Capitolo XXVII: We can't hide the truth inside



Ehmm, salve a tutti, chiedo venia, mi sono totalmente dimenticata che dovevo aggionare anche queste storie (probabilmente col prossimo aggiornamento metterò la conclusione)

Veniamo a noi, cos'avevo blaterato nell'ultimo aggiornamento:


* tutto quello che pensavo di metter qui lo troverete in quello che davvero sarà l'ultimo capitolo (giurin giuretto!)*

ehmm... io devo smetterla di dirlo, sono una persona terribile che non mantiene le sue promesse :/ il punto è che mi son chiesta 'vado dritta al finale o ci infilo un'ultima parentesi angst? ' ... e mi sono data la risposta che meno mi aspettavo, poi ognuno dei personaggi mi si è ribellato e ha fatto di testa sua.. e altro che parentesi!

davvero, anche se ha momenti abbastanza buffi, questo non è un capitolo allegro, sowwy :'(


Disclaimer: il titolo è preso dalle lyrics di 'Resistance' dei Muse




Capitolo XXVII: We can't hide the truth inside.

Il giorno dopo, verso metà mattina, i due vampiri fanno ritorno al loro hotel, dopo averlo momentaneamente lasciato.
Premesso che per Dominic non è stato facile trascinare Matt via dalla stanza, dato che non ne voleva sapere di separarsi dalla sua adorata bara glitterata.

"Io ancora non ci credo. Hai voluto pure accompagnarmi all'ufficio spedizioni più vicino per assicurarti di farti pervenire quella dannata bara a casa nostra!" borbotta il biondo, mentre varcano la hall.

"Certo, ho notato un certo pentimento da parte tua dopo avermela regalata e non volevo correre il rischio che tu mi facessi qualche scherzo." si giustifica il frontman, premendo il bottone per prenotare l'ascensore.
"Bene. E ora che ne hai avuto la prova, possiamo andarcene a letto?" ribatte Dominic, lasciando che l'ascensore li porti al piano desiderato.
"Uh, piccolo, mi stai forse dicendo che hai ancora voglia?" ammicca Matthew, inarcando il sopracciglio con fare sexy.
"Dannazione, no, Bells, non ti fare strane idee! Io intendo solo e soltanto dormire. E il più a lungo possibile, sono distrutto!" sbadiglia il biondo, in segno di protesta.
"Meglio così, me ne volevo solo accertare. La verità è che muoio di sonno anch'io." sbadiglia in risposta Matt, mentre entrano nella loro stanza.
"Tesoro, non c'è che dire, festeggiare con te richiede molte energie. Pure troppe!" ridacchia Dominic, posandogli un delicato bacio sulla fronte, prima di seppellirsi sotto le coperte, senza nemmeno prendersi la briga di spogliarsi.
Matthew imita in tutto e per tutto le sue azioni, raggiungendolo a letto.
"Aspetta! Dovevamo andare da Tom, per parlargli del video che..." sussulta il moro, ma capisce che il biondo è già caduto in uno stato di morte apparente.
"Oh, beh, ci sarà tempo per quello." sorride fra sé e sé, addormentandosi.

**************** (Contemporaneamente)

La verità è che se anche avessero voluto mettere al corrente l'amico delle loro strampalate idee non lo avrebbero trovato. Non nella sua stanza, almeno. Approfittando della giornata libera, dato che ormai tutte le prove del sound-chek sono state effettuate e ora non rimane che attendere i due concerti, Tom è uscito di buon'ora, desideroso di fare un bel giro per la città, armato della sua inseparabile macchina fotografica, alla ricerca di qualche panorama mozzafiato o qualcosa di divertente e un po' bizzarro, magari da condividere sui social network.
E verso l'ora di pranzo, fa ritorno soddisfatto, con un buon numero di fotografie meritevoli.
Per fare prima, Tom passa da una scorciatoia, ma così facendo arriva nello stesso isolato che era stato meta di Dominic.
E così come il vampiro, vede le solite anziane signore, fuori dalle loro abitazioni, tutte intente a parlare con una giovane ragazza che tiene in braccio una bambina che non può avere più di tre anni.
Involontariamente, Tom ode anche le loro conversazioni.

"Avete visto Riley?" domanda la ragazza, nervosamente.

Tom la osserva meglio: ha un aspetto emaciato, forse dovuto al suo stato ansioso e ha tutta l'aria di chi non ha chiuso occhio da giorni.
"No, Lizzy, cara, nessuno lo ha visto, non fai che chiedercelo di continuo." risponde una delle signore.
"Sembra sia svanito nel nulla da quando, due sere fa l'ha avvicinato quel giovanotto biondo, con quel forte accento Inglese e i modi così garbati." interviene la seconda.

Per Tom è come un fulmine a ciel sereno.

< Oh, buon Dio! Ma sta parlando di Dom... >

La ragazza annuisce, stringendosi la bambina più forte al petto e accarezzandone la testolina.
"Ma voi... dite che lui tornerà?" chiede esitante alle sue vicine.
"Mia cara, questo nessuna di noi lo può sapere. Ma tu non perdere mai la speranza." la rincuora un'altra delle vicine.

Mentre si allontana, Tom ripensa shockato alla scena a cui ha appena assistito.

< Sono solo coincidenze. > cerca di convincersi, riuscendo per miracolo a non inciampare in una buca nel marciapiede. < Sarà stato solo un fan che ha visto Dom, l'ha riconosciuto e l'ha avvicinato > tenta di razionalizzare, accorgendosi solo all'ultimo secondo del lampione contro il quale stava per andare a sbattere la testa, evitandolo con una buona prontezza di riflessi. < E poi Dom è sempre stato con noi e.. no, aspetta un momento. Lui si è assentato proprio due notti fa. E tutta quella fretta che aveva ieri, quando ha trascinato via Matthew per andare a 'festeggiare' con lui. Vampiri. Che Festeggiano. No, non può essere, non ci voglio credere! >

Stavolta non si accorge proprio della persona alla quale va addosso, scusandosi subito dopo per la sua disattenzione e ringraziando al sua buona stella che la ragazza in questione non lo abbia riconosciuto, perché al momento non è proprio dell'umore adatto per intrattenersi con una fan.

< Niente conclusioni affrettate. > si ripete, a mo' di ammonimento, mentre varca la hall dell'hotel, pur essendo consapevole che cercherà di tutti i modi di tenersi aggiornato su quello che teme già che diverrà un fatto di cronaca nera.

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Effettuato anche l'ultimo volo che li ha portati a Perth, l'ultima tappa, ormai sono passati sette giorni senza che nessun informatore media locale sappia che fine abbia fatto l'uomo scomparso nei pressi di Melbourne.
Ha provato a negare l'evidenza fino all'ultimo momento, ma ora Tom non ha altra scelta che giungere a quella spaventosa conclusione e decide di correre ai ripari in qualche modo.

Anche Matt e Dom hanno cercato di aggiornarsi sugli eventuali sviluppi di quella vicenda, ma anziché dall'angoscia, ad ogni giorno che trascorreva con le indagini in corso che brancolavano nel buio, i due sono stati pervasi da un grande senso di appagamento e un mal celato orgoglio.

"Siamo diventati troppo astuti, Matteh, quel cadavere non lo troveranno mai più!" ridacchia Dom, chiudendo l'App del suo iPhone che lo ha appena informato su quanto voleva sapere, approfittando di un momento di relax che i due amanti si stanno concedendo nella loro stanza, poco prima di andare a effettuare il sound-check con gli altri.

"Proprio così. Guardarci due intere stagioni di 'CSI' e 'Criminal Minds' ha dato i suoi frutti!" ridacchia il frontman.
"Hai ragione, anche se ci sono troppe poche scene di sangue, per i miei gusti." sbuffa il biondo, scocciato.
"Questo è dannatamente vero. Beh, potremmo sempre scrivere una lettera alla produzione, da telespettatori indignati e scontenti." suggerisce per scherzo.
"Naah. Scrivere non è il mio forte. Però potremmo far domanda per entrare nel cast della prossima stagione e... rendere le cose molto più realistiche!" ammicca il vampiro più inesperto, con un sorrisetto malizioso.
Matthew scoppia a ridere.
"Beh, così facendo di sicuro faremmo risparmiare alla produzione un bel po' di budget per l'utilizzo degli effetti scenici!" scherza il moro. "Anche se, piccolo, hai mille e più pregi, ma a recitare non ti ci vedo proprio!"
"Nemmeno io, ma poteva essere l'occasione buona per assaggiare il sangue di qualche celebrità..." sbuffa il biondo, sollevandosi un ciuffo di capelli dalla fronte.
"Beh, io l'ho fatto e, fidati, non ti perdi proprio niente di speciale." fa spallucce il moro al ricordo, ma non sembra convincerlo.
"E va bene, ho capito. Sai che ti dico? Ci restano sempre le cerimonie di premiazione. Ne basta una qualsiasi e lì troveremo centinaia di celebrità, se vuoi provare, forse anche non solo del mondo della musica. Voglio dire, uno straccio di nominee per un maledetto award la dovremo pur prendere, no? Fosse anche, che ne so, per Worst Dressed Band!" borbotta Matt.

"Uh, è vero! A questo non ci avevo pensato!" !" si riaccende in volto Dom, leccandosi le labbra in anticipazione. "Ma noi che vinciamo un Worst Dressed award? Ti pare? Dico, l'hai visto il mio guardaroba?" aggiunge, con spavalderia.
"E' proprio perché l'ho visto che lo temo!" ridacchia Matt.
"Bells, non ti permetto!" ringhia Dom, prendendolo a cuscinate, cosa che fa aumentare le risate del compagno.
"Tom!" esclama qualche istante dopo.
"Uh? Ma sì, ci possiamo portare anche Tom. Lo sai che lui adora quel genere di eventi chiassosi!" replica Matt, un po' sorpreso, sbarazzandosi del cuscino.
"No, non hai capito, quella cosa che gli dovevamo chiedere giorni fa, di cui ci siamo poi totalmente dimenticati." gli ricorda il batterista.
"Hai ragione. Sai che c'è? Ci andremo ora!" decide Matthew, mentre entrambi si alzano dal letto dove erano sdraiati.

Seduto sul suo di letto, al sicuro, nella sua stanza, armato di coltello, strumento che passa ripetutamente su un pezzo di legno, assottigliandolo e conferendogli a poco a poco una forma sempre più definita; Tom non si aspetta di certo visite.
Per questo sussulta, trattenendo un respiro e probabilmente perdendo anche qualche anno di vita, non tanto quando sente bussare a quella porta, ma quando sente le voci al di là di essa.

"Tom, ci sei, vero?" esclama Matthew.
"Dobbiamo dirti una cosa, non ci vorrà molto." gli fa seguito Dominic.

Il povero fotografo è assalito da un panico senza precedenti e rimane immobile sul letto, indeciso su quale dei compromettenti oggetti gli convenga nascondere per primo, dato che gli altri due stanno abbassando la maniglia con una certa insistenza, continuando a bussare.
E lui sa che a loro ci vorrebbe davvero poco per romperla.
"Datemi un attimo, ragazzi, sto arrivando!" si decide ad aprire, non prima di aver calciato sotto il letto la cosa a cui stava lavorando, sperando che loro non notino nient'altro.

I due vampiri fanno il loro ingresso, trotterellando allegramente verso di lui.
"Hey, Tom, ci devi aiutare, abbiamo un'idea assurda per un video, ma non sappiamo ancora come svilupparla." esordisce Dom.
"Senza contare che io non ho ancora nemmeno scelto la canzone adatta. Se ne parla per il prossimo album." spiega Matt, mentre il loro interlocutore è così teso che ha afferrato sì e no la metà di quel che gli è stato detto.

"Quindi avete una creato una canzone nuova, ma non sapete che video abbinarci, okay." tenta di riepilogare, con finto fare assorto.
"Semmai è l'esatto opposto!" sbuffa Matt, che detesta quando non gli si presta la giusta attenzione.

Tuttavia, qualcuno che sta prestando parecchia attenzione c'è, non alle sue parole, ma a qualcosa che ha appena intravvisto.
"Hey, Tom, quello cos'è?" domanda Dom, indicando col dito l'estremità dell'oggetto in legno che ancora fa un timido capolino.
"Uh! niente!" reagisce il media manager, che ormai è un fascio di nervi, con un tono di voce ben al di sopra della sua media, spingendo totalmente indietro con il tallone quell'odiato pezzo di legno.
"Oh sì, certo, niente..." ridacchia Dom, dispettoso come un gatto, chinandosi e allungando la mano sotto al letto per estrarre l'oggetto misterioso, con gran terrore dell'umano.
"Hey, Tom, sicuro di sentirti bene? Sei così pallido! E, credimi, se è a dirtelo è un vampiro, la cosa è assai preoccupante!" ridacchia Matthew.
Nel frattempo Dom ha recuperato quanto voluto e se lo rigira fra le mani.
Tom cerca disperatamente di uscire alla svelta dalla complicata situazione in cui si trova.
"E va bene, ragazzi, avete scoperto il mio segreto. Ho iniziato ad interessarmi alla scultura e ho cominciato a fare un po' di pratica..."
"E, fammi capire bene, crei paletti perché non hai trovato soggetti migliori?" lo interroga Dominic, in un misto di stupore, spavento e... delusione.
"Un paletto?? Ma nooo, andiamo, ma quale dannato paletto?" replica Tom, con una risata isterica molto più elevata del normale. "E'...una grossa matita! Lo sapete, no? Si deve sempre cominciare dai soggetti più semplici!" si affretta a trovar una scusa convincente.
"Thomas, fammi il piacere, così offendi la mia intelligenza!" sibila il biondo.
Nel frattempo, Matt ha notato qualcos'altro sul suo comodino.
"Dimmi, Tom, da quando sei diventato appassionato anche di croci?" gli domanda amaramente il pianista.
Il media manager afferra immediatamente l'oggetto incriminato.
"Non è una croce, è ... un fermacarte, vedi?" dice, prendendo dei fogli messi lì alla rinfusa e appoggiandoci sopra la croce, opportunamente girata come se fosse una X. "Non è certo colpa mia se ne fanno delle forme più strane."
"Tom..." usa il suo tono di rimprovero Matt, incrociando le braccia al petto.
Nel frattempo, anche Dominic si è avvicinato al comodino, attratto da un'ampolla .
"Cos'è questa? un souvenir?" chiede all'interessato.
"Non la toccare!" strilla Tom e gliela porta via prima che lui la sfiori.
Matthew si adombra.
"Dimmi che non è acqua benedetta!"
"N-non lo è! E' solo che... vado pazzo per questa nuova bibita!" farfuglia Tom, cominciando a berla.
"'C'è scritto sopra 'Jesus!" gli fa notare il cantante, adirato.
"E' una nuova marca!" nega spudoratamente l'evidenza il documentarista, continuando a berla, fino a svuotarla del suo intero contenuto, asciugandosi la bocca con la mano.
I suoi due interlocutori lo osservano con occhi indagatori.
"Tom, ci sarà pure un motivo se non sei un attore, ti pare?" sbuffa Matt.
"Vuoi dirci che cazzo ti prende?" si spazientisce Dom, lasciandosi sfuggire un ringhio involontario.
"No, vi prego!" non uccidete anche me!" li supplica l'umano, rannicchiandosi e coprendosi la testa con le braccia, come se effettivamente potesse servirgli a qualcosa.

"Tommie, no, che stai dicendo?" cerca di avvicinarlo Matt, con la dovuta pacatezza.
"Tom, perché hai detto 'anche me', che significa?" lo interpella Dom, molto meno affabile, con gli occhi ridotti a due fessure e le sopracciglia corrugate.
"Tom, è evidente che sei a disagio con noi, perché? Basta dirci cazzate!" lo sprona Matthew, più paziente, mettendogli una mano sulla spalla.
Tom scosta quella mano di riflesso e rialza lo sguardo, che ora manifesta una fredda determinazione.
"L'hai detto, Matthew, basta dirci cazzate. E va bene. Non era scultura, non era un fermacarte e soprattutto quella non era acqua normale. Tengo quegli oggetti non perché voglia usarli contro di voi, ma per sentirmi più sicuro, in ogni caso. Io ho paura di voi, ma voi non potete certo biasimarmi se ne ho!" li affronta il fotografo, pervaso da un coraggio istintivo, forse dettato dalla frustrazione degli ultimi mesi, per non parlare degli ultimi giorni.
"Tom, ma..." mugugna Dom, scioccato quanto il suo Sire.
"Voi due non ci avete detto proprio tutto,tutto. Non è così?" li interroga l'umano, sfidandoli con lo sguardo, prima uno, poi l'altro.
"Tom, ma che vai dicendo? A te lo stress fa male!" la butta sul ridere Dominic, ma con la stessa risatina nervosa di cui aveva dato prima sfoggio il loro amico.
Matthew però ha una reazione completamente differente e risponde in modo telegrafico, forse anche un po' ermetico.
"Stasera."
Tom lo scruta serio, avendo già dedotto cosa significhi.
"Stasera?" chiede conferma.
"Questa è l'ultima data del tour, dopodiché avremo tempo per noi, per affrontare tutte le questioni personali. Ti chiedo solo di non intralciare il nostro lavoro. Libera la mente, almeno fino a stasera, chiudiamo l'intero tour e dopo, te lo giuro sulla mia Glitterati, affronteremo l'intera, dannata questione!" gli assicura Matt.
In qualsiasi altro frangente, l'oggetto su cui il frontman ha fatto il suo giuramento avrebbe suscitato l'ilarità generale, ma in quella stanza nessuno sta ridendo.
Tom annuisce.
"E va bene, diamo la priorità al tour, ma poi voi due direte la verità a me e Chris, anche la più inconfessabile."
"Te l'abbiamo già promesso. Su quale altro dannato oggetto dobbiamo maledettamente giurare?" sbotta Dom, innervosito.
"A stasera." lo saluta Matthew.
"Beh, tempo mezz'ora e ci vediamo al sound-check, poi ci sono le interviste, le ultime decisioni per la scaletta definitiva e..." comincia il suo elenco Tom.
"Hai capito cosa intendevo." ribatte il cantante e l'altro annuisce.
Dom preferisce non aggiungere nulla, seguendo il suo compagno.
"Hey, Tom," si gira un'ultima volta Matthew, prima di varcare la soglia.
"Sì?"
"Davvero ti sei scolato tutta quell'acqua santa?" gli domanda, lasciandosi sfuggire una delle sue tipiche risatine divertite, forse perché avverte un inconscio bisogno di smorzare tutta quella tensione che si è accumulata.
"Sì... e non è stata la più saggia delle mie decisioni, o almeno il mio povero stomaco la pensa così!" confessa il fotografo, abbracciandosi lo stomaco con fare dolorante. "Piuttosto, non ho ancora capito bene che cos'eravate venuti a chiedermi..."
"Lascia perdere. Ormai non credo che abbia più importanza." sospira Dom, rassegnato, con un gesto della mano, prima che i due vampiri lascino la stanza.

"Dannazione, Bells, che motivo c'era di rispondergli così?" sbotta Dom.
"Dico, li ha visti bene quegli occhi? Sono gli occhi di chi non si sarebbe bevuto l'ennesima, dannata bugia." risponde asettico il suo ragazzo. "Dommeh, te lo ricordi quando ti ho detto che ero diventato un vampiro?" gli domanda, dato che ormai sono al sicuro da orecchie indiscrete, nella loro stanza.
Dominic scoppia a ridere sprezzante.
"Perdonami, tu avresti fatto cosa? Tu non mi hai confessato proprio un accidenti di niente! Sono stato io a scoprire tutto da me, cogliendoti in flagrante e rischiando quasi un infarto!" gli ricorda il biondo.
"Puntiglioso che non sei altro! Te l'avrei detto comunque, se tu non avessi ficcanasato!" ribatte scherzoso il pianista, per poi tornare serio. "Il punto è ... ricordi cosa più di tutto ti aveva fatto arrabbiare?" lo interroga.
Dominic è assalito improvvisamente dalla consapevolezza, mentre si lascia cadere sulla poltrona.
"Che tu non mi avessi subito detto la verità." mugola il bel percussionista.
"Esatto. Ora capisci perché lo dobbiamo fare?" lo fa ragionare Matthew, sedendosi sul bracciolo della poltrona, vicino a lui.
"Sì, ma... Mattie, sarà davvero la scelta giusta?" lo scruta Dom, in un misto di dubbio e paura.
Il chitarrista gli prende entrambe le mani nelle sue, posandogli un delicato bacio a fior di labbra.
"Non so se è quella giusta, ma di sicuro è quella necessaria." mormora.
"Ma se... " intercala Dominic, ma Matthew provvede a chiudergli saggiamente la bocca con un bacio, stavolta più prolungato.
"Hey, piccolo, te lo ricordi cosa ti ripeto sempre? Se serve te lo canterò stasera, anche se non è previsto in scaletta!" gli strappa un sorriso il moro.
"Together we are invincibile." sussurra il biondo, soppesando ognuna di quelle parole con il più innamorato degli sguardi.
"Bravo. Non lo dimenticare mai." gli accarezza i morbidi capelli l'amato.

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Il sound-check non potrebbe riuscire meglio.
Tom sembra totalmente dimentico del confronto che hanno avuto prima, tanto che il fotografo ha scherzosamente chiesto loro se non lo hanno ipnotizzato per renderlo più sereno.
Quello che conta è che li tratta con la giusta leggerezza e naturalezza.
Chris, non serve dirlo, non sa nulla di quanto è accaduto quel pomeriggio, sa solo che Tom gli ha accennato a un'importante specie di riunione che devono avere a fine concerto.
Quello che conta è che il bassista non nota il benché minimo screzio fra i suoi amici e meno che meno può accorgersi di qualcosa Morgan, che, per ovvie ragioni, a quella 'riunione' non verrà convocato.

Col cuor così leggero, che batta o meno la cosa non ha rilevanza, Matthew e Dominic affrontano prove, interviste e impostazioni dell'ultimo momento, senza il minimo problema, mentre il gruppo di supporto che si sta esibendo sul palco del Bassendean Oval, sta riscaldando ben bene il loro pubblico.

Anche l'inizio concerto inizia con una carica invidiabile, ma è nel corso delle varie canzoni che Matthew commette un imperdonabile errore: pensa e lo fa troppo.

< E se poi quando glielo diciamo ci trattano da appestati e tagliano ogni genere di rapporto con noi? Se ci abbandonano? Che ne sarà dei Muse? > comincia a torturarsi la mente, mentre concludono una magistrale 'Map of the Problematique' che sfocia in un riff che non si può dire che il frontman esegua proprio alla perfezione, sbagliando qualche accordo nel mezzo, ma né Chris, né Dom, né Tom danno peso alla cosa, qualche piccolo errore è concesso anche ai migliori.

< Dannazione? E se questo fosse il nostro ultimo concerto? Cosa mi è saltato in mente? Posso continuare ad avvolgere tutto in quel tessuto fatto di bugie, così rassicurante? > pondera il bel cantante, ma per farlo si ritrova a inventarsi di sana pianta la seconda intera strofa di 'SuperMassive Black Hole ' , basandosi su un gioco di assonanza, dato che quella originale pare essersela totalmente scordata.

< Ho dato a Dom tutte quelle garanzie, è vero... ma a me chi le dà? > continua il suo monologo interiore.

Chris, Dom e Tom cominciano ad allarmarsi, mentre il pubblico lo scambia per una sua geniale improvvisata, che accoglie con gran entusiasmo.

E' ulteriormente preoccupato Dominic, quando deve ripetere ben tre volte l'intro di 'Guiding Light' , prima che Matthew si decida a cantare.

Questo porta a un nervosismo generale fra i performer che si tramuta in una serie di errori e imperfezioni da parte di Dom, che confonde le ritmiche di 'Time is running out ' con 'Starlight' , Chris che rompe una corda del suo basso durante 'Plug in baby ' e perfino Morgan a un certo punto fa una piccolo pasticcio con le tastiere.

A fine concerto, i Muse si giustificano per tutte quelle imprecisioni che mascherano con la scusa dell'eccessiva emozione a causa dell'ultimissimo concerto e il pubblico sembra crederci senza difficoltà, sentendosi quasi lusingato di questo.

Tuttavia, benché non abbia avuto un grave peso sull'immagine, i Muse non sono assolutamente contenti di come sia andata e non c'è da stupirsi, loro sono professionisti assoluti.

Morgan invita tutti a fare tesoro di quest'esperienza per migliorarsi in quelle future, prima di congedarsi velocemente, mentre Chris, Tom, Dom e Matt si recano nel camerino di quest'ultimo.

"Meno male che non dovevamo compromettere la serata e lasciare che il tour avesse la priorità, eh? Ragazzi, certe performance mi sono categoricamente rifiutato di riprenderle, da quanto mi hanno fatto schifo, alcune le ho proprio cancellate brutalmente!" sbotta Tom.

"Priorità rispetto a cosa? Qualcuno mi vuole spiegare che succede e perché abbiamo fatto un concerto così orribile?" sbotta Chris.

"Ah, non guardate me, se dipendesse dal sottoscritto, ora ce ne andremmo tutti a bere qualcosa per dimenticare o andremmo a dormirci sopra questa merda di serata, ma no, è il Signorino che insiste a star qui... " sbotta Dom ,lanciando un'occhiataccia a Matt.

"Zitti tutti!" esplode esasperato il cantante. "Forse ... forse non è una buona idea, forse non siete ancora pronti ... forse non lo sarete mai." farfuglia sconclusionato.

"No, Bells, non ci provare nemmeno. Ti ricordo che hai giurato e io non me ne andrò via da qui finché non ci avrete detto tutto!" lo sprona bruscamente Tom.

"Ma tutto cosa?" si spazientisce Chris.

"Chris, loro non sono chi dicono di essere!" gli spiega il fotografo, indicando i due vampiri.

"Cosa significa?" si gratta la testa il bassista, in attesa di spiegazioni molto più esaurienti.

"E va bene, parliamo, diciamoci maledettamente tutto!" si arrende Matthew. "Ma prima, tu, Tom, dicci quello che sai tu!" lo esorta.

"Io so solo che ho visto una giovane madre, ormai probabilmente vedova, grazie a voi, che cercava disperata conforto fra le sue vicine, chiedendosi speranzosa quando il marito avrebbe fatto ritorno. Ma cosa siete diventati? Distruggere così una famiglia felice? Perché lo so che siete stati voi, anzi, vi dirò di più, il primo sei stato tu, Dom. Tu hai adescato quel pover'uomo e hai fatto in modo che ti seguisse, per rinchiuderlo Dio solo sa dove, negalo se hai il coraggio!" sibila furente Tom, in direzione del biondo.

"Non lo nego affatto!" fa spallucce Dominic. "E' vero, l'ho attirato nella mia trappola, era il mio regalo per Matt e lui l'ha apprezzato tanto." prosegue, con naturalezza, come se stesse dando la ricetta per una Sacher Torte.

Chris deve ancora capacitarsi bene di cosa stia succedendo e rimane attonito in silenzio, a sentire tutto il resto.

"E' vero, sono stato io a uccidere quell'uomo e non me ne pento affatto, se potessi tornare indietro nel tempo rifarei esattamente ogni cosa in ogni dettaglio." spiega con pacatezza Matthew, sconvolgendo i due umani.

"Oh mio Dio! Allora non mi sbagliavo. Siete assassini senza cuore!" sfuria Tom.

"Che cazzo significa che hai ucciso un uomo, Matt? Dico, vi ha dato di volta il cervello?" si decide a dare in escandescenze anche Chris, una volta metabolizzate quelle scioccanti notizie.

"Che siamo assassini ormai non lo possiamo più negare, ma... senza cuore?" ribatte Matt. "Tom, lasci che ti dia un'informazione in più o due su quell'adorabile 'famigliola felice' che ti sei figurato. Lui era un alcolizzato, violento, senza lavoro e che sperperava i pochi averi rimasti nel gioco d'azzardo e che in aggiunta, non meno importante, credo, picchiava saltuariamente sia sua moglie sia sua figlia e lei non aveva il coraggio di denunciarlo!" gli rivela, compiaciuto quando lo vede cambiare gradazione nel colorito, impallidito a quella notizia.

"Proprio così, Tom, se quando hai visto quella scena avessi guardato un po' meglio, avresti notato qualche livido sul corpo di quella povera ragazza e probabilmente qualche percossa anche su quel bimbo innocente. E, per la cronaca, la sua non era speranza di vederlo tornare ma un vivo e comprensibile desiderio di non vedere mai più la lurida faccia di quella carogna!" aggiunge Dom, infervorato.

Tom rimane esterrefatto.

"Okay, non avrete distrutto un idilliaco quadretto familiare, ve ne do atto, ma si tratta pur sempre dell'uccisione di una persona, Cristo Santo! E' stato il vostro primo omicidio, ma chi ci assicura che.."

"Non è stato quello il primo." lo interrompe calmo Dom.

"Co-cosa?" farfuglia nervosamente il documentarista.

"Io non so se voglio sentire oltre!" si inquieta Chris, facendo per alzarsi dal divano, ma basta un solo gesto di Matt a fermarlo.

Il biondo vampiro si scambia uno sguardo di intesa col suo Sire, che lo invita a proseguire.
Del resto, se hanno scelto di dire la verità lo devono fare fino in fondo.

Per questo, a turno i due parlano della ragazza psicopatica che ha attentato alla vita di Dom, dei due uomini che li avevano brutalmente assaliti e via dicendo.

Chris accumula quelle informazioni con terrore e sgomento crescenti, mentre Tom trova confutato ogni suo dubbio, ad ogni tappa che i due descrivono.

"Ma, quel TG Inglese, con la ragazza che parlava del suo salvataggio... non descriveva voi." fa notare loro.

"Oh sì, che descriveva noi, solo con opportune modifiche che le abbiamo espressamente richiesto! Avete presente quella cosuccia che possiamo fare con gli occhi no?" replica furbetto Dom. "Il punto è che sì, è vero, può capitare che uccidiamo, ma mai gli innocenti, non è mai accaduto, né mai accadrà. Sapete, la lucina scintillante qui dentro fa ancora il suo dovere." aggiunge, indicandosi il centro del petto.

I due umani lo guardano confusi, senza capire.

"Intende dire l'anima" chiarisce Matt "Quindi, se non rientrate nella lista di malviventi, assassini, psicopatici, stupratori, pedofili, razzisti o ogni sorta di violento e rissoso discriminatore sociale ... non avete di che preoccuparvi!" minimizza, ma non riscontra la stessa calma nella sua piccola udienza.


"Non potete farla così semplice, cazzo! Voi due uccidete, siete degli assassini. Non era previsto che succedesse, chi mi assicura che non accadrà che facciate uno strappo alla vostra regola che vi vieta gli innocenti?" li mette alle strette Chris, guardandoli come se fosse la prima volta che li vede ed è uno sguardo che fa male ai due vampiri, mai come le parole che seguono dopo. "E pensare che vi ho pure lasciato solo con i miei bambini!" aggiunge con tono velenoso.

Dominic è troppo devastato per dire una sola parola e si limita a guardarlo con l'espressione più ferita che gli si sia mai dipinta sul volto e le lacrime agli occhi, le stesse che rigano le guance di Matthew.

"Chris, no! Come puoi dire una cosa simile? Lo sai che stravediamo per i tuoi figli, non potremmo mai far loro nulla di..." ribatte disperato il cantante.

"Io non so più niente. Non so più chi siete. So soltanto che al momento vi voglio lontani il più possibile da me e soprattutto dalla mia famiglia." intima loro Chris, andandosene prima che possano avere il tempo di dire qualsiasi cosa.

"Volevo la verità e l'ho avuta." asserisce Tom, alzandosi anche lui dal divanetto. "Ora però, voglio del tempo, per riflettere sulle troppe cose che sono successe. Francamente, non sono mai stato così contento e sollevato di vedere finire un tour." aggiunge, lasciando i suoi due interlocutori nello sconforto più totale.

"Beh, per quanto devastante e atroce sia stato, andava fatto." commenta Matt, dopo alcuni pesantissimi minuti di silenzio.

"Balle!" sfuria Dom, alzandosi di scatto. "Non dovevamo fare un bel niente. Andava tutto a meraviglia, ma no, Mr. Verità ha dovuto mettere tutti i fottuti puntini su tutte le fottutissime i e adesso guarda un po' che è successo!" gli ringhia contro, spintonandolo a terra violentemente non appena gli si avvicina.

"Dom, ma ..." si rialza lentamente Matthew, colpito molto più dalle sue parole che non da quel gesto.

"Dom, non li ricordi tutti i discorsi che abbiamo fatto? Ora hanno reagito così ma poi..."

"Ma poi cosa, Matt? Se non altro, prima non c'era la verità totale ma c'era una situazione alla quale mi stavo abituando, ma ora? Non so cosa mi aspetta e non so se possiamo affrontarlo. Non insieme, almeno. Non ora, non sopporto nemmeno la tua vista al momento." lo travolge nel suo fiume di parole al vetriolo il biondo.

"No, Dom, ti prego, non.." lo scuote per le spalle Matt, cercando di tirarlo a sé, ma ottenendo uno spintone ancora più violento.

"Lasciami. Non lo capisci? Hai rovinato tutto e mi hai pure convinto che era la cosa giusta da fare. Come i nostri amici non si fidano più di noi, io non mi fido più di te!" infierisce implacabile Dom, dileguandosi pochi istanti dopo.

Ricorrendo alla sua stessa velocità sovrannaturale, Matthew potrebbe raggiungerlo in pochi istanti, ma il moro non se la sente di raggiungerlo, non in quel momento, non se deve ancora sorbirsi tutta quell'ira, non se deve ancora affrontare quel suo sguardo carico di risentimento.

Esce dal suo camerino e si incammina in direzione della crew, che è ancora impegnata a smontare il palco.
Poi si accorge di qualcosa che è già stato spostato dietro le quinte, ma non è ancora stato caricato sul camion.
"Quello lasciatelo lì!" intima ai due addetti che se ne stanno occupando.
"Ma Matthew, scherzi? Non possiamo..." ribatte uno dei due.
"Vi ho detto di lasciarlo lì!"
I due ragazzi addetti si guardano fra loro, se c'è una delle poche certezze che possono avere nella vita è che quando Matthew James Bellamy usa quel tono e ha quello sguardo non va assolutamente contraddetto.

****************************** (contemporaneamente)

Arrivato nella sua stanza, potendo godere della giusta privacy, Chris si affretta a comporre un determinato numero, fregandosene del fuso, di che ore possano essere in Inghilterra, anche se fortunatamente per lui si rivela essere solo pomeriggio.

"Ciao Chris, che bello sentirti!" trilla felice Kelly.

"Ascoltami bene, se Matt o Dom dovessero contattarti e dirti che vogliono venirti a trovare o qualsiasi cosa, trova una scusa per allontanarli, anzi riattacca senza meno dar loro spiegazioni, hai capito? Io ti amo, Kelly, qualsiasi cosa succeda, ti amerò sempre." parla tutto di un fiato Chris, per poi chiudere la conversazione.

Il telefono squilla dopo pochi secondi e Chris non ha altra scelta che accettare la chiamata.

"Tu non puoi dirmi 'ti amo, qualsiasi cosa succeda. ' e poi riattaccare. Sei impazzito? Così mi fai prendere un colpo! Tu ora mi dici per filo e per segno che cosa accidenti è successo o sta succedendo!" sfuria sua moglie.

"No, amore, sarebbe meglio se prima tornassi a casa e ..."

"Ora!" si impunta Kelly e Chris sa che non può opporsi.

"Devi sapere che..."

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A Dom ci è voluto un viaggio un po' più lungo perché la sua meta non è stata certo l'Hotel, bensì l'aeroporto, senza prendere con sé niente.
Grazie al suo senso pratico, gira sempre con il passaporto in tasca, ma se così non fosse non si sarebbe fatto problemi a ipnotizzare l'intero personale della compagnia aerea, pur di salire su un aereo, qualsiasi.

Non sa nemmeno lui quale sia la destinazione, purché lo allontani da lì.
Nonostante l'ora improbabile si ritrova davanti a lui, allo sportello una decina di persone.
E per ingannare l'attesa non c'è niente di più efficace di lasciar correre i pensieri nella propria mente.
Ricorda quel pomeriggio, le promesse che si sono fatti lui e Matt di restare uniti per far fronte alle conseguenze, qualunque esse fossero.
Ricorda le parole e i gesti di conforto che si sono scambiati, ricorda la sicurezza che si sono infusi a vicenda.
< Possibile che sia una sicurezza così labile? > si domanda. < Ci siamo fatti una promessa di eternità e io la infrango già dopo pochi mesi? > prosegue, mentre la fila davanti comincia pian piano a scorrere.

< Matthew mi ha dato il tempo che mi serviva per decidere , quando dovevo decidere, mi è stato vicino nel momento più nero, quando io non ero più io, lui mi ha dato la forza di ritrovarmi, ha assecondato i miei capricci, ha frantumato i miei timori, ha visto il peggio di me e gli ha rivolto un sorriso fiducioso. Abbiamo affrontato tutto questo, abbiamo passato periodi terribili, perché non dovremmo saper affrontare anche questa situazione? Non è che non faccio che renderla ancora più insostenibile, se fuggo dall'unico mio punto fermo? > si interroga il biondo, mentre ormai manca solo una persona davanti a lui e ha quasi finito.

< Ma che sto facendo? > si chiede, dandosi dello stupido, non accorgendosi che ormai lo sportello è sgombro ed è il turno.

"Signore?" lo chiama ripetutamente una voce femminile e distogliendosi dai suoi pensieri, Dominic alza lo sguardo, incontrando quello di una hostess sulla sessantina, probabilmente prossima alla pensione e quasi certamente senza la minima idea di chi siano i Muse.

"Signore, desidera?" lo accoglie cordiale, felice di esser finalmente riuscita a catturar la sua attenzione.

"Desidero solo non fare più quello che mi ero prefissato!" sorride Dom, rimettendo via il passaporto e allontanandosi sotto lo sguardo confuso della povera signora.

In men che non si dica, il batterista è già a bordo di un taxi, al quale ha comunicato la destinazione, e mentre sono a metà strada, la radio che ha tenuto compagnia durante il viaggio trasmette proprio 'Invincible' col ritornello che arriva forte e chiaro al biondo.
< Maledetto te, quanto hai ragione! > scuote la testa con un sorriso, godendosi la vista di Perth , immersa nel buio della notte e lasciandosi sferzare il viso da quell'aria fresca che entra dal finestrino abbassato, prima che quell'aria l'annusi e capisca una cosa importante.

"Mi scusi, cambio di programma, non mi porti più all'hotel che le ho detto, ora devo andare in un altro posto... "



TBC

suvvia, lo sapete che io sono la prima a odiare questi momenti più tristi, ma, davvero non potevo pretendere che dopo la confessione Chris e Tom saltassero al collo degli altri due, abbracciandoli felici al grido di 'Chi se ne frega!' ... :/ e poi se non volete fidarvi di me, fidatevi di qualcuno di loro... magari date loro un po' di tempo... ;)

quanto ai due cucciolotti, suvvia, sarà stato da più di cento o duecento pagine fa che non attraversavano un momento di crisi XD

LOL, mi viene solo da pensare che a 'questo ' Tom ho fatto bere acqua benedetta (tanta) e non l'ha presa benissimo XD ... ma il Tom di un'altra certa storia credo che se lo facesse schiatterebbe al primo sorso XD

Certo che ho avuto una bella faccia di bronzo, pare che il concerto a Perth del 2010 sia stato fra i loro meglio riusciti (non l'ho mai visto, non fucilatemi) ... e guardate come gliel'ho reso io :/ comincio a pensare di essere io qui quella senz'anima XD

è tardi.. tanto tardi, quindi se deliro son giustificata.. smetto.

Delirante o meno che sia, attenderò che mi diciate qualcosa voi ^^

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