1- l' incontro che modificherà il destino
15 settembre. Ore 7:30. Desie si sveglia di soprassalto sotto il suono del televisore, a volume massimo. Guarda l'orologio e si alza in fretta. Le vacanze sono finite e ricomincia la vita. Indossa la prima cosa che le capita tra le mani ed esce, correndo verso il pullman che sta per partire. Trova un posto proprio infondo, sul sedile centrale. Un ragazzo dai capelli biondi e mossi, la pelle pallida, gli occhi azzurri, e un sorriso dolcissimo le si avvicina. Indossa un Jeans a vita bassissima nero e attillato e una maglietta a maniche corte nera e grigia, coperta in parte da una felpa dell' Adidas. Tutto in lui è bellissimo: il portamento, il modo di muoversi e camminare, l' atteggiamento. È di certo un tipo appariscente e abituato ad essere circondato da ragazze.
-Scusa, è libero questo posto?- Le domanda, indicando il sedile vuoto alla sua destra. Desie gli sorride e risponde scansandosi i lunghi capelli castani e ricci dal collo -Si, vieni pure-. Il giovane si siede lentamente, tenendo lo zaino della Seven nero e bianco sopra le gambe. -Tu che scuola frequenti?-
-Il liceo, e tu?-
-A che anno sei?-
-Al secondo, sezione A-
-Incredibile! Anch'io. Cioè, comincio oggi...prima frequentavo lo scientifico-
-E perché hai cambiato, scusa?-
-Perché mi hanno bocciato- e scoppia a ridere -Avevo quattro debiti!-
-Ora sono io a non crederci. Com' è possibile che un tipo come te sia stato bocciato?-
-I miei insegnanti dicevano che ero troppo frivolo e che mi ero montato la testa-
-Stai scherzando vero?-
-Si. Non mi hanno bocciato. Era che volevo prendere un altro indirizzo di studi e così ho lasciato lo scientifico-
-Non credere che la mia scuola sia più semplice! Ti bocciano per davvero se entri con questo spirito!-
-Non so...all' altro liceo avevo tutti 9-
-Si capisce, però non mi sembri affatto un secchione!-
-Infatti non lo sono!-
-Sei solo appariscente e con un quoziente intellettivo piuttosto alto-
-E chi lo sa? Forse non sono così intelligente! Tu, probabilmente, lo sei più di me-
-Proprio no! Il massimo che riesco a prendere è 8 e il minimo 4-.
-Davvero? E ti accontenti? Io voglio sempre primeggiare-
-A me invece, vanno bene anche i posti di mezzo-
Il pullman si ferma, l'autista apre le portiere, i ragazzi scendono. Desie osserva il biondino, prende la stessa strada sua, e allora si convince che è proprio lui il nuovo acquisto dell' artistico -Scusa- gli chiede -Tu come ti chiami?-
-Kai. Non sono italiano. Vengo da New York, anche se sono praticamente cresciuto qui. Ci trasferimmo quando avevo 5 anni-
-Io mi chiamo Desiderata, per gli amici Desie-
-Va bene Desie. Allora fammi strada! Non me la ricordo molto bene-. I due camminano a poca distanza l' uno dall' altra, incrociando la principale. Un gruppo di ragazze lo salutano, lui manda loro un bacio e prosegue, seguendo la sua nuova compagna per la strada stretta e affollata che separa la piazza dei pullman dalla scuola.
Prima di entrare, però, le chiede se può aspettare un attimo. Si mette in un vicolo vicino la scuola e si mette a fumare. Desie gli si avvicina
-Ehm...tra qualche minuto suonerà la prima campanella...sei sicuro di non voler entrare subito in classe? Non sarebbe il massimo ritardare subito dal primo giorno-
-Lì dentro sono tutti come te? O ci sono anche persone un po' meno perfette?- proferisce, infastidito.
-Come dici?- La guarda con un mezzo sorriso e fa un altro tiro. -Scusami. Fa' finta di niente, ora entro...tu intanto avviati- La ragazza entra, sale le scale e raggiunge la sua aula. Passano circa 10 minuti, ma di Kai non c' è traccia. Si accomoda all' ultimo banco, tira fuori un fogliaccio e comincia a scarabocchiare qualcosa, pensando che ormai il suo amico ha marinato la scuola. Invece, quando sembra che tutto è perduto, ecco che il ragazzo spalanca la porta, affaticato come chi ha fatto una corsa per arrivare in tempo. Strilli gioiosi di ragazze rimbombano su tutta l' aula. A quanto pare Kai non è poco conosciuto. Il giovane entra con sicurezza e accenna un saluto a quelle venti adolescenti che gridano il suo nome. L' unica che non è daccordo col suo comportamento è la professoressa di Inglese a causa del suo riprovevole ritardo. In seguito gli chiede di scegliersi un posto e di accomodarsi. Tra tutti nota in particolare una ragazza mora, dagli occhi nocciola, vestita sportiva, ma con una sicurezza ed una determinazione incredibili. Subito ne è attratto e si siede vicino a lei. Desie li guarda: sembrano completamente in armonia. 'ecco' pensa tra sé 'un altro che entrerà nel gruppo di Alice, pazienza'.
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