Capitolo diciotto
Appena varcata la soglia di casa le labbra dei due ragazzi si unirono in un bacio. Era più passionale di prima ed era presente un pizzico di disperazione, ma c'era anche così tanta tenerezza nel modo in cui lui la baciava e tanto desiderio e bisogno che avrebbe potuto bruciarla se solo glielo avrebbe lasciato fare. Lydia ricambiò ogni singolo morso, ogni singolo bacio famelico. La mano destra di Stiles era aggrovigliata nei capelli di lei, l'altra le stringeva la vita e Lydia non poté fermare le sue mani dal vagare sotto l'orlo della camicia di lui.
"Lydia, ti voglio così tanto", sussurrò lui prima di morderle il lobo dell'orecchio sinistro. Lei piegò la testa di lato così da lasciargli un migliore accesso al suo collo e lui non perse tempo ad accontentarla.
Lei agganciò un dito nel passante dei suoi pantaloni spingendosi più vicina al suo corpo e lo sentì gemere leggermente sulla sua pelle. Lui alzò la testa, questa volta baciandola con ancora più intensità. Le sue mani scesero fino al retro delle cosce di lei che strizzò gentilmente. Lydia saltò sulle sue braccia, avvolgendo le gambe al suo bacino mentre Stiles la spingeva contro il muro.
Le mani di lui percorsero i suoi fianchi prima di tornare a stringere i capelli biondo fragola di Lydia. Stiles inclinò il viso spingendo la lingua nella bocca di Lydia e facendola scontrare con la sua. Il calore si impossessò del corpo di lei e le sue dita strinsero convulsamente i capelli castani del ragazzo.
Stiles si staccò dalle sue labbra solo per percorrere con baci bagnati il collo di lei e Lydia piegò il capo per lasciargli ancora più spazio. Era una sensazione magnifica, la bocca carnosa che si apriva leggermente per lasciar uscire piccoli sospiri, il cuore che batteva nel suo petto furiosamente e le sue mani curate che vagavano sul suo corpo in cerca di un appiglio.
"Stiles andiamo a letto. Ora", ordinò senza fiato prima di incollare di nuovo le loro labbra.
Quando le loro labbra tornarono a scontrarsi, le lingue che si cercavano disperate, Stiles la staccò dalla parete sostenendola facilmente grazie alle sue mani che le strizzavano il sedere sodo.
Il ragazzo la portò di sopra senza staccare le loro labbra nemmeno per un secondo.
Lydia non si era nemmeno accorta di essere arrivata nella sua camera fino a quando lui la fece stendere sul letto posizionandosi su di lei. La ragazza ancorò di nuovo le gambe intorno alla vita di lui percorrendo con le mani prima il collo di Stiles e poi le sue spalle larghe.
Le sue carezze però erano limitate dalla stoffa che si trovava tra di loro e allora Lydia iniziò ad armeggiare con i bottoni della camicia bianca del ragazzo. Stiles si lasciò sfuggire un ghigno, divertito dall'impazienza di Lydia. La ragazza, sentendolo sorridere contro le sue labbra, gli morse con ardore quello inferiore, risentita dalla piccola presa in giro, e capovolse l'intreccio che erano i loro corpi.
Lei era praticamente seduta su di lui adesso, le ginocchia ai lati delle gambe di Stiles mentre le sue mani fecero scorrere la camicia oltre le spalle di lui prima di gettarla in un punto impreciso della sua stanza. La sua bocca corse a tracciare tutte le linee del suo petto e dei suoi addominali pronunciati, avvicinandosi pericolosamente all'intimità di lui. Leccò quella striscia di peli sotto al suo ombelico che la facevano impazzire fino ad insinuare la sua lingua calda dentro l'elastico dei suoi boxer. Stiles trattenne il respiro per qualche istante travolto dal piacere e infilò la sua mano tra i capelli di lei per stringerli tra le dita.
Lydia, però, rialzò il viso puntando i suoi occhi verdi in quelli oscurati dalla lussuria di lui, un sorriso vendicativo sulle labbra gonfie. Stiles restò qualche secondo a fissarla immobile prima di afferrarle il viso tra le mani e facendo scontrare nuovamente le loro bocche, la sua lingua tracciò il labbro inferiore di lei prima di farsi strada tra le sue labbra.
Le mani di lui erano sulla schiena di Lydia, carezzandola dolcemente prima di abbassare con una lentezza provocatoria la zip del vestito stando ben attento a non toccare la sua pelle. La ragazza alzò un sopracciglio in aria di sfida, stringendogli un altra volta il labbro inferiore tra i suoi denti prima di far scontrare le loro intimità con la scusa di alzarsi.
Stiles pressò le labbra, evitando che l'ennesimo gemito uscisse dalla sua bocca. Lydia scalciò via le sue scarpe, subito imitata dal ragazzo, prima di abbassare le spalline larghe del suo abito e lasciarlo cadere ai suoi piedi. Gli occhi vogliosi di Stiles la osservarono attentamente, leggermente spalancati dalla visione di Lydia coperta solo da un reggiseno a balconcino senza spalline rosa chiaro e delle mutandine in pizzo coordinate: il respiro gli si blocco in gola mentre i suoi occhi vagavano su tutto il corpo mezzo nudo di lei.
La ragazza tornò a sedersi sul suo bacino mordendosi le labbra e quasi a rallentatore lo osservò alzare una mano per spostare un ciuffo di capelli via dalla sua faccia. La punta delle sue dita era cocente sulla sua pelle mentre scendevano lungo sulla sua guancia, il pollice che tirò il suo labbro inferiore fuori dai suoi denti prima di strofinare avanti e dietro tutta la sua bocca arrossata.
"Sei bellissima", sussurrò guardandola negli occhi e Lydia non poté fare a meno di sorridere perché nel suo sguardo color nocciola non c'era nient'altro a parte una sincerità e un'adorazione che le sciolsero il cuore.
Stiles era così ammaliato dalla sua bellezza disarmante. Lydia aveva un corpo meraviglioso data la sua figura minuta e armoniosa, con tutte le curve al posto giusto, ma non era solo quello a far impazzire Stiles: i grandi occhi verdi e luminosi contornati da quelle ciglia naturalmente lunghe che erano incapaci di nascondere i suoi sentimenti e le sue emozioni, quelle labbra piene che lui aveva sempre il desiderio di baciare e sentire sulle sue, la sua intelligenza sopra la media che, a differenza di tutti i suoi vecchi fidanzati, con Stiles non aveva mai dovuto nascondere. Lydia Martin era una creatura meravigliosa che per chissà quale miracolo aveva incrociato il suo cammino e Stiles era deciso a non sprecare nessun occasione per ricordarle quanto fosse perfetta.
Lo sguardo di Stiles fisso nei suoi occhi la fece arrossire, la guardava come se fosse la cosa più bella del mondo. Anzi, la guardava come se lei fosse tutto il suo mondo e non avesse bisogno di nient'altro per essere completo.
Stiles si beava di quel rossore che si faceva largo sulle guance di Lydia, sorridendo teneramente vedendola così imbarazzata. I loro visi si avvicinarono daccapo e le loro bocche si trovarono a metà strada unendosi in un bacio più dolce che esprimeva tutta la loro felicità.
Quando le afferrò il viso tra le mani, Stiles approfondì il bacio infilando la lingua nella bocca socchiusa di Lydia e i due tornarono a sospirare sulle labbra dell'altro.
La mano sinistra di Stiles le carezzò il viso, prima di scendere sul collo candido di lei con i suoi polpastrelli mettendole i brividi e spingersi fino a strizzarle un seno ancora coperto. Lydia sussultò a quel gesto, la testa all'indietro che permise a Stiles di percorrere con la punta della lingua tutto il suo collo e la sua gola, abbassandosi sino al marchio violaceo sulla clavicola che lui stesso le aveva lasciato mentre le sue mani erano entrambe impegnate a slacciarle il reggiseno.
Rimosso il leggero pezzo di stoffa, tutto ciò che Stiles poté fare fu ingoiare a vuoto guardando quei seni pieni. Cazzo.
Lydia lo guardò timidamente, cercando ogni sorta di rifiuto nei suoi occhi. Dio, ma stava scherzando, giusto? Era meravigliosa. Prima che lei potesse avere la possibilità di cambiare idea, Stiles si sedette meglio sul letto afferrandole i fianchi con lei mani. La guardò negli occhi chiedendole il premesso, che lei gli concesse annuendo leggermente.
Stiles non perse tempo a posare la bocca sul suo seno destro. Lei gemette quando le prese un capezzolo tra le labbra, inumidendolo leggermente con la sua lingua. Lydia strinse tra i pugni i capelli della sua nuca mentre lui si spostò su quello sinistro. Questa volta lo afferrò tra i denti, mordendolo con ardore sentendola miagolare di piacere.
Quando fu soddisfatto, si ritrasse solo per guardarla negli occhi continuando a pizzicare il capezzolo con le dita. Sorrise nel notare il rossore sulle guance di lei e senza preavviso la baciò con forza, capovolgendoli per stare di nuovo sopra e strusciandosi su di lei così forte che la sua intimità crebbe nei suoi pantaloni.
Lui si appoggiò su un gomito mentre l'altra mano vagava sulla sua pelle morbida. Lydia sospirò quando le sue dita bollenti scesero fino al bordo delle sue mutandine dove poteva sentire il suo calore. La schiena della ragazza di arcuò un po' quando lui fece scorrere le dita sul suo centro bagnato. Le mani di Lydia stavano correndo sulla schiena di lui, le unghie che lasciavano graffi sulla sua pelle. Ma a Stiles non importava, era così bello.
Lui la baciò di nuovo prima di mormorare sulle sue labbra, "Cazzo. Sei bellissima".
La frizione che i suoi pantaloni stavano creando contro il suo centro era troppo da sopportare, quindi Lydia fece scendere la sua mano fino a sbottonarli e in un movimento secco abbassò la zip.
Stiles si alzò dal letto e, obbedendo alla sua muta richiesta, si tolse i pantaloni. Quando tornò sul letto, Lydia era sdraiata su di esso, i suoi capelli erano sparsi come fuoco sulle lenzuola bianche e sgualcite.
Quella ragazza gli toglieva il respiro. Non importa quanto tempo era passato da quando aveva cominciato ad ammirarla, sembrava sempre diverso in qualche modo. Ogni volta che guardava Lydia, era come se la stesse guardando per la prima volta. Era come il sole, o la luna o le stelle o l'oceano... non potevi mai stancarti di guardarla. Lei era Lydia Martin, una tromba d'aria, un incubo, un sogno ad occhi aperti.
E ora che era lì, stesa su un letto seminuda e bagnata per lui, quella era sicuramente la cosa più bella che Stiles avesse mai visto. Meglio ancora, la cosa più bella che avesse mai potuto immaginare: perché, non mentiamoci, da adolescente aveva immaginato mille volte di trovarsi in quel tipo di situazione con lei, ma neanche i suoi sogni più sfrenati erano comparabili a quella meravigliosa e perfetta realtà.
Stiles fu su di lei in pochi secondi, baciandola forte e disperatamente. Le mani di entrambi si muovevano sull'altro esigenti di contatto. Il fatto che tutti e due fossero solo in biancheria intima, pelle contro pelle, li stava facendo impazzire.
Le mani di lui tornarono a sfiorare il leggero pizzo dei suoi slip, chiedendole silenziosamente il permesso di toglierli. Lydia annuì di nuovo e lui fece scorrere l'indumento via dal suo sedere e giù per le sue gambe, lanciandolo alle sue spalle.
Quando tornò a inginocchiarsi in mezzo alle sue gambe aperte le mani corsero a stringerle le cosce, avvicinandosi sempre di più alla sua intimità bagnata e calda.
"Stiles, ti prego", sussurrò Lydia serrando gli occhi. Era così vicino, ma non osava toccarla proprio dove lei aveva più bisogno. Lui parve svegliarsi a quel richiamo e gli occhi vagarono sulla meravigliosa ragazza stesa sul letto.
"Dio, Lydia. Non hai idea di cosa vorrei farti", confessò baciando le sue labbra. La scia di baci umidi proseguì tutto il corpo arrossato di lei, fino a fermarsi di nuovo sul suo seno che prese in bocca. I suoi denti continuavano a mordicchiare il capezzolo facendola quasi urlare.
Con le mani Stiles proseguì la sua corsa fino all'intimità di Lydia facendole vedere le stelle. Tutti gli imbarazzanti pensieri che lei aveva fatto sulle sue dita lunghe erano nulla confronto a questo. Quando inserì un terzo dito nella sua apertura, Lydia fu sicura che sarebbe esplosa in quel momento, ma poi il pollice di lui trovò il suo clitoride che stimolò con piccoli cerchi.
Il corpo di Lydia tremava mentre la sua mano destra era tra le sue gambe e la bocca sul suo seno. Lui premette dentro di lei con maggiore forza e morse il suo capezzolo con decisione portandola al limite.
Lydia esplose, urlando il suo nome e stringendo tra le mani i suoi capelli scompigliati. Stiles la baciò dolcemente mentre lei ricambiò il bacio senza fiato.
Continuò ad accarezzarla per interi minuti, lasciandole piccoli baci su tutto il viso facendola sorridere. Quando Lydia si riprese, i baci divennero sempre più focosi e le fitte di piacere nel suo basso ventre tornarono a farsi sentire, "Stiles, ti voglio dentro di me", lo pregò lei e Stiles si alzò solo per abbassarsi a livello dei suoi pantaloni e afferrare un preservativo che teneva nel suo portafoglio.
Quando lo vide avvicinarsi al letto con il quadrato di plastica in mano, Lydia sorrise, "Quanta presunzione", lo prese in giro.
Stiles si morse il labbro sorridendo prima di togliersi i boxer e inginocchiandosi di nuovo tra le sue gambe, "Sai com'è, meglio essere prudenti", le rispose prima di aprire il preservativo e srotolarlo sulla sua erezione.
Lydia non riuscì nemmeno a rispondergli troppo concentrata ad ammirarlo, era bellissimo con i capelli scuri scompigliati, gli occhi accesi dal forte desiderio e la bocca rossa per le sue attenzioni. Per non parlare del suo fisico poi, quando diavolo era diventato... Così?!
Non si accorse nemmeno che era tornato a stendersi sul suo corpo.
Lui la baciò dolcemente prima di guardarla di nuovo negli occhi, "Sei sicura?", domandò carezzandole il viso.
Lydia annuì convinta prima di infilare una mano tra i loro corpi bollenti e afferrare il sesso duro di Stiles, carezzandolo con ardore prima di posizionarlo in direzione della sua entrata.
Stiles diede una leggera spinta, fermandosi immediatamente quando la vide stringere i denti per l'intrusione e continuò ad accarezzarle la guancia, lasciandole piccoli baci su tutto il viso.
Quella stessa sera Lydia gli aveva raccontato di non aver avuto rapporti da tempo, quindi avrebbe dovuto andarci piano con lei, "Scusami", mormorò lasciandole un dolce bacio sulle labbra.
Lei scosse il capo, "Continua, ti prego", disse baciandolo con più intensità. Stiles obbedì continuando ad entrare in lei lentamente mentre Lydia gli stingeva le braccia al collo.
Rimase fermo per qualche istante per farla abituare alla sua lunghezza continuando a baciarla e sistemandole delle ciocche di capelli dietro le orecchie.
Era diverso dalla prima volta, in quel momento non c'era alcool ad inebriare i loro sensi e a condizionare i loro pensieri, le loro azioni questa volta erano profondamente volute e a lungo agognate. Lydia lo desiderava, lo desiderava così tanto che le sue unghie che gli graffiavano la schiena non erano altro che un segnale della sua impazienza di sentirlo muovere dentro di se.
Stiles, reggendosi con le braccia sul letto per non schiacciarla col suo peso, iniziò a spingere prima con dolcezza, poi incrementando piano piano la velocità dei suoi movimenti. Il suo viso era nascosto nell'incavo del collo di lei, mordendo e succhiando la sua pelle candida. Le mani di Lydia erano nei suoi capelli spettinati e sudati, le unghie laccate di nero massaggiavano e graffiavano piano la sua testa, avvicinandolo di più al suo corpo con i talloni che spingevano sulla base della schiena inarcata dal piacere di lui.
I loro gemiti si confondevano nella stanza, i loro corpi così uniti che era praticamente impossibile distinguerli. Stiles allontanò il viso dal collo di lei solo per baciarla, un bacio così intenso e travolgente che le fece scordare tutto: in quel momento nel mondo esistevano solo loro due e non poteva essere più perfetto di così.
Una mano di lui si intrufolò tra i loro corpi incollati solo per afferrarle un seno e stringere tra le dita il capezzolo turgido, ancora dolorante per le precedenti attenzioni. Ancora poche spinte e Lydia arrivò al culmine del piacere con un urlo soffocato dalla bocca di lui, che la seguì dopo pochi secondi.
Quando uscì da lei, alzandosi per gettare il preservativo nel cestino accanto al letto, Lydia si sentì vuota per un attimo. Tornò a sentirsi completa solo quando lui si stese accanto a lei sul letto, abbracciandola da dietro, posando un braccio sotto la sua testa e l'altro sulla sua vita, stringendole la mano. E fu così, con le gambe intrecciate e il viso di lui nascosto nel collo di lei, che si addormentarono cullati dai loro respiri. Finalmente insieme.
Angolo autrice:
Buon pomeriggio, tutto bene?
Io benissimo, domani vado in piscina con i miei amici😍.
Sul capitolo non ho molto da dire, i nostri piccioncini si godono i loro momenti insieme❤️.
Spero vi sia piaciuto, lasciatemi una stellina e un commento per farmi sapere i vostri pareri.
Vi mando un bacione enorme e vi auguro una buona serata.
A mercoledì😘❤️.
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