3- L' ospedale
Alle 17 è davanti alla pista di atletica della sua città, alle 17:15 è davanti alla biblioteca, alle 17:30 è davanti all' ospedale dove è ricoverata la sua 'amica' Alice.
Kai, avvolto nel cappuccio di una felpa casual, entra in ospedale di nascosto.
Né suo padre Frank, né sua sorella Fanny sanno che è uscito, altrimenti glielo avrebbero impedito.
Era il terzo giorno di giorno e già si era messo nei guai, perché non aveva riaccompagnato a casa la sua compagna di scuola...per di più il suo insegnante di Storia ha assistito all' incidente ed ora stanno dando tutti la colpa dell' accaduto a lui...
Il padre di Alice è convinto che sia stato lui a farle del male, perché il motorino era davanti a casa sua...
Sale le scale in silenzio, guardando sempre avanti, per paura di incontrare qualcuno che conosce.
Pensa a quello che gli accadrà quando tornerà a casa, a quante storie dovrà sentire.
Percorre il corridoio isolato (le 17:30 non sono l' ora migliore per le visite), quando ecco, si ritrova davanti alla stanza numero 25. Bussa alla porta:
-Alice, sono Kai, c' è qualcuno insieme a te? Perché, se mi vede qualcuno che conosco, è meglio che sparisco dal mondo!-
Una vocina debole risponde -Sei uscito di nascosto, vero? Qui con me c' è mia madre... però sta dormendo. È abituata a riposarsi il pomeriggio con questi caldi! Entra pure, tanto fino alle 19 non si sveglia-.
Il ragazzo entra socchiudendo la porta -Hai bisogno della balia o è solo lei che è paranoica?-.
-Kai, ma perché sei così insofferente? Mia mamma sta con me solo perché non ha niente da fare! La casa è uno specchio, senza di me che la metto in disordine!-.
-Se lo dici tu...- si accomoda sopra al letto, facendo scansare le gambe ad Alice -Sono venuto a trovarti perché per un po' non mi vedrete a scuola temo...sono in guai molto grossi... dicono che è stato un mio amico ad imbarcarti con la moto, visto che è successo davanti a casa mia!-
-Mi dispiace che ti hanno incolpato del mio incidente, non te lo meriti...non credo proprio che conoscevi il ragazzo che mi ha assalita con il motorino...-.
-Alice, non ti aspettavo in casa mia ieri... perché non mi hai avvertito?-
-Avevo paura che fosse venuta da te!-
-Ma chi?-
-Quella stupida di Desie! Ti ha adocchiato da un po'!-
-Ma a me non importa niente di Desie! La conosco appena!-
-Non mentirmi, lei ti piace! Ti è piaciuta dal primo istante! Quanto ancora vuoi continuare a fingere con me?-.
-No, ti sbagli Alice...io voglio entrare nel vostro gruppo...-
-Nel nostro gruppo non vogliamo quelli che parlano con Desie!-
-Ma ti ho appena detto...-
-Lasciami dormire, ho sonno! Il nuovo professore gira per l' ospedale, sa che ti hanno sospeso dalla vecchia scuola; dunque sei venuto all' Artistico...-
-Tu...tu sapevi che...?-
-Io non lo sapevo! È il nuovo professore che ha visto tutto!-
-Quello... è lo stesso insegnante che mi ha sospeso alla vecchia scuola!-
-Lo conosci bene a quanto pare!-
-Già. Hai ragione Alice, non ti sto facendo dormire. Ti saluto-. Si alza dal letto, esce e sbatte la porta.
Uscito dalla camera lo vede...lo conosce bene, conosce bene il suo sguardo...
Finge di non vederlo, passandogli davanti. Ogni volta che c' è di mezzo quell' uomo sono guai per lui...crede di averla scampata, quando si sente afferrare il braccio: -Kai! Dopo quello che è successo, il minimo che potevi fare era starle alla larga! Ma tu non ci senti... chissà cosa direbbe tuo padre se sapesse che sei uscito di nascosto...-. Il ragazzo tenta di liberarsi da quella forte presa; ma invano, 15 anni ha e 15 anni dimostra.
-Allenti la presa! Mi fa' male così!-
-Vuoi che ci parli direttamente io con tuo padre?-.
-Faccia come vuole, mi butti anche fuori da quest' altra scuola se lo desidera, tanto peggio di così...-
-Credevi di esserti liberato di me, eh? È per questo che hai cambiato scuola... però io insegno anche in questa, Kai...non ti sarà facile quest' anno...- sorride e lo lascia andare.
Kai comincia a correre, al fine di sfogare la rabbia che ha nei confronti di tutti e che ha sempre tenuto nascosta.
Qualcosa sta cambiando in lui: desidera ribellarsi, fare pazzie...tutte cose che, l' anno prima, non pensava minimamente.
In meno di mezz'ora si trova davanti casa. La corda che aveva usato per scendere dalla finestra della sua camera, ora l' userà per salire...
'Non riuscirà a buttarmi fuori anche da questa scuola, questa volta proseguirò gli studi! Anche se dovrò affrontare il mio passato, io andrò avanti, professor DeRici!'.
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