Ci rincontriamo

ANNABETH POV
Il suono della mia sveglia mi rimbombava nelle orecchie, ma non avevo la minima voglia di svegliarmi. Dopo tutto avevo dormito 45 minuti, cosa potevo aspettarmi? Di essere piena di energie e scattante? No.
Mi svegliai solo dopo aver sentito due tre imprechi in Greco Antico; mi cambiai ed andai a fare colazione.
Mi ci vollero tre caffè per svegliarmi; poi in mattinata avevamo l'allenamento nell'arena, quindi mi ripresi subito.

Una volta finito tornai nella capanna a ripassare, ma fui interrotta. Malcolm entrò e venne spedito verso di me.
M-Annabeth, c'è Clarisse qua fuori. Dice che ti deve dire una cosa importante.-
A-Ok, Grazie Malcolm.-
Sistemai gli appunti ed andai fuori, dove trovai Clarisse con le braccia incrociate ad aspettarmi.
A-Ciao Clar, Malcolm mi ha detto che mi volevi parlare.-
C-Si è vero. Chirone e il Sig. D mi hanno detto di venirti a cercare, e così ho fatto. Ti aspettano alla casa grande.-
A-Ok, grazie.-
C-Figurati.-
Era strano vedere Clarisse così tranquilla, beh un motivo c'era, ma è una lunga storia. Per farla breve... lei e Chris si stavano per sposare ed avevano avuto una figlia, cosa molto azzardata. Ma sembrava fargli bene. Anche se avrebbero aspettato a lungo a sposarsi, perché volevano che Penelope (la figlia) gli portasse le fedi, ma lo potevano fare solo tra 2 anni.

Arrivai alla casa grande, dove incontrai Chirone e il Sig. D.
A-Chirone, Sig. D., buongiorno.-
C-Buongiorno a te Annabeth.-
D-Giorno.-
A-Clarisse ha detto che volevate vedermi, così eccomi. Mi devo preoccupare?-
C-Abbiamo un compito per te, però tranquilla, non è nulla di grave.-
Odiavo quando mi assegnavano incarichi. Era più forte di me.
D-Oggi alle 15:00 arriveranno 5 nuovi semidei e tu dovrai fargli da guida.-
A-5 semidei da sola? Non ce la farò mai.-
C-*ridacchia* Ovviamente potrai farti aiutare da chiunque tu voglia.-
A-Grazie mille, non vi deluderemo.-
Mi girai e feci per uscire, ma il Sig. D. ricominciò a parlare.
D-A proposito... Dov'è finito Peter?-
Mi girai di scatto e lo guardai storto.
A-Peter? Qui non c'è nessuno che si chiama Peter.-
C-Credo che il Sig. D. si riferisse a Percy Jackson. Non è vero?
D-Si lui. Ha intenzione di tornare al campo quest'anno?
Sentii le farfalle nello stomaco ed arrossii.
A-Torna oggi e se ne va il 30 settembre; ora vado a chiedere in giro se qualcuno vuole darmi una mano, scusate.-
Uscii dalla casa grande ed inizia a correre verso la casa di Ade per chiedere aiuto a Nico.
A-*Bussa* Nico sono Annabeth! Posso?-
N-Entra pure!-
Entrai e trovai Nico e Will seduti sul letto che si tenevano per mano.
A-Menomale che siete tutti e due qui, così non faccio due viaggi! Dioniso e Chirone mi hanno appena detto che alle 15:00 arriveranno altri 5 mezzosangue, io gli devo fare da guida, ma qualcuno se vuole può aiutarmi. Quindi vi...
W-Noi ci siamo!-
A-Perfetto, grazie ragazzi!-
Me ne andai di corsa verso il bosco, dove mi misi a cercare Grover.
A-Grover? Grover? GROVER?-
G-Chi è!- Aveva la voce stanca, come se si fosse appena svegliato.
A-Sono la tua figlia di Atena preferita! Vieni fuori! Ti devo parlare!-
Aspettai circa un minuto e mezzo prima di vederlo sbucare dagli alberi; era ancora in pigiama e con una tazza in mano.
G-Ciao Annabeth, dimmi tutto.-
A-Ti devo chiedere due cose. La prima: stavi ancora dormendo?! La seconda: oggi arrivano 5 mezzosangue, aiuteresti me, Nico, Will e Percy a farli ambientare?-
G-Percy? È già tornato?-
A-No, ma o mi aiuta o mi aiuta-
G-Ok. La prima risposta: SI AVEVO SONNO! La seconda: Certo!-
A-Grazie.- mentre dissi questo lo abbracciai, poi tornai a correre per arrivare alla casa di Ade.
Stavolta Nico e Will erano fuori, così gli dissi che eravamo in cinque e chi eravamo. Loro approvarono; ed io tornai nella casa di Atena per poco prima di andare a pranzare.


Ormai erano le 13:55, Percy sarebbe arrivato tra 5 minuti, così decisi di sorprenderlo sulla collina che precedeva il campo. Una volta terminato il pranzo, andai ad aspettarlo lì con il cappello dei New York Yankees indossato, così da essere invisibile.
Aspettai ed aspettai, finché non sentii una voce familiare. Era Percy.
P-Si fidi di me, sono arrivato.-

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PERCY POV
P-Si fidi di me, sono arrivato.-
T-Glielo ripeto, non posso lasciarla qui in me...- *la T sta per tassista*
Rimase immobile non appena gli mostrai 50 dollari in più rispetto al prezzo che avevo pagata alla partenza. Un trucchetto che mi aveva insegnato Annabeth un bel po' di anni fa, ma che era d'effetto.
P-Facciamo una cosa, se lei mi lascia qui, avrà questi 50 dollari extra, ma se mi trattiene...-
T-Accetto.-
Gli diedi i soldi e lui ripartì subito.
P-Buona giornata anche a lei, ingrato.- gli urlai mentre se ne andava a minimo 150k orari; le persone erano proprio assurde.
Raccolsi il mio zaino da terra ed iniziai a salire per la collinetta distava un po' dal campo. Arriva in cima, mancava ancora un po' per arrivare, ma riuscivo ad intravedere l'arco con su scritto "Campo Mezzosangue". Ero a casa, finalmente potevo dirlo.
Rimasi per una trentina di secondi fermo, poi quando stavo per riprendere a camminare qualcuno dietro di me urlò "SORPRESAAAA!" saltandomi addosso, dei riccioli biondi mi coprirono la faccia ed io caddi a terra. Mi girai e vidi Annabeth a pochi centimetri da me, con i capelli davanti alla faccia e un enorme sorriso stampato in faccia. Appena la vidi sorrisi anche io.
Rimanemmo così per 5 secondi massimo, poi mi baciò.
A-Bentornato, Testa d'alghe.-
Sta volta le presi la faccia e la baciai io; odorava di cocco e vaniglia e le sue labbra sapevano di burro cacao.
P-Mi sei mancata, ragazza saggia.-
Sorrise e si sdraiò vicino a me, tendendomi per mano. Sarei voluto rimanere così per sempre. Io, lei e nient'altro.
Mi sdraiai di fianco e la guardai.
P-Allora? Come va in università? È da un po' che non mi racconti nulla.-
Si sdraiò di fianco pure lei e continuò a sorridere.
A-Bhe... faccio stragi di cuori.-
P-Ma davvero?- Dissi con tono ironico.
A-Mh mh. Tutti i ragazzi mi chiedono di uscire, mi lasciano lettere nella cassetta di casa, mi scassinano l'armadietto per metterci rose e vari fiori, mi chiedono il numero di telefono... tutte cose così. Ma la mia risposta è sempre la stessa.-
P-E quale sarebbe?- Mi guardò negli occhi con i suoi grandi occhi grigi, pieni di gioia e amore.
A-Che sono fidanzata con lo stupendo figlio proibito di Poseidone.-
Ridacchiamo tutti e due.
P-Davvero? È questo che gli dici?- Lo dissi sempre con il sorriso.
A-Bhe non proprio... non posso mettere la parte del figlio proibito. Ma in compenso dico "mi dispiace, ma sono fidanzata con un bellissimo ragazzo che si preoccupa per me e che non mi usa per interessi personali come fate voi."
P-Ti amo ragazza saggia.-
A-Ti amo anch'io, Testa d'alghe.-
La presi e le iniziai a fare il solletico, che soffriva a morire. Cercava di "liberarsi", ma non ci riuscì. Provava spostandosi, ma ritornammo nella posizione iniziale, ovvero io sdraiato di schiena a terra e lei a pochi centimetri da me.
Mi guardo dritto negli occhi e senza pensarci due volte mi baciò, mi baciò e mi baciò
Ed io li ricambiai tutti, era impossibile non farlo.
X-Ei ragazzi dove erava...-
Annabeth smise di baciarmi ed alzò la testa.
A-Òntos- Annabeth aveva appena bisbigliato "merda" in greco antico. Non era per niente un buon segno.

Spazio autrice🏛️📑🎀

Eiiii, vi è piaciuto?🤭
Come vi è sembrato ritorno di Percy al campo? La sorpresa di Annabeth?

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