Look into my eyes it's where my demons hide
E' passata una settimana dal litigio con Cameron e da allora io e lui non ci siamo più rivolti la parola, se non per bisogni indispensabili e impellenti, per il resto io dormo sul divano e lui continua a familiarizzare con la francesina.
Oggi però fortuna vuole che abbia il secondo turno di lavoro con Cameron, dovremo accompagnare Valerie e compagnia bella in una passeggiata coi cavalli, inutile dire di che umore mi sono svegliata sta mattina. Almeno per la prima parte della giornata devo aiutare Nash in piscina, ho scoperto che mi piace molto parlare con lui.
-Così oggi tu e Cameron dovrete passare il pomeriggio insieme-
-Yuppie- alzo le braccia assumendo un tono sarcastico, lui mi schizza un po' d'acqua con la mano ed io faccio una smorfia infastidita.
-Avrete l'occasione di chiarire, è una settimana che non vi parlate- sospiro muovendo leggermente le gambe che sono immerse nella piscina, in quel momento noto che l'acqua ha lo stesso colore degli occhi di Nash.
-Se avesse voluto chiarire avremmo potuto farlo in questi giorni-
-Robs, ti parlo come migliore amico di Cameron e come amico tuo...perché noi siamo amici vero?- sbatte le ciglia dei suoi grandi occhi azzurri con fare innocente ed io gli faccio un lieve cenno di sì con la testa. -Sono contento di questo...comunque ti dicevo, lui in questi giorni è sempre stato triste, avrebbe voluto parlarti-
-Beh si è visto quanto è stato triste con la francese-
-Magari se tu smettessi di essere sempre sulla difensiva lui si avvicinerebbe-
-Io non sono sempre sulla difensiva!- Nash mi guarda con un sopracciglio alzato ed io mi arrendo. -Okay magari un pochino, ma ho paura che mi faccia del male-
-Hai mai provato a non pensare a quel che è successo sei mesi fa? A lasciarti andare e a prendere le cose come vengono?-
-Non è nel mio stile- porto le gambe al petto mentre osservo tutta la gente divertirsi nell'acqua, a Cameron piaceva sempre prendermi sulle spalle per poi buttarmi all'indietro, diceva che lo faceva sentire forte, ed io amavo la vista da lassù.
-Lo so, Cameron dice sempre che sei una persona abbastanza riflessiva-
-Non è che sono riflessiva, è che non mi piace far vincere le emozioni, a volte ci vuole un po' di cervello- il moro butta un'occhiata all'orologio per poi alzarsi e tendermi le mani.
-Ed ora cosa ti dice il tuo cervello?-
-Che mi devo cambiare- incrocia le braccia sotto il petto sbuffando. -E che devo parlare con Cameron-
-Brava, ti aspetto al tavolo- mi dà una pacca sul braccio e se ne va raggiungendo Matt ed Hayes che nel frattempo avevano il turno al campo da tennis. Mi cambio velocemente raggiungendo i ragazzi e trovandomi proprio accanto a Cameron nella fila per il pranzo.
Nash mi fa strani segnali che io non capisco, io strizzo gli occhi e lui comincia a piegare ritmicamente la testa di lato, ma che problemi ha?
-Vuole che mi parli Robs- alzo lo sguardo verso Cameron e subito dopo lo riabbasso, è la prima parola che mi rivolge gentilmente dal giorno del nostro litigio. -Vedi che non ti mangio mica-
-Lo so è che...è che non so bene cosa dirti- lui fa spallucce e passa oltre, io getto gli occhi al cielo maledicendomi in tutte le lingue del mondo e decidendo di seguirlo, questa Nash me la pagherà. -Mi dispiace di essere sempre sulla difensiva, va bene ora?-
-Sì, ti ci voleva tanto Robin Anne?- storco la bocca, non ho mai amato il mio nome completo, e lui per tutta risposta si abbassa per darmi un bacio sulla guancia, io rimango ghiacciata.
-Credo che sia a metà tra l'arrossire e il prenderti a sprangate sulle gengive-
-Quello che prenderò a sprangate sulle gengive sarai tu Matthew- lui mi manda un bacio e Cameron mi strizza una guancia con fare materno.
-Come siamo acide, che ne dici se ci addolciamo un po'?- respiro profondamente, ho promesso a Nash di non rispondere male, ma lui sta mettendo seriamente a dura prova il mio autocontrollo.
-Va bene Cammy guanciotte d'oro- lui mi incenerisce con lo sguardo ed io sfodero un sorriso a trentadue denti, uno ad uno palla al centro.
-Cosa avete da fare oggi pomeriggio? Io devo aiutare ad intrattenere i bambini- Matt guarda Nash dubbioso per poi prendere la carta con gli orari e sbattersi una manata sulla faccia.
-Bro ti farò compagnia a quanto pare- Hayes li batte una pacca sulla spalla sfoderando un sorriso dolcissimo.
-Io invece passerò il pomeriggio ad aiutare l'estetista nel centro benessere-
-E questo ti rende felice perché...?-
-Perché passerò tutta il pomeriggio in mezzo alle ragazze mio caro Matt- lui e Nash sbuffano mentre il moro se la ride di gusto.
-Non è giusto, sei sempre il più fortunato...da piccoli io prendevo il morbillo, lui no, gli facevo gli scherzi per farmi notare dalle ragazze e loro andavano dietro a lui! Ti odio Hayes-
-Ti voglio bene anch'io fratellone- se gli sguardi potessero uccidere Nash lo avrebbe già incenerito.
-Non credo che sia il più fortunato, dopotutto io passerò tutto il pomeriggio con una certa ragazza...- Cameron si volta verso di me sorridendo ed io sento le guance che vanno a fuoco, spero che non se ne sia accorto nessuno.
-Certo, tu dovrai accompagnare Valerie e le altre alla passeggiata coi cavalli- io lascio cadere la forchetta sul piatto mentre Hayes, Nash e Cameron scoppiano a ridere come se non ci fosse un domani. -Beh che ho detto sta volta?-
-Credo che Cameron si stesse riferendo a Robs, Matt- Nash gli batte una mano sulla spalla e lui si lascia andare ad un 'aaaah' parecchio prolungato.
-Detto questo io andrei, non vorrei mai avere a che fare con una francesina irritata- mi alzo seguita a ruota da Cameron che poggia una mano sulla mia schiena, io sussulto.
-Cameron!- quando si dice lupus in fabula, ecco Valerie che sventola una mano nella nostra direzione, io roteo gli occhi.
-Quindi possiamo stare tranquilli o riceveremo qualche chiamata per omicidio?-
-Tieniti libero Nash, avremmo molto di cui parlare- lui mi fa l'occhiolino mentre Cameron passa lo sguardo da me a lui in continuazione.
-Ehi! Ed io?-
-Tranquillo Cam ho tempo per tutti, alla fine di questa estate mi daranno la laurea come psicologo per coppie-
-Ciaooo- mi avvio tirando per un braccio Cameron che intanto se la ride alla grande. Appena mi vede Valerie cambia subito espressione, qualcuno dice che non andrà a finire bene.
-Ah quindi vieni anche tu con noi?-
-A quanto pare- chino la testa di lato sfoderando uno dei sorrisi più falsi del mondo.
-Okay, andiamo a prendere i cavalli- Cameron se la svigna mentre io e lei ci lanciamo sguardi di fuoco.
-Tu e Cameron vi conoscete da tanto?-
-Da tutta la vita- le sue amiche parlottano tra di loro ed io mi sento a disagio, non ho mai avuto un'altissima autostima e queste situazioni fanno venire fuori tutti i miei tic, infatti inizio ad arricciare le punte viola dei miei capelli.
-E siete amici?-
-Diciamo di sì- alla fine è la verità, cosa siamo io e lui? Siamo in quel limbo in cui non si è né amici né fidanzati e il cui nome fa tremare tutti: friendzone.
-Oh meno male, dopotutto lui non si potrebbe mettere con una, beh con una come te- bam, ed ecco la frase che mi sento dire da una vita: da sempre, ogni volta che vedevano me e Cameron insieme, sentivo cose tipo 'una come te con una come lui?' 'siete solo amici vero?' 'non sarai mai abbastanza per lui'...è sempre stato uno dei miei punti deboli, perché lui è dolce, simpatico, bello, insomma perfetto, e per quanti sforzi abbia fatto o farò non potrò mai essere alla sua altezza.
-Ecco qua i cavalli ragazzi, ora prendo il tuo Robs- mi sorride rassicurante ma io lo blocco poggiando una mano sul suo braccio.
-No Cam, non penso di ricordare come si va a cavallo quindi è meglio se resti qui- lui mi guarda corrucciato per poi passarsi una mano tra i capelli.
-Non dire sciocchezze- mi prende di peso contro le mie proteste e mi mette sopra il cavallo. -Vuol dire che cavalcherai con me- si posiziona dietro il mio busto e mi circonda con le sue braccia, la mia testa sbatte contro il suo petto, un ottimo modo per far arrabbiare ulteriormente la francesina.
Per la prima parte del tragitto non proferisco parola, mi limito ad osservare quelle tre che cercano di ottenere l'attenzione di Cameron e il ragazzo che scherza e ride come è sempre solito fare.
-Mi spieghi cosa ti era preso prima?- siamo così vicini che il soffio delle sue parole mi accarezza il volto, scommetto che le mie guance sono diventate rossissime.
-Te l'ho detto, non mi ricordavo come si andasse a cavallo- Cameron sospira prima di far rallentare l'animale in modo da distaccarci un po' dalle tre.
-Cosa ti ha detto Valerie?-
-Cos...? Come hai fatto a capirlo?-
-Andiamo Robs ti conosco da sedici anni...e poi avevi la stessa faccia che mettevi su quando Maria a scuola ti faceva qualcosa e me lo volevi tenere nascosto- sospiro per la capacità deduttiva di quel ragazzo mentre vedo quelle tre allontanarsi sempre di più da noi.
-Niente di che, mi ha solo fatto qualche domanda su di noi...da quanto ci conoscessimo e se fossimo amici...era così contenta della mia risposta positiva che si è lasciata andare ad un 'non potrebbe mai mettersi con una come te'- Cameron sospira chiudendomi tra le sue braccia e lasciandomi un debole bacio sulla tempia.
-E scommetto che quello che è successo tra noi due sei mesi fa abbia soltanto avvalorato la sua tesi vero?-
-Hai fatto centro Dallas- arrivati in prossimità del fiume scendiamo e Cameron sistema i cavalli per poi essere rapito da Valerie, io invece rimango sulla riva con le gambe al petto e la guancia destra poggiata su di esse mentre brutti ricordi ritornano prepotentemente e con essi la paura di ricadere in quel limbo che la mia scarsa autostima ha costruito in questi sedici lunghi anni.
-Voglio vederle- il moro prende posto accanto a me ed io lo guardo confusa mentre le francesi lo chiamano a gran voce.
-Che cosa?-
-Tutte le volte in cui avevi bisogno di me ed io non c'ero, voglio vedere tutte le cicatrici che hai sui polsi Robs- sospiro lasciandomi andare all'indietro sull'erba mentre porto una mano a coprire gli occhi per impedire che lacrimino.
-Dimmi ti è andato di volta il cervello o cosa?- Valerie continua a chiamarlo insistentemente ed io sto per perdere la pazienza. -Vai da loro ti prego-
-Sono serio...sta sera dopo cena andiamo nel nostro posto, nessuno ci verrà a disturbare, promesso- e quando lo vedo tornare dalla bionda capisco che lui è l'unica arma per scacciare via i miei demoni.
-Scusate ma vi dovevo proprio fare una foto- Matt mostra a Cameron l'immagine che ha scattato a me e a lui mentre siamo insieme sul cavallo e lui sorride come un bambino in un negozio di giocattoli.
-Più tardi mandamela...vuoi una mano Robs?-
-In effetti...- lui sorride e mi afferra per i fianchi facendomi così scendere dal cavallo e giuro che in quel momento come non mai il flash del nostro bacio è così vivido.
-Hai sempre gli occhi azzurrissimi tu- sorrido portando l'attenzione sulle sue mani che sono ancora sui miei fianchi e che non accennano ad andarsene mentre la temperatura del mio corpo sale vertiginosamente, a quanto pare non riesco più a controllare neanche una fibra del mio organismo, ottimo direi.
-Cameron aiuteresti anche me per favore-
-Cos...? Certo arrivo Valerie- mima uno 'scusa' e va dalla francesina a cui evidentemente non piaceva come si era messa la situazione ed io ne approfitto per riprendere il controllo delle mie facoltà fisiche e mentali.
-Guarda Robs, siete troppo carini- Matt mi sventola il telefono sotto il naso ed io devo ammettere a malincuore che quella foto è davvero bella, sospiro.
-Andiamo Nash, abbiamo tanto di cui parlare- lo tiro per un braccio senza dargli neanche il tempo di parlare, tutti gli ospiti ci guardano sorridendo immaginandosi chissà che cosa tra noi due.
-Ehi Robs vai piano, si può sapere cosa è successo?- mi lascio andare sul prato del Belvedere e punto lo sguardo verso l'orizzonte, ho un così tale casino in testa che, se Edward Cullen provasse a leggervi dentro, probabilmente poi si ritirerebbe in esilio su una montagna del Tibet.
-Allora da dove comincio? Ah sì: dopo avermi fatto qualche domanda su me e Cameron, Valerie ha detto che lui non si potrebbe mai mettere con una come me e, come se non fosse bastata la cavalcata, il tuo amichetto ha deciso...ha deciso che sta sera vuole vedere tutti i segni della sua mancanza-
-Intendi i...?- Nash mima una lametta che va a tagliare un polso ed io gli faccio un lieve cenno di sì con la testa. -Beh è una cosa positiva no?-
-Non so se sono pronta-
-Andiamo Robs, mica ti ha chiesto di avere un bambino- lui prende posto accanto a me e mi passa un braccio intorno alle spalle. -Ascolta, Cameron vuole solo sapere dove ha sbagliato per poter rimediare, so che molto probabilmente tu ti vergogni di quel che hai fatto ma devi pensare che lui è sempre il tuo migliore amico, il ragazzo con cui sei cresciuta e che ti conosce da sedici anni-
-Ma tu come fai ad essere amico di Cameron e di quell'altro pazzo?- lui ride e mi strizza la guancia con fare materno.
-Che posso dire, sono il più maturo là dentro...allora ci parlerai sta sera?-
-Sì, anche perché voglio appropriarmi del letto, il divano è scomodissimo e mi sta rompendo la schiena-
-Dovrebbe dormirci lui, quel ragazzo è capace di addormentarsi dappertutto, una volta dopo un meet era così stanco che l'ho trovato che dormiva dentro la doccia- scoppio a ridere seguita a ruota da Nash, ha proprio ragione, se c'è una cosa che Cameron sa fare benissimo è dormire, dormirebbe pure su un letto di chiodi.
-Ero sveglio dalle quattro, avrei sfidato chiunque a rimanere lucido e pimpante con tutti quegli sketch e cose così- la voce del moro interrompe le nostre risate, è dietro di noi con le braccia incrociate e il broncio che metteva sempre da bambino quando non volevo giocare ai pirati con lui. -E poi perché stavate parlando di me?-
-Ma niente, è uscito il discorso per il fatto che lei vorrebbe dormire nel letto sta notte-
-Non te l'ho mai vietato Robs...e quindi questo vuol dire che stavate comunque parlando di me!-
-Okay io tolgo il disturbo, Cameron, Nash è tutto tuo- mi alzo prima di schioccare un bacio sulla guancia del ragazzo dagli occhi blu che mi fa un cuore con le mani, l'ho detto che è il mio preferito.
-Ehi a me niente bacio?-
-No- me ne vado ridendo, nonostante tutto sono di buon umore ora, non lo credevo possibile, pensavo che avrei passato un intera estate col muso lungo a cercare di evitare Cameron, e invece forse ho ottenuto anche qualche nuovo amico.
-Rooobs- mi giro e vedo Matt con un enorme scatolone in mano che fa fatica a tenere, rido. -Non è che mi daresti una mano?-
-Certo Matt- poso le mani sotto la scatola mentre lui mi sorride dolcemente, ha un cappello da pescatore tutto colorato sulla testa.
-Vedo che tu e Cameron ora siete in pace- faccio spallucce aiutandolo a posare lo scatolone sul tavolo.
-Per ora sì, ma non so quanto durerà- sospiro passandomi una mano tra i capelli mentre in quel momento torna Hayes con le guance totalmente ricoperte di baci rossi.
-Ma che diamine...?-
-Le ragazze del centro estetico hanno detto che sono troppo carino- Matt si sbatte una mano sulla fronte, io mi avvicino al moro e gli schiocco un bacio sulla guancia.
-Hanno ragione, sei un cucciolino- lui sorride prima di darmi un abbraccio inaspettato, io tentenno un po' per poi ricambiare.
-Ehi non tentare di rubare la ragazza a Cameron, sennò poi chi se lo zuppa nei suoi lunghi monologhi esistenziali?- porto l'attenzione su Matt scattando sull'attenti come un soldatino alle sue parole.
-Cosa hai detto?- il biondo sbianca portandosi le mani alla bocca mentre Hayes inizia un applauso sarcastico.
-Ma bravo Matt, i miei complimenti-
-Qualcuno mi vuole spiegare cosa sta succedendo?!- per tutta risposta il ragazzo prende uno dei foulard colorati che servono per il numero di magia di sta sera dalla scatola e me lo lega intorno alla bocca.
-Hayes aiutami a legarla alla sedia, se Cameron scopre che ho dato fiato alle trombe mi uccide e poi dà il mio corpo in pasto ai cavalli- il moro alza le mani allontanandosi lentamente.
-Non contare su di me, io me ne tiro fuori- Matt sbuffa e, con uno scatto felino, mi passa una corda per saltare lungo la vita trascinandomi così sulla sedia e riuscendo nel suo intento.
-Ora tu mi devi promettere che non dirai nulla a Cameron va bene?-
-Dirmi cosa? E Matt scusa la domanda ma...CHE CAZZO HAI FATTO A ROBS?!- il moro e Nash corrono verso di me liberandomi, io tiro un sospiro di sollievo, questa Matt me la pagherà molto cara. -Ma ti è andato di volta il cervello?!-
-Cameron dai tranquillo, era solo uno scherzo- i suoi occhi color cioccolato si posano su di me prima che si lasci andare un sospiro.
-Non volevo farle del male sul serio...-
-Cosa non dovrebbe dirmi?- Matt mi guarda con gli occhi sbarrati e facendomi segno di no con la testa mentre Cameron passa lo sguardo da me a lui in continuazione.
-Che...che...che lo ho chiesto se poteva fingere di essere la mia ragazza, sai voi avete le francesi, Hayes è tornato con le guance piene di baci, a me non caga nessuno...ma lei ha detto di no così cercando di convincerla...- tiro un sospiro di sollievo che però non passa inosservato a Cameron che continua a fissarci con le mani posate su fianchi.
-Bell'amico che sei Matt, davvero- il moro se ne va tirando un pugno al tavolo e imprecando per il dolore, Hayes si lascia andare su una sedia a sdraio.
-Sai non hai risolto molto con questa bugia-
-Si sarebbe arrabbiato di più se avesse saputo la verità-
-Okay ora mi raccontate tutto- Nash prende una sedia e vi ci siede al contrario, io prendo posto accanto ad Hayes che ha ancora le guance piene di rossetto.
-Praticamente vedendo tuo fratello in questo modo gli ho dato un bacio sulla guancia e Matt se ne è uscito con un 'non tentare di rubare la ragazza a Cameron, sennò poi chi se li zuppa i suoi monologhi esistenziali?'- Nash ci guarda prima di sbuffare sonoramente e passarsi le mani tra i capelli.
-Certo che sei un geniaccio Matthew non c'è che dire...ed ora hai mandato a puttane il piano di Cameron per sta sera- alzo la testa incrociando gli occhi azzurri di Nash, ora combino una strage se non si decidono a dirmi tutto quello che sanno.
-Che piano? Okay ora voi tre sputate il rospo-
-Praticamente lui mi aveva detto che sta sera, dopo la vostra chiacchierata, avrebbe provato a baciarti- sento le guance andare a fuoco improvvisamente mentre il pensiero si fa piano piano strada nella mia testa.
-Eh? Cioè lui...noi...cosa?- quei tre sghignazzano mentre io inizio a fare avanti e indietro per la piscina.
-Sei tutta rossa ahahahaha- Nash ride così forte che cade all'indietro, io gli tendo una mano mentre gli altri tre ormai sono quasi senza respiro. -Grazie Robs...allora se dovesse succedere...?-
-Nash per favore, non mettermi strane idee in testa...piuttosto lo vado a cercare, è quasi ora di cena- so esattamente dov'è Cameron in questo momento, ed infatti lo trovo lì, nel nostro laghetto mentre tira ciottoli nel lago con lo sguardo rivolto all'orizzonte.
-Ehi va tutto bene?- lui si volta sorpreso nel vedermi lì ed io mi siedo lanciando una pietrolina.
-Diciamo...senti ma a te piace Matt?- sorrido lasciandomi andare con la schiena sul prato mentre lui continua a tirare i ciottoli.
-Cameron lo conosco da una settimana...e te lo ha detto, stava solo scherzando- sbuffa lasciandosi andare accanto a me, la leggera brezza gli sventola appena gli ormai capelli corti, ricordo quando aveva il taglio alla Zac Efron ed io passavo pomeriggi interi a giocare con i ciuffi più ribelli.
-Io vorrei davvero dimostrarti che ci tengo a te, ma come faccio se tu quasi non ti fai nemmeno toccare da me?- mi giro di lato guardando il suo profilo con attenzione: i lineamenti più scolpiti, le braccia più muscolose, le labbra carnose e serrate e per la prima volta da quando è tornato sento il bisogno impellente di un suo abbraccio, di quelli che mi dava quando stavo male, di quelli che mi facevano sentire al sicuro come se fossi in un rifugio lontano dal mondo.
-Il problema è che io non voglio più soffrire per te e per questo è come se avessi messo una barriera tra di noi- lui si volta di fianco ed incastra i suoi occhi scuri nei miei azzurri prima di farmi una carezza, l'ormai familiare sensazione mi attanaglia lo stomaco.
-E se io volessi abbatterla questa barriera?- le sue labbra sono pericolosamente vicino alle mie, la pelle del mio corpo ha raggiunta una temperatura altissima e mai come ora mi sono sentita così vulnerabile.
-Cam, Robs, dobbiamo andare a cena- ed ecco che Nash compare riportandomi alla realtà, Cameron sospira. -Ho interrotto qualcosa?-
-No Nash, hai solo un tempismo di merda- il moro si alza passandosi nervosamente le mani tra i capelli prima di tendermene una che io afferro al volo.
-Scusa Cameron- il ragazzo fa segno a Nash di lasciarlo stare e lui sospira, io gli poggi una mano sulla spalla.
-Tranquillo, gli passerà- lui mi sorride prima di circondarmi con un braccio, non so come, ma con lui sono riuscita a legare subito, è come se stessi parlando o con Aria o con Spencer. Arriviamo al buffet e ci mettiamo in fila, e fortuna vuole sta volta che io sia proprio accanto a Cameron. -Comunque voglio davvero farla quella chiacchierata più tardi- il suo volto di apre in un sorriso radioso, un sorriso da bambino che lo rende dannatamente adorabile.
-Senti Cam per quello che è successo prima...-
-Tranquillo Matt è tutto okay- il biondo lo guarda a bocca aperta mentre vediamo Hayes venire al tavolo accompagnato da due ragazze.
-Scusate il ritardo, non mi volevano lasciare andare-
-Non ci credo, ma come fai? Hai tre anni meno di me e acchiappi il doppio!- Hayes alza le spalle e Nash si sbatte una mano in fronte disperato.
-Cameron- Valerie arriva saltellando in uno stretto leggins di pelle accompagnato da un top blu che la lascia più nuda che vestita. -Ti va di fare una passeggiata dopo?- sbatte i suoi grandi occhi azzurri mentre io cerco di spostare i suoi capelli biondi che cadono nel mio piatto, dannazione io dovrò pur mangiare.
-Mi dispiace ma ho un altro impegno- Cameron si volta verso di me facendomi l'occhiolino e posso giurare di averla vista diventare rossa dalla rabbia.
-Meglio ripararsi, mi sa che voleranno posate ora- Nash si mette sotto il tavolo seguito a ruota da Matt ed Hayes, vediamo se li devo picchiare sta sera.
-Capisco...magari dopo il vostro 'impegno' possiamo vederci-
-Non so a dir la verità, potremmo parlare anche tutta la notte- e lui ride, ed io so che è vero, perché spesso le chiacchierate mie e di Cameron duravano fino a tarda notte, ci mettevamo sul piccolo ponticello di cemento che collegava le due case e che era facilmente accessibile dalle finestre delle nostre camere e parlavamo, parlavamo di tutto, di qualsiasi sciocchezza possibile e immaginabile, e tutto era okay.
-Ah va bene, allora ci vediamo domani- se ne va abbastanza incazzata ed io non posso negare di essere soddisfatta di ciò.
-Potete anche uscire da qui ora- i ciuffi di quei tre fanno capolino dal tavolo come se fossimo in un cartone animato, immagino quanto si diverta Cameron con loro ogni giorno.
-Però pensavo peggio- Matt tira un sospiro di sollievo e per tutta risposta Cameron gli tira un cetriolino sottaceto che ha nel piatto. -Ahi coglione!- il biondo si massaggia la parte dell'occhio colpita mentre tutti noi ridiamo.
-Andiamo?-
-Io voglio il dolce- Cameron sospira, si alza e mi prende di preso senza dare ascolto alle mie proteste.
-Hai altri due mesi per mangiare dolci, non ti lamentare- sento gli occhi di tutti buttati di sopra, questo ragazzo mi farà uscire pazza.
-Dove andati Cammy?-
-Tranquilla nonna, dobbiamo solo chiarire alcune cose-
-Betsy salvami tuuuu- Cameron se la ride e decide di mettermi giù solo una volta che siamo arrivati al laghetto. -La prossima volta che non mi fai mangiare il dolce vedi come ti finisce- lui sorride iniziando a tirare, come sua consuetudine, ciottoli nell'acqua.
-Perché non mi hai mai detto quello che provavi per me?- porto le gambe al petto e poggio la guancia destra sulle ginocchia, immaginavo che mi avrebbe chiesto una cosa del genere.
-Perché mai avrei potuto pensare che ad uno come te piacesse una come me-
-Che intendi dire con questo?- sospiro portando le gambe ad incrociarsi e girandomi totalmente verso di lui.
-Guardati Cameron: tu sei dolce, divertente, simpatico, bello...insomma sei perfetto, e poi guarda me: sono un casino fatto persona, tutti ogni volta che ci vedevano insieme storcevano il naso fin quando non sapevano che eravamo solo amici, allora tiravano un sospiro di sollievo, perché era impossibile pensare che a noi due come a qualcosa di più-
-Perché dici così, io non riesco a vedermi con nessun altra persona che non sia tu- mi mordo il labbro mentre lui prende a giocherellare coi piccoli fili d'erba del prato.
-Quando te ne sei andato via sono stata chiusa in camera per una settimana, e credo che sia stato allora che sono caduta in quel terribile limbo in cui tutt'ora fatico a uscire- tolgo tutti i bracciali che mi arrivano ad ormai un terzo delle braccia e gli mostro per la prima volta in che condizioni sono i miei polsi. -Visto che ci tenevi tanto a vederli...questi sono tutti i segni delle tue mancanze, perché ti giuro, anche quando stavo con Josh avevo bisogno di te. Da quando te ne sei andato tutti i demoni che avevo dentro hanno preso il sopravvento e mi hanno trasformato nella ragazza che hai ora davanti, non sono più la Robs di una volta- abbasso il capo iniziando a risistemarli al suo posto quando lui mi prende delicatamente entrambe le braccia e posa un lieve bacio sui polsi, sui tagli.
-Se sono stato io la causa posso esserne anche la cura- le sue mani vanno a cercare le mie e quando le trovano intrecciano le dita. -Robs guardami, ce la possiamo fare a far funzionare le cose?-
-Cameron io...-
-Lo so, non vuoi soffrire, ma andremo piano piano ti va? Cominciamo col tornare amici- i suoi occhi castani si incastrano nei miei azzurri ed io mi sento impotente, incapace di intendere e di volere. -Non voglio perderti di nuovo Robs-
-Va bene Cameron, proviamoci- il suo volto si apre in un sorriso prima di attirarmi contro il suo petto.
-Non ti lascerò andare sta volta, te lo prometto-
-E se quando mi guarderai negli occhi vedrai i miei demoni?-
-Vuol dire che li scaccerò-
Sbam!
Okay questo è il terzo capitolo della mia ff, spero che vi piaccia c:
Non so se continuare a scrivere questa storia, mi sembra che non piaccia tanto...comunque vedendo facendo, un bacio, Giò xx
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