42. Meritiamo qualcuno che resti
La moto di Andreas si ferma davanti all'Ospedale Psichiatrico ed io respiro a fondo prima di rimettere piede all'interno del grande cancello delimitante il cortile.
Vedo i detenuti passeggiare sul prato inglese malinconicamente durante i loro dieci minuti di libertà vigilata. Fino a poche ore fa ero una di loro, e non potrò mai dimenticare la sensazione che provavo ogni volta che, anche solo per qualche minuto, potevo uscire dalle mura.
Li capisco da morire. Sentono la mancanza della loro famiglia, dei loro amici, della loro vecchia vita, della quotidianità a cui hanno dovuto dire addio.
Ma un giorno saranno tutti liberi. Un giorno non dovranno più combattere gli spettri nell'armadio, perché saranno capaci di domarli.
Vedo Nicole, Mia e Leo chiacchierare sotto ad una quercia e faccio loro un cenno quando Leo si accorge di me e lo dice alle altre.
Mi giro verso Andreas che ha visto la scena e mi sprona a raggiungerli. Oggi dà ufficialmente le dimissioni e io ho deciso di accompagnarlo per salutare gli altri.
Raggiungo i miei amici mentre lui si allontana all'interno dell'istituto.
-Adesso che sei libera ti permetti di snobbarci? – mi chiede Leo scompigliandomi i capelli sorridente.
-Non potrei mai – confesso facendogli la linguaccia.
-Allora qui abbiamo una bugiarda? – mi riprende Nicole.
-Raga mi spiace di non avervi detto nulla è che... -
-Cosa? Non ci devi alcuna scusa, capiamo perfettamente la situazione e sappiamo quanto deve essere stata dura per te. L'ultima delle cose che devi fare è sentirti in colpa per averci tenuti al di fuori di tutto questo – mi rassicura Mia.
-Già, deve essere stato davvero difficile. Come hai fatto a fingerti malata per tutto questo tempo? – mi chiede Nicole.
-Quando c'è di mezzo il bene di qualcuno a cui tengo non so far finta di nulla – confesso alzando le spalle.
-Sei meravigliosa – mi dice Mia abbracciandomi.
Nicole e Leo si uniscono all'abbraccio e per la prima volta nella mia vita riesco a sentirmi parte di qualcosa. Qualcosa di bello.
-Resta il fatto che, se solo provi a dimenticarti di noi, quando saremo usciti da qui avremo un motivo per ritornarci. E non scherzo – mi prende in giro Leo.
Ridacchio.
-Tranquilli, ogni settimana verrò a rompervi le palle. Non voglio perdervi, mi avete dato tanto in questi mesi e ci tengo a voi –
-Mh e lì c'è qualcuno che tiene a te anche troppo e non riesce a staccarti gli occhi di dosso – ridacchia Nicole indicando con la testa qualcuno alle mie spalle.
Mi volto e vedo Andreas sorridermi qualche metro più distante.
Quando mi rivolgo di nuovo ai miei amici hanno tutti un sorriso sornione sulle labbra.
-E così state insieme eh – mi cantilena Nicole.
Scuoto la testa sorridendo.
-Sì, stiamo insieme. Adesso ti aspetto dire: "Lo sapevo! Te l'avevo detto che eravate fatti l'uno per l'altra, siete perfetti, una coppia bellissima" – la imito.
Nicole si imbroncia facendo la finta offesa.
-Pf, dopo questa te lo scordi. Voi, una coppia bellissima? Figurati, siete pure perfetti ma non ve lo dirò, tanto lo sapevo che eravate fatti l'uno per l'altra e se non fosse stato per me che ti ho aperto gli occhi lui sarebbe ancora a sbavarti dietro mentre tu lo ignori –
-Ah, adesso ti prendi anche i meriti? Questa mi mancava – dico prima di scoppiare a ridere.
Gli altri mi seguono ridendo anche loro.
-Scusatemi ragazzi, penso di dover fare visita a Lauren – dico facendo per abbracciarli ma Leo mi guarda accigliato – Che succede? – chiedo preoccupata.
-Lei è all'ultimo piano – mormora lentamente.
Nella sezione dedicata ai casi estremi.
-Ah – riesco a dire.
-Cate, ci dispiace tanto. Vedrai che con gli anni migliorerà, dobbiamo essere fiduciosi – Mia mi accarezza un braccio.
Abbozzo un sorriso.
-Sì, hai ragione – mormoro – Mi mancherete tanto ragazzi – dico con la voce spezzata prima che una lacrima mi bagni la guancia.
-Oh, tesoro – sussurra Nicole attirandomi a sé.
Mi stringono forte e respiro i loro odori nel tentativo di lasciarli impressi nella mia memoria per sempre.
Mi mancheranno Nicole e i suoi sbalzi di umore, le sue lentiggini, la sua ossessione per i misteri, i nostri sguardi complici.
Mi mancherà Mia con le sue parole giuste al momento giusto, la sua risata contagiosa e la sua allegria.
Mi mancherà l'ironia di Leo, i suoi tentativi di cercare un contatto fisico con me, il suo istinto protettivo e le sue battute squallide.
Mi mancheranno quei tre pazzi che hanno riempito di risate la monotonia dei miei giorni di permanenza all'istituto, e spero davvero che riescano a guarire e ad uscire da qui perché sono delle persone bellissime e meritano di realizzare i propri sogni.
Tutti noi lo meritiamo.
Meritiamo di vederci felici, di sentirci orgogliosi di noi e soddisfatti della nostra vita.
Meritiamo di realizzarci.
Meritiamo di trovare noi stessi.
Meritiamo di trovare l'amicizia, l'amore, la famiglia.
Meritiamo di essere amati e di amare.
Meritiamo di trovarci e di completarci.
Meritiamo qualcuno che resti nonostante il casino che abbiamo dentro perché la vita in sé è bella, ma avere qualcuno con cui condividere ogni momento è tutt'altra cosa.
Avere al proprio fianco qualcuno che ti apprezzi per quello che sei, senza lamentarsi dei tuoi difetti ma che ti ripeta ogni giorno quanto tu sia perfetta.
Meritiamo tutti l'amore che si legge nei libri, quell'amore che resiste alle incomprensioni, ai litigi, alle avversità e che ad ogni colpo, anziché rompersi, si rafforza.
Meritiamo tutti una grande storia d'amore.
E la mia inizia adesso.
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