Capitolo XIV I: I wanted you too much and now I've got to choose


Muse, 'Just a little bit' di MusicAddicted (Cap 15) su EFP Fanfiction
Capitolo XIV I: I wanted you too much and now I've got to choose

"M-Ma... Matthew, no, ti prego. Io non credo che sia.. il momento, non ancora!" riesce a protestare a fatica Dominic, separandosi da Matt e sedendosi al lato opposto del letto.

Se non altro, il biondo è sollevato per il fatto che Matt non abbia ancora cambiato il colore degli occhi e non gli stia mostrando due denti troppo lunghi e troppo appuntiti.

D'un tratto sente un dito picchiettare leggermente la sua spalla e si accorge di essere leggermente sprofondato un po' di più sul materasso, segno che Matt gli si è seduto accanto.

"Al tuo posto io farei lo stesso." mormora il cantante,

Sorpreso e sconcertato, Dom si decide a voltarsi e a guardarlo.

"Cosa hai detto?" si acciglia.

"Che mi spaventerei a morte anch'io se io fossi l'umano, tu il vampiro e mi volessi portare nel tuo mondo di già. Come hai potuto pensare che io intendessi stanotte? " gli domanda.

"Beh, qualunque cosa tu mi dica oggi mi fa pensare che tu intenda stanotte!" si giustifica il batterista, appoggiando la testa alla spalla dell'amato.

"Non potrei mai farti una cosa simile senza prima avvisarti," confessa Matt, baciandogli una tempia e accarezzandogli i capelli dietro la nuca, con tenerezza. "Sai, se avessi saputo che qualcuno stava per trasformarmi in un vampiro avrei trascorso l'intero giorno prima ad ascoltare i battiti del mio cuore. E' una cosa che mi manca così tanto!" confessa, rabbuiandosi un po'.

Dominic lo guarda a lungo, con gli occhi un po' lucidi, e senza dire una sola parola, gli sfila il maglione e provvede a sbottonargli la camicia con una mano , mentre con l'altra cerca di sbottonarsi la propria.

"Dommie, no, non sono venuto qui per fare sesso.. cioè vorrei tanto ma non si può, domani ci alziamo presto, qualcuno ora ci potrebbe sentire e..." protesta Matt, ma il suo compagno gli chiude la bocca con un dolce bacio, per poi posargli un dito sulle labbra.

"Lo so, non possiamo e infatti non voglio fare questo, tu fidati di me e basta!" gli sussurra all'orecchio, sbottonandogli anche l'estremità, mentre la propria è già lasciata aperta da un pezzo.

Raggiunto quel risultato ambito, Dominic lo abbraccia fortissimo, pressando il suo petto contro il suo, pelle contro pelle, all'altezza dei loro cuori.

"Lo senti? Sembra che sia il tuo cuore quello che batte adesso," mormora, accarezzando gli spettinati capelli a punta di Matt nello stesso tenero modo.

Rimangono così, in profondo silenzio, per alcuni minuti che però sembrano durare come ore.

"Dominic, cosa mai posso aver fatto di così speciale per averti al mio fianco?" gli sussurra Matt all'orecchio.

"Essere un tale poeta dovrebbe essere in cima alla lista delle cose così speciali che hai fatto," si scioglie Dom, baciandolo con una tale foga che lo sdraia sul letto, mettendosi a cavalcioni su di lui.

Matthew ridacchia.

"Ti piace stare sopra, piccolo, eh?" fa un sorrisetto malizioso.

"Accidenti, sì!" gli sorride allo stesso modo Dom, ma prima che se ne possa anche solo rendere conto si ritrova con la schiena pressata sul materasso, con Matt che lo domina.
"Ultime notizie per te, piace anche a me!" ridacchia il vampiro, chinandosi per baciarlo brevemente, ma con intensità.

"Oh, Dommie, non importa quanto io ami ascoltare il battito de tuo cuore, non vedo l'ora di essere quello che te lo fermerà," fa le fusa il vampiro, accarezzandogli una guancia col dorso della sua mano.

"Accidenti, Matt, questo non è che suoni decisamente romantico!" alza gli occhi Dom, liberandosi dalla presa di Matthew.

"Okay, non era il miglior modo per dirlo, lo riconosco, però è molto romantico, fidati di me. Sarà fantastico. C'è così tanto che ti posso mostrare, così tanto che ti posso insegnare," dice il moro, intrigato al solo pensiero.

Dominic cerca la mano del suo compagno e la stringe forte.

"Sai, Matthew, ci sono momenti in cui tutto è così perfetto e tu sei così dannatamente dolce che quasi ti direi 'Sì, fammi tutto quello che vuoi!'" confessa Dom e Matt si china su di lui immediatamente.

"Ho detto 'quasi'!" lo allontana da sé Dom, usando entrambe le mani.

"Ma ci sono anche momenti in cui capisco quanto sia importante e determinante la decisone che devo prendere. E' un immenso salto nell'ignoto, perché anche se tu continui a dirmi com'è deve essere diverso provarlo sulla mia pelle. Quindi non ti sto dicendo che non voglio, ma solo che ho bisogno di tempo." chiarisce il biondo.

"E io ti darò tempo," afferma Matthew, alzandosi dal letto.

"Grazie." mormora Dom, più tranquillo, prima di levarsi un dubbio. "Per quanto riguarda stasera, hai già mangiato, vero?"

"Sì, tranquillo, non c'è nessun vampiro affamato in questa stanza," sorride Matt. "Tra l'altro sul mio menù stasera c'è finita anche quella cameriera carina, la bionda dalla quale Tom non staccava più gli occhi di dosso... e credo proprio che ora lui si stia divertendo, a discapito della levataccia che ci aspetta!" rivela maliziosamente.

"Matthew, non le avrai mica detto di... ?" si allarma Dom.

"No, per chi mi hai preso? Non l'ho certo obbligata ad andare a letto con lui, mi sono solo informato un po' e siccome lui le piace le ho detto di seguire il suo istinto... ma qualcosa mi dice che il suo istinto porta alla camera da letto del nostro amico e adesso che torno di là nella mia credo proprio che li sentirò!" ridacchia il moro.

"Allora poi voglio il resoconto!" sorride il biondo.

"Sarà meglio che vada ora, ci dobbiamo riposare entrambi," stabilisce il frontman, ma prima di uscire, si riavvicina a Dom e lo bacia a fondo, ma dopo un po' discende verso il suo collo, lasciando un grosso, rumoroso bacio a schiocco sul succhiotto.

"Visto? Riesco a controllarmi." sussurra, sorridendogli, dopodiché lascia la stanza.

Dominic sorride a se stesso e si prepara per andare a dormire, avendo l'assoluta certezza che sarà una notte davvero serena.

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Di primo mattino, sono già tutti sul volo privato, diretto ad Osaka, Giappone.

"Bene, bene, non mi stupirei se trovassimo una tempesta che ci attende ad Osaka," commenta Tom.

"Cosa? Ho guardato le previsioni del tempo, dovrebbe esserci sole!" protesta Chris.

"Sì, ma.. non hai visto? Matt e Dom sono seduti *distanti* ! Ed eventi di questa portata generano sempre conseguenze devastanti!" ribatte Tom, facendo ridere sia Chris che Morgan.

Com'è facile immaginare, gli altri due non stanno affatto ridendo.

"Ah-ah. Molto divertente, Tom!" sbuffa Dom, alzando gli occhi. "Diciamo che a volte sento la necessità di provare al mondo che posso stare lontano da Matt!" aggiunge schiaffeggiando amichevolmente la spalla del manager, dato che Dom è seduto fra lui e Chris.


"Andiamo ragazzi, a noi potete dire la verità, avete litigato voi due piccioncini?" ridacchia Chris.

"Oddio, Chris, Tom ti ha contagiato con le sue stupide frecciatine! Da te un simile colpo basso non me lo sarei mai aspettato!" borbotta Matt, fingendo di sentirsi ferito.

Lui siede dietro di loro, vicino a Morgan.

"E' solo perché io ho bisogno di un po' di tempo per conto mio per poter pensare alla nuova canzone," trova una scusa parecchio credibile. "E Morgan non è di certo chiacchierone come Dom!" si giustifica, fingendo di fulminare con lo sguardo il suo migliore amico.

"E' sempre la tematica a cui lavoravi ieri?" si interessa Tom.

< No, parla di amici ficcanaso che lanciano stupide frecciatine e mi impediscono di stare vicino al mio amore! > è la risposta che a Matt piacerebbe dare, ma si limita soltanto ad annuire

La verità è che non può rimanere vicino a Dom, perché avrebbe serie difficoltà a controllarsi, dato che non hanno fatto l'amore il giorno prima. E per Dom è lo stesso.

"Ad ogni modo, non c'è da chiedersi perché il nostro caro Tommy sia così di buon umore stamattina!" afferma Dom con un meschino sorrisetto. "Matthew mi ha riferito cose molto interessanti." aggiunge.

"Eh già, amico, ti ho sentito stanotte!" afferma Matt con il sorriso di chi sa.

"Hai sentito cosa?" si incuriosisce Morgan.

"Tom con una ragazza!" risponde Dom.

"Già, ricordi le pareti fatte di carta?" annuisce Matt.

"E va bene, va bene, vi dirò tutto!"

< Ho come l'impressione di saperlo già. > sorride tra sé Matthew.

"Beh, vi ricordate quella bella cameriera che abbiamo visto ieri a colazione? Beh, si direbbe che il buon vecchio Kirky sa ancora come sparare le sue cartucce. Ieri sera attorno alle 23:00 lei ha bussato alla mia porta, mi ha detto che le piacevo tanto e che non voleva lasciarmi andare via così.... beh, non aggiungerò altro perché sono un gentiluomo, ma..." dice Tom, prima di fare una serie di gesti molto espliciti.

"Okay, gentleman, abbiamo afferrato il concetto!" alza gli occhi Morgan, prima di schiacciarsi un pisolino. Volare gli fa sempre venire sonno.

"Allora, ragazzi, che ci dite delle vostre ragazze?" cambia argomento Chris, rivolgendosi a Dom.

"Chi?" chiede distrattamente Dom.

"Oh, andiamo, Mandy e Donna! Avete chiesto loro di raggiungervi?" insiste Chris.

Dominic e Matthew si scambiano uno sguardo terrorizzato.

Parlare delle loro finte ragazze è stato l'ultimo dei loro pensieri la notte precedente e ora devono trovare una risposta comune.

La mente di Matt è più veloce di quella di Dom a pensare qualcosa, quindi mentre Chris e Tom attendono impazientemente che Dom parli, il batterista guarda con la coda dell'occhio Matthew che fa il gesto di parlare al telefono.

"Sì, le abbiamo chiamate ieri sera." replica Dom.

"Bene. E cosa vi hanno risposto?" gli chiede Tom.

Dom è ancora più nei guai di prima e neppure guardare Matthew lo aiuta, perché il suo ragazzo sta allargando le braccia più che può, mimando qualcosa di grande, ma il biondo non ha la minima idea di che cosa possa mai significare.

"Loro.. loro hanno detto di avere un grande.... un enorme problema..." azzarda Dominic.

"Quindi non riusciranno a raggiungervi qui, vero?" intuisce Chris, un po' intristito, mentre Matt scuote la testa, schiaffeggiandosi la fronte col palmo della mano.

"No, intendevo dire che loro *avevano* un enorme problema ma lo hanno risolto, quindi ci saranno," si corregge Dom, facendo sorridere Chris.

"Dove e quando?" domanda Tom.
Ancora una volta, Dom lancia uno sguardo a Matt e ancora una volta Matt indica una cosa molto grande con braccia e mani.

"Beh, hanno detto che, hanno detto che... " tentenna Dom, temporeggiando e aspettando un miracolo.

"Hanno detto che non riescono a raggiungerci ad Osaka, ma ci saranno a Tokio," risponde per lui Matt.

"Fantastico, non vedo l'ora di conoscerle!" fa un sorrisetto Chris.

Il volo procede molto tranquillamente mentre i quattro chiacchierano amabilmente di tutto e niente.

L'aeroporto atterra ad Osaka e dato che Tom, Morgan e Chris salgono su un taxi per conto loro, Matt e Dom finalmente hanno un po' di tempo per starsene soli.

"Ti prego, dimmelo," esordisce Dom, dando la direzione al taxista. "Che cosa mi volevi dire prima con * questo *?" chiede a Matt, mimandogli il gesto precedente, allargando le braccia più che può.

"Ma come hai fatto a non arrivarci? E' Tokio!" replica Matt.

"*Questo* è Tokio?!" domanda scettico Dom, ripetendo quel gesto.

"Certo, perché Tokio è ben più grande di Osaka!" si giustifica Matt.

"Matt, hai presente quelle serate fra amici dove ti ritrovi a fare quei giochi stupidi ma divertenti come mimare i titoli di film, libri o canzoni?"

"Vuoi organizzare una serata del genere? Magari con Chris, Tom, Morgan e i ragazzi della crew!" lo interrompe Matt, esaltato.

"No, voglio dire che non vorrei mai averti in squadra con me durante una serata del genere!" chiarisce Dom.

"Sei senza cuore!" borbotta Matt, incrociando le braccia e guardando dal vetro oscurato.

"Ad ogni modo, Mattie, dato che siamo finalmente soli, credo proprio che dovremmo coglierne i vantaggi!" fa le fusa Dom, facendo voltare l'amato verso di lui.

"Ad esempio?" inarca un sopracciglio il moro.

Dom gli si fa più vicino, con l'intento di sussurrargli qualcosa all'orecchio.

"Oh, andiamo! Perché non ipnotizzi il taxista così ci possiamo divertire un po'?" gli dice il biondo, torturandogli la punta dell'orecchio con i suoi denti e accarezzandone il retro con le dita.

Matt non può più resistere a lungo.

"Mi scusi..." chiama il tassista.

"Sì, Signore?" lo guarda il taxista attraverso lo specchietto retrovisore, incontrando così due spirali blu scuro che continuano a girare vorticosamente che lui non può fare a meno di guardare.

"Perché gentilmente non accosta la macchina in un vicolo isolato e ci lascia da soli, facendosi una passeggiata per dieci... ouch!" si lamenta Matt, sentendo il gomito di Dom nelle costole.

"Per venti.. ouch!" guaisce per via di un altro colpo. "Okay, per trenta minuti?" domanda Matthew, o meglio ordina e il conducente obbedisce senza proferire parola, lasciando la macchina nel luogo richiesto dal cantante e abbandonando la vettura.

"Vieni qui, Mr. Occhi- magici!" lo invita Dom sdraiandosi sui sedili posteriori.

Matt ringhia sensuale e striscia sopra il compagno, lasciando che i suoi occhi tornino normali ma comunque incredibilmente belli.

"No!" lo prega il compagno "Tieni su le spirali!"

"Come vuoi tu, mio piccolo così meravigliosamente perverso!" ridacchia Matthew, accontentandolo.

Dom lo bacia con foga, mentre entrambi cominciano a slacciarsi i jeans.

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Quando il taxista li porta all'hotel, due veramente compiaciuti Matt e Dom, opportunamente ricomposti, escono dall'auto, incontrando nella hall tre veramente preoccupati Tom, Morgan e Chris.

"Dove diavolo siete finiti? Pensavamo che fosse successo qualcosa! di brutto!" esordisce Chris.

< A dire il vero, qualcosa è successo, ma di certo non è qualcosa di brutto! > pensa Dom con un sorrisetto.

"Accidenti, però, anche voi, ragazzi, non è che potete sempre essere così allarmati per un nonnulla! Non è successo niente di catastrofico. Indovinate un po'? Siamo riusciti a trovare l'unico tassista che non sapeva la strada per arrivare qui!" si inventa una scusa Matt.

"Ma.. avrebbe soltanto dovuto seguire il nostro autista!" fa presente Tom.

"Sì, ma... lui era sicuro che conosceva una scorciatoia per fare prima... non credo che sia stato esattamente così, voi che ne dite?" aggiunge Dom.

"Solo a voi due possono capitare queste cose assurde e surreali!" alza gli occhi Morgan.

"Ora filate nelle vostre stanze e preparatevi, abbiamo un sacco di lavoro da fare!" li ragguaglia Tom, come solo un manager che si rispetti sa fare.

Matt e Dom si scusano con i loro amici per averi fatti preoccupare inutilmente e si avviano nelle loro stanze.

"Sai, sono stanco di mentire a loro ogni volta!" sbuffa Dom mentre sono in ascensore.

"Anch'io, ma, andiamo, in fondo, in fondo è divertente farli fessi in questo modo. E' incredibile come si bevano qualunque cosa!" ridacchia Matt, contagiando così anche il suo migliore amico.

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All'Hall tutto va per il meglio, il pubblico, che non è formato soltanto da fan Giapponesi, mostra alla band tutto il proprio amore e sostegno, mentre i Muse suonano con quanta più energia e passione riescono a metterci.

A fine concerto, dopo aver salutato calorosamente il loro pubblico, ognuno va nel backstage.

Dom e Matt sono i più veloci a cambiarsi d'abito, il che significa che hanno un po' di tempo per starsene da soli.

Vanno fuori insieme, dove li aspettano orde di fans in fila che li accolgono con urletti eccitati.

Mentre firmano autografi, le due rockstar si guardano un po' attorno.

"Uhmm... quelle due sulla sinistra sono un po' troppo giovani, vero?" chiede a Dom Matt e il biondo guarda nella sua stessa direzione, così che i suoi occhi possano incontrare due teenager che sembrano tedesche.

"Un po' troppo giovani? Accidenti, Matt, non avranno più di quattordici anni! Potrebbero essere figlie nostre. Noi non siamo dei pedofili, ti pare?" sbotta il batterista, mentre posano insieme per alcune foto che stanno facendo i fan.

"Sì, hai ragione, ma.. quando dici 'figlie nostre' che intendi di preciso?" domanda Matt all'amato.

"Beh... lo sai no? Mia figlia o tua figlia se mai avessimo avuto figli da una delle ragazze con cui siamo stati tanti anni fa... di sicuro non intendevo le nostre figlie biologiche!" chiarisce Dom, un bel po' imbarazzato e questo non sfugge agli occhi del bel moretto.

"Dom..." Matt canterella col sorriso di chi sa, un largo sorriso.

"Okay, okay, va bene, hai vinto. Che vuoi che ti dica? Un ragazzo può sognare!" rivela il biondo.

"Oh, Dommie, se non ci fosse nessuno nei paraggi, ora ti prenderei fra le mie braccia e ti bacerei impetuosamente!" gli sussurra il frontman all'orecchio.

"Sei sempre dell'idea di voler essere a tutti i costi un vampiro buono e non uno immorale, spietato e crudele che fa stragi e si sbarazza della gente che lo circonda? Perché in questo caso tornerebbe utile!" gli sussurra in risposta Dom, facendo ridere il vampiro.

Salutano i loro fan un'ultima volta, sorridendo e agitando le mano, prima di allontanarsi.

"Allora, hai già adocchiato le tue prede per stasera?" gli chiede Dom.

"Sì, c'erano tre ragazzi nipponici che sembravano molto desiderosi di incontrarmi.... beh mi incontreranno molto presto!" sogghigna il chitarrista.

"E che mi dici delle ragazze che ci servono?" domanda il percussionista.

"Niente da fare. Però c'erano due signore che potevano essere le nonne delle ragazzine che abbiam visto prima!" ridacchia Matt.

"Ho visto una di quelle signore spingere una ragazzina per farsi strada, non mi sembra esattamente una cosa da nonna!" ridacchia Dom, ma poi si fa più serio. "Hey, Matt, stavo pensando... e se non si trattasse per forza di due fan?"

"Uh?" si gratta la testa il moro.

"Voglio dire, perché non possiamo andare alla ricerca di due persone normali che magari non hanno nemmeno la più pallida idea di chi siamo noi? Credo che renderebbe il tutto molto più credibile." spiega Dom.

"Okay, così suona quasi come una sfida. E a me le sfide piacciono. Vediamo se il nostro sex-appeal riesce a far cadere ai nostri piedi anche due ragazze che non sono nostre fan!" approva Matt.

"Esatto, tanto domani abbiamo l'intera giornata da passare qui ad Osaka, setacceremo la città da cima a fondo e vedrai che qualcuna che faccia al caso nostro la troveremo!" afferma Dom.

"Perfetto, suona bene," conferma il moro mentre lui e Dom raggiungono i loro camerini.

Stanno per entrare, ma Matt torna sui suoi passi.

"Sai che ti dico, Dommie? Che quei ragazzi mi sa tanto che li vado a trovare adesso, m'è venuto un languorino... ci pensi tu a coprirmi?" domanda il vampiro.

"Come sempre!" ridacchia l'umano.

"Amore, lo so che su di te posso sempre contare!" gli sorride Matt, poi sembra sul punto di dire qualcos' altro, ma si trattiene dal farlo.

Dom però se ne accorge.

"Che c'è?"

"Niente. Non adesso, almeno. Ti farò visita questa notte, lì ne potremo parlare meglio... " gli sussurra misterioso il cantante, prima di allontanarsi.

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"Oh, piccolo, mi dispiace così tanto!" dice Matt quando lui e Dom si incontrano nella Hall, il mattino dopo alle 9:00. " Volevo venire da te, mi ero anche puntato la sveglia, ma.. non l'ho sentita e ho continuato a dormire, ero così stanco!" si giustifica.

"Fai bene a scusarti, sono rimasto sveglio tutta la notte ad aspettarti!" brontola Dom.

"Sul serio?" lo scruta il moro con occhi colpevoli.

"No, stavo scherzando. Mi sono addormentato di sasso non appena la mia testa ha toccato il cuscino!" rivela il biondo. "Ad ogni modo, ma i vampiri non dovrebbero starsene in giro tutta la notte?" sussurra al suo innamorato mentre lasciano l'hotel.

"Certo, quelli standard che si svegliano al tramonto, non io. Ero in piedi dalla maledetta alba di ieri!" si giustifica Matthew.

"Allora, cos'è che mi volevi dire?" domanda Dominic.

"Beh, sai... è qualcosa che preferivo dirti a letto, subito dopo aver fatto l'amore con te in modo dolce e selvaggio," fa le fusa Matt al'orecchio di Dom, facendolo rabbrividire. "Ma non c'è tempo per quello, perciò... ti piace Sydney?" gli chiede, mentre aspettano il taxi.

"Sì, tantissimo. E' una città fighissima, non vedo l'ora di suonare là, ma... perché?" gli domanda il batterista. "Uh, aspetta, indovino, stai progettando le nostre prossime vacanze insieme, non è così?" sorride al compagno.

"Una specie. Diciamo che sto progettando le nostre *non-vite* insieme!" precisa Matt.

Dominic rabbrividisce di nuovo.

"Co- cosa?"

"Oh, andiamo. Non ti ho chiesto se ti piace Sydney per visitarla, ma per rinascere là. Io credo che sarebbe il posto perfetto!" gli svela Matt.

"Ma noi suoniamo a Sydney il 22 e il 23 di questo mese!" gli fa notare Dom.

"Appunto, lo so. Visto? Ti sto dando del tempo, piccolo." gli sorride il cantante mentre il loro taxi si profila all'orizzonte.

< Ma che diavolo sta dicendo? Qualcuno gli potrebbe spiegare il concetto di 'dare del tempo' ? Quattordici giorni non sono tempo.. quattordici giorni sono... niente! > si allarma Dom, ma scaccia via quel pensiero, focalizzandosi sulla loro missione.

(Fine I parte)


Che succederà? Lo scoprirete next time.. per ora lascio tutto alla vostra immaginazione.

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