7 - Al parco

Desie lascia i compiti a metà in quel giorno di neve. Novembre 2014. La neve fiocca nella piccola città umbra e lascia i suoi segni ovunque. Dal giorno in cui è svenuta in classe, tutti i suoi compagni la deridono alle spalle e alcuni, addirittura, dicono che 'lo aveva fatto apposta' per ottenere la clemenza del preside e dei docenti. Oramai lei viene vista come una povera malata in quel liceo, una ragazza estremamente ansiosa e con problemi seri di studio; così i suoi voti sono ora tutti più che sufficienti. 'Sono riuscita a fare pena ai professori' pensa tra sé e sé 'a questo punto non mi conviene nemmeno continuare i compiti...tanto anche domani il 6 è assicurato, anche domani...'. Si copre, dunque, per bene ed esce di casa. Correndo tra la neve, imbottita nel suo cappotto delle 'Wimx'; raggiunge, senza molta fatica, il parco. Lì vede giungere Kai e Ilaria, mano nella mano. Si stringe nelle gambe, coperte con delle calze marroni di lana. I due fidanzatini si avvicinano alla panchina su cui sta seduta, non la notano nemmeno e passano oltre. Desie vede il corpo sexy di Ilaria da dietro e quel sedere che tiene all' insù più di una star del cinema. A settembre, almeno, era più simile a lei; non aveva quel corpo ed aveva il suo stesso volto. Ma ora Ilaria sembra già una donna; mentre lei resta delle sembianze di una bambina, escluso il suo seno, che risulta un po' troppo prosperoso per una ragazzina esile come Desie. Di jeans porta ancora la taglia 10/12 anni; e solo le magliette ed i cappotti riescono a salire alla taglia 16 anni o alla XXS da donna. Desie è sempre stata la più fina della scuola, con quel visino da bambola incastonato in un ammasso di lunghi e scuri ricci, e la fissazione per i cartoni animati giapponesi che usa sempre come quaderni, diari o vestiti. È ancora adesso una delle più magre e piccole della scuola. Qualche giorno prima, al liceo, due studenti del quinto anno l' avevano sollevata di peso e messa sul mobiletto vicino alla finestra del corridoio; per prendere prima di lei i cioccolato caldo alla macchinetta del caffè; e le risatine di sottofondo avevano preso il posto delle solite chiacchiere tra ragazzi quei 10 minuti dell' intervallo. Poi, come se non bastasse, una professoressa si era avvicinata a lei e le aveva domandato se stava bene, a voce alta; e sottolineando il suo svenimento del 13 di settembre. Ed ora, Desie sta lì; seduta in quella panchina a veder passeggiare i suoi due compagni di classe. All' improvviso le si avvicina un uomo, che lei non guarda neanche in faccia. "Conosci quel ragazzo biondo, bambina?" Le domanda, indicando Kai. "È un mio compagno di scuola..." Risponde lei.

"Non l' avrei mai detto...ti davo appena 12 anni...". Desie si stringe ancora di più nelle ginocchia "Io ne ho 15, sto facendo il secondo liceo..."

"Non ho mai visto una piccolina così magra in tutta la mia vita...sicura di avere 15 anni?"

"Beh! Speriamo che almeno in questo non sbagli più di tanto!" Borbotta Desie, sempre senza guardarlo in faccia.

"E va bene...dimmi, quella biondina è la sua ragazza?"

"Così pare...anche lei viene in classe con me..."

"Va bene, senti...Tu resta qui, io mi avvicino a loro, ok?"

"Chi le impedisce di avvicinarli?"

"Infatti, nessuno...ma gradirei che la biondina si allontanasse da lui..."

"Ci vada a parlare, anche se non so se le possa dare udienza..."

"Ma certo che me la darà...oh! Guarda! Si allontana da sola". Indica Ilaria che sparisce all' orizzonte. Desie non fa in tempo ad alzare lo sguardo che quell' uomo è già vicino a Kai. Lo vede di spalle: è un uomo grasso e alto, sulla cinquantina. All' improvviso lo vede stringere forte la mano pallida e affusolata di Kai, che reagisce quasi tremando a causa della sua forte presa. Gli dice qualcosa all' orecchio e sparisce anche lui. Il ragazzo passa innanzi a Desie e, questa volta la nota "Che ci fai qui a quest' ora? Sei impazzita, Desie?" Le dice "È freddo, c'è la neve e tu sei qui a congelare...poi è logico che svieni in classe...torna a casa, dai...se vuoi ti accompagno...". Desie guarda la sua mano: è gonfia e rossa. Quell' uomo l' ha stretto davvero forte "Ti fa male?" Gli domanda.

"Questi non sono affari tuoi" Le risponde. La ragazza sospira "No, non mi serve alcun aiuto. Torno da sola a casa, grazie..."

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