8 - Il ritorno a scuola
La sveglia suona precisa alle sette di mattina, Desie sbadiglia stiracchiandosi; con un mal di testa quasi insopportabile. Vede allo specchio il riflesso della sua camicia da notte rosa con le maniche a campana e il colletto ondulato, guardando distrattamente la parte di letto disfatto al suo fianco. Mamma si è alzata prima di lei? Come mai così mattiniera ora? Lentamente guarda l' orologio della 'Onyx' al suo fianco e si appresta a spengere il trillìo. Se i suoi compagni sapessero che Desie, a quindici anni, dorme ancora con sua madre; la prenderebbero in giro allo sfinimento, ma a lei non importa. Tanto mai lo sapranno, a meno che non sarà lei a parlare. E poi perché disfare due letti quando può tranquillamente metterne in disordine uno solo? È così e basta; dopo il trasloco si sente sola ed inquieta, è un periodo...passerà...e poi suo padre e sua madre sono separati già da qualche anno...ciò avrà influito sulla sua psiche? Desie non lo sa, non ne è sicura almeno. Resta distesa gli ultimi cinque minuti, poi corre a in bagno prepararsi. Sull' autobus sente numerosi ragazzi canticchiare e qualche tipo insopportabile fare il suo nome continuamente. Alla fine, stanca di quella presa in giro immeritata, si precipita vicino ai sedili sulle ruote finali del bus e vede Kai a braccia incrociate che le ride in faccia. –Non sono stato io- le dice con uno sguardo furbo –loro chiamano...-. Lo guarda in tono di rimprovero
–Fatela finita!- Dice quasi urlando; benché il suo sguardo finisca per spostarsi sui jeans aderenti del ragazzo e sul suo cappello nero al contrario. 'Certo che lui non è che segue le mode, le anticipa!' Pensa Desie percorsa da una tristezza quasi infinita. Poi torna al suo posto, cercando disperatamente di scansare lo sguardo insolente e malizioso di Alice; evitando anche di vedere la sua orribile ricrescita scura sui capelli biondo chiaro.
In classe è tutto un gran parlare e, sfortunatamente, Kai questa volta si mette proprio dietro di lei. –Ehi Desie!- Comincia a parlarle da dietro, durante la ricreazione –Ma stamattina, per caso, ti è caduto in testa un alverare?-. La ragazza si muove di scatto -Ma che stai dicendo?- Domanda urlando, portando anche la professoressa a domandarle se va tutto bene. Improvvisamente scopre Kai ridere fortemente –Ah! Sono i tuoi capelli, non me n' ero accorto! Sono così crespi che mi sembrava che avevi un nido di api o vespe in testa! Ma una piastra no, eh Desie?-. Alice, a poca distanza da lui, ride come una cornacchia. A fine lezione gli occhi di Desie si ritrovano ad osservare il ragazzo, che si accosta dietro la scuola a parlare con un uomo dimolto più grande di lui. La loro conversazione termina con il prestito di una sigaretta da parte del ragazzo. Lei non capisce, inizialmente, cosa succede; ma sente dentro di sé che in quel tizio c'è qualcosa che non va. Perché mai un uomo di più di quarant' anni dovrebbe avvicinare un ragazzo di quindici appena? 'Fumeranno insieme?' Si chiede, osservando le Marlboro. Solo poi si accorge che il suo compagno di scuola, in realtà, gli sta dando il suo numero di cellulare. E poi, un abbraccio, e tutto termina.
Desie osserva le braccia pelose dell'uomo attorno al collo di Kai e sta per urlare, quando Alice la blocca da dietro–Sono amici, non li vedi? Non intrometterti!- Dichiara la bionda finta. Tuttavia l' urlo malriuscito della ragazza fa girare Kai dalla sua parte, che si stacca immediatamente dall' uomo e va verso Alice; fingendo di non vedere Desie.
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