Capitolo XIX: No one knows who is in control


Grazie per i voti, come sempre! <3

Sapete, questa FF è un'imbrogliona perché mi si era presentata nella mente come cosa divertente e leggerina... e invece ho superato il mio record personale di angst (che okay, era scarsino ahah ) ... valle a prevedere certe cose XD

Disclaimer: il titolo è preso dalle lyrics di 'Ruled by Secrecy' dei Muse ^^
non ciarlo oltre e vi lascio alla lettura:

Muse, 'Just a little bit' di MusicAddicted (Cap 23) su EFP Fanfiction

Capitolo XIX: No one knows who is in control


Mentre ancora si domanda come sia potuta accadere una cosa simile così all'improvviso, ma soprattutto perché; Matthew attraversa i vicoli, con Dominic ancora privo di sensi, sollevato fra le sue braccia.

Matt raggiunge un'area di Londra, molto più affollata, dove ci sono alte probabilità di incontrare qualche fan, e forse addirittura qualche paparazzo.

Matthew constata che non è conveniente che qualcuno lo veda tenere Dom in quel modo; pertanto lo posa subito a terra, per poi passarsi il suo braccio attorno alle spalle, dando così l'impressione di sorreggerlo, continuando a trasportarlo in quel modo.

Ogni volta che ha la malaugurata sorte di incrociare qualcuno sulla sua via, il cantante spiega a tutti che il suo batterista si è ubriacato in modo oltraggioso e ora lui se ne sta prendendo debitamente cura; e come scusa sembra proprio che funzioni; anche perché non sarebbe di certo la prima volta che una cosa del genere accade per davvero.

Inoltre, quel genere di situazione rende i fan più restii a intrattenersi troppo a lungo con il frontman, che quindi è molto più libero di proseguire per la propria strada.

Pochi passi lo separano da casa, quando il moro scorge le ombre proiettate di due figure di fronte a sé.
Con un leggero sbuffo spazientito, Matt alza lo sguardo, apprestandosi a raccontare l'ennesima versione alterata dei fatti.

"Sapete com'è, Dom ha alzato un po' troppo il gomito stasera e io devo... " esordisce, ma si interrompe subito, non appena mette a fuoco a chi sta rivolgendo.

"Non so per quale strana ragione, ma non credo affatto che Dom si sia ubriacato!" esclama una voce maschile, ormai familiare a Matt.

"Michael, Rachel!" esclama Matt, con un sorrisone, lieto di vederli.

Del resto lui ha giusto un paio di domande alle quali solo loro possono rispondere.

"E'... ? L'hai già... ?" azzarda Rachel, puntando col dito al biondo svenuto, con un dolce sorriso.

"Sì, ormai è uno di noi. L'ho trasformato ieri." spiega Matt, mentre è impegnato a cercare le chiavi nelle sue tasche.

"Ma immagino che non stia dormendo di sua scelta, non è così?" intuisce Michael, incrociando le braccia al petto e interrogando il suo Childe con lo sguardo.

"Sì, io.. l'ho tramortito!" borbotta Matt, aprendo la porta blindata di casa ed entrando. "Entrate, qui possiamo parlarne più liberamente!" invita gli altri due vampiri a seguirlo.

Una volta che sono tutti al riparo fra le mura, Matthew posa Dom con cura su un sofà, accertandosi che sia ancora privo di sensi, ma lui non sembra mostrare il benché minimo segno di ripresa.

"E perché l'avresti fatto?" gli domanda Rachel, benché tema di sapere già il motivo.

"Ho dovuto farlo! Aveva perso totalmente il controllo e stava diventando pericoloso!" sbotta Matt, non avendo alcuna voglia di rievocare quei ricordi così brutti.

"Pericoloso fino a che punto?" lo interroga Michael.

"Al livello di 'La sete di sangue mi ha reso pazzo e ho intenzione di uccidere le mie vittime e mi rivolterò perfino contro il mio stesso Sire, se necessario!'" replica Matt.

Michael e Rachel si scambiano uno sguardo preoccupato e a Matt la cosa non sfugge.

"Siamo arrivati troppo tardi." sentenzia la bella vampira.

"Questo significa che voi due sapevate che questo sarebbe successo?" deduce il pianista.

"Sì, c'era un alto numero di probabilità. Diciamo 50% e 50%!" lo informa Rachel.

"Per l'inferno dannato! Che cazzo aspettavate a dirmi una cosa così fottutamente importante?" si scalda Matt, alzando la voce.

"Io stavo per metterti al corrente, l'ultima volta che ci hai fatto visita, ma tu te ne sei andato senza ascoltare!" gli rinfaccia il suo Sire.

"Beh, allora tu ti saresti dovuto imporre per farmi ascoltare quel che avevi da dire!" gli ringhia contro il frontman, in frustrazione. "Guardate quello che ho combinato!" aggiunge in un sospiro, voltando lo sguardo verso il biondo svenuto.

"Ma non è stata certo colpa tua, caro!" esclama Rachel, in procinto di raggiungerlo per dargli una pacca di conforto sulla spalla, ma Matthew si scansa piuttosto bruscamente; dato che è ancora troppo in collera con loro.

"Come diavolo puoi dire che non è colpa mia? Sono io il mostro che gli ha fatto questo, che ha fatto una cosa così orribile a una creatura così pura e piena di bontà come è Dom... o meglio, come era. E ora io ho tramutato il suo più grande incubo in realtà!" piange disperato.

"Ma su una cosa, in fondo, a pensarci bene, hai ragione: non è colpa mia." aggiunge, in una sorta di personale, stramba consapevolezza; prima di scagliarsi contro Michael. "E colpa tua, è soltanto tua la maledetta colpa! Tu lo sapevi e non mi hai detto niente!" prosegue, prendendo a pugni il petto del vampiro più esperto, con foga e senza sosta.

Michael lascia che lui sfoghi la sua rabbia, per un po', e nemmeno Rachel prova a fermarlo; ma poi il suo Sire si stanca e blocca i polsi del suo Childe più giovane nella sua morsa d'acciaio.

"Ora tu ti dai una fottutissima calmata e ascolti bene quello che ho da dirti!" gli ringhia in avvertimento e Matt si limita ad annuire, arrendendosi.

"Tu sei ancora troppo giovane e inesperto per essere un Sire come si deve, sei un vampiro solo da qualche mese, nemmeno da un anno intero; e questo può rendere il processo di trasformazione di un umano in vampiro molto instabile e imprevedibile!" gli rivela Michael e Matthew lo ascolta molto attentamente, con fare tranquillo, per poi giungere ad un'illuminazione.

"E' questo che intendevi quando dicevi che Dom sarebbe potuto essere più debole!" asserisce, senza toni interrogativi, perché la sua non è una domanda.

"Esattamente. Questo non significa che debba per forza succedere; ma nel tuo caso è successo e ora devi essere pronto ad affrontarne le conseguenze!" sentenzia il vampiro Spagnolo.

"Cosa? Ma... io non posso! E' il mio Childe. Ma soprattutto, è l'amore della mia intera esistenza!" dichiara l'Inglese.

"E' appunto per questo che devi prendertene cura!" insiste la vampira mora.

"No, nel modo più assoluto, non ci sarà nessun mio intento di conficcargli un paletto nel cuore per garantire alla sua anima la pace eterna, né stronzate del genere. Nessuno gli dovrà torcere un capello, io lo proteggerò, ad ogni costo, anche da voi!" ringhia feroce Matt, ponendosi davanti al divano dove giace Dominic e facendogli scudo col proprio corpo, sentendosi protettivo come una leonessa che difende i suoi cuccioli.

"Quale parte di 'devi prendertene cura' non hai afferrato?" gli domanda pazientemente Rachel.

"Uh?" li guarda confuso Matt.

"Nessuno di noi due vuole che tu faccia una cosa del genere a Dominic!" lo tranquillizza lei, con un sorriso rassicurante.

Matthew continua a guardarli con una certa diffidenza

"Avete detto che non volete che nessun vampiro sotto la vostra custodia uccida gli innocenti!" ribatte.

"E' vero, non lo vogliamo, ma ci sono misure molto meno drastiche che scegliere di renderli subito polvere!" rivela Michael.

"Ha ragione lui, Matthew. Non ricordi più uno dei primi discorsi che ti abbiamo fatto, riguardo a un Sire e il suo Childe? Sta al Sire il compito di forgiare il suo comportamento e tu non vuoi che Dom diventi malvagio, vero?" prosegue Rachel.

"Certo che no, ma ... temo che lo sia già." borbotta sconsolato il chitarrista.

"No, non lo è. Semplicemente, subisce l'influenza del suo demone ed è troppo debole per combatterlo. Il tuo compito è dargli questa forza, insegnargli come tenere a bada il suo demone, come tu riesci col tuo. I primi giorni di non-vita sono fondamentali per la formazione della sua indole; se fallisci, Dominic sarà irrecuperabile e ritenuto pericoloso a tutti gli effetti e allora sì che dovrai prendere in considerazione le misure più drastiche!" lo avverte Michael, in tono solenne.

"Io non fallirò!" ringhia determinato Matt.

"Lo so , caro, ed è questo lo spirito giusto. Ma dovrai dimostrarti inflessibile. Dom, anzi, non lui, ma il suo demone, tenterà di far prevalere le sue ragioni e farti condividere il suo punto di vista e non gradirà i tuoi tentativi di impedimento. Ti sarà ostile, potrà riservarti il disprezzo più profondo, non saranno affatto giorni facili!" gli prospetta Rachel, cupa in volto.

"Affronterò tutto... e sarò più forte delle av-avversità!" ribatte Matt, con un lieve tentennamento nella voce.

"Ma certo Matt, lo sarai!" lo incoraggia la vampira. "Okay, prima le cose importanti; andiamocene via da qui!" aggiunge.

"Cosa?" si acciglia il chitarrista.

"Tanto per cominciare, questo non è il posto più sicuro in cui tenere Dom." spiega lei.

"E quindi dove lo dovrei tenere secondo te?" domanda Matt.

Michael emette una risatina divertita.

"Dove credi che passeremo le ore diurne io e Rachel?" ammicca.

"Vediamo se indovino. Un'altra casa abbandonata?" azzarda il cantante con un sorriso furbetto.

"Non direi, non è esattamente abbandonata se ci torniamo di continuo, ogni volta che bazzichiamo a Londra ... e noi ci bazzichiamo di frequente, c'è dell'ottimo sangue qui!" ridacchia allegra Rachel.

"Già, in più è in una zona abbastanza isolata, che ci garantirà la giusta privacy. Ora tutti alla mia macchina!" li istruisce il loro Sire.

Mentre Matthew si avvicina a Dominic, si accorge che lui è in procinto di risvegliarsi, dato che ha iniziato a fare movimenti impercettibili, ma non agli occhi sovrannaturali.
Infatti, se ne è accorta anche Rachel e colpisce Dom con un pugno in testa, così veloce che quasi Matt non la vede nemmeno.

"Hey!" le ringhia contro, non gradendo quel gesto nei confronti dell'amato.

"Fidati, non lo avresti voluto vedere sveglio proprio adesso; almeno faremo il viaggio in pace. Tanto è stato un colpo leggero, gli ci vorrà poco più di un quarto d'ora per riprendersi. Giusto il tempo che ci serve." si giustifica lei.

"Uhmm, allora va bene..." borbotta Matt, non troppo convinto, prendendo in braccio il batterista, nuovamente privo di sensi.

"Solo una domanda, Matthew, dove diavolo hai imparato a picchiare così?" gli domanda Michael, mentre si tasta il petto su cui è rimasto qualche lieve livido, visibile dalla camicia bianca per metà sbottonata

"Sai, Teignmouth non è il migliore dei posti per passarci l'adolescenza. Ho dovuto imparare come difendermi e a suon di botte ce l'ho fatta!" fa spallucce l'Inglese.

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Arrivano all'abituale dimora dei due vampiri più esperti.

I due portano il loro ospite e il suo Childe in una sottospecie di salotto, che però si contraddistingue per complementi d'arredo davvero fuori dalla norma, che Matthew nota subito.

"Catene?" solleva il suo sopracciglio, mentre esamina le catene, il muro a cui sono fissate e le estremità a cui saldare polsi e caviglie.

"Sì, è divertente quando vuoi giocare a vittima e carnefice!" confessa Rachel, facendo una linguaccia impertinente, mentre richiama alla memoria ricordi lussuriosi con il suo Sire.

"Ma in questo caso ti torneranno davvero utili per ben altri scopi!" aggiunge, facendosi seria in volto.

Matthew sussulta, stringendo Dom più a sé.

"Che cosa?! Prima mi dite che devo praticamente addestrarlo, come se fosse un cane ... e ora mi chiedete di legarlo, come una bestia feroce?" protesta il moro, indignato.

"Lui *è* una bestia feroce!" sbotta Rachel, ringhiando. "Tu lo vuoi aiutare, non è vero?"

"Sì..."

"E allora fa' come ti ho detto!" gli intima autoritaria e, anche se controvoglia, lui obbedisce, serrando le catene intorno ai polsi e alle caviglie di Dom, facendogli appoggiare la schiena al muro.

Una volta concluso il suo lavoro, Matt prende una sedia lì nei paraggi e si posiziona di fronte al biondo.

Non deve aspettare molto, perché dopo qualche minuto, con un cigolio metallico appena accennato, Dom comincia a muoversi, aprendo gli occhi a fatica.

"Dom!" gli si fa subito vicino Matt, sorridendogli, portando una mano al suo volto per accarezzarlo, ma l'altro si scosta furibondo, con un ringhio.

Guardandolo meglio, Matthew capisce. Quel gelo nei suoi occhi è inequivocabile; Dominic, il *suo* Dominic non lo ha mai guardato così.

E' ancora il suo demone a farla da padrone incontrastato, di Dominic c'è solo l'involucro.

Il biondo si guarda attorno e poi ride sprezzante.

"Ma bravo il mio Sire, sei andato a chiamare i tuoi preziosi amichetti perché ti servivano i rinforzi per tenere a bada questo gran cattivone!" lo deride, con tono di disprezzo, strattonando inutilmente le catene.

"Guarda che io non ho proprio chiamato un accidenti di nessuno; sono venuti loro di loro spontanea volontà! Tuttavia è innegabile che tu abbia bisogno di aiuto!" sbotta Matt.

"Non credo proprio; io ho solo bisogno di libertà e invece tu ti sei alleato con loro e mi hai tradito. Mi fai schifo!" sibila tagliente il biondo, sputandogli su una guancia.

Impavido, Matt si asciuga col dorso della mano, per poi dargli un potente schiaffo con l'altra mano.

"Stupido, insolente e ingrato! Io l'ho fatto solo per il tuo bene! Credi che mi diverta a vederti così?" gli ringhia contro Matt, urlando con le lacrime agli occhi.

Dominic ride sprezzante, soprattutto quando si accorge di perdere sangue a un angolo della bocca, che si pulisce passandoci sopra la lingua.

"Oh, scusami tanto se non sono il vampirello buono e mansueto che desideravi tanto come giocattolino personale!" si finge rammaricato Dom, con un tono sempre più carico di astio.

"No.. Dom, come.. come puoi dirmi queste cose?" controbatte sommesso, con le parole che gli muoiono in gola, sentendosi soffocare anche se ormai respirare è l'ultimo dei suoi problemi.

"Perché non è in sé in questo momento e tu tendi a dimenticarlo un po' troppo spesso!" accorre in suo soccorso Rachel, seguita dal compagno.

"Oh, ecco un altro giocattolino personale, tu sei il suo!" commenta acido, indicando con lo sguardo Michael.

Udendo un poderoso ringhio, una frazione di secondo dopo Dominic se lo ritrova a pochi millimetri dal suo viso, con un'espressione tutt'altro che pacifica e le zanne ben scoperte.

"Non t'azzardare mai più a rivolgerti a lei in questo modo. Lei è la mia regina e tu le devi portare rispetto; così come ne devi portare a me, sono il tuo Gran Sire!" gli ringhia contro, ma poi si accorge che sia lui che Matt lo stanno fissando perplessi.

"E così che si chiama il Sire di un Sire!" chiarisce e i due annuiscono.

"Puoi chiamarti come ti pare, io vedrò sempre te e la tua compagna come quelli che ci hanno rovinato l'esistenza. Impiccioni dannati, noi stavamo benissimo senza di voi!" sbotta Dom, rabbioso.

"Oh sì, certo, stavate benissimo: Matt si stava gradualmente uccidendo, giorno dopo giorno e tu eri dilaniato dal vederlo lasciarsi morire così, senza poter fare niente per aiutarlo!" lo mette in difficoltà Rachel, per nulla offesa dalle sue parole; forse perché è l'unica che davvero tiene a mente la situazione in cui si trova ora il povero batterista che le aveva ispirato una simpatia innata fin da quando gli aveva scompigliato i capelli, durante il loro primissimo incontro, con la promessa che avrebbe fatto qualcosa per lui.

E lei quella promessa l'ha mantenuta.

Michael ringhia nuovamente, per attirare l'attenzione del biondo.

"Ti ho già detto che devi cambiare atteggiamento e ci devi portare rispetto, soprattutto a me!"

"Perché?" lo sfida Dom, guardandolo con sufficienza, ma coglie qualcosa nello sguardo del suo interlocutore che gli congela il sangue nelle vene.

"Perché non sai di cosa sono capace!" sibila glaciale il fascinoso Spagnolo.

Dom annuisce, chinando il capo verso il pavimento e non s'azzarda più a lanciare la benché minima frecciatina.

"Non ci credo! Lui ti teme!" commenta esterrefatto Matthew, rivolto al suo Sire.

"E chi non lo farebbe?" sogghigna arrogante Michael, passandosi una mano fra i capelli.

"Io direi che questa giornata ha provato tutti, noi per il viaggio, tu per tutte le emozioni che ti hanno travolto, sia le più belle che le più brutte!" sentenzia Rachel, con fare maestosamente saggio.
"In effetti, sì, sono a pezzi!" ammette Matthew, stiracchiandosi e lasciandosi scappare un largo sbadiglio.

"Bene, al piano di sopra troverai le stanze per gli ospiti, sono certo che ti troverai bene!" commenta Michael.

"Hey! Voi tre! Non avrete intenzione di abbandonarmi qui?" sbraita Dom, strattonando inutilmente le catene.

"Ovvio che sì!" ribatte pungente Rachel.

"Ma..." tentenna Matthew, per nulla d'accordo con quella decisione, ma Michael gli poggia una mano sulla spalla.

"Fidati, un po' d'isolamento non potrà che giovargli. Tanto non c'è verso che riesca a liberarsi da quelle catene, si stancherà ancora prima di provarci!" lo rassicura Michael.

"E non c'è pericolo che entri il sole, tutta la casa è opportunamente oscurata!" aggiunge Rachel, sospingendo Matt fino alle scale.

"Ma..." tentenna nuovamente il chitarrista, lanciando un ultimo sguardo al batterista che però si volta con stizza da tutt'altra parte.

"Fidati, è la cosa migliore da fare!" mormora Rachel, riuscendo così a convincerlo e a recarsi in una delle stanze per concedersi un po' di meritato riposo.

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E' un richiamo a ridestare Matt, quello del suo stesso sangue; aggiunto a un pianto sommesso che sente provenire dal piano di sotto.
Senza troppi convenevoli e totalmente incurante dei divieti che gli hanno imposto il suo Sire e la sua compagna, che dormono ancora placidi nella loro stanza; Matthew si precipita nel salotto.

"Hey, piccolo, che ti prende?" mormora, avvicinandosi.

Strattonando le catene più che riesce, Dom gli si lancia contro, buttandogli le braccia al collo.

"Oh, Matthew, meno male che ci sei tu, tesoro! Sentivo la tua presenza nei paraggi... ma non ti vedevo , non capivo dove fossi. Non so nemmeno dove mi trovo io, né perché sono incatenato. Mattie, che sta succedendo?" mugola spaventato, stringendosi più a sé.

Matt si scosta da lui, con gentilezza per poterlo guardare negli occhi, incontrando quelle dolci e miti iridi dal colore del mare in tempesta che tanto adora e che tanto sembrano adorarlo.

"Sei tornato!" esclama felice, accarezzandogli il viso con riverenza, non trovando però quel contatto così appagante come lo è il dolce e tenero bacio che segue pochi istanti dopo.

"Non ricordi proprio nulla della notte precedente?" domanda il frontman a fine bacio, scostandogli dal viso le bionde ciocche.

"Ricordo solo che mi hai portato a caccia ... e poi ho il vuoto più totale, cos'è successo dopo? Ci ha forse catturati qualcuno?" si allarma il percussionista, accarezzandosi il collo; cosa che lo porta a constatare un altro fatto sconcertante.

"Io non ho più il mio ciondolo! E tu non hai più il tuo!" si allarma ulteriormente, scrutando più attentamente il suo Sire.

"Dommie, calmati. Per prima cosa, no, nessuno ci ha catturati, anche perché non ti sembra strano che io possa scorazzare libero per la casa, ma soprattutto che io abbia le chiavi per liberarti?" gli fa notare Matthew, estraendo dal taschino della sua camicia la chiave che può liberarlo dalle catene.

"E nessuno ci ha portato via i ciondoli. Per qualche tempo resteremo qui, dove il sole non può nuocerci. Sono stato io a levarti il ciondolo, mentre eri svenuto, è una misura preventiva, per impedire che tu ti possa allontanare. E per esserti il più possibile solidale, mi sono privato del mio ciondolo anch'io. Quando li indosseremo ancora, lo faremo insieme!" gli spiega.

"Capisco, ma.. misura preventiva in che senso? E perché solo io sono incatenato?" gli domanda Dom, con il più smarrito degli sguardi.

Matthew stringe entrambe le mani del biondo nelle sue, cercando di trovare le giuste parole.

"Perché, mio Dominic, tu ora come ora sei ... prigioniero di te stesso." asserisce.

"Che intendi dire?" sgrana gli occhi Dominic, non capendo il significato di quella risposta.

"Ora ti racconterò tutto, ma prima ..." si interrompe il suo ragazzo, inserendo la chiave nell'apposita fessura. "Che Michael e Rachel mi perdonino, ma io non ce la faccio a vederti così, non adesso ... e credo di potermi fidare!" borbotta, per poi ripetere le stesse azioni anche con le altre tre fessure identiche.

Finalmente libero, Dom si massaggia caviglie e polsi, dopodiché si accoccola più vicino a Matt, seduto sul pavimento con lui.

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"Ed è per questo che mi hanno consigliato di portarti qui. Il resto della storia lo conosci!" conclude il suo resoconto Matthew.

"E' tutto come nel mio incubo! Lo sapevo che era un avvertimento!" si dispera il batterista.

"No, non è vero. Le premesse forse sono simili, ma noi cambieremo il finale. Ricordi? Ogni tanto lo canto pure: insieme siamo invincibili!" lo fa sorridere il pianista.

E' un sorriso effimero per entrambi.

"Piuttosto, quel che ti è successo è solo colpa mia, mi hai sentito prima, no? E' il fatto che io sia ancora un vampiro così giovane e inesperto ad averti reso così instabile e succube del tuo demone. Se solo ti avessi affidato a un Sire più esperto, forse.." commenta, ma Dom gli posa due dita sulla bocca, per zittirlo.

"No, Matt, non ne hai nessuna colpa. Io non avrei mai accettato e tu non avresti mai voluto, lo sappiamo entrambi. Io non mi pento della mia scelta, ma ho paura di questo nuovo ostacolo!" sospira pesantemente il biondo.

"Non devi, se ci impegniamo a fondo, supereremo anche questo. Non poteva andarci meglio di così. Fino a fine mese non abbiamo alcun concerto, questo ci da il tempo necessario. Dominic James Howard, farò tutto quanto in mio potere per renderti un vampiro migliore!" gli sorride il moro.

"Non avrei potuto chiedere un Sire migliore!" lo abbraccia Dominic, scoccandogli l'ennesimo bacio.

"Ma.. che succede qui?" commenta Rachel, scendendo le scale; ancora un po' assonnata.

Probabilmente deve averla svegliata tutto quel chiacchiericcio ... e il fatto che sia quasi il tramonto.

"Hey! Perché l'hai liberato, Matt? Sei forse impazzito?" lo rimprovera la vampira, destandosi completamente.

"Di giorno torna in sé, non ho nulla da temere." si giustifica Matthew.

"Davvero? Questa è un'ottima notizia!" sorride la mora, avvicinandosi a Dominic.

"Matthew mi ha riferito quello che ho fatto o detto ieri e volevo dirti che.." si prodiga Dom, ma Rachel lo ferma con un semplice gesto della mano.

"Non ce ne è alcun bisogno, cucciolotto!" gli sorride benevola, per poi dirigersi nuovamente verso le scale. "Corro a dare la bella notizia a Michael!" annuncia, con l'entusiasmo di una bambina.

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"E così di giorno riassumi il controllo delle tue azioni." riassume Michael, accarezzandosi il mento e Dom annuisce.

"Proprio come Doctor Jekyll e Mr Hyde !" commenta Matthew.

"Chi?" lo guardano confuse sia Michael che Rachel.

"Ma come, non conoscete la storia? Che accidenti di film noleggiate? Vi mancano tutti i più grandi classici!" sbuffa il moro. "Ad ogni modo, è la storia di unoscienziato che applica su di sé una pozione che di notte lo trasforma nel suo alter ego, più disinvolto, ma anche più malvagio!" spiega loro brevemente.

"Sì, è analogo a quello che sta succedendo a te, Dom; ma anziché una pozione è la fame, la fame da vampiro intendo, ad innescarti questo scambio." asserisce il vampiro Spagnolo. "Di per sé è positivo sapere che non sei sotto continua possessione da parte del tuo demone. Questo ti potrebbe anche permettere di uscire di giorno, se lo ritieni opportuno." prosegue.

"No. E' tutto così imprevedibile che non oso pensare a cosa potrebbe succedere se restassi in balia del mio demone nelle ore diurne, avendo il ciondolo a mia disposizione. Del resto si tratta di qualche giorno, posso benissimo restare qui. E' più sicuro per tutti." illustra saggiamente Dominic.

"Sì, credo anch'io sia la soluzione più ottimale." approva Rachel. "Beh, ormai il tramonto è passato da un pezzo. Noi pensiamo alla cena, porteremo qualcosa anche a voi: Matt, tu resta qui con Dom." si raccomanda la vampira, uscendo con il suo Sire.

"Ci rimangono giusto un paio d'ore, forse meno, prima che... arrivi lui!" borbotta Dom, sentendosi a disagio.

"Tu non ti accorgi proprio di niente quando ... arriva lui?" gli domanda cautamente Matt.

"No, è orribile, è come se venissi scaraventato in un angolo della mia mente, con la porta chiusa a chiave e non sapessi che diavolo sta succedendo la fuori." spiega spaventato.

"E' questione di tempo. Proveremo e riproveremo ancora e io riuscirò a darti la chiave per uscire e voi due imparerete a convivere, come faccio io col mio demone!" gli risolleva il morale Matt, carico di entusiasmo e ottimismo. " E te lo ricordi quando hai avuto a che fare con il mio demone? Non è un gran simpaticone neppure lui!" continua, strappandogli un sorriso.

"Oh, Mattie, che farei senza di te?" gli accarezza una guancia il biondo, con il dorso della mano.

"Non intendo lasciartelo scoprire, Dommeh!" sussurra Matt, catturando la sua bocca in un bacio appassionato che fa loro ingannare piacevolmente un po' del tempo.

"Conviene che mi prepari ... ormai manca poco." sospira Dom, guardando l'orologio che segna le dieci e mezza passate.

Matthew annuisce e su consenso del biondo, lo incatena nuovamente.

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Il tempo passa e non appena la fame atavica gli attanaglia le viscere, il povero Dom subisce nuovamente quello spiacevole cambiamento e Matthew lo può riscontrare dal modo in cui lo guarda, il modo in cui gli parla, il modo profondo in cui lo disdegna.

Dalla ringhiera del piano di sopra, Michael e Rachel monitorano il tutto.

Tutto a un tratto, Matt coglie una luce diversa nello sguardo di Dom, più accomodante e anche il suo tono di voce si raddolcisce.

" Mattie, ricordi quando hai detto che avresti rinunciato a qualsiasi cosa per avermi con te per sempre?" miagola il biondo, sporgendosi vicino al moro quanto più gli è possibile.

Matthew annuisce sorridente, felice di vedere una sorta di progresso in lui.

"Bene, rinuncia alla tua anima, allora. Liberami e libera te stesso, abbandoniamoci alla nostra vera natura e seguiamo i nostri istinti fin nel profondo, ormai è quello che siamo: predatori letali e potenti. Matteh, amore, pensaci; potremmo essere felici come non lo siamo mai stati." continua il suo dialogo Dom, ammaliando il suo interlocutore, con il suo sguardo e soprattutto le sue parole.

Sì, perché in fondo il demone di Matt è assai intrigato da quel discorso, solleticato da quell'idea, affascinato da quella prospettiva.

"Ma lo senti? Sono gli stessi discorsi che io facevo a te, agli inizi. A ripensarci mi viene quasi nostalgia dei vecchi tempi!" ridacchia Michael, mentre li osservano, prima che la gomitata della sua compagna gli arrivi puntuale nello stomaco

"Chiudi il becco e non dire fesserie! Sai meglio di me che è questa la strada che dobbiamo percorrere!" ribatte lei stizzita. "Piuttosto non mi sta piacendo affatto la reazione di Matt... " commenta, preoccupata, tenendosi pronta a intervenire.

Matthew si avvicina ulteriormente a Dom, sorridendogli in un modo inquietante, cosa che elettrizza il biondo, ancora di più quando si ritrova coinvolto in un bacio feroce, famelico e violento, in cui si rende il più partecipe possibile.

"E sì, quindi? Mi libererai e ce ne andremo per la nostra strada?" domanda il biondo, al culmine dell'eccitazione, non appena si separano.

"Non ci penso proprio!" sogghigna Matt, lasciandolo pietrificato con la sua risposta.

"Ma come... ?" lo guarda confuso il vampiro più giovane.


"Hai visto, amore? Falso allarme!"commenta Michael, rivolto alla sua Childe.

"Meglio così!" sorride lei.


'Non sarebbe il Dominic che amo ed è il Dominic che amo che voglio con me per sempre. Non permetterò che tu diventi un serial killer senz'anima che fa strage di innocenti. Non farò niente che possa danneggiarti!" sentenzia impassibile Matthew, soggiogando così perfino il suo stesso demone.

"L'hai già fatto!" sibila acido Dom, mentre i suoi occhi tornano ad essere due fessure glaciali, ricolme di odio.

Matt ne è ferito ma non lo da a vedere, anzi, gli sorride.

"So che non sei tu in questo momento a parlarmi, è solo il tuo demone." ribatte, per poi allontanarsi e fare ritorno qualche minuto più tardi, tenendo in mano qualcosa.

"E' bene però che tu adesso ti nutra!" commenta il cantante, porgendogli un bicchiere di sangue fresco di una delle prede che Michael e Rachel hanno opportunamente catturato.

Dom glielo strappa di mano con un calcio, mandandolo in frantumi contro il muro.

"Un vampiro che si rispetti non si nutre così, io voglio andare a caccia!" gli ringhia contro, adirato.

"Guarda che disastro hai combinato!" lo rimprovera Matt, per poi alzare lo sguardo. "Scusate, ragazzi!" si rivolge ai vampiri al piano di sopra.

"Fosse la prima volta che accade!" fa spallucce Rachel, scendendo per ripulire tutto.

"La caccia te la puoi anche scordare, non sei pronto e finché non collabori non lo sarai mai! Se vuoi lasciarti morire di fame è una tua scelta!" sbotta Matt, che invece ha già avuto modo di nutrirsi, alternandosi a Rachel e Michael nel sorvegliare Dom.

"Benissimo!" ribatte Dom, cocciuto e inviperito.

"Benissimo!" ripete Matt, in tono di sfida, incrociando le braccia al petto.

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Tre ore dopo che Matt passa vegliandolo instancabilmente, subendo passivamente tutti gli insulti di cui lo ricopre Dom, il biondo pare calmarsi, forse perché in preda alla dolorosissima astinenza che lo prosciuga di ogni forza.

"Matthew, possiamo... possiamo riprovare quella cosa del bicchiere?" chiede molto gentilmente, con un filo di voce.

Il suo Sire lo accontenta, facendo ritorno con l'agognato bicchiere, e Dom è talmente spossato che si lascia imboccare da lui, che con infinita pazienza gli regge il capo e gli inclina il bicchiere, accertandosi che beva.

"Non è poi così male." mormora Dom, assaporandone ogni sorso.

Dal modo in cui il biondo lo guarda e dal modo in cui lo ringrazia, Matthew riesce a scorgere qualcosa del suo Dom, anche se poi viene subito rimpiazzato dal suo consueto astio; ma basta questo a dargli la forza necessaria per proseguire.

Il percorso di recupero è solo agli inizi e Matthew lo sa bene, ma si sente determinato come mai nella sua esistenza.

< Dominic, giuro che ti riporterò da me! >

TBC

Spero vi sia piaciuta anche questa parte, ma come sempre liberi di dirmi tutto, anche le peggio cose XD

In effetti sono più curiosa del solito di sentire le vostre opinioni, perché questo genere mi è un po' più ostile, spero di non aver fatto disastri XD

Garantisco che prima o poi questa storia finirà, non temete XD

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