Capitolo 2: I Dettagli Sono Fondamentali
- Basta, non ce la faccio più!- esclamai bevendo un sorso del mio succo.
- Ma scusa, se vai a chiedere?- mi rispose Celia, seduta davanti a me al tavolo.
- Non posso chiedere! È troppo imbarazzante!-
- Dai, alla fine che potrebbe succedere di peggio? Ti dice di no e basta!-
La guardai un attimo.
Sì, avevo deciso, glielo avrei chiesto.
Mi alzai e andai nel tavolo accanto.
Li erano seduti Mark, Axel e Jude.
Guardai il mio bersaglio e mi avvicinai.
- Senti Mark, ma a te piace di più Nelly della palla?-
Nelly quasi non si strozzò col succo quando sentì quella domanda.
- Ehm... che razza di domanda è?- chiese Jude un pò confuso.
- Ssh! Con te me la vedo dopo! È una domanda di estrema importanza-
Lui sicuramente non seppe che dire, così si zittì.
Mark neanche sapeva come rispondere a quella domanda eccentrica.
- Credo che non si possa paragonare una ragazza ad una palla. Una ragazza è più difficile da trattare, a una palla basta che gli dai un calcio e basta- disse ricevendo poi dalla ragazza in questione il bicchiere di plastica dura in testa.
Bene, almeno una delle mie domande bizzarre aveva trovato risposta.
Orma mancavano solo "come sono gli occhi di Jude?", "come fa Axel a tenersi quei capelli a porcospino?" e "come fa Caleb a essere così antipatico?".
Forse l'ultima era più che una domanda bizzarra, visto che se lo chiedevano tutti in squadra.
Comunque, il mio piano per quella volta era molto semplice: avrei aspettato fuori dalle docce maschili.
Si sa che li dentro, con il vapore dell'acqua calda, gli occhiali si appannavano.
E sicuramente Jude non poteva starsene con gli occhialini alle docce, non avrebbe visto al di là del suo naso.
Appena finiti gli allenamenti pomeridiani, i ragazzi si infilarono, a turni, sotto la doccia.
Con la scusa di dover portare degli asciugamani puliti per il turno successivo, mi ci piazzai davanti.
In quel turno c'erano Jude, David, Xavier, Shawn e Jordan.
Aspettai li davanti per una mezz'oretta, ma ci fu una cosa che non calcolai...
Shawn uscì il primo di tutti ed era... senza maglia.
Come avevo fatto a non pensarci?!
Dentro c'era troppo caldo, era inevitabile che i ragazzi non restassero seminudi!
Quasi non svenni davanti a lui.
Sapete com'è... il fisico di un calciatore... una ragazza quindicenne... ci siamo capiti no?
- Kiara? Sei viva?-
- Eh?! Sisì Shawn, devo solo portare gli asciugamani dentro! Aspetto che escano gli altri!-
Lui sorrise, si mise la maglietta che teneva in mano e se ne andò.
Bene, almeno uno si era levato dalle scatole.
Il problema sopraggiunse dopo.
Jordan, Xavier e David uscirono dal bagno tutti e tre contemporaneamente.
E potete immaginare com'erano.
Sì, esatto, senza maglia.
Mi girai di scatto verso la finestra.
Ok uno, ma tre insieme erano troppi per la mia vista da adolescente in cerca di bei ragazzi da acciuffare!
Stavano parlando di chissà-che-cosa così animatamente che non mi notarono e se ne andarono.
Rimasi girata per un'altro po', finchè non li vidi scendere le scale.
Sospirai e mi girai.
Jude era già uscito e, mio malgrado, si stava rimettendo gli occhialini, girato di spalle.
"Me misera! Dovevo girarmi prima!" mi maledii mentalmente.
Per fortuna lui era con la maglietta, non avrei sopportato ancora la vista di bei ragazzi seminudi.
Perchè, diciamolo, la Inazuma aveva una vasta scelta di figoni di tutti i tipi.
E anche Jude non era male in fondo, anzi!
Entrai nelle docce per posare gli asciugamani un po' scocciata per il fallimento del piano.
Sicuramente Jude notò questo particolare perchè rimase zitto davanti alla porta.
Posai gli asciugamani e uscii, sbattendo un po' la porta.
Il problema fu che anche io avevo gli occhiali, che con l'umidità erano un po' appannati.
Sbattei il ginocchio contro l'armadio in ferro, emettendo un gridolino misto tra dolore e sorpresa, mentre caddi di faccia.
Cadere era ormai una tradizione.
Jude mi si avvicinò e mi aiutò ad alzarmi.
- Dovresti stare più attenta!- commentò, divertito.
Io gonfiai le guance imbarazzata.
Gli occhiali ormai erano tornati normali, ed essendo molto vicina a lui riuscii a guardare un pò attraverso le lenti degli occhialini.
Vidi un accenno dei suoi occhi, leggermente a mandorla e di un rosso intenso un pò nascosto dalle lenti scure.
Trattenni il respiro.
Lui era riuscito a incantarmi senza nemmeno togliersi la maglietta.
Un record.
- Kiara? Stai bene?-
- Mai stata meglio-
Scossi la testa per scacciare via quella specie di incantesimo che mi teneva gli occhi puntati verso di lui.
- Vado, ci vediamo più tardi!-
Corsi giù dalle scale, diretta alle cucine.
Entrai e vidi le manager preparare la cena con la loro solita aria indaffarata.
- Ragazze, ho un problema!-
- E quando mai?- chiese Nelly, sistemando i piatti nelle rispettive tavole.
- È una cosa seria! Celia, tuo fratello é diventato un magnete per caso?!-
- Un magnete? Che vuoi dire?- chiese lei girando il cucchiaio di legno dentro la pentola.
- Nel senso che non riesco a staccargli gli occhi di dosso! Che cavolo di trucco a usato?-
- C'è un trucco che molte persone sanno usare, Kiara. Si chiama fascino- disse Silvia sistemandosi il grembiule da cucina.
- Non é solo questione di fascino! Sicuramente si é presa una bella cotta!- commentó Celia allegramente.
- Cotta? Io?! Ma non scherziamo!-
- Altro che!-
Fu in quel momento che i ragazzi, con il loro solito casino, entrarono in cucina e si sedettero ai tavoli.
Guardai le manager e facemmo una specie di patto del silenzio con lo sguardo.
Poi girai lo sguardo verso il tavolo davanti a me, con Jude che chiacchierava con David, Mark e Axel.
"Sicuramente, il segreto del suo magnetismo é nei suoi occhi" pensai, fissandolo.
Non potevo ASSOLUTAMENTE essermi presa una cotta!
Non avevo il batticuore da quando avevo avuto un colpo di fulmine per un bimbetto biondino in prima elementare!
Peró una cosa era certa: dovevo vedere bene quegli occhi.
"Ah, maleddetti occhialini! Vi batterò, statene certi!"
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