Capitolo XVI I: I belong to you alone
Muse, 'Just a little bit' di MusicAddicted (Cap 19) su EFP Fanfiction aww, grazie per i voti <3
vi lascio al capitolo, ok mezzo capitolo (mi ha rifatto lo 'scherzetto ' di allungarsi a tradimento!!) ... c'è molta introspezione e sapete che non è esattamente il mio genere, spero non sia troppo disastroso:
Muse, 'Just a little bit' di MusicAddicted (Cap 19) su EFP FanfictionCapitolo XVI I: I belong to you alone.
"Matthew! Matthew! Maaaaaatt!" grida Dominic, precipitandosi alla finestra, sporgendosi da lì per chiamare il suo compagno, ma è inutile e non riceve risposta alcuna.
Rattristato, Dominic torna al pianoforte, sedendosi sulla panca.
E' ancora tiepida e c'è ancora il profumo di Matthew nell'aria.
Dominic sfiora i tasti del piano con le dita, mentre la sua mente torna alla canzone che Matthew ha suonato per lui, aprendo così il suo cuore al proprio compagno.
E poi il batterista ripensa a qualche ora prima, subito dopo il concerto, quando Matthew l'ha trascinato con sé, nascondendosi da tutti.
Hanno riso e scherzato insieme su quella cosa, con l'adrenalina ad alti livelli, come due teenager che hanno appena combinato o stanno per combinare una marachella e non vogliono essere scoperti.
Quelli sono stati gli ultimi momenti di felice spensieratezza e armonia fra di loro.
< Le cose non dovevano andare così. Solo qualche mese fa Matthew ed io non vedevamo l'ora che il break del tour arrivasse per tornarcene a casa e trascorrere tantissimo tempo insieme, avevamo fatto così tanti progetti e ora tutto è andato a puttane! > riflette, reggendosi il mento fra le mani.
< Ma di che cazzo mi sto lamentando? Non ho fatto altro che ossessionare Matt con il fatto che io avevo bisogno di tempo e lui me lo ha appena dato, perciò io lo devo usare nel miglior modo possibile, valutando accuratamente i pro e i contro, come faccio ogni volta che non so se effettuare o meno un acquisto... la differenza è che stavolta sto acquistando... *la mia vita*! > pondera.
Per un momento e per un momento soltanto Dominic si augura che Matt possa portarlo nel suo mondo senza nemmeno chiedergli il consenso, perché non sa se troverà mai il coraggio e la determinazione di compiere quella scelta.
Ad un tratto, le parole della canzone di Matthew risuonano nelle mente del biondo.
< 'Now I've got nothing left to lose / You take your time to choose ' >
"Lo faro, Matt, te lo giuro con tutto me stesso!" solleva la testa, mentre fissa un indefinito punto del soffitto.
Dominic non può nemmeno iniziare ad immaginare quanto sia vicino Matthew.
Infatti, Matthew è ancora al Foro di Sol, ma sul tetto e ha sentito perfettamente Dom mentre lo chiamava a gran voce, tuttavia si è imposto di resistere, quasi praticando violenza su se stesso, come un prode Ulisse che non vuole cadere vittima del canto delle Sirene.
< Anche se paragonare Dominic a una Sirena che canta non gli si addice proprio! > ridacchia lievemente dopo quella buffa considerazione, l 'unico istante divertente in una situazione tanto complessa.
La verità è che se Matt fosse tornato quando l'ha chiamato Dominic, non avrebbe più trovato il coraggio e la forza di volontà per lasciarlo una seconda volta, ma in fondo Matthew sa che sta facendo la cosa più giusta, non importa quanto dolorosa sia.
Protetto dall'oscurità della notte, ora sua fedele amica e preziosa complice, Matt salta da un tetto all'altro, evitando così ogni possibile sorta di incontro con qualunque umano.
Nel giro di pochi minuti riesce ad allontanarsi molto dal Foro Sol e dalla bionda tentazione che c'è al suo interno.
Mentre effettua quella passeggiata non propriamente ordinaria, un milione di pensieri corrono nella sua mente, facendogli rivivere tutte le fasi più considerevoli della sua vita.
Comincia dal primissimo anno trascorso con Dominic, quando era più che certo che accettare che lui provasse un certo genere di sentimenti per un altro ragazzo fosse la cosa più difficoltosa da fare.
Seguono gli anni successivi, quando il successo è arrivato e i Muse sono diventati qualcuno nell'infinito mondo della Musica, ma il suo obiettivo principale era riuscire a nascondere il forte sentimento che nutriva per il suo migliore amico dal mondo intero e dal suddetto migliore amico, e aveva la netta sensazione che quella fosse la cosa più problematica in assoluto.
Poi ripensa a quando ha finalmente capito che non poteva più andare avanti così, ma non trovava il coraggio di confidare a Dom quali fossero i suoi veri sentimenti verso di lui, perché era convinto che quella fosse la cosa più complessa da fare.
E quando finalmente la verità è affiorata in superficie e Matthew ha scoperto che Dominic, il suo amato Dominic, provava le stesse cose per lui, era incredibilmente felice, ma c'era ancora una verità sovrannaturale da confessargli e il vampiro temeva che quella sarebbe stata la più ardua delle imprese da compiere.
Ma adesso, mentre fredde lacrime gli bagnano il viso pallido, Matthew ha la certezza assoluta che lasciare Dom libero di andare e concedergli la sua libertà, anche se questo dovesse significare sparire dal mondo del suo migliore amico, è senza alcun dubbio la cosa più difficile che abbia mai fatto.
Ormai tutto è nelle mani di Dominic e Matthew non può far altro che attendere e augurarsi con tutto il suo cuore che non batte di non perdere l'amore della sua vita e non-vita.
Tutto ad un tratto, il vampiro balza giù dall'edificio dove si trova, atterrando in prossimità della stazione.
L'aeroporto sta dalla parte opposta della città, ma a lui non va di chiamare un taxi, non vuole alcun contatto di alcun tipo con alcun umano, almeno non in quel momento.
Quello è il più vicino e veloce mezzo di trasporto a sua disposizione che può portare Matthew lontano da lì, non importa dove.
Per questo il vampiro non ci pensa due volte e compra al distributore elettronico un biglietto per la prima destinazione disponibile.
Si mette ad aspettare che il treno arrivi, giurando a se stesso di ipnotizzare l'intera carrozza se serve, per impedire a tutti di riconoscerlo o anche più semplicemente rivolgergli la parola, perché ora come ora tutto ciò che il cantante desidera è di rimanersene per conto suo.
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Dopo aver deciso che rimanere al Foro Sol è pressoché inutile perché Matthew non ritornerà certo sui suoi passi, Dominic se ne torna all'hotel, ma la prima cosa che fa è andare direttamente alla stanza di Matthew, o almeno la stanza che soleva esserlo.
Non deve nemmeno utilizzare la copia delle chiavi, perché trova la porta già aperta, ma la stanza è vuota e il letto è disfatto.
Non c'è più traccia di Matt se non una, perché sedendosi sul letto Dominic nota che sul comodino c'è un posacenere con dentro i mozziconi di almeno dieci sigarette e un pacchetto vuoto stropicciato accanto.
Il batterista sa molto bene che il suo migliore amico raramente, molto raramente fuma, e questo è un chiaro segno evidente del nervosismo del vampiro, mentre ponderava quella terribile ma saggia e necessaria decisione.
< Se non altro questo non può certo nuocergli gravemente alla salute! > pensa Dom con un triste sorriso, mentre fissa il posacenere.
Decide di rimanere in quella stanza per tutta la notte, perciò provvede a togliersi cappotto e scarpe e si sdraia sul materasso, poggiando la testa sul cuscino.
Si sbagliava. C'è un'altra traccia di Matthew, perché quel cuscino sa ancora di lui.
Dominic inala a fondo, abbracciando forte quel cuscino e chiudendo gli occhi, senza badare alle calde e copiose lacrime che da lì scendono.
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Matthew scende dal treno non appena si ferma in un posto che sembra apprezzare molto, forse per la spiaggia non molto lontana da lì che ha scorto dal finestrino.
Sono ancora le prime luci dell'alba quando il vampiro giunge alla spiaggia, passeggiando lungo la morbida sabbia fresca, vicino alla riva.
La spiaggia rimanda Matt all'ultima notte a Sydney, quando era deciso a rendere Dominic come lui, senza nemmeno soffermarsi un momento a pensare alle conseguenze di quel gesto.
Si siede sulla sabbia, reggendo il ciondolo fra le mani e dividendolo in due, osservando con un sorriso la parte bianca.
< Il problema principale è risolto e Dom nemmeno lo sa. > sospira, stringendo a sé quel pezzo di materiale magico, mentre sogna ad occhi aperti il giorno che riuscirà a far indossare a Dominic quella metà di ciondolo... se mai quel giorno arriverà.
Matt riunisce di nuovo insieme le due parti, con un altro sospiro.
Dà uno sguardo a uno scoglio all'orizzonte, alto e molto difficoltoso da raggiungere, almeno per un essere umano.
< Quello è il posto perfetto dove posso rimanere da solo coi miei pensieri, indisturbato. > stabilisce il pianista, alzandosi e raggiungendo la sua meta in pochissimo tempo, grazie alla sua sovrumana agilità.
< Amo i miei super poteri sempre di più, ogni giorno che passa... e sono sicuro che anche Dom li amerebbe! > sorride a quel pensiero, figurandosi nella mente un iper-eccitato Dominic che testa ogni cosa nuova e sorprendente che è in grado di fare.
E subito dopo Matthew pensa alla prospettiva diametralmente opposta, vale a dire Dominic che rifiuta tutto quel repertorio sovrannaturale, che rifiuta Matt, che rifiuta il loro futuro insieme.
Quasi come una reazione a catena, il vampiro stringe nuovamente fra le mani il suo ciondolo, accarezzandolo nella sua completezza, ma stavolta i suoi intenti sono differenti, mentre osserva i caldi raggi del sole che gli inondano gentilmente viso e corpo.
< Sarebbe tutto così semplice e immediato, tutto quello che dovrei fare io è strapparmi di dosso il ciondolo, magari facendo sapere prima a Rachel e Michael dove possono rintracciarlo... e poi lasciare fare al sole il maledetto resto! > valuta quell'infelice opzione, prima che il suo cellulare cominci a squillare insistentemente, quasi come se volesse distogliere la mente del moro da quei tristi e pessimistici pensieri.
Matthew estrae il telefonino dalla tasca e fissa il display: è un numero privato.
"Pronto?" esclama il vampiro.
Silenzio dall'altra parte, ma l'artefice della chiamata non accenna a riattaccare.
"Sei tu, Dom, non è così?" sorride Matt, ma ulteriore silenzio è la risposta che ottiene.
"Tanto lo so che sei tu, piccolo. E non importa quale sarà la tua decisione finale, io ti amerò sempre e comunque!" sussurra il cantante, prima di riattaccare, mentre si sente decisamente meglio.
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"Anch'io, Matthew. Ti amerò sempre anch'io." mormora Dominic, mentre ripone nuovamente il cellulare nella tasca, compiacendosi per essersi ricordato il trucchetto per nascondere il numero da cui proviene una chiamata.
< Se non altro ho sentito ancora la sua voce. > sospira il biondo, mentre aspetta che compaia il gate del suo volo.
Il batterista ha acquistato un biglietto per il primissimo volo per Londra, perché a Dom piace partire di mattina presto, perché in giro ci sono solo poche persone e quelle poche non sono sufficientemente sveglie e arzille per poterlo riconoscere.
La verità è ora come ora Dominic non vuole nessuno attorno a sé.
Con l'ennesimo sospiro, Dominic estrae dal suo trolley un quaderno e una penna, tracciando una linea verticale nel mezzo di una pagina bianca, decidendo che forse fare una lista dei pro e dei contro è qualcosa che davvero può aiutarlo, se non altro giusto un po'.
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Senza nemmeno rendersene conto, mentre teneva il cellulare stretto nella sua mano, sperando di sentirlo suonare per sentire Dominic parlargli questa volta, Matt si è addormentato sullo scoglio.
Del resto, dopo tutto quello che ha passato, aveva bisogno di molto riposo.
E' il tramonto e lui sta ancora dormendo con il cellulare ben saldo nella sua mano che improvvisamente comincia a vibrare a causa di una chiamata in corso.
Matthew si sveglia all'istante e scatta in piedi, premendo il tasto per la risposta senza nemmeno guardare il display.
"Dom?" chiede lui, con tutta la speranza che riesce a mettere nel suo tono di voce.
"No, cucciolo, mi dispiace tanto, sono solo io." risponde dall'altra parte Rachel. "Sentirti chiamare Dom significa che lui non è lì con te, giusto?" capisce lei.
"Giusto." sospira Matt.
"Matthew, è successo qualcosa?" gli chiede Rachel, preoccupata.
"S..ì...." risponde a fatica Matt, mentre le lacrime sembrano intenzionate a cadere dai suoi occhi per l'ennesima volta.
"Allora aveva ragione Michael." borbotta lei.
"Cosa?" strabuzza gli occhi il vampiro più giovane.
"Voglio dire, lui sentiva che c'era qualcosa che non andava. Lo sai, un Sire è molto empatico con i propri Childe," spiega lei. "E' il motivo principale per cui ti sto chiamando. Coraggio, zuccherino, dimmi tutto!"
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"E quindi ora sta a Dominic decidere!" conclude il suo resoconto Matt.
"Hai fatto la cosa giusta!" gli sorride Rachel.
"Lo so, ma l'attesa mi sta uccidendo!" sbuffa Matt.
"Ma non è passato nemmeno un giorno!"
"Oh, andiamo! E' una delle prime cose che mi avete insegnato tu e Michael: il tempo è relativo per un vampiro. E' passato solo un giorno, ma mi sembra lungo un anno." si giustifica il chitarrista.
"Hai ragione." riconosce la vampira.
"Rachel, tu sai se il repertorio di incubi atroci è d'obbligo quando stai per vampirizzare qualcuno o quando qualcuno sta per essere vampirizzato, essendone consapevole?" le chiede Matt.
"A dire il vero, una risposta non sono in grado di dartela, dovresti domandarlo a Michael, lui ha molta più esperienza, perciò..."
"A proposito, dov'è Michael? E dove ti trovi tu?"
"Siamo in Italia. Abbiamo iniziato a girarla un paio di settimane fa. Prima la romantica Venezia, poi buona parte della rilassante Toscana, ora... l'immortale Roma. Credo proprio di essermi innamorata di questa città!" sospira Rachel.
"Beh, Roma è incantevole, sì. Ad ogni modo, se tornate in Italia a inizio Giugno, noi suoneremo a Milano, sarà uno show epico. Tu e Michael siete miei graditissimi ospiti!" annuncia Matthew.
"Grazie mille, zuccherino, non mancheremo di certo!" fa un sorrisone lei, elettrizzata.
"Quindi ora dove s'è cacciato Michael?"
"E' a caccia con un suo vecchio amico che ha rincontrato qui. A dire il vero, è lui che ci ha prestato questa casa. Soggiorneremo qui per almeno un mese... l'ho già detto che amo questa città?" ridacchia Rachel.
"E come mai adesso non sei con lui?"
"Beh, lo sai, no? Vecchi amici, vecchi ricordi da rievocare insieme, sono cose così personali e mi sembra più corretto lasciarli per conto loro." spiega lei. "Inoltre mi sono appassionata a tutte le fiction che passano qui, anche se non capisco la loro lingua!" rivela, facendo ridere Matt.
"Ti capisco, la TV Italiana da dipendenza!"
Parlano un altro po', finché Matt riattacca e Rachel attende il ritorno del suo Sire.
"Oh, dio! Non mi divertivo così da secoli!" Michael esclama, rientrando mentre ridacchia ripensando alle ultime battute del suo amico.
L'unica risposta che riceve è una Rachel offesa che lo fissa glaciale.
"Intendevo senza di te, tesoro!" si arrampica sugli specchi il vampiro.
"Oh sì, certo! Divertito o no, credo che ci faremo un piccolo viaggetto. Partiamo fra due giorni." lo informa Rachel.
"E dove siamo diretti?" le domanda Michael senza far storie.
"Londra."
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Non c'è nulla di più rigenerante del dormire nel proprio letto a casa, dopo un tour estenuante e questo Dominic lo sa molto bene.
Dopo qualcosa come quindici ore di sonno, salvo quello disturbato, subito dopo essere tornato a Londra, il batterista si sveglia, pronto ad affrontare una nuova giornata.
< Una nuova giornata senza il mio Matt, una lunga serie di giornate senza di lui. > si incupisce un po', mentre osserva l'altra parte del letto vuota e intatta .
Quando finisce di farsi la doccia, sente il suo telefono fisso squillare, ma non ci bada più di tanto, lasciando che la segreteria telefonica faccia il suo dovere.
- Ciao Nikki, so che siete tornati a casa per il break del tour. Perché tu e Matt non venite da me per pranzo? Sappi che non accetterò 'No' come risposta. Ci vediamo dopo, ragazzi. Ciao! –
< Buffo. Stavo giusto per chiederle io se poteva passare lei da me. Ho davvero bisogno di parlare con qualcuno. > pondera Dom, mentre cancella il messaggio.
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°
"Dom!" squittisce felice Emma non appena apre la porta, abbracciandolo stretto, dopodiché si guarda attorno.
"E Matt dov'è? Sta parcheggiando la macchina?" gli chiede.
"Questo è il punto. Matt non c'è." rivela Dom, con un infelice sospiro.
"Hey. Avete forse litigato?" interroga il fratello Emma, preoccupata.
"Non esattamente, ma abbiamo dei problemi." borbotta lui.
"Entra e raccontami tutto. Ho idea che ci faremo una lunga chiacchierata!" lo invita lei.
"Allora, è per caso Matt che ti tradisce?"gli chiede Emma, mentre controlla il pollo nel forno.
"Ma certo che no. Lui mi ama ancora e io amo ancora lui, però... giorno dopo giorno ci siamo resi conto di quanto siamo diversi e per mandare avanti la nostra relazione c'è bisogno di importanti e drastici cambiamenti!" le spiega Dom, dicendole nient'altro che la verità.
"Ok, ho capito tutto!" lo interrompe la sorella.
"Cosa?" strabuzza gli occhi Dom.
"Tu stai per prendere un'importante decisione che ti potrebbe portare lontano da me," deduce lei.
"Accidenti, è quasi come se tu riuscissi a leggermi la mente!" commenta Dominic, sbalordito.
"Matthew ti ha chiesto di traslocare con lui, non è così? Magari negli Stati Uniti, lui si è un po' innamorato dell'America!" prosegue Emma.
"Uh? Un trasloco? Diciamo una specie..." borbotta il fratello.
< Del resto Matt mi ha un po' chiesto di traslocare: dal mondo dei vivi a quello dei non-morti! > contempla lui.
"Beh, Emma, non è così semplice, in quanto non si tratta solo di un trasloco. Matthew è cambiato molto in questi mesi e vuole che anch'io faccia gli stessi cambiamenti, perché questo è l'unico modo per poter rimanere insieme." cerca di spiegarle, senza rivelare troppo.
"Per caso Matt ha cambiato le sue abitudini alimentari?" interroga il fratello Emma.
"Accidenti se l'ha fatto!" annuisce Dom, stupito.
"E lui così sta meglio, è più di buon umore, è in forma smagliante, più agile... insomma, è un po' rinato?" continua lei con la sua inquisizione.
Dominic scruta la sorella con un certo timore, cominciando a domandarsi se per caso gli Howard non discendano dai Van Helsing o qualcosa del genere.
"Emma, davvero stai cercando di dirmi che tu credi sul serio che Matt sia diventato un..." tentenna, molto cautamente.
"Un vegano? Ma certo!" lo interrompe lei.
"Che cos'hai detto?" sussulta Dom, ringraziando la sua buona stella per non aver concluso la frase precedente.
"Può trattarsi soltanto di questo. Matthew deve aver letto da qualche parte come si diventa vegani e ha deciso di cambiare, riscontrandone molti effetti positivi e disprezzando le sue vecchie abitudini. Ma adesso lui vuole di più, non gli basta che accetti le sue scelte, vuole che tu diventi come lui, per poterne condividere insieme ideali, priorità, abitudini... ho indovinato?"
< No, non vegano, vampiro, ma vabbè... inizia sempre con la 'V' e comporta un rilevante cambiamento nelle mie abitudini alimentari! > pondera Dom.
"Diciamo che ha parecchie analogie con ciò che davvero è successo. Il punto è che io ho paura che se accetto di cambiare per lui, non sarò più la stessa persona. Questo ci potrebbe dividere, Emma, e io non voglio!"
"Finché non ti avvicinerai alla mia collezione di Barbie tu ed io saremo sempre ottimi amici!" afferma lei, con una risatina.
"No, non ci credo! Hai ancora quella dannatissima collezione?" ridacchia lui.
"Certo che ce l'ho ancora e ne vado dannatamente fiera!" annuisce lei.
"Ad ogni modo, fratellino, è più che normale avere paura quando la propria relazione fa un passo avanti. E' un salto nel buio per chiunque, non puoi sapere con certezza quello che succederà, nessuno può. La domanda però è... tu ami Matthew?"
"Più di qualunque cosa ed è proprio questo il problema: quello che c'è fra Matthew e me è troppo prezioso, troppo speciale e io ho troppa paura di rovinarlo!" rivela Dom, grattandosi nervosamente il collo.
"Ascoltami, Dom. Anni fa ho ricevuto in regalo un vaso di cristallo che era bellissimo, così bello ce non lo volevo mettere fra gli altri vasi e ancor meno avevo intenzione di adoperarlo. Perciò decisi di conservarlo in camera mia, nel mio armadio. Indovina? Un paio di anni fa, il ripiano del mio armadio ha ceduto, facendo cadere il mio preziosissimo vaso che è andato in frantumi! E la parte più ironica è che se solo lo avessi usato come qualsiasi altro vaso, anziché temere di rovinarlo, tutto questo non sarebbe successo e sarebbe ancora intatto. Quindi, Dom, lo capisci quello che sto cercando di dirti?" gli domanda Emma.
"Che la prossima volta conviene comprare armadi con ripiani più resistenti?" scherza Dom.
"Dom..." lo avvisa lei, sbuffando.
"Scherzavo, ho colto benissimo la morale della tua storiella. Grazie, Emma!" la abbraccia lui, prima che entrambi si mettano a tavola.
Ora che in qualche modo si è liberato del suo fardello, Dom sembra aver ritrovato anche l'appetito.
"Felice di essere utile qualche volta!" gli sorride lei.
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Parlare con sua sorella gli è stato di aiuto, ma ancora non è sufficiente per fargli prendere in via definitiva quell'importantissima decisione.
Dopotutto, Emma non conosce nemmeno l'intera verità.
Visto che non può prendere ancora quella decisione, alla sera Dominic almeno prova a prendere un po' di sonno, ma non è possibile, perché l'indomani qualcuno suona al suo campanello alle nove di mattina.
"Dannazione! Chi diavolo può essere?" si domanda ad alta voce Dom, ancora addormentato, mentre indossa al volo una T-shirt e un paio di jeans.
Non appena apre la porta, si trova di fronte u ragazzo delle consegne con qualcosa per lui. Il batterista firma il modulo di ricevuta e congeda il ragazzo con una generosa mancia, portandosi in casa, a fatica, quel misterioso grosso scatolone tutto imballato, di peso non indifferente.
In un primo momento pensa che sia il regalo di qualche fan, non sarebbe nemmeno la prima volta che accade una cosa così, ma non appena apre la scatola sussulta.
E' il trolley di Matt e sopra c'è una lettera.
Dom la prende immediatamente per leggerla.
' Dolce amore mio,
per adesso ho rispedito a casa solo le mie cose.
Sta a te decidere se posso tornare anch'io e se la posso ancora considerare la mia casa.
Tu prenditi il tuo tempo e ascolta il tuo cuore, sono certo che esso ha la risposta giusta per entrambi.
Con infinito amore, tuo per sempre.
Matthew.
p.s. Tantissimi baci e un succhiotto colossale. Beh, finché è virtuale non posso fare alcun danno... '
Dominic legge l'ultima parte ridacchiando, anche perché Matthew ha disegnato accanto una buffa faccina con i canini aguzzi sporgenti che sorride facendo l'occhiolino.
Il batterista apre quel trolley e trova quello che stava cercando: una delle T-shirt che Matt indossava durante una delle loro ultime notti serene che hanno trascorso insieme.
< Giusto quello che mi serviva per dormirci assieme! > riflette con un debole sorriso, afferrando la maglietta e la lettera e tornandosene a letto.
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Forse grazie alla chiacchierata con sua sorella, o forse per essersi riletto innumerevoli volte quelle poche righe che Matthew gli ha scritto o perché sta stringendo quella T-shirt stretta al petto, Dominic ottiene i benefici di un sonno sereno, senza incubi terrificanti.
E' per questo che si sente di ottimo umore quando si risveglia, nel primo pomeriggio, sistemando la valigia rimasta in mezzo al salotto e ripromettendosi di non fare nient'altro di troppo stancante.
Mentre guarda la TV distrattamente, lo sguardo gli cade su una delle tante chitarre che Matthew ha portato a casa sua.
E' un'acustica, color nero e argento che è appoggiata al muro della parete accanto al divano e sta supplicando Dom di concederle attenzione.
Il batterista spegne la pressoché inutile TV e si avvicina alla chitarra, prendendola e tornando sul divano.
Ricorda a fatica l'ultima volta che ne ha suonata una, perché musicalmente il suo più grande amore è sempre stata la batteria, ma c'è stato un tempo in cui era piuttosto bravo a suonare anche quello strumento, così bravo che un certo qualcuno era andato da lui a chiedergli di dargli qualche lezione.
La voglia di riprovarci in quel momento è grande, tuttavia Dominic sa molto bene che le chitarre di Matt solitamente sono off limits.
< Ma Matthew ora non c'è. > pensa con un sorriso furbetto.
Il biondo ha qualche difficoltà all'inizio nel ricordare le cose basilari, ma è solo questione di pochi esercizi perché il batterista riacquisti la giusta confidenza con la chitarra, pizzicandone le corde e premendo i tasti nei punti giusti.
E riff dopo riff, melodia dopo melodia, canzone dopo canzone, molte dei Muse, Dominic non sembra nemmeno accorgersi del tempo che passa e del tramonto che cala su Londra.
E' così assorto nel suonare l'ennesima canzone, per la precisione 'Bliss', che non sente nemmeno il campanello che suona, ma quando il suono si fa più lungo e insistente il biondo sussulta sorpreso, riappoggiando la chitarra al muro e andando alla porta.
< Spero solo non siano fan, non sono in vena per quello! > si augura, prima di aprire.
Si ritrova faccia a faccia con un uomo alto, sui trent'anni, con capelli castani e penetranti occhi neri come la notte. In una parola, bellissimo.
"Anche se tecnicamente non ho bisogno di nessun invito, posso entrare?" gli chiede lo straniero, con un forte accento Spagnolo, sfoderandogli un sorriso accattivante.
(End I)
sì lo so, cliff-hanger bastardo ... *ride malvagiamente* , suvvia, avrete capito tutti chi è! ^^
piccola nota: Dom che suona la chitarra è un mio kink personale, almeno da quando ho scoperto che la suonava! ^^
Disclaimer: il titolo è preso dalle lyrics di 'I belong to you ' dei Muse
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