchine dietro suonano il clacson.

Cazzo sono a cavalacio sul suo corpo mentre gli punto un cortello in gola e ho fermato mezza autostrada.

Le sue mani si posano sulle mie cosce e risalgo più su. Anche avendo dei jeans lunghi il suo tocco mi manda in tilt.

<<Donna angelo so che hai una voglia matta di toccarmi ma tranquilla stiamo andando lì>>. Mi indica il posto è scendo dal suo corpo.

È un negozio di strumenti?.

<<Mi sparerei più tosto che toccarti>>.

Dopo quel episodio alquanto strano arriviamo subito al posto indicato e faccio una smorfia di disapprovazione.

<<Se il tuo scopo è quello di convincermi a ritornare a fare lezione da te scordatelo>>.

Bastardo.

<<Tranquilla, non sono qui per questo>>. mi dice rassicurandomi.

<<Anche perché dovresti pregarmi...>> farfuglio.

Si volta nella mia direzione.

<<pregarti?. In che modo sentiamo?.>>.

<<Sai non sono uno che prega per aver ciò che desidera.... più  che altro sono gli altri a pregare me>>.  Aggiunge.

Cazzo ma stiamo ancora parlando di chitarre?.

Penso che il mio rossore sul viso sia ben evidente.

Senza dire nulla entriamo nel negozio.

Dean saluta con un cenno il proprietario e si dirige verso il reparto chitarre elettriche.

Mi soffermo a guardarle. Sono tutte bellissime e di diversi modelli ma solo una cattura la mia attenzione.

Una chitarra elettrica rosso fuoco che sembra sbrilluccicare rispetto le altre.

Sul rosso fuoco ci sono disegnate anche delle piccole stelle nere che la rendono più particolare.

<<Bella eh?>>. Dice la voce di fianco a me.

<<Stupenda>>. Aggiungo

Molto probabilmente ho gli occhi lucidi per la bellezza.

<<Se ti piace così tanto perché non la compri?>>. Alzo il capo incontrando i suoi occhi.

<<Ho chiuso con la musica da quando poche ora fa ti ho detto: "non voglio più prendere lezioni di chitarra da te">>.

Solo al pensarci mi viene voglia di strangolarlo.

Facciamo diversi giri per tutto il negozio fin quando il mio stomaco brontola.

<<Andiamo a mangiare qualcosa>>. dice deciso.

<<No>>. Lo fermo.

<<Perchè?>>.

<<Non ho fame>>.

<<Il tuo stomaco dice tutt'altro>>. Maledetto stomaco.

<<Sei uscita con me quindi facciamo quello che dico io>>. Mi prende per una mano e mi trascina verso la macchina.

Guardo le nostre mani intrecciate. Lo sta facendo solo per la promessa.

*********

Dopo 10 minuti circa arriviamo a un carretto dei taco che affaccia sul mare della California.

Ormai il sole sta calando e le migliaia di lucine accesse fanno un bel effetto.

Decido di Incamminarmi per prende un posto. Per fortuna non c'è molta gente ma il mio disagio più grande sarà  un ragazzo che ora sta portano due taco. Uno per me e un altro per lui.

Si siede di fronte a me ed e per me inizia il disagio totale.

Dai Sydney puoi farcela.

Afferro il taco sotto i suoi occhi rivolti a me mentre da dei morsi sul suo taco.

In mensa a scuola non mangio mai e preferisco farlo a casa con le mie sorelle perché loro so che non mi giudicherebbero  mai.

Invece in pubblico ho la costante paura che qualcuno possa giudicarmi. Quando mangio ho sempre la bocca sporca e alcune briciole sul labbro e se Dean mi vedrebbe così non sarebbe una bella visione.

Dean si alza e si volta dal lato opposto del tavolo.

<<Cosa fai?>>. Chiedo curiosa.

<<Non ti sto guardando, non so tu ora cosa stia facendo ma per favore mangia>>. Dice con tono misto dolce ma anche duro.

Rimango perplessa.

Lui ha capito?. Ha capito il mio problema?.

<<Ma tranquillo!. Se la gente ti vede così ti prendono per uno scemo.>>. Farfuglio con un tono abbastanza basso.

<<Non me ne frega un cazzo del giudizio della gente>>. dice duro.

Vorrei avere anche io tutta questa sicurezza.

Agguanto il mio taco e do il primo morso.

                                                                Pov Dean🔥⛓️

2 ore prima

Ritorno a casa esausto.

Quel firma copie è stato totalmente stressante una ragazza appena mi ha visto mi è saltata addosso e riempito di baci. Ho dovuto chiamare Logan per fermarla.

Ma io riuscivo solo a pensare a una cosa. Il dolore negli occhi di Sydney quando gli ho urlato quelle parole.

Avrei lasciato davvero che la stuprasse?.

Assolutamente no!. Mi sarei ucciso da solo.

Ho ucciso quell'uomo perché il mio essere troppo protettivo mi ha portato al limite e sono stato solo uno stronzo.

Se solo penso alle sue mani sul suo corpo le vene si gonfiano e il sangue scorre più veloce.

Stavo anche per usare il mio potere.

La telecinesi.

L'avrei preso proprio dov'era e strangolato in aria.

Gli avrei fatto di tutto per proteggerla, ma ovviamente non posso dirglielo.

Non può starmi vicino, non può affezionarsi a me perché se mio padre scopre che è venuta qui solo per uccidermi la metterei in pericolo.

Io conosco mio padre. So che il mostro che è in lui non ha pietà nel uccidere altre persone.

Mi butto come un sacco di patate mentre aspetto che Nathan esca dal bagno.

Questa notte dormirà da me perché c'è una festa e inoltre ritiene che il mio letto sia più comodo del suo.

<<Ti vedo strano>>. Dice Nathan chiudendosi la porta del bagno alle spalle.

<<Niente di che>>. Mi mordicchio il labbro.

<<Hey fratello ti conosco. C'è qualcosa che non va?>>. Prova ad insistere ma non posso dirgli di certo che penso a Sydney.

<<Ho litigato pesantemente con Evans e ora vuole uccidermi>>. Il mio amico si volta di scatto verso di me.

<<Ma non avevate un accordo?. Aspetta ma chi delle Evans?>>. chiede preoccupato.

Perché è così curioso?

<<L'ho fatta incazzare così tanto che l'accordo è scaduto. E penso che tutte e 3 vogliano uccidermi>>. È sempre più sbalordito mentre si butta indietro dei riccioli biondi caduti in avanti.

<<Quelle 3 vipere non ti toccheranno amico. Se ti faranno qualcosa giuro distruggerò tutta la California e le ucciderò in trenta modi diversi, hai capito?>>. Alzo un sopracciglio. Non mi aspettavo  tutta questa  protezione  nei miei confronti.

<<Uccideremo prima noi loro e dobbiamo preparare un piano>>. Provo a fermarlo ma mi parla sopra.

<<Prima uccideremo Sydney>>. Solo quella frase e l'immagine che mi si presenta davanti a gli occhi mi raggela il sangue.

Ucciderò ogni essere vivente sulla terra se qualcuno toglie la vita ad Evans.

<<Poi Susan>>. Prosegue il suo piano che non attiveremo mai.

<<Ed infine Dafne>>. Strizzo gli occhi e lo guardo attraverso le fessure delle palpebre.

<<È perché Dafne per ultima?>>. Dai lineamenti del suo volto lo vedo subito in panico.

Si gratta la nuca e scompiglia i suoi riccioli.

Cosa ti prende Nathan Parker?.

<<Ho fatto una scommessa con Logan. Dicono che Dafne Evans sia quella impossibile da scopare quindi gli ho detto che per la fine dell'anno c'è l'avrei fatta ma è piuttosto difficile>>.lo guardo attentamente.

<<Sicuro sia solo per questo?>>. Chiedo mentre lo osservo meglio.

<<Cazzo amico!. Mi metti ansia quando mi guardi così>>. Tiro su un sorriso.

<<dov'è Logan?>>. Chiedo.

<<Non lo so. Oggi l'ho visto parlare con Travis>>. Quel cazzo di nome mi fa accecare dalla rabbia ma poi ricordo una cosa.

Travis aveva proposto un appuntamento a Sydney stasera ma io mettendomi in mezzo come uno stronzo gli ho promesso un uscita.

<<Cazzo>>. Impreco.

Mi alzo dal divano, afferro la giacca di pelle e le chiavi dell'auto.

<<Dove stai andando?>>. Chiede il mio amico.

<<A fare una cosa importante>>.

<<E la festa?>>. mormora.

<<Vacci con Logan>>. Sbatto la porta e corro in auto.

Questa sera rischio di morire ma le promesse vanno mantenute.

                                                                Pov Dafne 🖤🦋

Questa sera indosso un tubino nero mentre faccio ingresso con la mia compagna di banco Jessica avvolta in un tubino rosso.

<<Stasera ci si sballa!>>. Urla muovendo i fianchi a tempo di musica.

Ho litigato con mia sorella e non avendo nessuno con cui divertirmi ho chiamato Jess.

<<Amica ti va un drink?>>. Chiede divertita.

Siamo sicuri non si sia ubriacata prima di venire?.

<<Certo tesoro>>. Si dirige al bancone mentre mi siedo su uno dei divanetti rossi nella sala.

Su un tavolo c'è Tiffany a ballare sola mentre Jasmine si sta limonando un tipo.

Cos'è Tiffany?. Eleonora non è potuta venire per le troppe medicazioni sul viso e si metteva vergogna di far vedere a gli altri come l'ho conciata?.

Parker ci deve pensare prima di toccare qualcosa che fa parte della mia vita.

Soprattutto se è un ragazzino innocente con cui non ho mai scopato e sarà ancora vergine.

Come se avessi nominato il diavolo in persona me lo ritrovo davanti mentre si siede su uno dei divanetti.

Tiro uno sbuffo.

<<annoiata Evans?>>.

<<Di te>>. Rispondo seria.

<<Di solito di me non si annoiano mai>>. Tira su un sorriso.

<<Allora sono lusingata di essere la prima a cui annoi>>. Lo guardo dritta negli occhi.

Questa sera lui indossa una semplice maglia grigia con jeans neri.

<<Non devi essere con i tuoi amici?>>. Chiedo curiosa

<<Nah..... mi piace stare qui>>. Tiro su un sopracciglio.

<<Cos'è Valava ti ha abbandonato e Logan sta facendo un'altra sveltina con Lizzie?>>. Gli rinfaccio la storiella dell'altra volta.

<<Può darsi>>. risponde divertito.

<<Cosa vuoi da me?. Dimostrarmi come sei bravo a letto con le ragazze e a lasciare succhiotti indesiderati?>>. Mi tocco il punto del collo dove me ne lascio uno alla festa di Halloween.

<<Sanno già tutti che sono il migliore>>.

Cazzo il suo ego è così forte su questo argomento. Ma perché?

<<Perchè mi guardi con quella faccia?. Vuoi per caso dirmi che non è vero?>>. Domanda serio.

<<Lo sa tutta la scuola che sono io la migliore>>. Mi sposto all'indietro una quantità di capelli lasciando le spalle scoperte.

<<Ti propongo una sfida>>. Dice di getto.

La mia faccia si contrae abbastanza curiosa.

<<Sputa il rospo>>.

Vedo da lontano Jessica camminare lentamente verso di me con due drink in mano per paura di farli cadere.

<<Il primo che scopa 5 persone vince>>. Mi gratto la testa un po' confusa.

Poi realizzo e tiro un sorriso affilato.

<<Il primo che arriva qui tra 30 minuti vince>>. Indica il divanetto.

<<che si vince?>>. Chiedo

<<Se vinco io voglio una notte con te. Se vinci tu... beh quello che ti pare>> . È davvero difficile la scelta perché se perdo lui potrebbe vincere la scommessa ma non posso neanche tirarmi indietro.

<<Accetto, ma..>>. Mi volto verso Jessica ancora intenta a metà strada.

<<Non toccarla oppure ti ammazzo>>. indico la mia amica.

Lui annuisce già pronto a partire ma la voce di Jessica lo ferma.

<<Dafne!>>. Mi poggia il drink sul tavolo.

<<Jess devo fare una cosa. Ci metto giusto 30 minuti, tu fa quello che ti pare>>. Mi alzo di corsa afferrando la mia borsa.

<<Oh va bene>>. Mi saluta e io mi incammino verso la pista da ballo.

È una sfida davvero folle per me perché 5 ragazzi sono tanti e il mio massimo alle feste sono 2\3.

Afferro un biondino dalle spalle è inizio a baciarlo.

Non servono le parole, basta che afferro il primo ed è già mio.

Entriamo nel bagno maschile e succede tutto in fretta.

Vestiti, lui dentro di me e baci.

Mi rivesto in fretta e guardo l'orologio.

Mancano esattamente altri 20 minuti.

Questa sfida è impossibile.

Sbatto un moro tatuato al muro che fa la stessa fine del biondino.

Il tempo scorre così fino ad arrivare al mancare dei 5 minuti.

Manca un solo ragazzo che devo scopare in 5 minuti.

Inizio ad essere molto stanca e il respiro irregolare.

Il mio di sotto è esausto.

Mi appoggio ad un bancone ma proprio di  fianco a me c'è Nathan.

<<Già esausta cerbiatta?>>. Il suo volto è rilassato.

<<A che stai?>>. Chiedo con la paura che abbia già finito.

<<mi manca l'ultima. Te?>>. Mi chiede.

<<Anche a me>>.

<<Mancano esattamente 3 minuti>>.dico. Ci fissiamo intensamente.

<<Penso di aver trovato la mia ultima preda>>. Sentenzia con voce suadente.

Mi si getta  addosso dandomi spalle al primo muro vicino e unendo le sue labbra con le mie.

Le nostre lingue si intrecciano in un bacio intenso e profondo.

Mi poggia le mani sui fianchi scendendo più sui glutei.

Soffoco un gemito per non dargli troppa soddisfazione e so che lui sta facendo lo stesso.

Lo attirò più verso di me approfondendo il bacio.

Ha delle labbra davvero morbide.

Quando però mi accorgo che ci stiamo dirigendo in uno stanzino e che la sua erezione si gonfia sul mio ventre mi stacco.

Non posso.

Lo sta facendo solo per la scommessa e non posso farmi abbindolare così.

Guardo l'orologio sul polso.

<<Il tempo è scaduto>>. i 3 minuti sono finiti.

<<Abbiamo tutti e due perso>>. Aggiungo.

Spazio autrice

Tra un po' inizia la scuola e voglio 🔪.

Penso riuscirò a scrivere di più il sabato/domenica quindi scusatemi se aggiornerò poche volte al mese.

Dopo il "parla con Dean" metterò anche il "parla con Nathan".

Cosa pensate di Jasmine??.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e al prossimo aggiornamento💓.

Tik tok= angeebooks.7

Ig=i_fly_with_my_thoughts.


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