11. Finzione

                                                                                    Pov Dean

                      ⛓️

Il passato per me è sempre stato un brutto ricordo, ma c'era quel qualcosa che lo rendeva magico. So benissimo cos'è o chi e che ha reso tutto più magico ma il mio cervello vuole dimenticarlo mentre il mio cuore dice di non cancellare gli unici bei ricordi che ho  di lei e me insieme.

Giro per le strade della California con una sigaretta fra i denti. Dopo le stronzate che ho detto a Sydney volevo restare da solo e ripensare a tutti i nostri ricordi.

Ci sono solo alcuni bar e ristoranti che con la loro luce riescono ad illuminare la strada ormai buia ma quando sto per svoltare l'angolo e tornarmene a casa una figura seduta ad un tavolo attira la mia attenzione. 

Con i suoi capelli lunghi e quei bei occhi che si ritrovava la trovo accovacciata su un  tavolo con al suo fianco 4 bottiglie vuote.

All'inizio non riesco a capire chi sia, ma mi basta squadrala da capo a piedi per capire chi è.

inizia a mugolare e a dire cose senza senso poi capisco che sta chiamando un cameriere.

<<Mi scusi... un'altra bottiglia per favore>>dice supplicando.  Il cameriere sta per passargliela ma io gli e la tolgo fra le mani e la appoggio ad un altro tavolo.

<<Ehi, bastardo ridammi la bottiglia>>. urla inviperita.

soffoco una risata, poi torno serio.

Non ha capito chi sono.

<<Evans, alzati che ti porto a casa>>.

<<Non vado in macchina con gli sconosciuti>> muove  l'indice facendo il gesto "no".

Dopo vari tentativi decido di prenderla in braccio e farla finita.

Una mia mano finisce su un suo fianco  e va a contatto con la felpa calda che indossa mentre l'altra sorregge le sue gambe.

<<Mettimi giù, non ti conosco>>  cerca di dimenarsi con le braccia  e a urlare ma essendo più forte si arrende.

<<Sono Dean Valava e penso che mi conosci benissimo>> apro la portiera della macchina e la faccio sedere nel sedile accanto alla guida.

Dopo un po' ricomincia a mugolare cose strane.

<<Quel Dean e uno stronzo bastardo... non lo sopporto>> rido perchè è inconsapevole che sono di fianco a lei. 

<<Come mai?, cosa ti ha fatto?>> chiedo già sapendo la risposta e facendo lo stronzo.

<<Non ricorda una delle cose.... che ritenevo molto importanti>>dice quasi in modo tenero e dolce. mi aspettavo di tutto ma non di questa frase.

 Anche se sto guidando riesco a lanciargli occhiate fugaci.

<<Lui... non ricorda più nulla>> aggiunge poi.

<<Magari.... in realtà si ricorda tutto ma non vuole ammetterlo.>> spero che sia così ubriaca da non ricordare nulla l'indomani.

<<Me lo ha detto in faccia chiaro e tondo>>.

 siamo arrivati fuori casa sua ed e strano ammetterlo ma  anche se ubriaca mi piace sentire la sua voce.

<<Donna Angelo... siamo arrivati>> la guardo e osservo la sua bellezza. 

il suo capo si volta verso il finestrino e qualcosa gli viene in mente.

<<No, ti prego....>> dice esausta.

<<Cosa?>> chiedo curioso ma e anche bello vederla supplicare. 

<<Ho avuto una discussione con le mie sorelle..... portami in un hotel ma non a casa>>.

<<Ti prego>> aggiunge dopo.

Sarebbe troppo difficile e pericoloso portarla in un Hotel.

                                                            ****************

Dopo dieci minuti giungiamo al mio appartamento e quando Sydney esce dall'auto già so la domanda che mi porrà.

<<Ma questo non è un ho->> la interrompo subito.

<<Sta zitta>> è già difficile portarla nel mio appartamento perchè questo vorrà dire che tutto odorerà di lei e non laverò le lenzuola del letto per un mese.

la aiuto a salire le scale stando attento a non farla cadere e appena giunti nella mia camera come potevo immaginare inizia ad osservare tutto.

<<Che bello!>> indica il dipinto di una chitarra.

Si fionda nella mia camera osservando le pareti bianche spoglie e il mio letto a due piazze.

<<Tieni metti questo>> gli allungo una mia maglia con dei pantaloncini vecchi di quando giocavo nella squadra di football.

<<Grazie>> si avvicina e non so che intenzioni abbia ma mi lascia un bacio sulla guancia per poi iniziare a spogliarsi.

Devo ancora riprendermi dal grazie perchè penso che sarà l'ultima volta che me lo dirà, se poi si mette a spogliarsi davanti a me...

Oh porca puttana e troppo ubriaca. 

Si sfila la felpa lasciandosi in reggiseno ma distolgo subito gli occhi e mi piombo in bagno.

Sento la mia guancia pulsare per il suo bacio.

Appena esco trovo Sydney rannicchiata nel mio letto, rimango qualche minuto ad osservarla. Avevo intenzione di farla dormire sul divano ma è caduta in un sonno profondo.

Mentre mi appoggio sul lato opposto del letto sussurro piano come se mi vergognassi o fossi intimidito  di quello che sto per dire.

<<Sei bellissima anche da ubriaca marcia>> poi aggiungo una frase che dico ancora di più ad abbassa voce.

<<Non mi sono mai scordato di te>>.

                                                                             Pov Sydney
       🦋🌆

Di solito appena ti svegli e strofini gli occhi pieni di sonno è perchè la luce del sole che  filtra dalla finestra ti fa capire che ormai e giorno, ma in realtà ora non riesco a capire se sia mattina o meno.

Il buio della stanza mi avvolge e non c'è uno spiraglio di luce. Le tapparelle sono abbassate ed e strano perchè nella mia camera ho sempre lasciato almeno uno spiraglio di luce. 

Provo a sedermi su quel letto che non sembra mio per afferrare il telefono ma una  presa attorno al mio fianco me lo impedisce.

chi cazzo e?.

mi sporgo verso il comodino di fianco al letto e riesco ad afferrare il telefono. Sono le sette del mattino e ho trenta chiamate perse da Susan mentre da Dafne cinquanta!, per non parlare dei 1000 messaggi.

Mi volto verso la figura che mi tiene salda per un fianco, non riesco a vedere chi sia.

Decido di accendere la torcia del cellulare e farmi più vicina, sento il suo respiro caldo sul mio volto. 

Punto la torcia sul suo volto e con i capelli scompigliati e una guancia poggiata sul cuscino c'è Dean.

sento dei mugolii da parte sua per la luce.

Ditemi che sto sognando vi prego.

Provo a togliermi le sue mani di dosso ma la sua mano stringe la presa sul mio fianco, spero non vada più in basso oppure potrebbe incontrare dei piccoli tagli.

Il problema non è solo la sua mano ma anche le nostre gambe, sono incrociate.

<<Dean...>> bisbiglio ad abbassa voce.

<<DEAN!>> dico urlando questa volta.

 Sento solo un suo leggero mugolio.

So che e sveglio ma non vuole alzarsi. 

Gli punto la torcia dritta vicino gli occhi.

<<Porca troia!>> balza dal letto ritraendo la mano dal mio fianco ma le nostre gambe sono ancora incrociate.

<<Ti sei svegliato finalmente!>> mi metto anche io seduta.

<<Spegni questa cazzo di torcia!>> urla vedendomela ancora puntata addosso.

Decido di spegnerla ma presto rimaniamo di nuovo al buio.

<<Dove sei!>> inizio a toccare il vuoto.

Il silenzio.

<<Accendi qualcosa!>> urlo di nuovo . Niente ancora silenzio.

<<Dean giuro ti uccido!>> inizio a camminare per   la stanza quando qualcosa mi afferra per i fianchi facendomi scontrare con un petto.

<<C-cosa>> perchè ora sto balbettando.

Sento il suo respiro vicino al mio orecchio.

<<Hai paura del buio Donna angelo..?>> dice in un sussurro.

<<No>> dico convinta.

sento la sua risatina e ne approfitto per scollarmi le sue mani di dosso ma appena mi allontano per accedere l'interruttore il freddo mi investe e il calore che emanava il corpo di Dean svanisce.

Appena la luce viene accesa sembra di essere in un altro universo, mi do un occhiata e addosso suppongo che io abbia una maglia di Dean e dei suoi vecchi pantaloncini. La mia testa è più scompigliata del solito, sembro un pulcino.

<<Che ci faccio a casa tua?>> non ricordo nulla della serata precedente.

<<Mi hai chiesto tu di venire>> scoppio a ridergli in faccia ma lui e serio.

<<Fa come ti pare ma ieri eri mezza ubriaca e hai chiesto di dormire a casa mia perchè hai litigato con le tue sorelle>> ad un certo punto realizzo. 

Oh porca puttana.......

<<Dobbiamo andare a scuola>> dico per deviare il discorso e lui se ne accorge.

<<Prendi le tue cose e vai via>> dice in tono duro.

ora cosa gli e preso?.

Il  tragitto tra casa di Dean e scuola e stato un silenzio tombale poi ho deciso di entrare prima io e poi lui perchè se qualcuno ci vede può farsi strane idee quindi no grazie.

Tutti gli studenti girovagano per i corridoi ma quando vedo le mie sorelle ad aspettarmi vicino al mio armadietto  già so che oggi sarà una giornata difficile.

Sono ancora arrabbiata con Dafne e non mi farà cambiare idea.

<<Buongiorno sorelline>> dico con un sorriso misto tra la rabbia e la sorpresa di vederle.

<<Dobbiamo parlare>> dicono all'unisco entrambe.

<<Va bene...>> anche io dovrei parlare .

<<Dove cazzo eri ieri>> sbotta Dafne incazzata.

<<Ero... ero da Sabrina>> il nome mi e uscito a caso.

<<Sicura?>> dice Susan con un sopracciglio alzato.

sto per rispondere quando però la voce di Sasa risponde.

<<Si, confermo è stata da me>> lo dice con tono più sicuro.

 mi sento una bugiarda di merda.

Dafne sembra ancora più sorpresa di vedere una tipa che pensa di essere mia amica.

<<Syd, all'intervallo vieni in cortile>> gli faccio un cennò di assenso e vanno via.

mi volto verso Sabrina.

<<Ancora tu?>> sta sempre in mezzo.

<<Ti ho parato il culo e tu mi ringrazi così?>> dice scherzando.

<<e poi sei tu quella che ha detto il mio nome>> aggiunge.

<<Ho detto un nome a caso.>> e  non so perchè proprio il suo.

il suo della campanella ci fa segno che e ora di entrare in classe. 

<<A dopo Sydney>> dice lei.

<<A mai più Sasa>>.

Oggi la Prof di chimica e alquanto incazzata e sta chiamando gente a caso per l'interrogazione ma non faccio a meno di pensare alla nottata a casa di Dean.

A come mi ha stretto la mano sul mio fianco..... il suo respiro caldo e le nostre gambe incastrate fra loro...

<<Sydney Evans!>>  sobbalzo sulla sedia, la prof mi sta chiamando.

<<Signorina, la sto chiamando>> ora e incazzata.

<<Si, mi scusi>> dico in modo educato.

<<A cosa stava pensando?, al suo fidanzatino?>> non ride nessuno alla sua pessima battuta, anzi si. Tiffany.

Oggi porta i suoi capelli blu raccolti in una coda alta mettendo a risalto tutto il suo volto.

<<Ma che dice Prof.... chi si fidanzerebbe con Evans>> e scoppia a ridere di nuovo.

Mi sto trattenendo ma tra un po' vado li e gli strappo tutti i capelli che si ritrova.

<<Cosa voleva dirmi prof?>> dico in modo gentile cercando di ignorare quella stronza.

<<Interrogata >> dice in modo maligno.

Forse era meglio non fare quella domanda, ed era meglio stare zitta.

Tiffany ride sotto  i baffi e giuro che..

<<Allora? vuole venire o dobbiamo aspettarla>> a quel punto decido di alzarmi e andare dritta alla cattedra ma una porta che si spalanca distrae tutti. Da li sbuca l'ultima persona che volevo vedere oggi.

Dean.

Ha ancora i capelli scompigliati come stamattina e indossa una semplice felpa nera.

<<Valava, cosa ci fa qui>> la professoressa di chimica si alza dalla sedia in cui era seduta e mostra un certo interesse verso di lui.

<<Le devo rubare per due secondi Evans>> Cosa? io e la prof alziamo entrambe un sopracciglio sorprese. Cosa vuole?.

<<Mi dispiace, deve essere interrogata. Potete parlare in pausa>> in questo momento preferirei andare con il demonio invece di fare questa merda. 

<<La voglio ora>> lo scandisce in modo preciso.

<<Le ho detto di no, ora vada via oppure chiam->> la donna di fianco a me non finisce di completare la frase perchè viene interrotta.

Dean si avvicina di più a lei.

<<Cosa fa?, vede di non giocare con me Elisabeth perchè potrei svelare cose a lei care>> il modo in cui non ha paura di lei e dice il suo nome invece di chiamarla prof sta a significare che ha molto potere su di lei.

La prof si volta verso di me.

<<Vada Evans, ma faccia in fretta>>  deglutisce il groppo in gola e continua con la lezione.

esco dall'aula e nei corridoi c'è silenzio.

<<Cosa vuoi Valava?>> per quanto mi abbia salvata non devo mostrare interesse per lui.

<<Secondo te?>> ora gioca anche ad indovina chi?.

<<sarai venuto a dire le tue solite stronzate>>. alzo gli occhi al cielo.

lo vedo avvicinarsi di più a me e chinare il capo verso il mio orecchio.

<<E se fossi venuto per stare con te?>> lo dice in sussurro.

un brivido mi percorre tutta la colonna vertebrale. No, non farti ingannare.

<<ma per favore... stai provocando la persona sbagliata Valava. >> dico sicura.

<<Hai ragione>> finalmente dice la verità.

<<Non ho tempo da perdere, parla>> e sempre così complicato parlare con lui.

<<Oggi alle cinque andiamo di nuovo da chi sai tu e ci servi>> riesco a capire dal suo volto che non mi voglia fra i suoi piedi ma qualcosa mi dice che servo.

<<E mi hai disturbato solo per dire questo? potevi dirmelo in pausa>> ora perchè do ragione alla prof?.

<<Ti ho salvato il bel culo che ti ritrovi e ti lamenti?>> pensa il lato positivo Sydney.... dopo aver risolto tutto lo fai fuori e te ne torni a casa.

<<a cosa vi servo?>> chiedo curiosa.

<<Te lo spieghiamo oggi>> che palle! ora sarò in ansia per tutta la mattinata e lui sembra intuirlo perchè sorride appena.

<<Tutto qui?>>chiedo.

<<Tutto qui>> sta per andarsene e io per rientrare in aula quando si ferma.

<<Domani c'è la festa di halloween, verrai?>> ora che gli importa.

<<Può darsi>>voglio mettergli il dubbio. 

 Nessuno dei due  fiata, rimaniamo in un silenzio imbarazzante.

e arrivata l'ora di rientrare e subirmi quella cagna.

Apro la porta dell'aula e tutti gli occhi sono puntati su di me, mi sento famosa.

<<Allora Signorina Evans venga all'interrogaz->> la  voce della professoressa viene interrotta dal suono della campanella.

Cazzo! che fortuna.

La prof mi guarda in modo abbastanza arrabbiato, poi mi si avvicina.

<<Te la sei scampata ora.... la prossima non ti lascerò molto facilmente>>. Lo dice in modo perfido..., ma non sa che la prossima volta studierò e gli farò il culo.

                                          ************************************************************

L'ora precedente e stata un inferno e ora mi tocca raggiungere le mie sorelle e avere altri problemi perchè sono ancora incazzata nera con Dafne.

Mi dirigo in cortile pensando ancora a tutto quello che e successo nell'arco di un ora.

Dean mi ha salvato da un interrogazione, Dean mi ha detto che gli servo e Dean mi ha chiesto se vado alla festa domani.

Vedo da lontano Susan farmi un cenno con la mano per indicare dove si trovano, sono seduti su una panchina.

Arrivata vicino a loro la prima cosa che faccio e sedermi. Mi risulta difficile ignorare le mie sorelle ma non posso farmi intenerire.

<<Parlate>>  dico cercando di non guardarle in volto.

<<Inizio io>> dice Susan. Mi volto verso di lei.

<<e letteralmente ingiusto che tu te la prenda con me, so che tua sorella ha sbagliato ma questo non vuol dire litigare anche con tua sorella minore e farla rimanere male>>dice in modo dolce ma con un pizzico di sofferenza. 

 rifletto sulle sue parole.

E vero, ho esagerato a prendermela anche con lei.. ma ero troppo arrabbiata e in quel momento fuori di me.

<<Mi dispiace di essermele presa con te..... ma avevo bisogno di restare da sola>>. Sembrerò una depressa ma in questi momenti devo essere sola oppure la rabbia mi porterebbe a fare danni.

ora aspetto solo il discorso di Dafne ,mi volto verso di lei.

<<Ora dovrebbe toccare a me?>> chiede spaesata.

<<Sono tutta orecchie>>dico già nervosa. Sto cercando di mantenere  la calma.

Dafne prende un grosso respiro e inizia a parlare.

<<Non so formulare un discorso ma e da ieri che tua sorella mi sta aiutando a cercare le parole giuste per parlarti. Sono sempre stata la sorella più "schifosa" e che fa solo guai ma in realtà anche se non l'ho mai dimostrato tanto io ci tengo a voi e farei di tutto anche uccidere o morire perchè siete la mia famiglia e senza di voi io non sarei nulla. Mi è capitato solo una volta di usare il mio potere e mi sento una maledetta stupida perchè ogni giorno mi prometto di cambiare.., di essere un'altra persona ma puntualmente non lo faccio mai. Mi piacerebbe essere la sorella perfetta che non da fastidio e che aiuta le sorelle invece di sminuirle e metterle in difficolta. Voglio cambiare Sydney.... ma mi e troppo difficile>>. dice esausta. Questo discorso può sembrare recitato ma so quanto Dafne si sia impegnata per esprimersi al meglio.

I miei occhi sono lucidi... come può pensare ad una cosa del genere.

mi avvicino a lei e gli stringo la mano nella mia.

<<Non pensare mai più a una cosa del genere, mai più..... Dafne noi ti amiamo per quello che sei e non ti cambierei per nulla al mondo. Anche se dici di non dimostrarlo l'affetto nei nostri confronti io lo vedo invece, vedo come sei sempre pronta per difenderci o aiutarci in qualsiasi cosa. Per me sei la sorella più forte che abbia mai avuto e vederti così mi fa solo male perchè di solito sei tu ad aiutare me mentre sono in un letto a piangere...., come facevamo da bambine ricordi?>> mi fermo un secondo per prendere una boccata d'aria poi riparto.

<<Quando tornavo da scuola piena di lividi e prese in giro tu eri già li ad aspettarmi di fianco al mio letto, io mi ci sdraiavo e tu mi accarezzavi la testa e mi dicevi le cose più belle che una sorella potesse mai dire fin quando non prendevo sonno. Quando mamma e morta e papà e caduto in depressione tu c'eri sempre.... ci predavamo cura di Susan insieme ma sei sempre stata tu quella ad incoraggiarmi  ad andare avanti. Non sminuirti mai Dafne perchè sei la sorella più forte che abbia mai avuto, ti chiedo solo di controllarti un po' e sapere che rischiamo molto qui fuori>> appena finito questo discorso interminabile ci abbracciamo e a noi faccio unire anche Susan. Ritorno a quando nel parco avevo subito l'ennesima presa in giro e le mie sorelle mi avvolsero a loro in un abbraccio profondo e pieno di significato.

<<Vi amo>> dice la sorella minore.

<<Pure io>> rispondiamo all'unisco io e Dafne.

Quest'ultima mi stringe più forte a se. 

Dopo la discussione con le mie sorelle decido di avvisare Dafne di ciò che mi ha detto Valava.

<<A cosa servo?>> il mio sesto senso mi dice che lei lo sappia.

<<Ieri Nathan e Logan hanno realizzato un piano cioè quello di far fare a te da esca per rubare il video>> la interrompo subito.

<<Quale video?>> tempo fa Dean mi aveva accennato che Nathan e Dafne erano  andati a prendere un oggetto, ma un video?.

<<Sydney secondo te come fa Bob a ricattarci? ha un video che ritrae noi nella nostra scuola nel Regno Innay mentre usiamo i nostri poteri>>. la rabbia inizia già ad accecarmi gli occhi. Quel figlio di puttana.

<<E come dovrei distrarlo?>> quel tipo e un maniaco.

<<In realtà all'inizio Dean era contrario perchè lo riteneva troppo pericoloso ma e l'unica opzione poi in caso ci sono io e gli altri.>> Ora Dean si preoccupa per me? e il primo a fare cose pericolose.

<<Ma perchè io e magari non tu?>> non voglio mandare mia sorella perchè mi sento una fifona ma è tutto così strano.

<<Lo avevo proposto ma Nathan ha detto che noi già sapevamo i posti e penso che in caso di emergenza devo esserci io per prenderlo mentre si butta dalla finestra.>>dice in modo sereno.  spalanco gli occhi.

<<In che senso?>> chiedo curiosa. Si sono buttati da una finestra?.

<<Storia molto lunga.., ah si sta avvicinando il tuo principe azzurro>> il mio principe azzurro? seguo lo sguardo di mia sorella e scopro in fretta che si tratta di Travis.

<<Hey Sydney!>> e così allegro oggi.... regalami la tua allegria.

<<Oh dimmi>> e da giorni che non parliamo.

<<Sei libera il 2 novembre? volevo portarti a cen->> la sua voce viene interrotta da una più massiccia.

<<E occupata>> mi volto verso colui che ha parlato ma so bene di chi e quella voce.

Dean.

<<Ho una bocca per parlare>> dico infastidita.

poi mi volto di nuovo verso Travis.

<<scusami non ci sono quel giorno.>> dico dispiaciuta.

<<Il seguente?>> chiede lui.

<<Occupata>> risponde il ragazzo dietro di me.

sto per voltarmi e urlargli contro ma Travis ritenta.

<<il giorno dopo ancora?>> sto per rispondere quando la mia voce viene interrotta di nuovo.

<<Anche>> Travis sbuffa.

<<Vabbè Sydney.. io vado fammi sapere tu>> dal suo tono di voce si capisce che è dispiaciuto.

<<Aspett->> ormai e troppo lontano per sentirmi.

Con tutta la rabbia che ho mi volto verso quello stronzo e gli do una spinta che non lo smuove neanche di un centimetro. Le mie mani vanno a contatto con il suo petto e come quasi scottata le ritraggo.

<<Sei impazzito? a parte il 2 non avevo nessun impegno con te>>. lo odio così tanto....

<<chi ti ha mai detto che in questi giorni non sarei venuto a farti visita donna angelo?...>> dice con un sorrisino spavaldo sul volto.

<<Per  tre giorni di fila?>> è la scusa più strana che abbia mai sentito.

<<esatto>>.

<<Sei consapevole che non ti credo?>>.

<<Allora lo vedrai con i tuoi occhi Donna Angelo>>.

Dopo la figura di merda fatta con Travis e arrivata l'ora di andare a fare altri guai a casa di Bob.

Dean, Nathan e Logan stanno aspettando me e Dafne appoggiati a la loro auto.

Stasera finisce male me lo sento.

<<Vedo che siete molto contenti di vederci>> esclama mia sorella dopo aver visto le loro facce.

<<Infatti rompete solo il cazzo quindi salite prima che ci ripensi>> sbotta Dean. Un'ora fa faceva tutto il sarcastico e ora è incazzato.

Ha problemi il ragazzo.

                            ☀️

Appena arrivati capisco che Bob è un vero riccone perché ha una villa più grande del Regno Innay.

<<Ma beato lui che ha tutti questi soldi>> dice Logan.

<<In effetti>> dico io scendendo dall'auto.

Dean tira un sospiro e ci passa davanti, ora siamo tutti e cinque dietro un cespuglio.

<<Tu>> mi indica.

<<Io mi chiamo Sydney ma per te solo Evans>> tengo a precisare.

<<Evans, vai li dietro e trova una cazzo di scusa e distrailo. Se fa qualcosa, se ti tocca manda un messaggio a tua sorella e noi arriviamo>>. E terribilmente serio.

<<Tranquillo riesco a cavarmela da sola>> dico divertita.

Lui sbuffa.

<<Se ti ritroviamo mezza sanguinante per terra noi ti abbiamo avvisato>>. Ora sono io quella a sbuffare.

<<Dafne è Logan vanno al piano di sopra noi perlustriamo giù>>. Dean si comporta da vero leader. Ma chi gli dà tutta questa aria da superiore?.

<<No, Dafne viene con me>> sbotta Nathan.

Guardo mio sorella che è molto più sorpresa di me. Sono tornati insieme? Anche se penso che non siano mai stati fidanzati.

<<Perchè?>> dice Dean ora curioso.

<<L'altra volta abbiamo trovato un chiavetta USB e lei potrebbe ricordarsi dov'è>>. Da una parte ha ragione ma sarebbe anche una buona scusa per passare del tempo con lei.

<<Vabbè, io vado>> dico già stufa di quel discorso. Prima lo faccio, prima mi tolgo il pensiero.

Sto per andare ma una mano mi blocca e mi prende il polso, per fortuna la sua presa era molto più sopra di dove si trovano i graffi.

<<Chiama per qualunque cosa>> ripete.

Annuisco semplicemente.

I mie piani per incoraggiarmi mentre sto per bussare alla porta di quel maniaco sono..., dopo averlo fatto fuori posso avere la mia vendetta e uccidere Valava e tornarmene nel Regno Innay, in quel momento che il padre verrà nel modo umano inizierà l'attacco al nord America così lo prendo e finalmente potrò realizzare il sogno che mio padre ha sempre voluto per tanti anni.

È tutto così perfetto..., ma c'è una cosa che potrebbe annullare tutto.

I sentimenti.

Anche se sono passati anni e io e Dean non abbiamo più quel rapporto una parte della me innamorata bambina c'è ancora, perché in fondo io mi sento ancora una bambina che vuole giocare e divertirsi invece di assistere a guerre .

Ricordo ancora i rumori, le urla e i pianti che facevo ogni volta che il padre di Dean e mio padre facevano una specie di battaglia con i loro poteri.

Ricordo ancora le parole di papà verso quel grandissimo stronzo che non mi faceva dormire la notte per paura che potesse fare qualcosa a papà.

<<non ti lascerò mettere neanche un dito sulla mia famiglia, non mi arrenderò mai al tuo volere Valava>>.

Era così forte e deciso... alcuni bambini volevano essere diversi eroi da grandi.. invece io volevo essere come mio padre.

A risvegliarmi dai miei pensieri è quel vecchio di Bob che mi apre la porta divertito.

Oh cazzo e ora che mi invento.

<<Oh, hey ciao!>> dico cercando di essere allegra per attirare la sua attenzione.

<<Che ci fai da queste parti bambolina?>> mi viene da vomitare

<<Sono figlia di un tuo caro amico.>> dico un po' scossa, non so che fare.

<<Ah si?, come si chiama?>>.

Cazzo.

<<Matteo>> sparo un nome a caso ma i suoi occhi si illuminano.

Se ho azzeccato giuro che mi sento la donna più fortuna sul pianeta.

<<La ragazza che fa la stripper nel club più famoso della California?>> ora ha gli occhi pieni di malizia.

Ora mi sento la donna meno fortunata su questo pianeta.

<<si, sono io>>. Dico convinta.

<<Anche se sembra che già ti ho visto con quello stronzo di Dean...>> dice pensieroso. 

Oh no.

<<Dean? Chi è>> sembro una mezza scema.

<<Non è importante ora.>> si avvicina di più a me e la sua mano prende ad accarezzarmi  il viso.

<<Oh Marlene..., ho chiesto al mio amico per così tanto tempo di vederti ballare una lap dance davanti ai mie occhi..>> oh porca troia, ma questo è davvero uno stupratore e maniaco.

<<Devo ringraziare tuo padre di questo bellissimo regalo, sai oggi e il mio compleanno>> rimango sorpresa da quella affermazione ma poi le sue mani iniziando a scendere giù fino al mio collo per poi passare fra i miei seni coperti dalla maglietta.

Non so che fare, non posso muovermi.

Sono nei guai.

                Pov Dean.
                     ⛓️

Io e Logan siamo al piano di sopra a cercare quel maledetto video.

Logan non viene dal Regno Innay ed è un umano al 100% ma in questi anni anche se un po' scemo e sempre stato un amico fedele e non direbbe mai a nessuno il mio segreto tra cui anche quello di Nathan.

Ogni tanto lancio occhiate verso la finestra e la vedo lì a chiacchierare con quello stronzo.

Questa volta però la sua mano si posa sul volto di Sydney e non riesco a capire cosa gli sta dicendo.

La mano di Bob  scende sempre più giù fino al collo di Sydney per poi atterrare sulla sua maglietta.

Non mi dire che.... la mano di Bob sta per intrufolarsi sotto la lana che fascia il petto di Evans e come una calamità mi dirigo verso di loro scendendo frettolosamente le scale.

Non si deve neanche permettere di toccarla... giuro lo ammazzo.

<<Oi Dean dove vai!>> urla Logan.

Sono troppo lontano per rispondergli perché appena sono giù lui e ancora intento a intrufolarsi.

<<Aspetta... entriam prima dentro>> dice tremolante Sydney.

Nella mia mente continuo a ripetermi.

Lo ammazzo, giuro lo faccio.

Lui non può vedermi e da dietro gli afferro le spalle è lo scaravento a terra.

<<Pezzo di merda!, Metti le mani di nuovo dove non puoi e giuro ti uccido!>>. Sbotto incazzato nero.

E per terra e la sua caduta e stata così violenta da non riuscire ad alzarsi.

<<Te la farò pagare>> dice prima di svenire.

Perdo quei 3 secondi ad osservarlo poi alzo lo sguardo su Sydney paralizzata.

<<Ti ha fatto qualcosa?>> non lo chiedo con tono preoccupato ma severo. Ho chiesto a Nathan fino all'ultimo di non fare  questo cazzo di piano ma essendo Logan dalla sua parte ha vinto la maggioranza.

Dopo un po' scuote la testa in un <<no>>.

Decido di prendere il cellulare è mandare un messaggio a Nathan.

Uscite, il piano e andato male come pensavo. Ce ne torniamo a casa.

                         Nathan👊

              Come, cosa e  successo?

Cazzo Nathan, inizia a venire e poi ti spiego.

Esco da quel lurido posto e  faccio cenno a Sydney di seguirmi.

È strano non sentirla provocarmi... per quanto dico che la odio mi piace sentire la sua voce è sentire la sua risata.

<<Cos'è lo stronzo di ha fatto ammutolire?>>.

<<se non stai zitto ti faccio ammutolire io legandoti a un palo>>.  E arrabbiata anche lei ma anche stanca.

Ora resterà tutta la notte a pensare a ciò che è successo e lo so fin troppo bene perché da bambina me lo diceva sempre.

<<Preferisco essere legato ad un letto>> sono così falso da fare quelle domande sconce quando in realtà non ho perso neanche la verginità.

<<Stronzo>>.

È ritornata come prima, ora posso stare tranquillo.


Spazio autrice

Questo capitolo mi fa giusto un po' cagare ma ho promesso di pubblicarlo quindi scusate per gli eventuali errori.

Dai prossimi capitolo succede di tutto e penso che il capitolo 12 sarebbe il più intrigante.

Alla prossima💗

I love youu.









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