15. Confusione

                                                                                       Pov Dafne⛓️🖤

è stato uno sparo a far cadere il nostro piano in mille pezzi. Maledetto Dean e quel maniaco.

Quando io e Susan stavamo per salire loro erano già scesi e la faccia di mia sorella era pallida ma anche molto scioccata.

Odio Dean perchè ha sparato a quel tipo ma gli do anche ragione perchè forse io avrei perso di più il controllo sapendo che c'era mia sorella li dentro.

  Sydney non ha chiuso occhio per tutta la notte e riesco a capirlo quando vedo le sue occhiaie mentre si avvicina al mio armadietto.

Cosa cazzo è successo li sopra?.

<<Syd, stai bene?. è stato lo sparo a scioccarti così tanto?.>>.

 Spariamo da quando siamo bambine e abbiamo visto corpi morti a soli 3 anni. Mi sembrerebbe strano se non ha chiuso occhio per uno sparo. Quei brutti ricordi che non riesco a togliere dalla mia fottuta testa.

9 anni fa.

Un tonfo potente provoca una scossa, mi risveglio dal sonno mettendo una mano sul cuore.

Un altro tonfo, un esplosione , grida e pianti.

Pianti?. Una delle mie sorelle sta piangendo.

Papà ci ha sempre detto di rimanere nelle nostre camere se nella notte sentivamo esplosioni.  Quello stava a significare che la guerra era appena iniziata.

L'esplosioni si fanno sempre più forti e il pianto più acuto.

Sembra il pianto di Susan.... Papà non potrà mai sentirla perchè starà dettando robe strane ai suoi guerrieri e io sto tremando come una foglia.

Coraggio Dafne, comportati da sorella maggiore e vai ad aiutare tua sorella.

Come un fulmine mi fiondo nella camera di mia sorella che si trova di fronte alla mia, la trovo rannicchiata sotto le coperte a piangere.

<<Piccola Susan...>> ho la voce che mi trema.

<<Mamma sei tu?>>. il sangue smette di circolare, il cuore si sfracella in mille pezzi e gli occhi diventano umidi.

Mamma è  morta 1 anno fa ed e stata la perdita che ha scatenato più caos in questa famiglia. Papà è  in depressione e per alleviare il dolore combatte e fa guerre ad ogni ora di giorno o notte. Io e Sydney facciamo da seconde mamme a Susan e abbiamo solo 9 e 10 anni.

Sydney cucina e io mi occupo della biancheria.

<<Sono Dafne, la tua sorellona>>. provo a forzare un sorriso.

<<Dov'è mamma?>>. farfuglia.

<<In un posto migliore>>. una lacrima mi riga il viso.

<<Sydney sta dormendo?>>. chiedo per cambiare argomento.

<<è uscita al parco>>. sbarro gli occhi.

<<Ma è notte fonda. è andata da sola?>>. se la famiglia Valava  gli ha fatto qualcosa?.

<<è andata con un suo amico>>. un suo amico?. Sydney non ha mai avuto amici maschi.

<<Ho paura>>. pronuncia di getto Susan.

<<Oh, tranquilla>>. mi infilo sotto le coperte di fianco a lei.

<<Ci sono io a proteggerti>>. gli lascio un bacio sulla fronte e cade in un profondo sonno.



<<No, è tutto okay>>. prova a sorridere ma non me la racconta buona.

<<Abbiamo perso comunque...>>. dico delusa.

<<Oh no, in realtà dopo avergli sparato ha rubato anche i soldi>>. prova a giustificarsi. 

<<Comunque si vede che è identico al padre, uccide anche lui senza difficoltà ed è una ragione in più per ucciderlo e farla finita>>. forse ho detto una cosa sbagliata perchè il volto di Syd si fa rosso e cupo.

<<Tu non capisci nulla!>>. sbotta e colpisce l'anta del mio armadietto andando via incazzata.

ma che gli prende?.

Meglio se vado in aul-, mi blocco davanti alla scena di Nathan che limona la bionda. Ma che problemi hanno?. Quello stronzo crede di essere più stronzo di me ma io posso limonarmi anche più ragazzi e ragazze di lui.

Devo solo trovare Jared che sarà sicuramente nell'aula di storia.

Eccolo lì, è voltato di spalle. Con una spinta lo faccio voltare ma quello che mi trovo davanti e poco piacevole.

Varie ferite gli ricoprono il viso, ha un labbro spaccato, il sopracciglio stessa cosa e dei lividi sulla fronte e guance.

e io dovrei baciare sto coso?.

<<Wow, non sapevo che il piccolo Jared facesse anche le risse>>. provo a scherzarci su.

chi lo ha acconciato così è davvero forte e ha poca pazienza.

<<Chi è stato?>>. chiedo curiosa.

<<N-nessuno>>. ora balbetta. 

<<Mi vorresti dire che ti sei fatto tutti questi lividi da solo?. Oh no, aspetta che sei caduto?. queste cazzate non me le bevo>>. 

<<Non posso dire chi e stato oppure mi rifarà male>>. Oh caro Jared.... Tu non sai con chi hai a che fare.

<<Prima se la vedrà con me. Parla>>. dico decisa.

<<Nathan Parker>>. basta questo nome e cognome a farmi salire la rabbia alle stelle.

Lurido pezzo di merda!

Lo lascio lì e mi dirigo verso quel bastardo.

<<Parker!>>. urlo così forte che tutti gli studenti  si voltano.

è ancora intento a limonare quella stronza, ora gli faccio vedere io.

prendo la biondina staccandola da Nathan, l'afferro per i capelli  e gli do una brusca spinta con il volto verso gli  armadietti.

Continuo a farlo mentre lo guardo negli occhi.

<<Oh no, alla tua scopa amica sta uscendo il sangue da naso>>. gli tiro i capelli più forte ed emette un gemito di dolore.

Tutti gli studenti hanno gli occhi puntati su di me.

la lascio cadere a terra dopo avergli procurato varie ferite in viso. Proprio come ha fatto con Jared.

<<Tocca di nuovo Jared e la prossima volta la biondina te l'attacco al soffitto.>>

Il mio lavoro qui è finito.

Mi giro, lo guardo e gli faccio il dito medio.

                                                                     Pov Sabrina

Dafne Evans sta picchiando Eleonora davanti agli occhi di tutta la scuola.

Dovrei correre in suo aiuto ma mentirei se non direi che sto godendo vedendola così.

Lei è Tiffany mi stanno ricattato già da molto solo per rovinare Sydney Evans.

Vogliono che scopra qualcosa che possa metterla a figure di merda ma quella ragazza è fredda e distaccata.

Ora capisco perché non ha amici.

Dafne rivolge il dito medio a Nathan il tipo che si stava limonando Eleonora due minuti prima e se ne va.

Tiffany corre in suo aiuto e chiede a dei ragazzi di portarla in infermeria mentre prende me per un braccio per portarmi chi sa dove.

<<Lasciami!>>. Sbotto incazzata.

<<Sta zitta oppure..>>. Ha gli occhi pieni di rabbia.

<<oppure smettila e dimmi  che cazzo vuoi!>>. Mi sto innervosendo

Ci fermiamo in mezzo ai corridoi deserti per l'inizio di una nuova lezione.

<<Hai scoperto qualcosa vero?>>. chiede inviperita. Sgrano gli occhi.

Cazzo!

Come gli è lo spiego che quella ragazza non mi vuole intorno?

So solo che è team Conrad per una serie del cazzo e che come notizia non serve a un cazzo.

<<Spero che quella faccia sia per aver scoperto qualcosa di interessante>>. Ritorno normale.

<<Oh, si certo>>. Provo a tirare su un sorriso.

Sono nella merda.

<<La vedo molto con Travis. Il ragazzo nuovo. Hai presente?>>. Aggiungo.

<<Potrei scrivere sul blog della scuola che una come lei non potrebbe uscire con uno come lui ma...., che cazzo di notizia e Sabrina?!>>. inizia ad urlare e io Sobbalzo.

<<Ma non capisci mai un cazzo!, mi conosce solo da una settimana non può dirmi questi "segreti misteriosi" che secondo me non esistono neanche>>. Urlo ma non troppo forte oppure mi prendono per una pazza da manicomio.

<<Voglio sapere tutto!. E se non me lo fai avere per la prossima volta giuro dirò a tutti quello che hai fatto>>. La guardo con tutto il disprezzo che ho in corpo.

<<Vuoi per caso sapere anche quanto cazzo di volte va in bagno?>>. Nessuno deve sapere quello che so io e ora anche lei.

Come cazzo ha fatto a trovare quelle notizie!

<<Tutto>>. Aggiunge e se ne va

*********************

L'ora di chimica è passata in fretta, per fortuna che Gesù è tutti i santi mi hanno sentito pregare mentre stava per chiamare alla lavagna.

Esco dall'aula ma mi imbatto proprio in Sydney Evans, lei sta entrando magari ora tocca a lei sopportarsi quella di chimica.

<<Oh Sydne->>. Mi interrompe subito.

<<Non ho voglia di parlare>>. Il suo viso è pallido e stanco e ha delle occhiaie ben evidenti.

<<Qualcosa è andato male?>>. Ritento sennò quella stronza di Tiffany mi fa il culo.

<<Più di qualcosa>>. Entra nell'aula ormai vuota e la seguo.

<<Se vuoi sfogarti ci sono>>. Oh Sydney per favore non farlo oppure la mia coscienza si macchierà ancora di più.

<<Come faccio a spiegarti che Dean ha sparato a un vecchio che voleva stuprarmi e che c'è un tipo che ci ricatta dalla mattina alla sera e..... E MI SCOPPIA LA TESTA!>>. L'urlo che caccia alla fine mi fa irrigidire ma anche quella parola...

Stupro, quella parola che è nei miei incubi e che mi perseguita da 2 anni.

<<No!.  perché ti ho detto queste cose!>>. Inizia ad agitarsi per tutta l'aula.

<<Calma!. non dirò nulla a nessuno.>> maledizione!.

<<No, tu..>>. L'afferro per la spalla e gli circondo la vita in un abbraccio.

<<Shhh. Ti prometto che non dirò nulla a nessuno>>.

Sydney è rimasta traumatizzata come me. Non so come sia finita in quella situazione ma una donna non meriterebbe mai questo.

Com'era il detto?. " la donna non si tocca neanche con un fiore" la più grande cazzata di sempre perchè viviamo in una società di merda.

2 anni fa

Quando arrivo a casa di Jasmine ci sono già molte persone che ballano e si ubriacano e la musica e sparata a palla.

È la festa di compleanno di Jasmine e ha invitato tutti i suoi parenti persino i nonni a festeggiare.

I suoi genitori sono sempre stati pro alle feste quindi hanno praticamente deciso di invitare quasi tutta la California e tutto il loro albero genealogico.

<<Sabri!. sei arrivata>>. Mi ritrovo Jasmine davanti avvolta in un vestito bianco.

<<Auguri!>>. Urlo per farmi sentire per la musica troppo alta.

<<Se vai in cucina ci sono delle pizze fatte da mia nonna>>. Ottimo, ho una gran fame.

Decido di dirigermi in  cucina dove c'è solo un uomo.

Lo squadro bene, avrà una cinquantina d'anni.

Afferro una fetta di pizza e mi viene l'acquolina in bocca.

<<Ti va un po' di vodka?>>. L'uomo si avvicina e mi porge il bicchierino.

<<Lei chi è?>>. Chiedo incuriosita.

<<Lo zio di Jasmine>>. Ah, oddio! Come ho fatto a non accorgermene.

<<Mi scusi, non lo avevo riconosciuto>>. Afferro il bicchierino e butto giù tutta la vodka.

<<Buona?>>. Chiede.

<<Si.>>.

Me ne versa altra nel bicchiere.

<<No basta, sa non sia mai  che mi ubriachi...>>. Dico ridendo ma lui avvicina il bicchiere alle mie labbra.

Decido di accontentarlo e ne butto un altro giù.

Non posso bere molti alcolici perché già al terzo riesco a ubriacarmi facilmente e non voglio rischiare guai.

Sono passati giusto 5 minuti dal secondo drink ma ora sono al sesto e inizio già a sballare e ad avere la vista abbaiata.

<<Non dovevo ubriacarmi, le ho detto che->>mi preme l'indice sulle labbra in segno di zittirmi.

<<Fai bene ad ubriacarti, e questo il bello delle feste ma se non lo sopporti proprio seguimi che ti porto in bagno così potrai vomitare e buttarti un po' d'acqua sul viso>>. Mi afferra la mano ma la distolgo.

<<N-no, vado da sola>>. Lui me la riprende e la intrappola per bene.

<<Ci sono le scale potresti cadere, meglio se ti accompagno>>. Non mi oppongo  e accetto di seguirlo.

Arriviamo fuori la porta del bagno della casa  di Jasmine, apro la porta ma poi rifletto e mi volto verso di lui.

<<G-grazie p-per avermi accompagnata qui..>>. Con una forza vengo spinta dentro e sbattuta al muro .

Sento la porta chiudersi a chiave ma non riesco  a vedere nulla per i troppi drink bevuti.

<<C-cosa..>>. Le sue mani si intrufolano sotto la mia maglietta e inizia a palparmi un seno.

Con la forza delle mie due braccia provo ad allontanarlo ma lui e più forte.

<<Smettila!. basta!>>. Provo ad urlare ma la musica troppo alta sovrasta la mia voce.

Mi libera della maglia è inizia a lasciarmi baci sul collo e la sua barba  mi punge la pelle. Provo a spostarmi ma mi inchioda al muro senza lasciarmi via libera.

Le lacrime prendono a scendermi sul viso.

<<Basta ti prego!>>. Non  mi ascolta, è troppo preso ad usare il mio corpo come un giocattolo.

La sua mano scende verso le mie gambe e la mia intimità.

No ti prego!. Non voglio che un pervertito mi strappi la verginità.

I miei singhiozzi riempiono tutto il bagno.

La mia vista ora mi permette di vederlo bene.

Ha le mani aggrappate ai miei jeans e con una spinta verso il basso me li fa scivolare via rimanendo solo in mutandine.

La testa prende a girarmi e lo stomaco fa lo stesso.

Lo vedo slacciarsi la cintura e poi i suoi pantaloni, non capisco più nulla tutto diventa nero e cado in un sonno profondo.

*********************

Gli occhi mi pesano e la testa pulsa ancora.

Apro la palpebre e la scena davanti ai miei occhi mi fa venir voglia di vomitare.

Guardo alcuni vestiti per terra.

Le mie mutandine, dei boxer e i miei pantaloni e maglietta per terra.

Alzo lo sguardo davanti a me, un uomo e disteso a terra mentre dorme ed è completamente nudo.

I ricordi della sera precedente mi riaffiorano nella mente e mi si stringe un nodo in gola.

Guardo l'orologio al polso, sono le 4 di mattina.

Lo zio di Jasmine ieri mi ha....

Lo stomaco prende a girare e di corsa mi appoggio al water per vomitare.

Ho perso la verginità!. Con un uomo più grande di me che mi ha stuprato!.  Che mi ha trattato come un giocattolo senza valore.

Il cuore mi prende a battere forte.

Dimmi che...

I miei occhi percorrono  il piccolo bagno ed ispezionano per terra.

Una bustina trasparente e sul pavimento.

Metto la mano sul cuore, per fortuna.

Tiro un sospiro come se mi fosse mancata l'aria.

Il preservativo usato giace li per terra.

Mi rivesto di corsa con ancora il cuore in gola.

Faccio per uscire e andarmene ma mi fermo e osservo l'uomo che dorme in un sonno profondo.

Faccio tutto senza pensare, corro in cucina attenta a non fare rumore per non svegliare nessuno.

Apro un cassetto ed estraggo un cortello affilato.

Risalgo di sopra, spalanco la porta del bagno e lo guardo.

L'uomo che mi ha tolto la verginità senza permesso, L'uomo che avrà afflitto del male anche ad altre ragazze.

Ho gli occhi infuocati dalla rabbia solo a pensare alle scene della sera precedente.

Con una spinta gli ficco il coltello dritto nel petto.

Inizia a perdere sangue , il suo respiro si ferma come i battiti del cuore.

L'ho ucciso.

Ho ucciso L'uomo che mi ha stuprato e rovinato la vita.

Una lacrima scende sul mio  viso.

Scusami Tiffany ma non ti racconterò mai la sofferenza negli occhi di questa ragazza. Gli stessi occhi in cui mi rispecchio.

                                                                         Pov Sydney

Sono le tre del pomeriggio e come ogni mercoledì ho quella dannata lezione con Dean.

Perchè ho così tanta paura?.

Perchè ho il volto pallido?.

Perchè cazzo sembro depressa!.

Devo farmi coraggio e andare in quella maledetta aula di musica e porgli quella stupida domanda che mi tormenta la testa.

Salgo il sessantesimo scalino, si l'ho contato per l'ansia ma quello che mi trovo nel corridoio e una  lunga fila  di ragazze in attesa di entrare nella mia stessa aula.

Ma che cazzo succede.

<<Scusa, ma cosa state aspettando?>>. la ragazza mora  mi rivolge uno sguardo atroce.

<<Dean Valava. il chitarrista più sexy e bravo della California>>. sgrano gli occhi.

Salto le migliaia di ragazze e mi fiondo nell'aula.

Lo vedo li a parlare con  una fan. Ottimo!. Si e messo a fare anche i firma copie.

Alza lo sguardo e i nostri occhi si incontrano.  Il suo marrone scuro si mischia con il mio chiaro.

Mi fiondo da lui mentre alcune ragazze protestano per non aver rispettato la fila.

<<Dobbiamo parlare>>. sembro decisa ma in realtà sto tremando dentro.

<<Se e per la lezione di chitarra scus->>. lo interrompo e lo spingo in un angolino appartato dell'aula.

<<Cosa cazzo stai facendo?>>.

<<I miei fan volevano vedermi quindi perchè non farli venire?>>. mi do una mano sulla fronte.

<<A scuola?. avevamo lezione!>>. 

<<Non pensavo che ci tenessi così tanto a queste lezioni donna angelo>>. mi irrigidisco a quel nome.

un giorno mi dirà mai cosa significa?.

Fa per andarsene ma lo afferro per la giacca.

<<Hai sparato quell'uomo per me?>>. dico di getto facendolo irrigidire.

mi irrigidisco anche io.

<<Ma cosa dici?. è ovvio che l'ho fatto per Bob. Vuole i soldi e io avevo perso, l'unico modo era ucciderlo!>.>> sbotta fuori di se arrabbiato.

<<Non avrei ucciso un uomo per proteggerti >>. aggiunge.

I miei occhi diventano lucidi. Che ti prende Sydney?. 

<<Quindi tu avresti lasciato che mi stuprasse?>>. urlo fuori controllo.

Il silenzio.. Non risponde.

<<Cosa ti aspetti da me Evans?. Il tuo obbiettivo non era uccidermi?>>. i miei occhi si infuocano di rabbia.

<<Esatto. Allora preparati perchè da domani ti pentirai di esserti messo contro di me>>. la rabbia e la delusione mi sta divorando.

<<Cerca di starmi il più lontano possibile>>. sorrido. Uno di quei sorridi che stanno a significare che la guerra è appena iniziata.

<<Non voglio più prendere lezioni di chitarra da te.>>. dico quest'ultime parole prima di dargli un calcio nelle palle e farlo piegare dal dolore.

                                                                     pov Susan

8 ore prima.

Varco l'ingresso sola perchè stranamente oggi Dafne si è svegliata prima e Sydney non aveva un bel aspetto.

Alzo lo sguardo e Clara e ad aspettarmi li all'armadietto.

No Susan. Ti ha trattato di schifo credendoti pazza perché un tipo di nome Joker ti ha rapita alla festa quindi ora non merita il mio perdono.

La sorpasso ma lei mie segue.

<<Susan!. Aspetta!>>. Devo eliminare la sua voce dalla mia testa.

<<Ti prego lasciami spiegare>>.

Mi infilo di fretta nel bagno delle ragazze e mi chiudo a chiave in quelle mini cabine dove c'è il water.

Detto sinceramente non so neanche come si chiamano visto che nel Regno Innay non avevamo bagni del genere. Ma poi dobbiamo parlare di quanto puzzano di pipì?.

Clara mi avrà seguito perché sento i suoi passi.

<<Ti prego Susan. Lasciami spiegare>>. Inizia a dare colpi sulla porta della mia cabina.

<<Non voglio, vai via>>. Non voglio più essere la solita Susan che perdona tutti e fa la dolce. Mi devo far rispettare.

Continua a dare colpi e io inizio ad arrabbiarmi seriamente.

<<Susan. Tra pochi minuti inizia la lezione e se non esci io rimarrò qui con te per tutta la giornata>>. Ha un tono disperato.

<<Giuro che ti dirò solo questa cosa e poi adrò via>>. La voce inizia a tremargli.

Mi alzo dal water e spalanco la porta.

I suoi occhi neri incontrano i miei color miele.

<<Cosa vuoi>>. Mi sorprendo per il tono duro che sto usando.

<<Ti devo confessare una cosa>>.

Spazio autrice

Mi andava di farlo finire con la suspense.

sono cattiva?. probabile.

Magari dopo su ig vi metto un box dove potete conoscermi meglio e farmi qualche domanda.

Grazie per aver letto questo capitolo.

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