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Yoongi chiuse piano gli occhi alla percezione delle calde labbra di Jimin che sfioravano la pelle delicata del suo collo.
"Hyung.." sussurrò il minore inspirando il suo dolce profumo.
"Sì?" Sospirò lui riaprendo gli occhi per guardarlo e sbattendo le palpebre.
Jimin lasciò un tenero bacio sulla sua guancia e sfiorò l'orlo della sua felpa, tirandola leggermente su. "Posso?" chiese con un tono estremamente dolce.
Yoongi annuì e tirò su il busto, permettendo al più piccolo di sfilargli la felpa color verde acqua e sfiorare il suo torace liscio e chiaro con la punta delle dita, per poi scendere a baciarlo.
"Sai di essere bellissimo, Yoongi?" mormorò alzando lo sguardo su di lui, senza lasciare chele sue labbra si allontanassero da quella pelle candida.
Il maggiore scosse la testa, portando le mani tra i morbidi capelli di Jimin e tirandoglieli leggermente.
"Beh ora sì" sorrise lui, alzandosi per togliersi il maglione rosso con una renna sopra.
"E tu lo sai?" fece Yoongi, portando le mani sul suo petto tonico per tastarlo e studiarlo, godendosene il contatto.
"Cosa?" Piegò la testa per guardarlo.
"Di essere bellissimo" ripeté piano il moro, osservando il suo corpo perfetto, muscoloso al punto giusto.
"Eh no, nessuno ne l'ha mai detto" storse il naso, trattenendo un sorriso e scese ancora per baciarlo.
"Te l'ho detto io ora" sorrise Yoongi, allungando il collo per far unire le loro labbra ancora una volta, avvolgendo il suo collo con le braccia per stringerlo maggiormente a sé.
Jimin sorrise contro le sue labbra, e lentamente fece scendere le mani dal suo petto ai suoi fianchi, gli sfilò i pantaloni, per poi osservarlo.
"Scusa hyung uhm... la coda?" chiese con uno sguardo preoccupato.
Yoongi scosse la testa. "Non mi fa male se sto così, è solo un po' fastidiosa" disse accarezzandogli il viso. "Mi giro, mh?"
"No come... come vuoi tu Yoongi, davvero non..." fece lui imbarazzato, mordicchiandosi il labbro ed arrossendo.
Il maggiore sorrise leggermente e gli baciò le labbra, guardandolo ancora una volta prima di girarsi a pancia sotto, permettendosi di stare più comodo.
Jimin per un istante si chiese perché non si fosse trasformato in completo umano, poi confermò che sarebbe stato meglio così, preferiva osservare il vero Yoongi.
Si abbassò a baciare il suo collo con dolcezza, scendendo e lasciando un piccolo morso sulla sua spalla, facendolo lamentare a bassa voce, poi le sue labbra si posarono al principio della sua spina dorsale: da quel punto iniziò una lenta discesa lungo la sua schiena, baciando la sua pelle e inspirandone il buon odore che emanava, mentre con una mano sfiorava delicatamente i suoi fianchi, quasi solleticandoli.
Quei gesti ricchi di dolcezza e delicatezza provocarono sospiri di piacere da parte dell'ibrido, che chiuse gli occhi e spinse il viso contro il cuscino per non far sentire gli istinti da gatti che stavano incombendo su di lui.
Peccato che fu invano, perché Jimin sentì. "Il piccolo Suga sta facendo le fusa?" sorrise mordendosi il labbro inferiore.
Yoongi scosse la testa. "No"
"Non si dicono le bugie" disse allora Jimin lasciando un morsetto sul suo fianco.
"N-non lo faccio apposta" si lamentò lui. "Mi viene istintivo, scusa"
"E perché dovresti scusarti? È adorabile e dolce" sorrise portando la mano al suo viso per farlo girare e guardarlo. "Un po' come te"
"Mmh..." mugolò arrossendo e coprendosi il viso con le mani, abbassando le orecchie timidamente.
"Smettila di essere così carino in una situazione come questa" rise Jimin contro la sua guancia, lasciandovi poi un piccolo bacio.
"Non sono carino" borbottò Yoongi.
"Sì lo sei" ribatté il minore.
Allora l'ibrido mosse leggermente la coda e la picchiettò sulla sua testa, e Jimin sussultò. "Hey! Così non vale" si lamentò poi.
"Mi prendi in giro, devo proteggermi in qualche modo" sbuffò lui arricciando il naso e muovendosi un po' sotto di lui.
"Non ti ho preso in giro, ti ho fatto un complimento" disse il castano, facendo scivolare la mano lungo la sua schiena.
Sfiorò con le dita la base della sua coda nera, e l'altro tremò, stringendo le dita sul cuscino. "N-non farlo" chiuse gli occhi. "È..."
"Sensibile, lo so, micetto" sorrise e continuò a fare quel gesto. "L'hai già detto"
"Allora perc- ouh... Jimin, per favore..." chiuse gli occhi e si morse il labbro... la sua coda era fin troppo sensibile, in grado di farlo tremare di piacere, tanto da farlo gemere.
Odiava quella caratteristica, lo faceva sentire estremamente vulnerabile, ma in quel momento desiderava Jimin, più di ogni altra cosa, e gli andava bene così, essere stuzzicato da lui aveva un che di eccitante.
"Va bene Yoon, va bene" sorrise dolcemente e si abbassò i boxer, per poi sfiorare le sue natiche con delicatezza. "Sono queste le attenzioni che desideri, gattino?"
"Mh...sì" sussurrò il moro arrossendo.
"Come desideri" mormorò il minore, portando le dita alla sua bocca. "Mi dispiace ma non ho nulla con me"
L'ibrido schiuse le labbra e gli bagnò le dita con la saliva, passando lentamente la lingua tra di esse, sentendo le sue guance accaldarsi quando Jimin gli baciò una spalla.
"Basta così" sussurrò allontanandole dalla sua bocca. "Posso, Yoongi?" Chiese poi, titubante.
Il maggiore annuì, alzando il bacino per facilitare il più piccolo, che avvicinò le dita bagnate alla sua entrata, spingendole piano dentro di lui.
Yoongi si fece sfuggire un lamento quando sentì le dita dell'altro muoversi dentro di lui per prepararlo al meglio.
Jimin non sapeva nulla delle sue esperienze precedenti, e di certo non voleva fargli del male, ma altrettanto poco sapeva delle proprie esperienze: era un ventenne con un passato sconosciuto alle spalle, era a piena conoscenza della propria omosessualità, ma non aveva avuto rapporti dopo l'amnesia, e gli eventuali rapporti sessuali prima di essa, erano stati completamente dimenticati, così si fece semplicemente guidare dal suo istinto e da ciò che provava per quell'essere tanto raro quanto speciale che aveva riempito la sua vita di dolcezza e amore in meno di una settimana.
Fu allora che entrò in lui con lentezza, mordendosi il labbro per non gemere a quella sensazione a dir poco meravigliosa. "Y-Yoon, tutto bene?" chiese guardando il maggiore che aveva stretto gli occhi.
Lui annuì e girò leggermente il viso per guardarlo e sorridere teneramente. "Sì Jimin, tranquillo" rispose sfiorando giocosamente il suo collo con la punta della sua coda.
Jimin rise leggermente e gli accarezzò la schiena, iniziando poi a muoversi lentamente in lui, lasciando che si abituasse alla sua presenza.
"Jiminie..." lo chiamò il maggiore portandosi il labbro inferiore tra i denti.
"Sì?" Ansimò lui guardandolo.
"Puoi... velocizzare un po'" sussurrò arrossendo.
"Sicuro?" chiese Jimin accarezzandogli i fianchi dolcemente, chiudendo gli occhi.
Yoongi annuì e spinse la testa contro il cuscino, muovendosi contro di lui per incitarlo a velocizzare i suoi movimenti.
Il minore si abbassò nuovamente su di lui e cominciò a baciare il suo collo e la sua guancia, strofinando poi il naso contro di essa mentre le sue spinte velocizzavano. "Sei semplicemente perfetto" sussurrò al suo orecchio, spingendosi in lui maggiormente.
"J-Jimin... o-oh dio..." gemette il maggiore andando incontro alle sue spinte e sentendo il piacere invadere il suo corpo, inarcando la schiena e facendosi sfuggire dei versetti di puro piacere.
Allora il ragazzo portò la mano sulla sua e intrecciò le loro dita, scendendo poi a masturbare il più grande, ormai troppo sensibile per resistere.
"Sei la cosa più preziosa che ho, Yoongi" sussurrò dolcemente contro il suo orecchio, lasciando un bacio sulla sua guancia.
Fu a quelle parole che entrambi furono travolti dall'orgasmo, nello stesso momento.
Yoongi crollò contro il materasso e il minore si buttò accanto a lui col respiro pesante, chiudendo gli occhi e cercando di riprendere fiato.
"Jiminie..." mormorò l'ibrido avvicinandosi a lui e poggiando il mento sul suo petto per guardare il suo volto arrossato.
"Sì, Yoongi?" sorrise leggermente alla vista del maggiore con gli occhi ancora lucidi e brillanti.
Il moro mosse leggermente la coda, adagiandola poi sulle gambe dell'altro e sfiorandogli il viso con le dita. "Anche tu sei prezioso" Disse in un sussurro, per poi baciargli le labbra con dolcezza e chiudere gli occhi per riposarsi.
Jimin gli baciò la tempia, per poi scostare i capelli scuri dalla sua fronte sudata. "Ora riposiamoci un po', va bene?" Disse.
"Sì..." mormorò lui, stringendosi al minore, come a non volerlo lasciare andar via... sarebbero rimasti volentieri così, per sempre.
Ciao :")
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