Capitolo XXVI II: Deliver your wildest fantasy
ah, la scena a notevole rating rosso all'inizio doveva essere un blando accenno senza dettagli, poi una certa personcina mi ha fatto capire di voler un altro momento perverso e... ho provato ad accontentarla, inutile dirvi che quei due non hanno avuto niente da ridire, anzi! XD
gwazieeee di cuore alle new entry, siete rincuoranti come... non lo so, ma pensate a qualcosa di moooooolto rincuorante <3<3<3<3
Piuttosto, chiedo scusa a tutti, ma... è successo di nuovo. Credevo che questo capitolo fosse l'ultimo, dove dovevano succedere un bel po' di cose (soprattutto una certa questione che mi son accorta non poter risolvere in modo troppo sbrigativo) ... invece è diventato solo il festino privato di due certi vampiri di mia conoscenza, che si sono di nuovo rubati la scena ...
Quindi, tutto quello che pensavo di metter in questo lo troverete in quello che davvero sarà l'ultimo capitolo (giurin giuretto... ma non ci fate troppo affidamento!)
ehmm... un po' ci ho provato a rileggerlo, ma non garantisco che non siano presenti erroracci, sowwy:
Capitolo XXVI II: Deliver your wildest fantasy
"Siamo arrivati?" chiede Dom, mentre il taxi li sta portando alla destinazione che Matt ha segnalato all'autista, ormai da qualche minuto.
"Non ancora." è' la paziente risposta del suo compagno che è tutto intento ad auto controllarsi, perché Dominic da quella doccia è uscito talmente in fretta che il suo corpo odora ancora di doccia schiuma alla menta piperita e i suoi capelli, ancora un po' bagnati, di shampoo alla pesca.
E dulcis in fundo, Dominic ha scelto di mettersi proprio una delle camicie di Matt, che gli sta divinamente.
Inutile dire che tutto ciò mette a dura prova la capacità di resistenza del frontman, che vorrebbe solo saltargli addosso.
"Ma quanto manca?" sbuffa il biondo, annoiato.
"Di sicuro meno delle duecentodiciotto volte precedenti in cui mi hai chiesto la stessa dannatissima cosa!" alza gli occhi Matthew.
"Antipatico!" borbotta il festeggiato. "E' solo che non capisco perché hai scelto un hotel così lontano per nascondere il mio regalo."
"Dannazione, Dom! Ringrazia il cielo che sia riuscito a trovarlo un hotel che abbia accettato di custodirmi una cosa simile! E non aspettarti di trovare il tuo regalo incartato, giuro che ci ho provato, ma non è stata una cosa fattibile."
Tutti questi nuovi indizi stanno esaltando Dom, che si riempie di aspettative un po' esagerate.
"Davvero? E dimmi, Matteh, il mio regalo si muove?" azzarda il biondo.
"In un certo senso sì... " borbotta il moro, poi coglie una strana luce negli occhi del suo amato e capisce tutto.
"No, Dom! Per l'inferno dannato, levatelo dalla testa, non è quello che pensi!" lo dissuade, mentre il taxi lascia la via principale per infilarsi in una trasversale.
"Oh." mugugna Dom, un po' amareggiato.
"Ma ti piacerà, eccome. E comunque ormai siamo arrivati." lo avvisa il bel pianista, che ha riconosciuto la strada.
Il tempo di lasciare una generosa mancia all'autista e i due amanti si avviano all'ingresso del lussuoso hotel.
Matthew vorrebbe far strada al compagno, ma il biondo lo supera.
"Che fai?" lo interroga incuriosito Matthew.
"Non c'è bisogno che mi mostri dov'è, io sono in grado di localizzare da solo dove si trova il mio regalo." spiega l'altro, chiudendo gli occhi per concentrarsi e annusando l'aria.
"Oh davvero?" replica divertito il moro, incrociando le braccia al petto e appoggiando la schiena alla parete.
Dominic riapre gli occhi e, convinto, si avvia al primo piano.
Matthew non fa nemmeno la fatica di seguirlo e all'incirca dopo tre minuti lo vede far ritorno.
Tuttavia, il vampiro meno esperto non si dà per vinto e si concentra nuovamente.
"Giusto, deve essere per forza al decimo piano!" borbotta, prendendo l'ascensore.
Ascensore da cui Matt lo vede scendere e risalire più volte, sbuffando.
Mezz'ora dopo, il cantante vede tornare Dominic con un'espressione avvilita e sconfitta sul volto.
"E va bene, non ci riesco. Non lo so trovare da solo il mio dannato regalo. Matteh, mi aiuti, per favore?" piagnucola il biondo.
"Lo credo bene, non ti ho mai detto che nel pacchetto dei poteri di un vampiro c'erano anche le abilità di segugio!" ridacchia Matt, per poi prenderlo per mano e portarlo nuovamente all'ascensore.
"Ma... io ci sono già stato all'ultimo piano!" borbotta Dom, non appena si spalancano le porte scorrevoli, seguendo il suo compagno.
"Può anche darsi, ma scommetto che sei andato a destra, anziché girare a sinistra." ribatte Matt, percorrendo il corridoio giusto.
Data l'ora proibitivamente tarda non c'è pericolo che si imbattano in qualcuno che s'aggira per i dintorni, così come non c'era anima viva alla hall, fatta eccezione per il portiere notturno.
"Happy biwthday to you, happy biwthday to you, happy biwthday my Dommeh, happy biwthday to you." canticchia il frontman, con la sua voce di usignolo, mentre apre la porta della camera con la scheda apposita.
Dominic sorride, ancora di più quando vede una luccicante bara d'oro che troneggia al centro della stanza, posta su un carrello rialzato.
"Wow, Matthew, ma allora quel giorno non scherzavi!" commenta esterrefatto Dom, avvicinandosi.
"Non scherzo mai quando si tratta dei tuoi desideri segreti, piccolo!" mormora il moro, suadente.
"Tranne i leopardi." puntualizza Dom, imbronciato.
"Tranne i leopardi." riconosce Matt, emettendo un piccolo sbuffo. "Allora, che effetto fa sapere che avrai per sempre trentadue anni?" sussurra, mordicchiandogli il lobo dell'orecchio, coi canini già più pronunciati.
Per tutta risposta, Dominic lo prende di peso, lo spinge sopra la bara e gli salta sopra, soffocandolo di baci.
"Ouch! Dannatissimi smeraldi con cui ho avuto la bella idea di far incastonare il centro del coperchio!" separa da lui Matt, rialzandosi e massaggiandosi la schiena, con un'espressione dolorante.
"Scusa, non lo sapevo!" replica l'altro, esaminando meglio le decorazioni del coperchio, bellissime, non c'è dubbio, ma non di certo piacevoli al tatto. "Ma in teoria non ti dovrebbe piacere anche il dolore?" si difende subito dopo.
"Sì, ma nei maledetti limiti!" borbotta il moro. "Perché non ce ne stiamo più comodi?" gli propone.
"Sul letto?" sbuffa Dom, gettando un'occhiata in fondo alla stanza, dove, appunto, c'è un confortevole, spazioso, elegante ma banalmente normalissimo letto matrimoniale.
"Non necessariamente." fa un sorriso furbetto Matthew, estraendo un piccolo telecomando dalla tasca dei suoi pantaloni e premendo l'unico bottone presente.
"Ecco perché dicevi che il mio regalo si muoveva!" deduce il biondo, vedendo il coperchio della bara sollevarsi automaticamente, rivelando così dei comodissimi, morbidi, vistosi interni di velluto zebrato.
"Dimmi la verità, non ti aspettavi che saltasse fuori un leopardo, vero?" lo interroga Matt.
"Certo che no!" replica frettolosamente l'interpellato.
"Dom... " canterella Matt, con tono di inquisizione.
"Ok, solo per un attimo, poi però ho pensato che non poteva starsene chiuso dentro tutto il tempo." borbotta il vampiro più inesperto.
"Lo sapevo." alza gli occhi il moro. "Piuttosto, Dommeh, perdonami ma non avevano né il leopardato, nè il rosa shocking..." si rammarica.
"Vuoi scherzare? Così è anche meglio!" esulta il batterista, baciandolo con foga, spingendolo contro il bordo della bara aperta.
Senza smettere di baciarlo, Dominic si siede sul bordo, lasciandosi scivolare con leggiadria al suo interno, prima di trascinare il suo amato con sé.
"E' anche meglio di un letto, non trovi?" sorride contro le sue labbra il percussionista, accarezzando la soffice superficie vellutata, così piacevole al tocco.
"Credo proprio che soddisferemo una tua fantasia, piccolo. Sei pronto a fare l'amore?" mormora languido Matthew, accarezzandogli il viso.
"Mai stato più pronto!" ridacchia il biondo, sbottonandogli lentamente la camicia.
Ma Matthew non ha tutta questa pazienza.
"Posso strappartela?" gli domanda, irruento.
Dominic si limita a fare spallucce.
"Fa' pure, tanto è tua!"
"Giusto." approva Matt,squarciandola in due e facendo saltare tutti i bottoni.
"Dovrei mettermi i tuoi vestiti più spesso." ridacchia Dom.
"E io posso fare la stessa cosa con i tuoi?" domanda l'altro.
"Cos'è? Hai un desiderio di morte, amore?" replica il biondo, con un tono tanto calmo quanto è minaccioso il suo sguardo, accentuato da un sorrisetto sadico.
"Damerino, dandy egoista!" scoppia a ridere Matt, prima di tornare a baciarlo, partendo dalle morbide labbra e scendendo fino al mento, poi al collo, dove non resiste alla tentazione di lasciargli un vistosissimo succhiotto, per poi proseguire la sua discesa fino all'ombelico, alternando baci a leccate e a piccoli morsi, coi suoi denti normali, inspirando a fondo l'aroma del suo partner.
"Mm.." mormora Dom, estasiato, impaziente che lui vada oltre.
Tuttavia, Matthew non accenna minimamente a proseguire oltre.
"Matteh?" lo chiama, cercando di non pensare alla lingua del compagno che gli sta torturando l'ombelico.
"Sì?" mugugna il moro, senza scostarsi da lì.
"Per quanto sia bello tutto questo ... ci sarebbe anche dell'altro." mugola il biondo.
"Ah sì? Tipo?" fa il finto tonto il suo Sire.
"Beh, il pezzo forte del mio parco giochi!" insiste Dom, con una ormai dolorosa erezione fra le gambe, di cui sa benissimo che l'altro è a conoscenza.
"Può darsi che stavolta io voglia dedicarmi alle altre attrazioni." replica impertinente l'altro, rigirandosi i suoi capezzoli turgidi fra le dita esperte. "Il giostraio a qualcosa da ridire?" domanda con tono di sfida, pizzicandone uno e affondando i canini nell'altro.
Dominic grida e sussulta di piacere, inarcando sia la schiena che il bacino.
"Maaaaaaaatt!" geme lui, sotto le attenzioni del più piccolo. "Almeno posso far visita io al tuo parco giochi?" domanda.
"Non aspetto altro, a patto che tu ti dedichi solo alla giostra più divertente!" lo sprona Matt, sentendo già le mani del compagno trafficare con la sua cintura, sotto la quale la virilità del moro fa già avvertire la sua ingombrante presenza.
"Tanto mi sarei prenotato solo per quella comunque!" ringhia famelico Dom, ma perde la concezione dello spazio e si muove troppo bruscamente, finendo per far ribaltare sia lui che Matt, che cadono dalla bara.
"Ouch!" si lamenta Dom, nonostante lui sia caduto sopra qualcosa di morbido.
"Troppa irruenza, eh?" sorride divertito Matt, sotto di lui, grato alla moquette che ha attutito l'impatto.
"Troppa irruenza." gli dà ragione l'altro. "Dannazione! Credo che sia più facile fare l'amore sopra un'amaca."
"Noi non abbiamo mai fatto l'amore sopra un'amaca." gli fa presente il cantante.
"Beh, dovremmo." propone suggestivo il bel batterista.
"Una cosa per volta, piccolo, okay?" ribatte l'altro, mentre entrambi si rialzano. "Hey, Dommeh, davvero ci vogliamo arrendere così?" lo istiga.
"Nemmeno per idea, ci riproviamo subito!" afferma con cocciuta determinazione il percussionista. "Solo che faremmo meglio ad agevolarci un po' le cose." aggiunge, afferrando i pantaloni di Matt e riprendendo da dove aveva interrotto.
Il pianista non rimane certo a guardare e imita le azioni del compagno, finché entrambi rimangono totalmente nudi.
Prendendosi per mano, i due amanti si collocano nuovamente all'interno della bara, nelle stesse posizioni di prima, ma stavolta scivolando con movimenti più lenti e calcolati.
Dominic finalmente riesce a raggiungere il suo obiettivo, pronto a regalare al suo ragazzo tutto il piacere di cui è capace.
E con la stessa cautela, ma soprattutto con lo stesso ardore, Matthew è più che felice di restituire il favore al suo eterno compagno.
L'atmosfera si surriscalda, finché resistere è insostenibile.
Dominic è già più che pronto per Matthew e accoglie con gioia le spinte del suo partner, incitandolo ad aumentare ritmo e intensità.
E dopo un tempo che sembra incalcolabile il biondo raggiunge l'apice del godimento, gridando il nome del compagno, poco prima di azzannarlo al collo, famelico.
E' quel gesto a portare anche Matt all'orgasmo finale, mentre riversa le conseguenze all'interno del suo Childe.
"Domin.. OUCH!" esclama il moro, inarcandosi troppo velocemente, buttando la testa all'indietro e... finendo col picchiare una testata non indifferente.
"Ma... che succede?" domanda l'altro, ritraendo i canini dal collo del suo Sire.
"Ma come accidenti ha fatto a chiudersi questa dannata cosa?" domanda Matt, tastando con mano il pochissimo spazio che lo separa dal coperchio della bara.
"Uh? E quand'è che si sarebbe chiusa?" lo interroga Dom, sotto di lui, prima che Matt esca delicatamente da lui.
"Non ne ho idea. Probabilmente mi deve essere scivolato dai pantaloni il telecomando quando tu... armeggiavi e poi, sai, con tutto il gran movimento che c'è stato dopo, dobbiamo averlo involontariamente schiacciato." deduce il moro.
"Allora deve trovarsi qui, da qualche parte." borbotta Dom, cominciando a tastare un po' ovunque, così come fa Matt.
"Uh, l'ho trovato." esulta il biondo, pronto a premere il pulsante ma Matthew gli blocca la mano.
"Aspetta. Voglio dire, tu hai poi tutta questa fretta?" gli domanda.
"A dire il vero... no." ammette l'altro. "Punto primo, anche se è buio pesto io ti vedo benissimo." sorride, incrociando gli occhi con quelli del compagno, verde radioattivo che si specchia nell'azzurro fluorescente.
Matthew sorride in risposta, scoprendo leggermente le zanne.
"Già ... e anche se stiamo in uno spazio pressoché microscopico, io non avverto nessun bisogno impellente di respirare." prosegue il moro.
"Nemmeno io, non mi manca l'aria né niente, anzi... mi piace stare così a stretto contatto con te!" sussurra il biondo.
Il chitarrista posa un delicato bacio sulle sue labbra, prima di sottrargli il telecomando e riaprire il coperchio.
"Lo sai cosa significa questo?" lo scruta il frontman con un sorrisone.
"Che ti sei già stancato di stare così a stretto contatto con me?" sbuffa indispettito Dom, incrociando le braccia al petto e alzando gli occhi, ora tornati normali, come quelli del suo Sire.
"Ma no, sciocco, abbiamo superato la nostra paura!" gli sorride Matthew.
Dom si accende di entusiasmo.
"E' vero, questo significa che faremo l'amore nell'oceano la prossima volta?" domanda esaltato.
"A dire il vero, Dom, l'acqua mi mette ancora un po' d'agitazione." lo guarda incerto l'altro.
"A dire il vero, anche a me." ammette il biondo, recuperando i suoi vestiti, mentre a Matt manca solo di abbottonarsi la camicia, lui che ancora ce l'ha la sua.
"Grazie a te mi prenderò un accidente rientrando in hotel a torso nudo!" gli rinfaccia Dom.
"Oh sì, perché è risaputo che tutti i vampiri si prendono il raffreddore... con trenta gradi all'ombra, per giunta!" lo prende in giro Matt.
Un borbottio inintelligibile è l'unica risposta che ottiene.
"Piccolo, lo sai chi dovremmo mettere al corrente di questa scoperta?" riprende il discorso Matthew, come se niente fosse.
Dominic ha già capito tutto.
"Ma non li disturberemo a quest'ora? Non sappiamo nemmeno dove sono!" gli fa notare.
"E allora? E' un cellulare, se non vogliono essere disturbati lo dovrebbero spegnere." fa spallucce Matt, selezionando il numero.
"Hola, Matthew, qual buon vento?" trilla dall'altra parte l'allegra Rachel.
"Hey, Rachel, ciao, Dom e io disturbiamo?" si accerta Matt.
"A dire il vero... saremmo a caccia. Michael è affamato e si sta dando un gran da fare, ma io posso anche aspettare un altro po'." annuncia la vampira, sedendosi su una panchina del parco dove lei e il suo Sire si sono addentrati.
"Uh, non lo sapevo, mi spiace. Dove siete?" si informa il pianista.
"A Madrid, la notte è appena cominciata." spiega lei.
"Di nuovo a Madrid?" si acciglia Matt, perplesso.
"Che posso dirti, zuccherino? Michael è più nostalgico del solito!" ridacchia la mora, prima di vedere sopraggiungere il suo compagno. "Uh, aspetta, te lo passo, così parlate un po', io ne approfitto per farmi uno spuntino!" lo saluta lei, passando il telefono all'Ispanico, che ha già intuito di chi si possa trattare.
"Hola, Childe e GranChilde, ditemi tutto!" esordisce il vampiro più anziano.
"Ti risparmio i dettagli ma .. finalmente riusciamo a fare a meno di respirare!" annuncia festoso il suo Childe.
"Già, ma non siamo ancora in grado di andare sott'acqua." precisa il suo GranChilde. "Ci riferiamo agli spazi più angusti e ristretti, tipo..."
"Una bara?" lo anticipa Michael con un sorriso sornione.
"Ma .. come hai fatto a ?"
"Oh, Dom, ti prego, era la più probabile delle ipotesi. Nessun vampiro resiste a quella curiosità." ridacchia lo spagnolo. "E vi è piaciuto?"
"Tanto!" esclamano i due Inglesi, all'unisono.
"Immaginavo. Ad ogni modo, Matt, se non mi avessi chiamato tu, l'avrei fatto io, c'è un discorsetto che vi dovrei fare." annuncia Michael.
"Che... che abbiamo fatto?" deglutisce pesantemente Matt, cercando di non darlo a vedere.
"Oh, voi lo sapete benissimo cosa avete fatto." ribatte il suo interlocutore. "Ma preferisco aspettare che ci sia anche Rac. Nel frattempo, ditemi, come vanno i concerti in Australia?" domanda, con tono colloquiale.
"Come sai che siamo in Australia?" si acciglia Dom.
"Prima ha chiamato Maggie, lei parla sempre di voi ... e sa sempre dove siete!" risponde l'interpellato, facendoli sorridere.
Dopo circa un quarto d'ora anche Rachel è di ritorno e la loro discussione da faceta comincia a farsi più impegnata.
"Uh, stai per far loro il discorsetto?" intuisce Rachel, raggiungendo il suo Sire.
"Che discorsetto?" domanda Dom, agitato.
"Voi due cominciate a uccidere un po' troppo!" risponde lei.
"Ma... che state dicendo?" si finge sbalordito Matt.
"Oh, vi prego, i corpi bruciati, il collo spezzato, sono dei classici. Le notizie corrono e lo sappiamo che siete stati voi!" lo mette alle strette Michael.
Il loro silenzio assenso è l'unica risposta che ottengono.
"Ma... avrete anche sentito che non erano innocenti!" si giustifica Dom, dopo qualche secondo.
"Certo, ma questo non vi autorizza a prendervi tutta questa iniziativa. Troppe uccisioni multiple e a breve distanza di tempo potrebbero destare sospetti e voi non volete questo, vero?" li ammonisce Rachel.
"No." borbottano i due Inglesi, contrariati come due bimbi messi in castigo.
"Per questo siamo costretti ad imporvi un limite: non dovete superare dodici uccisioni all'anno." asserisce impassibile lo Spagnolo.
"A testa?" domanda Dom, pieno di aspettative.
"Non credo proprio, cucciolo!" lo disillude la vampira.
"Capisco. Ottimo, allora prima che finisca Dicembre possiamo ancora uccidere altre otto volte e..." si rianima di entusiasmo Matthew.
"No, ragazzi, non funziona così, intendo un anno da quando avete iniziato." precisa Michael, perentorio.
"Uff!" sbuffa scocciato Dom.
"E se vi compro un'auto nuova? Vi offro un soggiorno in prima classe, a cinque stelle, scegliete voi la meta? Vi do i pass per qualsiasi concerto vogliate? Di qualunque band?" suggerisce Matt, che ha una particolare predisposizione a comprarsi i favori altrui.
"Davvero?" azzarda Rachel, intrigata.
"No, Matthew, sono irremovibile, la mia decisione non si discute. E lo sapete che se mi disobbedite lo verrò a sapere. E ci saranno conseguenze poco piacevoli!" ribatte il vampiro più esperto, con un tono così minaccioso da riuscire a terrorizzare i due vampiri novellini anche solo attraverso la linea telefonica.
"V-va bene. Rispetteremo il limite." balbetta Dom, cercando di mettere nella sua voce quanta più fermezza possibile, prima che Matthew riattacchi.
"Uff, ma forse potevamo avere i pass per un evento esclusivo e.."
"Rachel, non ti ci mettere anche tu!" alza gli occhi Michael, esasperato.
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"Felice vampivversario!" esclama Dom, svegliando il suo compagno con un bacio, nella loro camera d'Hotel a Melbourne.
"Mpff... grazie, ma... non è oggi!" contesta Matt, stiracchiandosi e aprendo gli occhi.
"Sì, lo so, tecnicamente è successo dopo la mezzanotte, quindi al quattordici Dicembre, ma è un anno fa che avevamo quel concerto a Los Angeles che ha portato a quell'incontro che ti ha cambiato per sempre." precisa Dom.
"Già. Beh, allora un anno oggi vivevo il mio ultimissimo giorno da umano, se ti va possiamo festeggiare questo!" ribatte Matt, puntiglioso.
"No, pignolone che non sei altro, con te non festeggio più un accidenti di niente!" brontola Dom, stizzito, seppellendosi sotto le coperte e fingendo di voler riprendere a dormire.
"Vieni qui!" lo insegue sotto le coperte Matt. "A chi hai osato dare del pignolo?" ringhia per scherzo, coinvolgendolo in quella che poi diventa una lotta giocosa fatta di pugni, calci, colpi di solletico e anche qualche morso, umano o vampiresco, quello che capita.
Giocosa o meno che sia, è una lotta dalla quale è Matthew ad uscirne vincitore, intrappolando Dom sotto di sé e costringendolo alla resa.
"Ritira quello che hai detto!" gli impone.
"Okay, non sei pignolo!" alza gli occhi Dom. "E men che meno sei permaloso!" aggiunge con marcato sarcasmo, strappando un sorriso all'altro.
"Che strazio queste date in Australia! Almeno fossimo ancora a Sydney... te lo ricordi quando avevo già deciso per due?" ridacchia Matt, ora che può riderci sopra, mentre torna a sdraiarsi sul materasso.
"Oh sì, e ricordo anche come sono stato veloce a piantarti in asso e a salire sul primo aereo disponibile!" controbatte Dom. "Onestamente, che c'era di bello da festeggiare in quella città?" lo fa riflettere, accoccolandosi vicino e appoggiando la testa al suo petto.
"Hai ragione. Stupida Sydney! Se solo non dovessimo stare qui, ora saremmo già in volo per Los Angeles e una volta lì ti avrei portato con me in quella famosa casa abbandonata dove è successo tutto." gli rivela il frontman, passandogli un braccio attorno alle spalle.
"E perché mai mi avresti voluto portare lì? Tu stesso mi hai detto che era un ambiente tetro, lugubre, spoglio e freddo." storce il naso il biondo.
"A suo modo è stato intimo e accogliente. E poi, se ci pensi, è lì che ha avuto inizio la mia... seconda vita, quella che mi ha portato a te." sorride Matt, dandogli un bacetto veloce.
"Hai ragione, tesoro, sarebbe stato romantico." gli restituisce il bacio Dom, intenerito, mentre la mente del frontman sta già elaborando pensieri alla velocità della luce.
E la cosa non ha nulla a che fare coi suoi poteri da vampiro.
"Uhmm, 'The 2nd Life' ... dovrei chiamare così il nostro prossimo album!" pondera.
Dom solleva la testa, scrutandolo preoccupato.
"No, Matteh, è un titolo un po' troppo imponente e nessuno lo capirebbe!"cerca di farlo desistere. "Però mi piace un titolo che inizia con 'The 2nd ... ' lavoraci un po' su!" lo consiglia, piuttosto intrigato.
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"Corri, presto, andiamo!" esclama Dom, impaziente, trascinando via con sé dal Rod Laver Arena Matthew, non appena sfuma anche l'ultima nota dell'ultima canzone provata per il sound-check del primo dei due concerti che si terranno lì nei due giorni consecutivi.
"Voi capite che..." getta un'occhiata a Chris, Tom e Morgan.
"No, non capiamo!" brontola Chris, scorbutico.
"Okay, oggi, a esser precisi lo sarà tra qualche ora, è un anno esatto da quando... è cambiato tutto!" spiega pazientemente Matt.
"Uh.. oooh! Allora capisco che... sia una serata molto importante per voi." farfuglia Tom, innervosito.
"Oh sì , lo è!" sogghigna furbetto Dom, che ha piani ben precisi per quella serata. "Con permesso.." saluta tutti, dileguandosi con Matt.
"Che carini, vogliono festeggiare il loro primo anno insieme!" commenta Morgan, sorridente.
"Eh, già, proprio così, che teneroni... " finge di dargli corda il media manager.
< Beata ingenuità! > pensa fra sé e sé.
******************* (Contemporaneamente)
Dom ferma il primo taxi disponibile e carica dentro Matt, salendo con lui, per poi dare le dovute indicazioni al conducente.
"Hey piccolo, cos'è tutta questa fretta?" ridacchia il cantante.
"Lo vedrai." replica l'interpellato, con aria di mistero.
"Ma non andiamo nemmeno a nutrirci prima?"
"Non servirà!" ammicca il biondo.
"Uh!" sogghigna Matt, che ha già capito tutto, con gli occhi che sfavillano di eccitazione.
Una volta lasciato il taxi, Dominic fa strada a Matthew lungo un sentiero alberato, che conduce a quella che sembra essere una cascina.
"Sai, Matteh, è un bene che a questa tappa ci siamo venuti qualche giorno prima. Due giorni fa, quando siamo arrivati, nel pomeriggio tu eri impegnato a far il turista con Chris, Morgan e Tom, mentre io gironzolavo nei pressi dell'Hotel e ho sentito una donna che urlava, in lontananza. Qualcuno la stava picchiando." racconta il batterista, mentre si incamminano.
"Davvero? E tu come hai fatto a..." si incuriosisce Matt, ma l'altro non gli dà nemmeno il tempo di sentire la domanda.
"Non molto lontano da me c'era un gruppo di signore di una certa età e, è un classico, no? Signore di quel tipo sanno sempre cosa succede nell'intera città. Fortunatamente non sapevano chi fossi " spiega Dom.
"Qualcosa mi dice che non si tratta di una bella persona, eh?" ammicca sornione Matt.
"Così è venuto fuori che si tratta di un marito sempre ubriaco, che picchia sia la moglie che la figlia piccola, ha perso il lavoro e questo non ha fatto che peggiorare le cose. Per di più, la moglie vorrebbe denunciarlo, ma non ne ha il coraggio, tantomeno quello di scappare via con la figlia ... insomma, capisci dove voglio arrivare?" prosegue il biondo.
"Ne ho una vaga idea." annuisce il moro.
"Quindi ieri sera, quando siete usciti tutti, riesci a capire perché non vi ho seguito? Avevo il mio bel da fare. Adescare quel rifiuto della società è stato un gioco da ragazzi, così come tramortirlo, dopodiché... vuoi che non abbia saputo trovare una cascina abbandonata nelle vicinanze con quest'aggeggino?" si pavoneggia l'altro, sventolando il suo fido iPhone con finto atteggiamento borioso.
"Una cascina abbandonata come questa?" sorride Matt, mentre si fanno sempre più prossimi alla destinazione.
"E ti dirò di più, quando l'ho portato qui e s'è ripreso l'ho interrogato un po' ... a modo mio ed è venuto fuori che è pure un fan dei My Chemical Romance!" lo informa il percussionista, sapendo di premere i tasti giusti.
"Dov'è? Dov'è?" scalpita Matthew, impaziente, emettendo scintille azzurro fluorescente dagli occhi.
"Bells, almeno dimmi che lo vuoi uccidere per le precedenti ragioni!"
"Ovvio che sì!" conferma il frontman, con aplomb, prima di riflettere meglio sulle sue parole.
"Perché 'lo vuoi' ? Tu non..."
"No, Matt, lo lascio tutto a te. Del resto è la tua festa. Io mi divertirò a guardarti." gli sorride Dom , aprendo la porta oltre la quale si nasconde il loro prigioniero, che seppur legato è sveglio e li sta guardando torvo.
"Sei tornato eh? E ti sei pure portato compagnia? Che cazzo credi di fare, figlio di puttana? Lasciami andare subito o io..." sbraita, sbiascicando per lo stato alticcio in cui versa ancora.
"O tu cosa?" lo sfida Matthew, mentre lo scruta attentamente, pressappoco saranno coetanei, ma l'età è l'unica cosa che possono avere in comune.
Lo sconosciuto sussulta, come in preda a un'illuminazione.
"Hey, un attimo, ma... ho capito adesso chi siete! Siete quella band che si crede di essere chissà chi, avete solo copiato i Radiohead!" sbotta, velenoso, guardandoli con disprezzo mal celato.
Matthew scoppia a ridere sguaiato, per poi voltarsi in direzione di Dom, che s'è comodamente seduto sopra un covone.
"Oh sì, amore, credo proprio che mi divertirò molto!" sogghigna perfidamente il frontman, prima che i suoi lineamenti subiscano un minaccioso cambiamento.
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All'incirca un'ora dopo, certi di essersi sbarazzati del corpo senza lasciare traccia alcuna, Matthew e Dominic abbandonano quella cascina, diretti al primo taxi disponibile.
"Oh, Dommie, come potrò mai sdebitarmi?" domanda Matthew, soddisfatto come non mai.
"Io preferisco le ragazze, soprattutto ho un particolare feeling con le psicopatiche che mi sparano contro." lo fa ridere il biondo. "Dici che ne troveremo un'altra?"
Matt gli fa l'occhiolino.
"Mai dire mai!"
"Piuttosto, Dominic, ti rendi conto che nonostante il limite che ci hanno imposto, delle poche uccisioni che ci restano, una intera l'hai voluta cedere a me?" riepiloga il pianista, commosso.
"Mai fatta scelta migliore." sorride languido Dom, prima che un brontolio del suo stomaco interrompa quell'idilliaco momento.
"Tu ora però vieni a farmi compagnia mentre vado a caccia, io sto morendo di fame!" si lamenta il suo Childe.
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Una volta soddisfatte anche le esigenze di Dom, i due amanti fanno ritorno al loro hotel.
"Io ancora non ci credo, Dommeh. Prima mi presti tutto il giorno il tuo giubbino di pelle preferito." riassume il chitarrista, rimirandosi con orgoglio nello specchio dell'ascensore, all'interno di quell'indumento che gli conferisce ancora più fascino.
"Così la smetti di darmi del damerino, dandy egoista!" alza gli occhi Dom. "E ti è andata bene che non me l'hai sporcato, né sgualcito, altrimenti avresti passato il resto della tua esistenza in un posacenere, amore!" ringhia, possessivo, riprendendosi quello che è suo, dato che ormai Matthew l'ha sfoggiato a sufficienza.
"Poi, non contento, mi fai trovare pure quella meravigliosa sorpresa alla cascina." continua il cantante, mentre percorrono il corridoio.
"E chissà, forse le sorprese non sono ancora finite." annuncia Dominic, aprendo lentamente la porta. "Certo, forse ora ti sembrerà meno inaspettata, ma..."
"La bara glitterata d'argento!!" esulta Matthew, saltellando come un bambino. "Dommeh, ma... così mi vizi!" continua, correndo ad esaminarla da vicino. "E' bellissima, proprio come la volevo!"
"Non ti nascondo che non è stato facile procurarmela." ridacchia Dom.
"Ma tu non hai avuto nemmeno bisogno di trovare un altro hotel per nasconderla, come hai fatto?"
"Ho i miei trucchi ... e i figli del titolare dell'albergo che sono nostri grandi fan, ai quali ho dato i pass per il backstage!" rivela con un sorriso furbetto il biondo. "Però la vera sorpresa me l'hai già fatta tu, ora questa sembra scontata." borbotta subito dopo.
"Non dirlo nemmeno per scherzo, piccolo. Niente di quello che fai tu è scontato." mormora il suo Sire, baciandolo.
"E guarda qui!" si separa Dom, rincuorato, per sollevare il coperchio, dove si celano degli interni rossi glitterati.
Matt va in visibilio.
"Sono in Paradiso?" domanda con gli occhi luccicanti di felicità.
"Sapevo avresti gradito!" sorride l'altro.
"Voglio fare l'amore. Dentro. Con te. Adesso." comanda il moro.
"Co-cosa?" sussulta il biondo.
"Hai capito benissimo. Non mi sembra abbiamo più alcun problema claustrofobico, no?" sorride il pianista.
"Non è quello è che... è più adatta a dormirci dentro. Vestiti. E' glitter, Matt..." prova a fargli cambiare idea Dom, ma invano.
"Appunto, Dom. Tu e il glitter. Le cose che amo di più riunite nello stesso scopo: far felice me, il festeggiato!" insiste Matt, sogghignando come chi sa di aver appena effettuato la mossa vincente, cominciando a spogliarlo.
Infatti, a Dominic non rimane che fare altrettanto e prepararsi ad accontentarlo.
Impaziente di cominciare, Matthew si sdraia dentro la bara, invitando l'amato a raggiungerlo.
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"E' la prima e l'ultima volta che succede!" esce dalla suddetta bara il batterista, a fatto concluso, piuttosto adirato.
"No, Dommeh, perché dici così? E' stato bellissimo!" protesta Matthew, imitando le sue azioni.
"Una cosa del genere non è progettata per farci l'amore. Hai idea di quanto sia ruvido il maledetto glitter? Cazzo, sì che ce l'hai, eri con me là dentro. Guarda qui!" si lamenta Dom, col corpo tutto scalfito.
"Ma non eri quello che sosteneva che a noi vampiri piace il dolore?" lo mette in difficoltà il moro, ammirando i graffi e il notevole luccichio sul proprio corpo, con un moto di orgoglio.
"Sì, forse, ma non è solo quello, guarda come luccico. Hai idea di quante docce ci vorranno per mandarlo via?" borbotta Dom, che così come il suo partner è ricoperto di glitter rosso ovunque.
Matt lo strattona per un braccio prima che l'altro possa raggiungere la doccia.
"E chi lo vuole mandare via?" ringhia sensuale, baciandolo voracemente e finendo con lui sul pavimento.
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"Decisamente è andata meglio stavolta." commenta Dom al termine, mentre entrambi cercano un po' di meritato ristoro sul letto, ormai almeno parzialmente vestiti.
"Io non direi." contesta Matt.
"Zitto, tu! Ormai è deciso, faremo l'amore soltanto nella mia bara, la tua si usa solo per dormire!" sentenzia autoritario il percussionista.
"O magari la usiamo come comodino, in salotto, o come porta vivande quando guardiamo la TV." suggerisce il moro.
"Bells, sei impazzito? E' una bara! Non può diventare un complemento d'arredo! Non è qualcosa che poi esporre come se niente fosse e a casa nostra può venirci altra gente!" cerca di farlo ragionare il biondo.
"Appunto, sai che tocco d'originalità? Sarebbe apprezzato anche dagli ospiti. Dico, ma l'hai vista che bella che è?" insiste il frontman.
"Basta, mi pento di avertela regalata, ora la smantello e.." finge di alzarsi Dom, ma Matt lo rimette subito a sedere.
"Non t'azzardare neppure, anzi, tu domani la fai imbarcare sul primo aereo disponibile così raggiunge quella che è già a casa nostra!" lo istruisce il cantante.
"L'avrei fatto comunque." sorride Dom, per poi accigliarsi. "Tesoro, tu come hai giustificato la presenza di una bara nell'hotel o ancora prima il fatto che te ne servisse una così quando l'hai ordinata?" lo interroga.
"Niente di più facile, piccolo: ho detto che serviva come materiale scenico per un futuro video." confessa Matt.
"Esattamente quello che ho detto io." rivela Dom. "Accidenti, Matt, ora ci toccherà davvero utilizzarle in un video!" si agita il biondo.
"Non preoccuparti." lo tranquillizza il suo Sire, che ha già la situazione sotto controllo. "Un giorno faremo un video così eccentrico, fuori dalle righe, colorato e con così tanti elementi visivi che l'ultima cosa che si noterà saranno proprio le due bare che collocheremo nel mezzo!"
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TBC
Alzi la mano chi pensava che Dom avrebbe avuto in regalo un leopardo XD ... tsk, tsk, povero Dommeh, Matteh non lo vizia a sufficienza
Alzi la mano chi al prossimo passaggio del video di 'Panic Station' cercherà di localizzare le due bare XD
Alzi la mano chi davvero crede che il nome originario di 'T2L' fosse quello XD
ok, la smetto di dire cazzate, è l'ora tarda che mi giustifica XD
Se vi ho divertito o inquietato o annoiato ... quello che è, fatemelo sapere, pwetty please, anche una parola al volo può davvero migliorarmi la giornata ^^
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