Capitolo XVI I: Deliver your wildest fantasy
Disclaimer: il titolo è preso dalle lyrics di 'Panic Station' dei Muse e si riferisce per lo più alla seconda metà di questa parte, poi capirete perché ..
nuovamente della serie 'personaggi che fanno di testa loro' e 'essere malati di mente ed andarne fieri'
la parte scabrosa di questo capitolo è una presa d'iniziativa di 'questo ' Matt (non serve dirlo, ma il suo degno compare saltellava felice, approvando) , io ho tentato di farlo desistere, dicendogli che era troppo azzardato, che poteva essere di cattivo gusto, non apprezzato da tutti ecc... ma lui non ne ha voluto sapere e, non lo so, probabile che mi abbia ipnotizzata (o lui o il suddetto degno compare ) ma alla fine m'hanno convinto a scriverlo ... fatto sta che io non me ne prendo alcuna responsabilità, prendetevela con lui/loro! XD
fatto sta che prima di arrivare a quella parte, li ho sommersi di una quintalata di fluff XD loro hanno sbuffato, strorcendo il naso , non gradendo molto la cosa, ma chissene, sono io che comando! * ride malvagiamente *
Spero solo che non vi scandalizziate troppo, il fatto è che questa è l'unica delle mie storie dove si potesse integrare una scena del genere .. o beh, male che vada perderò altre lettrici, ormai ci sono abituata ...
vebbè, corriamo il rischio, 3, 2, 1 ... via!
Capitolo XVI I: Deliver your wildest fantasy
Il tempo sembra volare e senza che nessuno se ne accorga, data dopo data arriva Dicembre.
Un mese che, per ovvie ragioni, vede Chris molto agitato, anche perché Dominic non sembra rendergli le cose semplici.
"Hey, ragazzone, domani fai trentadue anni. Ci pensi che avrai trentadue anni per sempre? Come me!" gli trotterella attorno il biondo, vispo come un bambino.
E in tema di bambini, proprio in onore dell'imminente festeggiato, si è fatta con loro la trasferta in Australia, precisamente a Brisbane, anche la Wolstenfamily al completo.
Beh, solo Buster è stato affidato alle amorevoli cure dei nonni materni, perché ancora troppo piccolo per viaggiare.
"Dom, una cosa alla volta, prima fammici arrivare ai trentadue anni!" sbuffa nervosamente il bassista. "E poi, prima di tutto, bisogna aspettare che sia Matt a compiere il suo primo anno da vampiro, dico bene?"
"Sì, ma... " borbotta il batterista.
"Allora vedi di non tormentarmi più, finché non sarà successo!" ribadisce il suo amico, allontanandosi.
A Dominic non rimane che raggiungere il suo amato, che si sta intrattenendo nella loro stanza, con la porta lasciata aperta, a giocare con i figli di Chris e Kelly, un chiaro e meraviglioso segno della fiducia che i due umani ancora ripongono sia in lui che in Dom.
Prima di entrare nella stanza, Dom decide di gustarsi un po' quella scena.
Vede Matthew a cavalcioni, con Frankie in groppa, mentre il cantante agita un giocattolo a sonagli in direzione di un ridacchiante Ernie.
Ad ultimare la dolcissima cornice, ci sono Ava-Jo, intenta a ricoprirgli i capelli di mollettone coloratissime, a forme di stella, fiore e farfalla, a Alfie che lo spruzza con una pistola ad acqua dal getto non trascurabile.
"Entra, Dom, così mi dai una mano!"lo esorta Matt, tutto intento a ridere fragorosamente dopo l'ennesimo spruzzo.
I bambini sono notevolmente sorpresi quando vedono sopraggiungere il batterista, non prima di aver chiuso la porta.
"Zio Matt, ma come facevi a sapere che c'era lo zio Dom?" domanda Ava, sgranando gli occhi.
"Già, non lo potevi vedere, gli stavi dando le spalle e qui non c'è nemmeno uno specchio che rifletta la porta!" osserva Alfie, con lo spirito di un detective.
"Beh, bambini, diciamo che io so sempre quando lo zio Dom è nei paraggi." sogghigna furbetto il chitarrista.
"Già, così come io posso sempre avvertire la sua presenza. Diciamo che succede quando si è tanto amici come lo siamo noi." aggiunge il biondo.
"E il papà? Riuscite a sentire anche lui, se arriva?" domanda esterrefatto Alfie.
"Beh, possiamo sentire se sta arrivando qualcuno, anche da molto lontano, ma non possiamo affermare con certezza se si tratti o meno del vostro papà ... che adesso sarà molto impegnato a fare tante coccole alla vostra mamma." sorride Matt.
"Ah, ma allora, se non lo sentite, vuol dire che con lui non siete tanto amici!" si imbroncia Frankie.
"No, non volevo dire questo!" si corregge Dom.
"Gran trovata la tua!" borbotta fra i denti il pianista, nella sua direzione.
"Zio Dom a volte non sa bene quel che dice." distoglie i bambini Matthew. "E so anche quanto lui adori farsi pasticciare i capelli." attua la sua subdola vendetta, sogghignando.
"Cosa?!" strabuzza gli occhi Dom.
"E tutto vostro, bambini,prendetelo!" li istiga Matt e nel giro di pochi secondi Dom si ritrova buttato sulla morbida moquette, a pancia in su, con Alfie e Frankie che lo tengono fermo, Ernie che gli gattona sullo stomaco e Ava che gli pettina amorevolmente i capelli, pronta a impreziosirli di mollettone, fermagli, elastici, nastrini e tutto quello che ha a disposizione.
Matthew si gode la scena, divertito, puntandogli scherzosamente contro il fucile ad acqua di Alfie.
"Io non mi muoverei, se fossi in te, a meno che tu non voglia diventare Riccioli d'Oro!" ridacchia il frontman, sapendo bene quale effetto abbia l'acqua sui capelli dell'amato.
"Augurati di non scattarmi nessuna foto o ti ritroverai in guai molto seri!" lo minaccia Dominic, ma la verità è che si sta divertendo parecchio.
"Zii, è vero che non cambierete mai?" domanda Frankie.
"Esatto, resteremo sempre così, spensierati, giocherelloni e un po' pazzerelli!" sorride Dom.
"No, Frankie intendeva ... è vero che non invecchierete mai più?" precisa Alfie.
Dom prende dolcemente in braccio Ernie e lo mette a sedere sulla moquette, per poi alzarsi e andare verso Matt.
"Che cosa vi hanno detto di preciso la mamma e il papà?" domando Matthew, appoggiando la schiena alla parete.
"Che vi è successo qualcosa che vi ha cambiato tantissimo, anche se in realtà non siete cambiati affatto!" riporta le parole dei genitori Ava-Jo, con un'espressione perplessa.
Dom guarda fugacemente il suo ragazzo e lui annuisce.
"E' vero. Diciamo che qualcuno ha fatto un regalo magico a zio Matt e lui, dopo un po' di tempo, l'ha voluto fare anche a me." racconta il batterista, sedendosi in mezzo ai bambini.
"Beh, non è che sia stato facilissimo fargli quel regalo, ho dovuto faticare un sacco, prima che lo accettasse!" aggiunge Matt, in tono di ripicca, unendosi al gruppetto di conversazione.
"Ma che strano, zio Dom, tu di solito adori i regali!" commenta Frankie, stupito.
"Sì, quelli che si scartano e che, se non ti piacciono, al limite li puoi cambiare. Questo non si può cambiare mai più, una volta accettato." argomenta il biondo. "Ma sono fortunato, perché è il più bel regalo che abbia mai ricevuto." aggiunge languido, facendo sorridere gioioso il suo Sire.
"E perché è magico?" si incuriosisce Alfie.
"Beh, per prima cosa perché non ci fa invecchiare più e poi perché ci permette di fare tante cose strane." comincia Matt, cercando la collaborazione del suo partner, che non gliela nega.
"Sì, ad esempio, ora siamo molto più forti, più veloci, vediamo meglio, sentiamo meglio." elenca Dom.
"Vedere, vedere, vedere!" li incitano in coro Ava-Jo, Frankie e Alfie, sovraeccitati. Il piccolo Ernie non può certo capire di cosa stanno parlando, ma vedendo i fratellini si mette ad agitare le braccine, mentre li osserva, inclinando la testolina da un lato.
Matt e Dom si guardano incerti, alzandosi e indietreggiando.
"No, bambini, non è il caso." cerca di farli desistere il batterista.
"No, no, noi vogliamo vedere!" si impunta Ava e non è facile dire di no a una bimba che li guarda con due occhioni così speranzosi.
"Se non lo fate, allora vuol dire che non è vero niente e che ci avete raccontato un mucchio di frottole e..."
Alfie non fa nemmeno in tempo a finire la frase che si ritrova sollevato in braccio da Matthew.
"Dicevi?" sorride furbetto il pianista, sotto gli occhi meravigliati di tutti i bambini.
"Ma.. eri dall'altra parte..." borbotta Alfie, scombussolato, mentre l'adulto lo rimette giù.
Ava e Frankie non hanno il tempo di esternare le loro impressioni perché vengono immediatamente sollevati di peso da Dominic, che se li carica sulle spalle.
"Questo vale sia per più veloce che per più forte!" spiega con aria compiaciuta, prima di rimetterli a terra.
"WOW! E' stato strafichissimo, lo voglio rifare!" ridacchia Frankie.
Anche Ava è gasatissima, mentre Alfie si fa un po' più pensieroso.
"Siete diventati più forti, più veloci, avete i sensi più sviluppati... come i vampiri!" riflette il ragazzino ad alta voce.
Matthew e Dominic sussultano a quella parola e al primogenito Wolstenholme, dotato di grande spirito di osservazione, la cosa non sfugge.
"Cacchio! Voi due siete davvero due vampiri!" deduce, tutto elettrizzato.
"Alfie! Quella brutta parola dove l'hai imparata?" lo rimprovera Dom, soprattutto per sviare l'argomento.
"Oh, ti prego, Dom, ha undici anni, devo forse ricordarti cosa dicevamo noi alla sua età?" ridacchia Matt, che non ha nessuna voglia di agire da falso moralista.
"Va bene, però non avete ancora risposto!" incalza Alfie.
"Che cosa sono i vampiri?" domanda curioso Frankie.
"Sono degli esseri fichissimi che vivono di notte, diventano pipistrelli e vanno in giro a terrorizzare la gente. E poi possono fare un sacco di cose fichissime, come quelle che fanno gli zii!" gli spiega il fratello.
"Sì e no, Alfie. Non è proprio tutto esatto." puntualizza il percussionista.
"Davvero pensi che i vampiri siano fichissimi?" sorride Matthew, guardando Alfie, che annuisce.
"Anche a me piacciono un sacco se fanno tutte quelle cose!" dice la sua Frankie.
"A me non piacciono, ho paura e poi odio i pipistrelli!" protesta Ava, impaurita.
"Niente pipistrelli, Principessa, puoi stare tranquilla, e poi non piacciono nemmeno a me!" la rassicura Dom, inchinandosi e allargando le braccia per un abbraccio che la piccola non gli rifiuta.
"Hey, Alfie, ma tu come fai a sapere tante cose sui vampiri?" lo interroga Matthew.
"Una volta ho visto di nascosto coi miei amici un film su Dracula." confessa l'interpellato, guardando a terra e strisciando il piede sul pavimento,consapevole di aver fatto qualcosa da non fare.
"Ora si spiega tutto. Beh, quei film confondono solo le idee. Tanto per cominciare noi non abbiamo quegli stupidi effetti speciali di Mr. Transilvania!" borbotta Dominic, forse sottilmente invidioso.
"Chi?" si acciglia Frankie.
"E' sempre Dracula, perché è lì che vive." gli spiega il fratello, per poi scrutare dubbioso i due musicisti. "Ma non potete essere vampiri! E' giorno e il sole uccide i vampiri!"
"Come diceva Dom, ci sono un sacco di cose sbagliate nei film." riprende il discorso Matt.
"Già, probabilmente nel film ti fanno vedere che Dracula non si può specchiare." intuisce Dominic e il ragazzino annuisce. "Niente di più sbagliato, guarda!" continua, estraendo da una tasca uno specchietto richiudibile, aprendolo e specchiandosi dentro, invitando Matt a fare altrettanto e i bambini li accerchiano, guardando nello specchio e vedendoli riflessi, con grande sorpresa di Alfie.
"Quello schifo di film dice un sacco di bugie!" borbotta innervosito. "Allora non è nemmeno vero che i vampiri succhiano il sangue alla gente!"
"Beh.. quello sì." confessa il cantante, imbarazzato.
"Eeewww, che schifo!" inorridisce Ava, facendo una smorfia disgustata.
"Che forte!" approva Frankie.
"Vi si allungano i canini e li affondate dentro il collo della gente?" prosegue la sua inquisizione Alfie, sempre più esaltato.
"Lo voglio vedere anch'io quel film!" protesta Frankie.
"No, tu non puoi, sei troppo piccolo!" lo redarguisce il fratello maggiore, con grande disappunto del più giovane.
"Io no, e non voglio essere morsa. Ho paura!" piagnucola la bimba, a disagio.
"Oh, piccina, no, non devi aver paura di noi. A te non faremo mai nulla." le si avvicina cauto Dom. "Per gli altri, beh... è come fare un prelievo dal dottore, solo che è molto più piacevole." le fa l'occhiolino.
"Già. E poi Dracula è cattivo, noi no. Non facciamo male alla gente, prendiamo solo quello che ci serve e poi li lasciamo andare e loro stanno benone e nemmeno si ricordano quello che è successo." racconta Matt.
< Okay, ogni tanto qualcuno lo uccidiamo, ma solo chi se lo merita. Ma non è il caso di dir loro anche questo. > pondera e, guardando il suo Childe, ha la netta sensazione che anche lui stia pensando la stessa cosa.
"E perché non si ricordano niente?" si incuriosisce Frankie.
"Beh, perché noi facciamo una magia e loro si dimenticano di essere stati morsi." si decide a rivelare Dom.
"E come le fate le magie? Avete la bacchetta magica, come le fate?" chiede Ava, animata da un'ondata di nuovo entusiasmo.
"Che lagna che sei, Ava! Le fate sono cose da femminuccia!" la sbeffeggia Frankie, con l'approvazione del primogenito.
"No, Principessa, niente bacchette. Usiamo gli occhi, cambiano colore e dentro appaiono delle cose che girano." rivela Matthew.
"Io voglio vedere gli occhi che cambiano!" li esorta Frankie, saltellando.
"E io voglio vedere i canini allungati!" aggiunge Alfie.
"No, ragazzi, niente da fare, vi abbiamo già mostrato più di quanto avremmo dovuto!" scuote la testa il pianista.
"Già, altrimenti vostro padre ci polverizza!" annuisce il batterista.
"Solo una domanda, zio Matt. Perché hai fatto questo regalo proprio allo zio Dom?" lo interroga Ava-Jo.
"Perché l'eternità è un po' come una gita scolastica e allora vuoi assicurarti di avere al tuo fianco il tuo compagno di giochi preferito." trova la più semplice delle analogie il cantante, commovendo il suo partner.
"Ma la mamma ha detto che volete fare un regalo anche a lei e al papà." li informa Frankie.
"Huh? Ve l'hanno detto loro?" si stupisce Matt.
"Hanno chiesto se ci piaceva che loro non invecchiavano più perché tu e zio Dom potevate far loro un regalo strano." riassume il bambino.
"Sì, ma non è un regalo come quello che mi ha fatto lo zio Matt, è meno complicato. Se accettano a loro non succede niente e non fanno cose strane come noi due, però non invecchiano più, così possono stare con voi per sempre, non siete contenti?" sorride Dom.
"E non cresciamo più nemmeno noi?" si preoccupa Alfie.
"Non dirlo nemmeno per scherzo! Voi dovete solo pensare a giocare, divertirvi, crescere e godervi ogni tappa della vostra età." li sprona Matt, aprendo la porta. "E adesso tornate tutti dai vostri genitori e."
"Non serve, ormai i vostri genitori sono qui!" ridacchia Kelly, in compagnia del marito.
"Zii, è proprio vero che il papà non riuscite a riconoscerlo!" osserva Ava, prima che il papà la prenda in braccio.
"Veramente non vi siete accorti che c'era qualcuno fuori?" li interroga Alfie, mentre Kelly gli prende dalle braccia il piccolo Ernie.
"Mamma, mamma, gli zii ci hanno detto cosa è successo e cosa sanno fare adesso!" esulta entusiasta Frankie.
"Ah sì? E di preciso che vi hanno detto?" gli domanda Kelly, ma lo sguardo è rivolto ai due adulti, con un'aria di rimprovero, nemmeno troppo velata.
"Tutto quello che andava detto." risponde Matt, affrontando lo sguardo della donna senza timore.
"Ma nei limiti!" si affretta a precisare Dom, che invece un po' di timore ce l'ha.
"Sì. E zio Matt ci ha fatto vedere quant'è veloce adesso!" racconta Alfie, emozionato al ricordo.
"E zio Dom anche quanto è più forte!" aggiunge Frankie, saltellando.
"Lo sapevo che non dovevo lasciarli soli con voi due!" borbotta Chris, guardando di sbieco i suoi due migliori amici.
"Invece è stata una buona idea ed era giusto che loro sapessero che cos'è successo." ribatte Dom.
"Proprio così. E poi, scusa, è da cinque album e b-sides vari che non faccio che cantare di voler la verità, sarei un ipocrita se non la divulgassi!" si giustifica il frontman.
"Sempre nei limiti!" si affretta ad aggiungere Dom, che, immortale o no, continua ad avere un certo timore dei coniugi Wolstenholme.
"Sì, papà, siamo stati noi a insistere perché ce lo dicessero. E non ce ne pentiamo,almeno non io." asserisce Alfie con una notevole serietà.
"Nemmeno io!" fa un sorrisone Frankie.
Ernie si limita a fare gridolini e a battere le manine.
"E tu, Ava?" la interroga il papà.
"Beh, è tutto così strano, ma gli zii mi hanno detto che non devo aver paura e io faccio sempre quello che mi dicono." mormora la bimba, facendo sorridere i due vampiri.
"Visto? Mica sono dei fifoni come Tom!" ridacchia Dominic.
"Beh, non era certo un buon motivo per dirglielo. Ma avete pensato alla scuola? I bambini parlano sempre coi loro amichetti e via dicendo." fa osservare loro Kelly, preoccupata.
"Dio benedica la fervida immaginazione dei pargoletti!" ribatte Matthew. "Davvero pensi che la cosa possa dare nell'occhio?" aggiunge, tranquillo.
"Matt ha ragione. E se qualche maestra dovesse cominciare a far troppe domande... ci pensiamo noi a sistemarla per le feste!" sogghigna Dominic, con un'aria che inquieta sia i bambini che i loro genitori.
"Zio Dom intende dire che le facciamo visita, la guardiamo negli occhi e le facciamo dimenticare tutto." chiarisce Matt, lanciando uno sguardo di rimprovero al suo irrequieto Childe.
"Oh sì, intendevo solo ipnotizzarla..." borbotta indispettito il biondo.
"Zii, posso chiamare voi se a scuola ci sono i bulli che mi danno fastidio?" domanda Alfie.
"Consideraci già lì!" annuisce il chitarrista.
"Non se ne parla nemmeno!" interviene Kelly. "Non è così che si risolvono i problemi, Alfie."
"Tua mamma ha ragione, devi farti una sana scazzottata e dimostrare loro che non sei un codardo, così ti guadagnerai il loro rispetto!" lo esorta Chris, rimettendo giù la figlia.
"Christopher! E' questo che insegni ai tuoi figli?" sbotta Kelly, inviperita.
"Oh, andiamo, Kelly, quante volte ci sono passato io alla sua età? Per non parlar di Dom e Matt, loro erano bersagliati di continuo!"
"Non me lo ricordare!" alza gli occhi il pianista.
"Se io fossi stato già un vampiro allora, ti avrei difeso ogni giorno!" spergiura Dom, protettivo.
"Che carino." gli sorride il moro. "E io avrei fatto lo stesso per te, visto che non è che te la passassi tanto meglio di me!"
"Meno male che a difendervi c'ero io!" sorride tronfio Chris, battendosi il petto. "Quindi, lo capisci, Alfie? E' una fase necessari dell'adolescenza." spiega al figlio.
"Non posso credere che tu voglia davvero insegnar loro queste cose!" sbotta Kelly, adirata. "Alfie, non dar retta a tuo padre, a meno che tu non voglia diventare un arrogante spaccone, prepotente, tutto muscoli e niente cervello!" prosegue, rivolgendosi al figlio.
"Hey! E' questo che pensi di me?" le domanda il marito, offeso.
"Quando agisci così, sì! E non cambierò idea facilmente, anzi, al momento non sopporto nemmeno la tua vista. Andiamo, bambini!" replica innervosita Kelly, uscendo dalla stanza con tutti i figli al seguito.
"Problemi in Paradiso, eh?" commenta sornione Matt.
"Brutta faccenda, amico!" lo conforta Dom.
"Quel che peggio è che domani è il mio compleanno e, credetemi, Kelly non cambierà certo umore per quello!" si dispera il bel bassista.
"Sì, se fai qualcosa per farti perdonare!" lo sprona Dom.
"Oppure, se lei non ricordasse nulla della nostra piccola discussione... " insinua Chris, con l'aria di chi la sa lunga.
"Stai cercando di dirci qualcosa, ragazzone?" lo scruta Matthew.
"Dico solo che è il mio compleanno fra poco e che sarebbe un regalo assai gradito, molto più della robaccia inindossabile che di sicuro mi avrete comprato!" ribatte implacabile l'umano.
"Questo è un colpo basso!" lo accusa il cantante, ferito.
"Noi quelle magliette le abbiamo scelte con estrema cura." si imbroncia il batterista.
"E' proprio questo che mi terrorizza!" controbatte Chris.
"E comunque noi certe cose non le facciamo!" si impunta Dom.
"Oh, andiamo, che vi costa?" insiste il bassista. "Lo fate migliaia di volte con i fan o chiunque vi capiti a tiro. La prenderete in disparte, la guarderete un attimo negli occhi ed è fatta.
"Tsk, tsk, mi stupisco di te, fare certe richieste." scuote la testa con disapprovazione il vampiro più inesperto.
"Beh, non mi sembra che la cosa arrechi danni cerebrali, no?" fa notare loro l'umano.
"No, certo che no, ma il punto è che non riesco a credere che tu voglia manipolare proprio la donna alla quale hai giurato amore eterno!" commenta il vampiro più esperto.
"Ma non è una vera manipolazione, è solo fino alla mia festa di compleanno, poi il giorno dopo le restituirete il ricordo,lei sarà ancora più incazzata con me, ma io me la saprò sbrigare e con le mie sole forze!" spiega Chris.
"No, Chris, non lo so se..." borbotta perplesso Dom.
"E allora fatelo in nome della nostra amicizia!" si gioca la carta vincente Chris.
"Questo è uno sporco ricatto!" protesta il biondo.
"Avete ragione. In fondo, ai tempi della scuola, quante volte vi ho salvato le chiappe? Vediamo, forse una o duecento volte?" si finge pensieroso Chris, accarezzandosi il mento, sapendo di star premendo il bottone giusto.
"E va bene!" si arrende Matt. "Vieni, Dom, tu allontana i bambini, al resto penso io!"
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Il giorno dopo, precisamente alla sera, Chris è a braccetto con la sua Kelly, radiosa di gioia, che non fa che coccolarselo e regalargli sorrisoni a trentadue denti.
"Mamma, ma tu non eri arrabbiata con papà?" le domanda Ava, strattonandole il vestito.
"Io? Arrabbiata con lui? Non potrei mai, tesoro!" sorride benevola la madre, accarezzando la testa della figlia, prima di tornare a rivolgere la sua totale attenzione al consorte.
Tom è troppo impegnato a realizzare filmini di quella festicciola per soffermarsi a pensare se quella situazione sia bizzarra o meno, mentre, osservandolo dall'altro lato della stanza, Dom e Matt innalzano i loro bicchieri alla salute del loro migliore amico, scambiandosi con lui uno sguardo d'intesa.
Il mattino dopo, dopo aver convinto i bambini a passare un'entusiasmante giornata in giro per Brisbane con il loro zio Tom, Matt e Dom si presentano da Kelly e Chris, così come d'accordo con il bassista.
"TU MI HAI FATTO COSA?!" tuona la donna, rincorrendo il marito che si è precipitato fuori dalla stanza.
"Kelly, cerca di capire ... in fondo l'ho fatto anche per te, non sarebbe stato carino che ti vedessero tenermi il muso alla mia festa!" si giustifica Chris, indietreggiando nel corridoio, incurante del fatto che stiano dando spettacolo.
"Oooh, capisco, l'hai fatto per me, che carino!" sorride Kelly, portandosi le mani al cuore, prima di mutare la sua espressione in una ancora più adirata. "Allora lascia che ti ringrazi a dovere, *amore*!" prosegue, sfilandosi una scarpa e centrando il suo dolorante bersaglio.
I due vampiri rimangono appoggiati allo stipite della porta, a godersi la scena.
"Bel guaio in cui ha scelto di cacciarsi Chris, eh?" ridacchia il batterista.
"Io proprio non lo capisco. Voglio dire, se io e te litigassimo e io potessi cancellarti il ricordo, di certo non farei mai nulla per restituirtelo!" commenta Matt, incrociando le braccia.
"Ah s'?" lo fredda il tono di voce piccato del suo Childe. "Ti rendi conto della cosa orribile che mi hai appena detto?"
"Oh, andiamo, piccolo, era solo un discorso ipotetico..." bofonchia il moro.
"Capisco, allora diciamo che ipoteticamente stanotte andrai in bianco!" sbotta il biondo, allontanandosi prima che il suo partner abbia anche solo il tempo di aprir bocca.
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Non si sa grazie a quali arti persuasorie, ma così come Chris riesce a riappacificarsi con Kelly, prima che lei riparta coi bambini il giorno seguente, anche fra Dominic e Matthew torna il sereno, giusto in tempo per una ricorrenza davvero speciale.
Infatti, forti del successo della seconda delle serate al Brisbane Entertainment Center, è cominciata all'after show, a partire dalla mezzanotte, un'appropriata festa in onore del batterista, ma a giudizio di Matt troppe ragazze stanno accerchiando il festeggiato.
Sarà forse per quello che il frontman non ci va molto per il leggero, quando si tratta di nutrirsi di alcune di loro.
"Matt! Ti rendi conto che hanno dovuto chiamare l'ambulanza?" gli fa presente Dominic, mentre con gran gioia del cantante aspettano fuori il taxi che li riporti all'Hotel.
"E allora? Piccolo, alle fan tu fai questo effetto!" si giustifica innocentemente Matt.
"Bells..." ribatte il biondo, con un tono che non ammette repliche.
"Cerca di capire, quella ti ha lasciato un orribile segno di rossetto all'angolo della tua bocca... è già tanto che abbiano chiamato un'ambulanza e non direttamente un carro funebre!" sbotta Matt, facendo ridere il compagno.
"Parla quello che mi ha insegnato l'autocontrollo!" lo sfotte allegramente il batterista, mentre il taxi si profila all'orizzonte.
"Uh, bene, vedo che la cosa non ti ha guastato l'umore festaiolo." commenta il suo Sire.
"Scherzi? Semmai me lo ha aumentato!" sorride il suo Childe, dandogli un velocissimo bacio, non percettibile all'occhio umano.
"Certo che, povero Tom, quando ha visto arrivare l'ambulanza ha capito tutto ed era terrorizzato!" racconta Dom, mentre salgono sul taxi.
"Gli passerà. Guarda Chris, lui non ha battuto ciglio." fa spallucce Matt, prima di dare le dovute indicazioni al taxista.
"E' solo perché sa di avere un debito colossale nei nostri confronti!" gli fa presente il biondo.
Una volta scesi dal taxi, i due amanti si dirigono alla loro stanza.
"Bene, bene, sei il mio regalo e ora ti lasci scartare?" mormora suadente Dom, chiudendo la porta con un calcio e tirando a sé Matt per il colletto della sua giacca bianca.
"No, spiacente di deluderti, ma non sono questi i piani che ho per la serata." sorride misterioso Matthew, liberandosi della sua presa, seppur a malincuore.
"Come vuoi? Ma il mio regalo dov'è?" domanda il biondo, impaziente.
"Poi ero io il materialista, eh?"
"Non cercare di cambiare argomento, Bells!"
"Il tuo regalo non è qui." spiega il moro.
"Uh? Non è qui, del tipo che ora con una scusa esci, salti a bordo di un taxi e fra tipo un'ora tornerai con una cosa comprata all'ultimo, perché te ne sei dimenticato?" insinua il biondo, profondamente contrariato.
"E' commovente la fiducia che hai nel tuo ragazzo." borbotta sarcastico Matt, un po' offeso. "No, è un 'non è qui ' del tipo che si trova in un posto in cui andremo più tardi, perché qui non c'era modo di nasconderlo senza che tu lo notassi." precisa il più giovane.
Al più grande si illuminano gli occhi.
"Oh, Matteh, davvero mi hai regalato..." si azzarda a chiedere, ma non riesce, perché l'altro gli mette un dito sulla bocca.
"Shh, a quello penseremo dopo." sussurra. "O hai così fretta di andare?" lo provoca.
"Dipende da cosa hai in mente, tesoro." lo sfida l'altro, passandosi la lingua sul labbro inferiore.
Come un effetto calamita, un istante dopo si ritrova coinvolto in un bacio focoso con Matthew, che non ha resistito a quella visione.
"Sì, decisamente questo è un valido incentivo a farmi restare." ridacchia il biondo, separandosi.
Matt gli sorride, mentre apre il cassetto del suo comodino, da cui estrae qualcosa di inaspettato.
"E questo lo è?" sogghigna, sventolandogli davanti agli occhi due set di manette, una di peluche rosa smoking, una di peluche leopardato.
"Oh, cazzo!" è la più che soddisfacente reazione di Dom, che ha uno sguardo colmo di aspettative.
Aspettative che Matt intende perfino oltrepassare.
"Certo, incatenarti in piedi sarebbe stato molto più suggestivo, ma possiamo sempre provarci a casa, qui ci dobbiamo arrangiare!" spiega il chitarrista, agganciando una manetta all'angolo della spalliera in ferro battuto, prima di ripetere l'operazione all'angolo opposto con l'altro paio di manette.
"Per quanto mi alletti quello che hai proposto per casa, credo che non mi dispiacerà nemmeno arrangiarci!" ammicca Dom, prima che Matt gli si avvicini con movenze feline.
"Tu a questa camicia non è che ci tieni molto, vero, piccolo?" mormora, accarezzandogli le spalle attraverso la sua camicia blu notte.
Un sonoro ringhio di ammonimento è l'unica risposta che ottiene.
"Ok, ci tieni!" sbuffa Matt, sbottonandola con cura e delicatezza, finché la apre del tutto, sfilandogliela e lasciandola cadere sulla moquette.
"Ma a questi jeans però non ci tieni..." ritenta Matt, infilando le dita in due passanti, spingendolo più contro di sé.
Il batterista emette un altro ringhio, più minaccioso del precedente.
"Okay, okay!" alza gli occhi Matthew, togliendogli anche quelli, senza sgualcirli."E comunque sei un guastafeste, Tom non avrebbe fatto tutte queste scenate!" borbotta.
"E allora valle a fare con Tom certe cose!" si finge offeso Dom, voltandogli le spalle stizzito e incrociando le braccia.
"Non ci penso proprio!" ridacchia Matt, spingendolo sul letto, dove lo raggiunge subito.
"Hey, Signorino, tu non sei un po' troppo vestito?" protesta il percussionista, lasciando però che il partner gli prenda i polsi, ammanettandolo al letto.
"Oh no, dimenticati del mio corpo per un bel po'. Adesso pensiamo soltanto a te." lo avvisa languido il cantante, sfilandogli anche i boxer, l'ultimo ostacolo alla sua totale nudità.
"Uhmm, non sono sicuro che questa cosa mi piaccia." protesta Dominic.
"Io dico di sì." sorride sornione Matthew, giocherellando con le manette che gli attorniano i polsi. "Sai, piccolo, l'altro giorno ho rivisto il film 'Il Cacciatore' e mi ha dato una certa idea."
"Non c'è nessunissima scena del genere ne 'Il Cacciatore' gli fa notare l'amato, un po' sconcertato.
"No, ma è stata la scena della Roulette Russa ad ispirarmi."
"Matteh, tesoro, hai un po' le idee confuse a riguardo. Per prima cosa, non serve spogliarsi per giocare alla Roulette Russa e , seconda cosa, solo perché lo posso fare senza conseguenze definitive, non significa che abbia intenzione di spararmi a una tempia e.."
Matt si limita a pizzicargli le labbra fra due dita, mettendolo a tacere.
"Mi vuoi lasciar parlare?" domanda e il biondo si limita ad annuire.
"Nessuna pistola, nessuno sparo alla tempia." gli annuncia, liberandogli la bocca. "Anche se tu hai un certo feeling con i proiettili!"
"Matt..." usa nuovamente il suo tono d'ammonimento Dominic.
"Scherzavo!" ridacchia il suo ragazzo. "Il concetto principale della Roulette Russa è compiere una scelta rischiosa, lasciandosi guidare dal Fato. Non è affascinante?"
"Sì, ma dove vuoi arrivare?"
"Giochiamo a 'Bacio e Morso'!" proclama esaltato il moro.
"Uh? 'Bacio o Morso', hai detto? E come si gioca?" si intriga il biondo.
"E' semplice: tu mi dici se vuoi un bacio o un morso, ma non sai in quale zona del corpo lo riceverai. *Qualsiasi* zona." gli spiega Matt, con una luce lussuriosa negli occhi.
"Uuuhh, mi piace! Ma tu non cambierai idea all'ultimo, qualsiasi cosa possa succedere?" domanda Dom, con gli occhi che brillano della stessa luce.
"Mai!" gli assicura l'altro.
"Bene, allora cominciamo!" approva Dom, impaziente.
"Bacio o morso?" gli sussurra sensuale il moro all'orecchio.
"Mm.. bacio." decide il biondo, un istante prima di ritrovarsi le morbide labbra del compagno sulla palpebra destra, per un delicato bacio.
"Sei stato fortunato." ridacchia Matt.
"Vuoi dire che mi avresti morso l'occhio?" domanda allibito Dom.
"Ti ho dato la mia parola che non mi tirerò mai indietro di fronte a nulla. Del resto, non c'è niente che non ti possa guarire nel tempo di un battito di cuore!" fa spallucce Matt.
"Vero anche questo." riconosce Dom.
"E poi al limite sarebbe stato come fare un piercing alle sopracciglia... oops, dimenticavo, tu non le hai le sopracciglia!" lo sfotte l'altro.
"Bells!" ringhia indispettito il percussionista, cercando di avventarsi sul compagno, prima di ricordarsi che al momento la sua libertà di movimento è notevolmente ridotta e non è il caso di spaccare la spalliera di un letto che non è nemmeno il loro.
"Dai, permaloso, andiamo avanti." lo incita Matt. "Cosa vuoi adesso?"
"Un morso." decide l'interpellato.
Ride per il solletico, quando Matt si avventa sul suo naso, mordendolo sulla punta e leccando via le poche gocce di sangue che ne ha tratto.
"Questo gioco è stupido!" brontola Dom, che però si sta divertendo un mondo.
"Non è stupido, è imprevedibile." ribatte Matt, scompigliandogli i capelli. "Bacio o morso?"
"Bacio." decide Dom, dopo averci pensato un po' su.
Matthew si lascia andare a un borbottio inintelligibile di profondo disappunto, prima di baciargli il lobo dell'orecchio sinistro, ma di bacio in bacio si lascia trasportare troppo e prima che se ne possa accorgere gliel'ha già scalfito con i canini appuntiti.
"Hey, guarda che avevo detto bacio!" finge di rimproverarlo Dom, anche se non è affatto dispiaciuto.
"Scusa, non ho resistito, è che le tue orecchie sono così dannatamente mordicchiabili!" si giustifica Matt, scostandosi da lì. "Torniamo a noi. Prossimo giro, piccolo."
"Okay. Ora mi va un morso.. ouch!" sussulta Dom, sentendosi mordere e scalfire il labbro infriore, che poi Matt provvede a succhiargli, senza che però si bacino.
"Mm.. questo non è stato male." mormora Dom, soddisfatto. "Ho quasi paura a fare la prossima richiesta, ma .. bacio."
Il tempo di dirlo e Matt comincia a posargli baci umidi sul collo, partendo dall'incavo della spalla.
"No, Bells, mi stai prendendo in giro!" protesta vivacemente il batterista.
"No, amore, giuro che mi sto attenendo alla scelta prefissata e dispiace un sacco anche a me, avrei tanto voluto darti un bel morso come si deve, ma dobbiamo attenerci alle regole." ribatte Matt, senza staccarsi dal suo collo.
"Lo so però.. almeno un succhiotto non dovrebbe essere contro le maledette regole, no?" azzarda Dom.
"No, direi che non lo è." sorride Matt, prima di esaudire la sua richiesta, con grande appagamento di entrambi.
"Secondo me stavolta sceglierai bene... bacio o morso?" domanda Matt, una volta terminato.
"Morso.. WOW!" esclama estasiato Dom, sentendo Matt morderlo a fondo, in prossimità del suo capezzolo destro. "Perché non mi hai mai fatto niente del genere?" gli domanda fra i gemiti.
"Perché non sapevo se ti sarebbe piaciuto." replica il moro, ripulendo la ferita.
"Cazzo, sì che mi piace, ne voglio almeno uno al giorno!" lo informa Dom, cercando di riprendersi dal quasi-orgasmo che ha avuto.
Nel corso di quel gioco perverso Dom si ritrova con un bacio su una chiappa, una caviglia , un polso, una coscia e una guancia, mentre ha morsi su una spalla, un fianco, un gomito e il dito mignolo sinistro.
"Bacio o morso?" chiede nuovamente Matt.
"Morso." decide Dom senza pensarci troppo.
Matt estrae un fazzoletto dalla sua giacca, appallottolandolo e ficcandolo in bocca al compagno 'Ti servirà." lo avvisa, prima di accontentare la sua richiesta.
"Ouuuuccch! CristoSantoMaDicoCheCazzoTiSaltaInMente?" è l'ovattata reazione di Dom, che altrimenti avrebbe svegliato l'intero hotel, non appena Matt lo morde sul suo membro pulsante, all'incirca a metà lunghezza, facendolo dimenare come un pazzo.
"OhCazzoOoooooooooohCazzoCazzoOddioE'Fantastico!" aggiunge non appena l'iniziale dolore sfocia forse nel piacere più intenso che abbia mai provato.
"Huh? Allora credo che ne vorrò uno anch'io, prima o poi." sorride Matt, togliendogli il fazzoletto dalla bocca e mettendolo su un'altra parte del suo corpo che ne ha più bisogno. "Anzi, voglio subire l'intero gioco." aggiunge, mentre guarda il compagno stravolto dall'orgasmo che gli ha causato.
"Sì, devi!" lo consiglia Dom, non appena si riprende, mentre l'altro si avvicina alle manette per liberarlo.
"Ora amore, vatti a fare una doccia veloce e poi usciamo di qua, c'è il tuo regalo che ti aspetta." sentenzia il pianista.
"Tu non vieni?" si imbroncia Dom, mentre si avvia al bagno.
"Ho detto veloce!" ridacchia l'altro.
(End I)
E nella seconda parte , oltre al regalo di Dom (suvvia, avete capito tutti che cos'è XD ) , ci sarà tanto , tanto altro ... insomma, tutto quello che pensavo avrei scritto qui ^^
ora, un po' di note, o meglio, una lista di cose in cui credo fortemente:
- Credo che Dominic abbia sempre almeno uno specchietto con sé.
- Credo che davvero quei due regalino capi d'abbigliamento di dubbio gusto al povero Chris.
- Credo che Dominic ringhi davvero se gli si toccano dei vestiti a cui tiene.
sperando di sapere cosa ne pensate di tutto questo guazzabuglio di roba (vanno bene anche gli insulti) vi saluto, smack smack <3
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