I don't want you to adore me, don't want you to ignore me when it pleases you.
Di fronte a Dominic, sotto la tipica pioggerellina Londinese, c'è Matthew, che lo sta guardando.
No, non è corretto, i suoi zaffiri blu stanno scavando negli smeraldi verdi di Dominic, come se stessero cercando di raggiungergli l'anima.
La mano destra di Matt impugna il manico del suo trolley nero, ma la sua mano sinistra sta reggendo qualcosa, sembra un fiore, ma Dom non riesce a riconoscerlo.
"Accidenti! Matt, vieni dentro, ti beccherai una broncopolmonite!" esclama Dom, preoccupato, invitando dentro il moro.
"Beh, credimi, non mi ucciderà di certo." sorride Matt, prima di raggiungere il biondo e varcare la soglia.
Matthew rimane davanti alla porta d'ingresso, mentre Dom gli tira via il cappotto bagnato e si precipita in bagno, dove fa ritorno qualche minuto dopo con degli asciugamani che usa per asciugare i capelli e il viso di Matt.
Fatto ciò, Dom porta il suo migliore amico davanti al caminetto acceso, sedendosi con lui sul tappeto.
"Cos'è quello?" gli domanda Dom, indicando il fiore che Matt sta ancora reggendo.
"E' per te, è un narciso," risponde il suo migliore amico, mostrandogli il fiore. E' bianco, con l'interno arancione.
"La conosci la sua leggenda? Prima di venir trasformato in fiore, Narciso era un bellissimo ragazzo. Tutti si innamoravano di lui, inevitabilmente, di qualunque età e sesso e finivano per ammazzarsi quando si rendevano conto che non lo avrebbero mai potuto avere," dice Matthew, mentre accarezza il volto di Dom coi soffici petali di quel fiore. "Beh, Narciso mi ricorda te. E io per te morirei, Dominic." mormora, sfiorandogli le labbra piene con il fiore.
"Ma tu puoi avermi." si lascia scappare il biondo, mentre toglie il fiore dalla mano di Matt.
Basta questo a far sì che Matt sostituisca al fiore le sue labbra, leccando il labbro inferiore di Dom con la punta della sua lingua, lungo tutto il contorno.
Dominic porta una mano sul volto di Matt, accarezzandolo delicatamente, delicatamente come Matt gli sta chiedendo un maggior accesso alla sua bocca.
Dom dischiude le labbra gioioso e le loro lingue si corteggiano a vicenda, giocando insieme in un bacio che è soltanto dolce e tenero.
Matthew lascia che la sua mano scorra fra le ciocche dorate di Dominic che odorano di shampoo alla pesca, mentre l'altra mano sbottona la camicia bianca del biondo, rivelando quello che il moro sta cercando.
"E' ancora visibile." sorride il vampiro, contro le labbra dell'umano, indicando con lo sguardo il succhiotto.
"Già, hai fatto un lavoro fantastico in quella zona." ridacchia Dom, mentre Matt posa un delicato e casto bacio sul suo succhiotto.
"A proposito, Tom e gli altri lo hanno visto e non ti puoi nemmeno immaginare l'assurda storia che mi sono dovuto inventare per coprirci," aggiunge Dom, mentre Matt cerca di sbottonargli un po' di più la camicia. "Hey! Aspetta un attimo. Ferma e riavvolgi tutto. Tu sei corso via lasciandomi come un povero fesso!" ricorda Dom, scostandosi da lui, rudemente, e abbottonandosi di nuovo la camicia.
Matt grugnisce il suo disappunto.
"E adesso credi di poter tornare da me e riprendere a fare i piccioncini come se nulla fosse? Ma nemmeno maledettamente per idea! Mister, guarda che le cose non funzionano così. Io non sono il tuo maledettissimo giocattolo con cui puoi giocare quando più maledettamente ti fa comodo e poi riporlo di nuovo sulla mensola quando ti sei stancato!" sbotta Dom, con rabbia.
"Dom, tu non sei niente del genere." cerca di rispondere Matt ma il biondo lo interrompe.
"Io credo che tu mi debba qualche spiegazione allora." sibila Dom, incrociando le braccia al petto.
"Possiamo parlare più tardi?" mormora Matt, cercando di baciarlo di nuovo.
"Ora, Matthew. Ora!" ripete Dominic, risoluto, con un tono e uno sguardo che non ammettono repliche. "E poi, questa cosa del fiore, il modo in cui mi parli, il modo in cui ti muovi, il modo in cui agisci... non lo so, questo non sei tu, Matthew." aggiunge.
Per tutta risposta, Matthew ridacchia.
"Questo non sono io. Lo pensi veramente? Oh, Dommie, non sono mai stato così me stesso come lo sono adesso. Questo è tutto ciò che ho sempre voluto fare, ma non ne avevo il coraggio. Avevo bisogno di una piccola spinta... e qualcuno me l'ha data."
"Chi?" lo interroga Dom.
"Ha davvero importanza?" gli chiede retoricamente Matt, mentre gli accarezza il viso col dorso della sua mano.
"No, non ne ha... " ammette Dom, facendo le fusa. "Ad ogni modo, ok, hai ricevuto la spinta che ti serviva e, ok, hai agito con me nel modo in cui hai agito, poi ci siamo baciati e mi sembra di averti dimostrato quanto mi stesse piacendo la cosa. Allora perché diavolo sei corso via?" lo mette con le spalle al muro Dom.
Matthew prende un lungo respiro di cui non ha nemmeno bisogno, prima di rispondergli.
"Non volevo farti del male." spiega, dicendo nient'altro che la verità.
"Ma tu mi hai fatto del male proprio *perché * sei scappato. Pensavo che avessi cambiato idea." confessa Dom, a disagio.
Matt lo racchiude in un forte abbraccio.
"Oh no, Dom, mai. E' solo che c'è così tanto in gioco. Voglio dire, noi siamo migliori amici. E se le cose non vanno bene? Finirò per perderti, sia come amante che come amico e non potrei mai accettarlo," ammette Matt. "Tu non hai paura, Dominic?" aggiunge, separandosi da lui.
"Ogni singolo giorno, ma sai cosa c'è? Prima, quando pensavo che l'amicizia fosse l'unico sentimento che potevo permettermi di provare verso di te, lo accettavo. Ma ora che so che anche tu provi le stesse cose per me, beh... l'amicizia ormai non mi basta più," confessa Dom, arruffando le spettinate, appuntite, nere ciocche di Matt che odorano di pioggia e fumo. "A proposito, tu da quanto provi questo?" aggiunge, allacciando il suo sguardo a quello di Matt.
"Da più tempo di quanto riesca a ricordare." è la sincera e innamorata risposta del suo migliore amico.
"Stessa risposta di qui." gli sorride il biondo, con un bacetto veloce sulle labbra. "Quindi, ora che abbiamo chiarito tutto.. niente più fughe?" domanda.
"Mai maledettamente più." gli sorride il frontman. "Sai, ci sono rimasto così male quando ho scoperto che ti sei scordato il nostro vero primo bacio." aggiunge, intristendosi un po'.
"Lo sai tenere un segreto?" sussurra Dom al suo orecchio, succhiandone il lobo e facendo gemere il vampiro. "Io *non* l'ho dimenticato, ho solo fatto finta, perché credevo che avrebbe complicato le cose fra noi due." confessa.
Matt fissa Dom con occhi meravigliati. "Davvero?" sorride e Dom annuisce.
"Già, del resto tu eri scappato anche quella notte. Non è stato molto incoraggiante." brontola il batterista.
"Io sono corso via, perché ero sicuro che tu mi stessi baciando solo perché eri ubriaco e non volevo approfittarmi di te." si giustifica il cantante.
"Davvero? Oddio, siamo stati due idioti completi!" scoppia a ridere Dom.
"Due idioti completi ... innamorati." afferma Matt, sfoderandogli il più dolce dei suoi sorrisi.
Per tutta risposta, Dom fa un sorrisone beato.
"Quindi... siamo insieme adesso?" chiede conferma.
"Finché tu lo vorrai, mio Dommie." mormora Matt, tenendogli le mani.
"Credo che lo vorrò fino alla fine dei miei giorni, mio Mattie!" gli salta addosso il batterista, felice, stendendo Matt a terra e mettendosi a cavalcioni su di lui e baciandolo con tutta la passione e l'impazienza di cui è capace.
Rotolano insieme sul tappeto, più volte, mentre il bacio diventa sempre più esigente.
Dom strattona violentemente il maglione nero di Matt, per fargli capire che vuole che se lo tolga, ma il moro lo ferma.
"No Dommie, non ora. Andiamo a letto." dice.
"Dritto all'obiettivo finale, eh? Mi piace!" sogghigna maliziosamente il biondo.
"Aspetta. No, no, no! Non lo intendevo in quel modo. intendo dire andiamo a letto e dormiamo." chiarisce Matt.
Dom guarda il suo migliore amico, con aria un po' delusa.
"Credimi, mi piacerebbe, mi piacerebbe tantissimo, ma ora tutto quello di cui ho bisogno è un po' di riposo. Del resto, ho viaggiato tanto per arrivare qui." si giustifica il pianista, sbadigliando.
"Hai viaggiato per mezzo mondo per dirmi che tu appartieni a me." sorride Dom, citando alla rovescia una delle loro nuove canzoni, ma per amore dell'udito di Matt, si limita solo a parlare, senza cantare.
"Già, esattamente... te la canterei anche quella canzone, se non fossi così esausto. Magari lo farò dopo. Ad ogni modo, lo sai, dormire sui voli non è mai un vero dormire." prosegue Matt, sbadigliando per la seconda volta.
"Hai ragione. Dopotutto, arrivi da Los Angeles." afferma Dom.
"A dire il vero, da Miami. Hey, un momento. E tu come fai a sapere di Los Angeles?" domanda il moro, stupito.
"Ho le mie risorse." fa un sorrisetto furbo Dom, facendo il misterioso. "Cos'è? Credi di essere l'unico ad avere segreti?" aggiunge, ridacchiando. "Ad ogni modo, Miami?! Mio dio, devi essere sfinito."
"Parecchio." risponde il chitarrista con un altro sbadiglio.
Dominic accompagna Matthew nella sua stanza e lo aiuta a mettersi sotto le coperte del suo letto.
"Sai, Dom, se lo vuoi... la fine dei tuoi giorni non arriverà mai... " blatera il vampiro, con gli occhi già chiusi.
Dom non coglie il significato di quelle parole.
< Beh, devi essere proprio stanco se ora stai pure delirando! > riflette, divertito, mentre si siede dall'altra parte del letto, per tenergli compagnia.
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Verso le sei di sera, rinvigorito dall'energia che gli dona la notte, Matthew si sveglia, stiracchiandosi pigramente.
Ancora con gli occhi socchiusi, allunga il braccio verso l'altro lato del letto, scoprendo la prima cosa che non gli piace, dato che non trova Dominic lì con lui.
Un po' deluso, mentre si sistema i capelli e si accarezza il collo, Matthew scopre la seconda cosa che non gli piace affatto.
Qualcosa di molto più spaventoso.
"IL MIO CIONDOLO!!!" urla, preso dal panico, tirando indietro le coperte, per vedere se la collanina è scivolata dentro.
Non è che lui ne abbia un assoluto bisogno in quel momento, dato che è già buio e in ogni caso la finestra è chiusa e la tenda tirata. In più per tutto il giorno non ha fatto che piovere ed è nuvoloso.
Ad ogni modo, è qualcosa che ha un disperato bisogno di trovare per i prossimi giorni, in modo da poter sopravvivere.
Matt esamina ogni centimetro di materasso, ma non c'è traccia del suo ciondolo.
Matt strattona violentemente le coperte dal letto, gettandole a terra e scuotendole, ma non trova nulla.
"Non posso averlo perso. Ce l'avevo stamattina, quando sono arrivato qui." pensa ad alta voce il vampiro, mentre guarda sotto il letto.
< No, non è nemmeno qui. Forse... > reputa, afferrando il materasso per un angolo e sollevandolo, senza usare troppa forza, altrimenti finirebbe per squarciarlo in due.
"Hey, Matt, sei sveglio? Credo di averti sentito dire qualcosa." lo chiama Dom dal piano di sotto, salendo.
Matthew è troppo preso dalla sua ricerca per sentirlo, nemmeno con il suo super-udito.
"Hey! Mi chiedevo che cosa ti andrebbe per cena e... Matthew! Per l'amor del cielo, che diavolo stai facendo?" sbotta Dom, cogliendo Matt in flagrante mentre sta lottando con il suo povero materasso.
"Scusami, non intendevo essere così violento... è solo che non riesco a trovare la mia collanina da nessuna parte, ho paura di averla persa." si giustifica Matt, con un'espressione disperata, rimettendo giù il materasso.
"Intendi dire la collanina con quello strano ciondolo che indossavi prima?" domanda ingenuamente Dom.
"Sì! L'hai vista?" gli chiede speranzoso Matt.
"A dire il vero, te l'ho tolta mentre dormivi, per farti stare più comodo." dice Dom, con tono calmo.
"Tu hai fatto COSA?" quasi urla Matthew. "Fidati, quella collanina è comodissima, nemmeno mi accorgo quando la indosso, ma me ne rendo dolorosamente conto quando non la indosso!"
"Accidenti, datti una calmata! Tutte queste scene per uno stupido ciondolo! Te l'ho messo nel cassetto del comodino vicino alla tua parte di letto." lo informa il biondo.
Matthew apre il cassetto, scoprendo che il suo migliore amico dice la verità.
"Grazie mille! Ad ogni modo, dico sul serio, Dom, non t'azzardare ma più a fare una cosa simile!" lo mette in guardia il vampiro, indossando di nuovo il suo preziosissimo ciondolo.
"Non preoccuparti, non lo farò." sbuffa il biondo, scocciato. "Beh, quando sei pronto raggiungimi giù, così poi usciamo."
"Ok, solo una domanda: dov'è la mia roba?"
"Qui. Ho svuotato un armadio e qualche cassetto e ho sistemato tutta la tua roba dentro, mentre dormivi." lo informa Dom, sorridente.
"Wow, Dom, ma quante cose hai fatto mentre dormivo?" gli sorride in risposta il moro.
"Mai tante come quelle che ti vorrei fare mentre sei sveglio!" Dom fa un sorrisetto malizioso, avvicinandoglisi per dargli un bacio come si deve, che fa girare la testa al vampiro.
"Questa è una delle tante. Ti aspetto giù," dice il batterista, andando verso la porta. "Ah, un'ultima cosa, Matteh."
"Cosa?"
"NON PROVARE NEMMENO AD AZZARDARTI A LASCIARE QUESTA STANZA SENZA PRIMA AVERMI RIFATTO IL LETTO!" sbotta, andandosene.
Una volta pronto, Matthew raggiunge il suo migliore amico che lo sta aspettando.
"Tu ed io che usciamo assieme. Suona come un appuntamento, no?" sorride Dom, baciandolo.
"Beh, Dom, tu ed io siamo usciti insieme innumerevoli volte." gli fa notare il moro.
"Sì, ma questa è la prima volta che usciamo, consapevoli dei sentimenti che proviamo l'un per l'altro." chiarisce il biondo.
"Hai ragione. Allora credo proprio che questo sia il nostro primo appuntamento ufficiale, Dommeh." fa un sorrisone Matt, baciando il batterista ancora una volta, prima di uscire.
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Dopo cena, Matthew e Dominic fanno una passeggiata in centro, camminando vicini, ma non troppo vicini.
"Non è un granché come primo appuntamento." sbuffa il moro.
"Perché? Non ti stai divertendo con me?" gli chiede il biondo, preoccupato.
"Al contrario, mi sto divertendo molto, il problema è che mi vorrei divertire di più... se capisci cosa intendo." sogghigna l'altro, malizioso.
"Oh! Beh, sì, piacerebbe anche a me, *molto *, ma non si può." afferma il percussionista, sospirando.
"Perché dobbiamo comportarci soltanto da amici agli occhi di chiunque altro." sospira allo stesso modo Matt, mentre l'attenzione di Dom viene catturata da qualcosa.
"Matteh, vieni con me." lo invita, o meglio gli ordina, afferrandolo per mano e correndo via con lui.
Attraversano la strada principale e continuano a correre, per poi intrufolarsi in un vicolo isolato.
"Non so te, ma a volte io amo il rischio, giusto un po'." sussurra Dom, prima di avvolgere le braccia attorno al collo di Matt, baciandolo brutalmente.
Matthew bacia il compagno con la stessa esigenza, sbattendolo contro il muro, senza usare la sua forza sovrannaturale, ovviamente.
Quando si separano, con le labbra gonfie e brucianti, entrambi sembrano molto soddisfatti.
"Comincio ad avere un debole per i vicoli isolati." sorride il biondo.
Matt annuisce, mentre cerca di non pensare al suo problema principale.
Nonostante si sia davvero mangiato di gusto la sua pizza con porzione king di patatine fritte, ora lui sente una fame più forte, quella reale, e finora Dominic non l'ha mai lasciato solo nemmeno per un minuto.
Matt è più che felice di averlo attorno, naturalmente, ma lui ha un bisogno disperato di essere lasciato da solo per un po'.
< Stiamo passeggiando da oltre quaranta minuti, come può essere che nessuno ci abbia ancora riconosciuto? > si domanda, un po' irritato.
"Dài, Dommie, torniamo sulla strada principale." invita il suo migliore amico.
Una volta lì, Matt adocchia di sfuggita un pub nelle vicinanze.
"Hey, Dom, ti dispiace se ci prendiamo qualcosa da bere?" propone.
< Se *io* mi prendo qualcosa da bere? > aggiunge nella sua mente.
"Sicuro che no!" fa un sorrisone Dom, entrando.
Appena raggiungono un tavolo libero, si avvicina loro un gruppo di cinque ragazze.
"Oh, mio Dio! Ma voi.. voi siete.. " una di loro tentenna, eccitata come le amiche.
"Sì, siamo proprio noi." annuisce Matt con un sorriso e Dom imita le sue azioni.
< Grazie, mia buona stella! > pensa il vampiro, soddisfatto.
"Bene, bene, Lady, fatemi un po' indovinare, scommetto che il vostro preferito è Dom, vero?" esclama Matt, senza lasciar loro proferire parola. "Sapete che vi dico? Che stasera mi sento molto generoso e quindi vi lascerò passare un po' di tempo insieme al mio migliore amico, ok? Trattatemelo bene."
< E non fate nulla di troppo azzardato, altrimenti dovrò compiere un omicidio di massa! > pondera, geloso.
"Maaaaaatt! Dove diavolo stai andando?" riesce a dire Dom, prima che le ragazze lo trascinino al loro tavolo.
Matt si limita a sventolargli la mano in segno di saluto, prima di uscire dal locale.
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Venti minuti dopo, sentendosi molto meglio, Matt osserva compiaciuto le sue vittime, stavolta due ragazzi e una ragazza, mentre si allontanano, ancora perfettamente in grado di reggersi in piedi.
< Niente più persone svenute, come ho fatto ieri con Michael e Rachel. Sto facendo progressi da gigante! > reputa fiero il vampiro, prima di far ritorno al pub.
Sulla strada gli viene incontro Dominic, che ha già lasciato quel locale.
Matthew stringe i pugni stretti e sopprime un ringhio quando vede i segni di baci di rossetto su tutto il volto di Dom, che sembra piuttosto stravolto.
< Oh andiamo Matt, si tratta solo di bacetti innocenti, a volte le fan fanno la stessa cosa con te. > riesce a calmarsi il moro.
"Bells!" sbotta Dominic, lanciandogli occhiate di fuoco. "Non so a che schifosissimo gioco tu stessi giocando, ma sappi che non mi è piaciuto per niente!"
"Oh, andiamo, Dom, ti ho solo fatto fare una buona azione. Stasera hai reso delle ragazze molto felici." gli sorride innocentemente Matthew.
"Non era affatto mia intenzione!" protesta il biondo, incrociando le braccia al petto.
"Dovresti prendere esempio da me, io passo spesso del tempo con i nostri fan." ribatte Matt.
< E poi me li bevo... ma non è questo il punto! > riflette.
"Ad ogni modo, Matt, tu non hai la minima idea di quel che ho passato. Quelle mi hanno immobilizzato alla maledetta sedia, si sono fatte mille foto con me, mentre urlavano come esagitate, e poi.. mi sono saltate addosso, fameliche come vampiri! " si lamenta Dom.
Gli occhi di Matthew si riducono a due fessure glaciali.
"Vergognati! Quello è un paragone così stupido!" sibila il chitarrista, andandosene con passo affrettato, sentendosi offeso nel profondo.
"Hey, aspetta!" gli corre appresso Dom, confuso.
< Ma che ho detto di sbagliato? > si domanda il batterista, mentre raggiunge il pianista, con un preciso intento, vale a dire mostrargli cosa intende lui per primo appuntamento come si deve.
TBC
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