17. La felicità
Dopo avermi lasciata per un po' da sola in riva al mare cullata dal dolce rumore delle onde, Andreas torna con una scatola della pizza.
-Ma io ti adoro – dichiaro.
Si siede di fianco a me e lo apre mentre mi si illuminano gli occhi.
-Non penso che sulla mia cartella clinica ci sia scritto anche che la mia pizza preferita è quella bresaola e grana – dico afferrando un pezzo – come lo sapevi? –
-Ho le mie fonti – fa il misterioso addentando anche lui un pezzo.
-Grazie – sussurro – e non solo per la pizza –
-Ah, andiamo – fa un gesto con la mano a significare "non è nulla di che".
-No, davvero. È da tanto tempo che non mi sentivo così bene –
-Beh, ti avevo promesso un tramonto – risponde indicando il sole che tra poco tramonterà.
Sorrido.
-Ecco, l'ho fatto perché volevo vederti così. Volevo conoscere la vera Cate, quella che le sbarre dell'istituto nascondevano, quella che dentro quelle mura stava morendo lentamente. Volevo recuperarti prima che ti spegnessi del tutto e so che il mare è l'unico posto in cui riesci a sentirti a casa –
-Sai cosa? Da quando ti ho conosciuto a me basta stare con te per sentirmi a casa in qualunque posto – gli confesso.
-Sei felice? –
-Tanto. Davvero –
-Vorrei poterti rendere felice sempre – sussurra.
Sei tu la mia felicità.
Vorrei dirglielo ma mi limito a poggiare la testa sulla sua spalla e ad aspettare con lui i colori del tramonto.
Mi basta questo per essere felice, e non lo sa.
Io non lo so cos'è l'amore.
La vita non mi ha dato il tempo di provarlo, non mi ha mai dato l'occasione di affezionarmi a qualcuno al di fuori della mia famiglia. Non posso dire con certezza se quello che provo sia amore o no.
Ma qualcosa c'è.
Io lo sento.
E lui anche.
Ed è innegabile.
Il cielo inizia a colorarsi di rosa lentamente.
Poi viene bagnato da alcune sfumature di giallo, fino a quando non diventa arancione. E poi rosso mentre il sole si tuffa nel mare e rapidamente sparisce.
I tramonti non durano mai abbastanza. Ma ho sempre pensato che il sole e il mare danzassero insieme magicamente, e che niente avrebbe mai potuto superare la loro bellezza.
Niente. A parte Andreas.
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