ƚɯҽʅʋҽ

Jimin si girò verso il maggiore solamente dopo che quest'ultimo gli diede il permesso di farlo, e si ritrovò per la prima volta dinanzi al Min Yoongi umano, e per un attimo non gli parve di aver notato grandi cambiamenti se non la coda e le orecchie completamente assenti.

Poi si avvicinò maggiormente, e notò che i suoi occhi non avevano più quell'indimenticabile colore che sfumava dal giallo al verde, bensì erano di un castano talmente scuso da sembrare completamente neri, a differenza dei suoi, che erano di un castano più chiaro.

Inoltre le sue guance non nascondevano un lieve rossore che l'ibrido tendeva ad avere, bensì erano di un colorito talmente chiaro da sembrare bianco; la pelle del maggiore era sempre stata in netto contrasto con i suoi capelli scuri, ed era una cosa che a Jimin piaceva estremamente tanto, ma quelle guance non più rosate aumentavano ancora di più il contrasto cromatico.

Yoongi aveva indossato dei vestiti di Jimin, degli skinny neri strappati sulle ginocchia e una camicia di un tenue azzurro, con delle semplici scarpe eleganti del medesimo colore dei pantaloni. I suoi capelli neri ricadevano dolcemente sulla sua fronte donandogli un aspetto tenero ed elegante.

Non appena passò la mano tra di essi, scoprendosi la fronte con nervosismo, Jimin cambiò idea; ora non era tenero ed elegante, ma figo ed elegante.

Un gran figo.

"Allora...?" chiese mordicchiandosi il labbro inferiore e cercando di non incontrare l sguardo del minore, giocando con le sue dita.

Jimin si avvicinò a lui a passi lenti, con un sorriso stampato in volto, e portò due dita sotto il suo mento per fargli alzare la testa e guardarlo così negli occhi.

"Allora mi lasci e mi lascerai sempre senza parole, Min Yoongi" disse osservandolo. "Sei davvero una meraviglia della natura, com'è possibile che tu sia reale?"

A causa di quelle parole le guance del maggiore tornarono a colorarsi di un tenue colore rosato. "Jimin, dai..."

"Lo penso davvero hyungie, permettimi di dirtelo" sorrise con dolcezza e lasciò un bacio a stampo sulle sue labbra lucide.

"Anche tu sei bellissimo Jiminie" mormorò allora prendendo le sue mani e guardando il corpo del ragazzo che aveva dinanzi a sé.

Inutile negarlo, Jimin era davvero un Dio agli occhi l'ibrido, quei jeans blu scuro fasciavano alla perfezione le sue gambe muscolose e belle, il maglione rosso a collo alto, forse di una taglia in più, ricadeva meravigliosamente sul suo busto, dandogli un aspetto adorabile.

Yoongi non resistette all'impulso di sorridere come un ebete alla vista, e prese il suo volto tra le mani per baciarlo per l'ennesima volta...non riusciva a farne a meno, le sue labbra erano così belle e morbide, al dolce sapore di miele, come poteva resistere dal baciarlo ogni volta che ne sentiva il bisogno?

"Adoro i tuoi baci, sai?" fece allora Jimin con un sorrisetto stampato in volto. "Sono le sette e mezza, andiamo?"

"Dove mi porti?" domandò curiosamente Yoongi, prendendo una giacca di pelle ed indossandola.

Jimin lo seguì indossando un cappotto color senape e prese le chiavi della macchina, intrecciando la mano con la sua.

"Sorpresa" sorrise uscendo di casa. "Sei proprio un figo, Yoongi, fattelo dire"


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I due ragazzi arrivarono al parcheggio di un ristorante in meno di mezz'ora, Jimin parcheggiò la macchina per poi scendere ed aprire lo sportello e far scendere anche il maggiore, intrecciando la mano alla sua e chiudendo la'automobile, per poi fargli strada verso il ristorante.

"Ma dove siamo finiti?" rise leggermente Yoongi, che non aveva mai sentito parlare di quel ristorante prima di allora.

"Beh, so che è un po' lontano, ma dalla campagna riusciremo a vedere molto meglio i fuochi d'artificio e sarà più romantico, no?" sorrise Jimin aprendo la porta del ristorante.

"Giustissimo" annuì il maggiore avvicinandosi ad un cameriere.

"Buonasera, ho prenotato per due persone a nome Park Jimin" disse gentilmente, facendo un piccolo inchino.

Il cameriere assentì. "Ma certo, seguitemi pure" disse indicando loro la strada fino ad arrivare davanti ad un piccolo tavolo elegantemente apparecchiato, vicino ad una grande finestra.

I due si sedettero e si guardarono intorno, il locale era già pieno di persone, normale, dato che era il 31 dicembre, ma l'atmosfera era più che piacevole, la luce soffusa, e una lieve musica giungeva alle loro orecchie.

"Wow... è davvero romantico qui" disse Yoongi sistemandosi sulla sedia e prendendo un menù tra le mani, passandone uno a Jimin.

"Già... lo conoscevo, sono venuto a mangiare qui pochi mesi fa, certo, con qualcuno è meglio" rise leggermente e gli prese la mano.

"Eri venuto... da solo?" chiese tristemente Yoongi, guardandolo negli occhi.

"Te l'ho detto Yoon, per tre anni le uniche persone con cui ho avuto contatti sono stati i miei colleghi al supermarket, ero completamente solo" disse facendo spallucce. "Ma ora sono con te, e sono felice, quindi non pensiamoci ed ordiniamo!"

Il maggiore annuì ed iniziò ad osservare il menù.

Non ci misero molto a scegliere cosa desideravano mangiare, e fortunatamente il servizio fu molto veloce nonostante le decine di persone che affollavano il ristorante.

Le 11:50 di sera non tardarono ad arrivare, ed i due si misero all'aperto, sul balcone, insieme alle altre persone per aspettare di vedere i fuochi d'artificio con dei dolci sui piatti.

"Quello cos'è?" domandò curiosamente Yoongi allungando il collo verso il piatto di Jimin.

"Mh... tiramisù ai frutti di bosco credo, vuoi assaggiare?" domandò mangiandone un pezzetto.

"M-mh" annuì e aprì la bocca per lasciare che il minore gli facesse assaggiare il dolce che aveva preso. Lo assaporò lentamente e poi annuì. "Cavolo, è buonissimo"

"Tu invece cos'hai preso?" fece il castano.

"Crostata con ricotta e cacao, tieni" sorrise e gli lasciò la forchetta.

Jimin parve approvare quel dolce e ne prese un altro pezzettino. "Scusa, ho un debole per le cose dolci" sorrise e gli fece l'occhiolino, facendogli intendere che si riferisse anche a lui.

Il moro scosse la testa ridendo leggermente. "Scemo"

"Beh, questo scemo è tutto tuo, vero?" chiese posando i piatti sul tavolino accanto a loro e avvicinandolo a sé.

"Tutto mio, sì" sorrise Yoongi poggiando la testa sulla sua spalla. "Proprio tutto mio"

Quelle parole fecero bene al cuore di Jimin, in realtà tutto di Yoongi gli faceva bene al cuore e all'anima, ma comunque...

"Micetto, mancano venti secondi alla mezzanotte" sussurrò al suo orecchio, baciandogli i capelli neri.

Il moro alzò la testa e lo guardò negli occhi.

10, 9, 8, 7...

Jimin portò le mani al suo volto e lo guardò negli occhi.

6, 5, 4...

"Ti voglio nella mia vita, Yoongi"

3...

"E io nella mia, Jimin"

2...

1...

Ci fu un urlo causato dalla folla di gente ed i fuochi d'artificio iniziarono ad illuminare e colorare il cielo blu, ma a loro poco importò: le loro labbra si scontrarono con dolcezza, per unirsi in un bacio ricco di passione e sentimenti ancora rimasti in espressi; le braccia di Jimin circondarono il collo del maggiore, che lo strinse a sé cingendogli i fianchi.

Si baciarono per un tempo indefinito, ma erano sicuri che ormai fosse iniziato il nuovo anno.

E l'avrebbero passato insieme.

Se lo erano promesso.

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