Capitolo X: Your brain needs some assistance
Muse, 'Just a little bit' di MusicAddicted (Cap 11) su EFP FanfictionGrazie infinite a CarloChicca per tutti i voti gentilissimo/a (sorry non capisco dal nick se sei maschio o femmina ^^')
comunque aggiorno con un altro bel po' di capitoli solo per te, perché ho visto che ti interessa ^^
Questo capitolo è.. tanta roba.
Vi dico solo che ci ho messo l'anima a scriverlo e che è molto diverso dal mio 'solito ' genere... se di solito mi auguro di divertirvi stavolta mi auguro di farvi battere forte il vostro cuoricino... vabbè.. ci ho provato....
Vi lascio alla lettura (è un capitolo luuuuuuuuuuungo, ma dividerlo non aveva senso, spero non vi stanchi):
Capitolo X: Your brain needs some assistance
< Non so perché, ma non ci credo molto che tu stia semplicemente andando a farti una passeggiata, Matthew. > fa le sue considerazioni Dom, mentre molto cautamente sta pedinando il suo ragazzo.
Il biondo si sistema meglio il colletto del suo cappotto fin sopra il naso, per proteggersi dal freddo della notte Londinese, ma soprattutto dalla possibilità che chiunque lo possa riconoscere , ecco perché si calca meglio sulla testa anche il berretto di lana, coprendosi la fronte.
E' piuttosto divertente, di solito è Dominic quello che ama avere l'attenzione su di sé, cercando di essere il più vistoso possibile, mentre Matthew è quello più riservato e difende la sua privacy come se fosse la cosa più preziosa al mondo, ma ora i ruoli sono ribaltati.
< Okay, io ho le mie ragioni per farlo, devo rimanere nascosto, come ogni stalker che si rispetti, ma quel'è il tuo motivo, Matt? Te ne stai praticamente andando a zonzo così apertamente, cercando di attirare attenzione che ti manca solo un maledetto cartello con la scritta 'Hey, gente, sono Matthew Bellamy dei Muse, venite da me!' , un cartello glitterato, conoscendo i tuoi gusti! > pensa ironicamente il batterista nell'ultima parte, ma nella prima è tanto serio quanto incazzato, specialmente quando osserva come Matthew si guardi attorno in ogni angolo, alla disperata ricerca di qualcuno.
< Beh, almeno non stai parlando al telefono con qualcuno. Aspetta.. non è che hai intenzione di incontrarti direttamente con quel tizio? > comincia ad elaborare nervosamente quell'ipotesi Dom, mentre segue Matt, il più silenziosamente possibile.
Del resto, Matthew è troppo focalizzato sulla sua fame per sentire la presenza di Dom.
< Accidenti, che diavolo è successo alla maledetta gente stasera? Non c'è un maledetto nessuno in giro. Sono quasi maledettamente tentato di suonare al primo maledetto campanello, a casaccio, e spacciarmi per un venditore ambulante, un fattorino, un Testimone di Geova... qualsiasi maledetta cosa mi permetta di essere invitato in casa o faccia uscir fuori i proprietari... così da poter mettere in atto il mio maledetto show. Basta dire 'maledetto ', dovrei darci un taglio. Uh, meglio non parlare di tagli, mi fanno venire in mente il sangue... così non mi sto aiutando! > reputa Matthew, non troppo a suo agio, prima di scorgere tre ragazze mentre lasciano la loro casa.
< Bingo! Vediamo se riesco a essere anche più fortunato... > sorride tra sé e sé il vampiro, avvicinando le ragazze.
"Buonasera, lady, come sta.."
"Oh, mio dio, MIO DIO, MIOOO DIOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! Non ci posso credere! Matthew Bellamy!!!!" esclama la prima ragazza, mentre le altre due si limitano a gridare isteriche.
< Sì, lo sono. > si da la risposta Matt alla sua precedente domanda, mentre sorride a loro.
"Hey, dolcezze, vi andrebbe di farmi compagnia nella mia passeggiata?" chiede casualmente, già in grado di decretare quale sarà la loro risposta.
Da lontano, Dom vede Matt fare il carino con tre perfette sconosciute piuttosto carine, prima che queste seguano il cantante.
E' inutile dire che la gelosia si sta divorando il cuore del bel biondino.
< Tu, infido, orribile, disgustoso, bastardo, spregevole traditore. E' questo il tuo fottuto modo di amarmi e tenerci a me? Ora ho intenzione di farti la regina delle scenate, brutto bastardo. Okay, brutto no, solo bastardo! > pondera, più incazzato che mai.
Quando vede Matt isolarsi con le ragazze, portandole in un vicolo, la sua rabbia cresce.
< Sei senza cuore. Quello è uno dei *nostri* vicoli. Tu lì sei solito darti da fare con me e me soltanto! Questa è l'ultima goccia. >
Dom aumenta il passo, dirigendosi in quel vicolo, mentre la rabbia gli fa ribollire il sangue.
Quando Dom arriva a destinazione, vede due ragazze appoggiate al muro, come se stessero aspettando il loro turno, ma sembrano intorpidite, i loro visi sono privi d'espressione, sembrano non rendersi conto di cosa stia accadendo.
Nel frattempo, Matthew si sta occupando della terza ragazza, dato che è già chinato su di lei, baciandole il collo... o almeno Dominic lo scambia per un bacio.
Il batterista non può attendere un secondo di più. Non gliene frega niente se qualcuno scoprirà di loro due, non gliene frega niente se manderanno a puttane la loro carriera, non gliene frega niente se finiranno sulla copertina di ogni rivista di gossip. Tutto quello di cui gli importa è far sentire Matthew uno schifo, in quel preciso luogo, in quel preciso istante.
"Matthew, fottutissimo bastardo!" grida a squarciagola, precipitandosi verso di lui, come una furia.
Colto di sorpresa, Matt sussulta, separandosi immediatamente dalla sua vittima e fissando Dom che s'accorge che c'è qualcosa di spaventosamente sbagliato nei suoi occhi.
Sono di un azzurro innaturale, quasi bianchi, e stanno scintillando in un modo innaturale e questa volta Dom sa che non è dovuto a qualche scherzo di luce di un lampione.
Dom è così rapito dagli occhi di Matt che non ha ancora notato il rivoletto di sangue che gli scende dall'angolo sinistro della bocca.
Sono solo una manciata di secondi, ma sembrano durare come ore e Matthew è troppo sotto shock per fare qualunque cosa, per decidersi a fare una qualsiasi mossa.
Alla fine, Dom s'accorge anche del sangue sulle labbra e sul mento di Matt, ma ancora più terrorizzato nota i due piccoli fori rossi sul collo della ragazza.
"Oh, mio dio! Ma che cazzo stai facendo? Sei impazzito? Stai facendo del male a questa povera ragazza. Ma che razza di... "
Dominic non può più parlare, perché ricorrendo alla sua velocità supernaturale, Matthew l'ha raggiunto, tappandogli la bocca con una mano.
"Sta' tranquillo, non è come pensi. Ti posso spiegare." si giustifica, ma Dom si libera subito dalla sua presa, abbastanza rudemente, questo perché Matt non sta certo usando la sua sovrannaturale forza sul proprio compagno.
"Spiegarmi cosa? Tu sei un violento, sei uno psicopatico, sei un..."
"Sono un vampiro." afferma Matt, meramente.
"Cosa? Ma non dire cazzate, i vampiri non esistono! Tu stai solo credendo di essere un vampiro. Okay i tuoi occhi sono strani assai, ma deve essere merito di qualche lente a contatto apposita." agisce razionalmente il biondo.
"E dei miei denti che dici?" gli chiede Matt, spalancando la bocca per far vedere a Dom i suoi canini affilati, allungati, prima di tornare alle sue sembianze umane.
Dom deglutisce pesantemente.
"Trucchetti da Hollywood!" insiste, prima che Matthew gli afferri la mano.
"E come spieghi la super velocità che ho usato prima? E come spieghi *questo *?" lo interroga Matt, portandosi la mano di Dom sul cuore. "Lo riesci a sentire, Dom? Il mio cuore non batte più!"
Dom ritira la mano, traumatizzato.
"Tu stai delirando. *Io* sto delirando. Questo non sta succedendo per davvero."
"Sta maledettamente succedendo, invece! Sei stato così vicino a me per tutti questi giorni e non te ne sei mai accorto." asserisce Matt.
"Non mi puoi biasimare. Sai com'è, di solito il cuore delle persone batte, è una cosa che si da per scontata!" si giustifica Dom, ancora disturbato.
"Questo vale per le persone viventi, ma io non lo sono più. Io non-vivo. Sono un non-morto, Dominic." gli spiega.
Per il batterista è decisamente troppo. La sua paura vince la sua curiosità e indietreggia, prima di lanciarsi in fuga, più veloce che può.
"Nooooo, Dom, aspetta!" urla disperato Matt.
E' quasi sul punto di seguirlo, ma poi decide che forse non è la più saggia delle idee rincorrere il suo terrorizzato migliore amico quando sta ancora morendo di fame. Perciò torna dalle sue vittime, ancora sotto il suo incantesimo.
< Se conosco Dom bene come sono certo di conoscerlo, ho il tempo per tutto.> pondera, permettendo ai suoi canini di scendere nuovamente e chinandosi sulla ragazza dalla quale si stava nutrendo.
Appena Matthew termina, cancellando ogni traccia, sulla via del ritorno estrae il suo cellulare.
************************** (Contemporaneamente)
Michael e Rachel si stanno godendo la loro serata insieme, ma non stanno facendo nulla di soprannaturale.
Stanno semplicemente accoccolati sul divano, nella loro nuova temporanea abitazione, teneramente abbracciati mentre guardano un film romantico, come una coppia di innamorati qualunque.
Questo perché si sono precedentemente sfidati per decidere che film affittare ed è stata Rachel a spuntarla, perciò Michael ha dovuto dire addio a un thriller truculento che aveva scelto.
Com'è facile immaginare, quel film lo sta annoiando a morte, l'unica cosa positiva è che sta stringendo Rachel forte a sé.
All'improvviso il suo cellulare comincia a squillare.
"Salvato dalla campana, come si dice." ridacchia Michael, estraendo il suo cellulare.
"Cosa? Ma io pensavo che ti piacesse questo film!" protesta Rachel.
"E' quello che ti ho fatto credere." sogghigna Michael, mentre il telefono continua a suonare.
"Beh, tesoro, non temere. E' un DVD, quindi posso premere 'pausa ' e tu non ti perderai un singolo secondo!" lo sfida Rachel, premendo il pulsante 'pausa' di proposito.
"Sei così crudele!" sbuffa Michael.
"Lo so." ghigna Rachel. "Allora, chi è che ti chiama?" interroga il suo Sire.
Michael guarda il display e sorride.
"Mi sa che hai vinto un'altra cosa. E successo prima di due settimane." la informa, prima di prendere la chiamata, azionando il vivavoce.
"Buonasera, Childe!" cinguetta allegro Michael.
"E' successo." lo informa un agitatissimo Matthew.
"Cos'è che è successo esattamente?" gli domanda Rachel.
"Dominic. Ha appena scoperto la verità, per conto suo."
"Che cosa?! Questo significa che tu nemmeno gliel'avevi detto ancora? Non ci siamo, Matthew, non ci siamo proprio!" rimprovera il suo Childe Michael.
"Io volevo... e ci ho provato.. ma non è così facile." si giustifica Matt.
"Lo so, caro. Come l'ha scoperto?" chiede Rachel.
"Mi ha seguito e io non me ne sono accorto. Perciò mi ha visto mentre mi nutrivo. Ho provato a spiegargli tutto, ma lui è corso via, terrorizzato." sospira l'Inglese.
"Non gliene puoi fare una colpa, povero cucciolo!" commenta la vampira.
"Lo so, la maledetta colpa è tutta mia. Ho intenzione di raggiungerlo e calmarlo. Non voglio che lui abbia paura di me... è una cosa che mi spezza il cuore." dice Matt, quasi piangendo al telefono.
"Tranquillo, caro, non sei certo il primo vampiro che non dice subito la verità a chi ama." lo consola Rachel.
"Anche Matthew ha fatto così con te, vero?" azzarda il musicista.
"Niente affatto. Gliel'ho detto la seconda volta che ci siamo visti. *Io* certi errori mica li faccio!" precisa orgogliosamente Michael.
"Grazie tante, Sire, non c'è bisogno di rigirare il coltello nella piaga!" sbuffa Matt.
"Oh, non badare a lui, è Mr. Te-l'avevo-detto!" alza gli occhi Rachel.
"E tu come hai reagito quando Michael ti ha rivelato chi è in realtà? Sei fuggita da lui in preda al panico... vero?" la interroga il chitarrista.
"No, non ho mai avuto paura di Michael, nemmeno per un secondo, perché sapevo che di lui potevo fidarmi ciecamente." dice Rachel, sorridendo al suo Sire.
"Allora questo significa che..." riflette Matt, con la voce spezzata.
"No, zuccherino, è una cosa completamente diversa! Voglio dire, io non ho avuto paura di Michael perché lui ha trovato il modo perfetto per dirmelo. Se l'avessi scoperto da me.. credo che avrei reagito nello stesso identico modo di Dom." si affretta a precisare lei.
"Adesso va' da Dom, stai facendo la cosa giusta. Sii paziente, attento e gentile e vedrai che tutto andrà per il meglio." lo consiglia dolcemente lei.
"Diciamo che ora il vostro amore è messo alla prova." sentenzia Michael.
"Come?" s'acciglia Matt.
"E' tempo di scoprire se Dom ti ama davvero, nonostante tutto... o se è un amore superficiale, fragile e probabilmente nemmeno sincero, se è incapace di affrontare un così piccolo ostacolo." spiega Michael.
"Pensi davvero che questo sia un *piccolo* ostacolo?" domanda incredulo Matt.
"Se ami davvero qualcuno, credimi, lo è." conferma l'altro.
"Ok, tra un po' avrò modo di scoprirlo. Solo un'ultima cosa..." tentenna Matt.
"Spara!" lo esorta Rachel.
"Nel peggiore dei casi... se avrò bisogno di una spalla su cui piangere... dove vi posso trovare?" domanda il vampiro più giovane con un filo di voce.
"Madrid." lo informa Rachel, dopo che Michael approva.
"Però, ne fate di viaggi!" ridacchia Matt, che ha bisogno di cambiare argomento.
"Sì. Sai, Michael si sentiva un po' nostalgico. Staremo qui per almeno un mesetto." dice lei.
"Un mese?" si stupisce Matt.
"Okay, diciamo che mi sentivo molto nostalgico. Ho bisogno di rivedere la mia terra, ogni tanto." ammette Michael.
"Buona fortuna, Matthew. Ti prego, non interpretarlo male, ma.. spero tanto di non vederti qui nel giro di uno o due giorni." commenta Rachel.
"Uh! Aspetta, ho capito. Grazie, Rachel." si intenerisce Matthew. "E grazie, Michael. Ciao." riattacca.
"Ci sbagliavamo. Non è ancora quel genere di telefonata. Credo che Matt si prenderà parecchio tempo per ogni cosa." commenta Rachel.
"Non ha niente in comune con me. Voglio dire, ti ho detto la verità la seconda sera e ti ho reso mia per l'eternità la settima notte." ricorda Michael.
"Probabilmente, lui non è impaziente come lo eravamo noi." ridacchia la sua Regina. "E ora guardiamoci il resto del film!" cambia argomento, premendo 'play'.
"Perché non trovo mai un paletto quando me ne serve uno?" brontola il suo Sire.
"Michael!"
"Stavo solo scherzando, dolcezza!"
*******************************
Matt ha raggiunto la casa di Dom ed è felice quando vede che le luci sono accese.
< Fortunatamente per me, la paura ti rende prevedibile. > sorride a se stesso, prendendo un lungo respiro di cui nemmeno più ha bisogno, prima di suonare il campanello.
"Matthew, vattene via!" urla Dom affacciandosi dalla finestra della camera da letto.
"Piccolo, dobbiamo parlare. Aprimi!" dice Matt.
"Non mi chiamare 'piccolo '! Noi non abbiamo niente da dirci. Ora te ne puoi anche andare." sbotta Dom.
"Sai meglio di me che non me ne andrò da nessuna maledetta parte. Ora, o mi apri la porta o la dovrò buttare giù, In un modo o nell'altro ho intenzione di entrare." lo avvisa Matt.
"Ah-ah. Fregato. Tu *pensi* di potere, ma non puoi. Io, Dominic James Howard, in questo preciso istante, in questo preciso luogo ti dis-invito solennemente da casa mia. Non puoi più entrare!" dichiara risoluto.
"Mi dispiace contraddirti, piccolo, ma sono tutte cazzate, i vampiri non hanno bisogno di un invito. Perciò ora apri la porta." lo informa il moro, calmo.
Dom fissa a lungo il suo inquietante migliore amico.
"E' tutto un bluff, stai mentendo, ma non mi fai fesso!" insiste Dom, tornando nella sua stanza.
Matthew nota un importante dettaglio: Dom ha lasciato la finestra aperta.
Inoltre, vede l'albero accanto alla casa.
< Bene, bene, è tempo di scoprire se nel pacchetto dei miei poteri è compresa anche la super-agilità. > pondera e quando con un unico balzo da gatto raggiunge il ramo capisce che lo è.
Dal ramo Matthew salta sul davanzale e attraversa la finestra, mentre Dom gli sta girando le spalle, per potersi accorgere.
"Sapevo che l'avresti fatto!" esclama Matt, vedendo Dom che sta preparando un borsone velocemente.
Dom sussulta e trattiene un respiro.
"Matt! Ma come diavolo..."
"Visto? Te l'ho detto che non ho bisogno di un invito." fa un sorrisetto furbo Matt, ma Dom indietreggia e si precipita in salotto.
"Ti prego, Dom, non rendere le cose ancora più difficili!" alza gli occhi il vampiro, lanciandosi all'inseguimento.
"Mi hai quasi fatto venire un infarto!" si lamenta il biondo, usando il divano a mo' di barriera.
< Per carità, no! Credo che una persona morta nella nostra relazione sia abbastanza. Almeno per adesso. > riflette Matt.
"Non è che tu mi abbia lasciato molta scelta. Ora sta' buono e ascoltami, dobbiamo parlare." dice Matt rimanendo fermo al centro del salotto, temendo che se si azzarda a muoversi Dom scapperà di nuovo.
"Okay, allora parliamo maledettamente! Quand'è successo? Quando sei diventato un vampiro?"
"E' successo dopo il nostro ultimo show a Los Angeles."
"E' stata quella ragazza! Quella che ti ha portato via!" deduce Dom.
"Chi, Rachel? No, non è esatto. Lei mi ha solo portato dal suo ragazzo, Michael, che ha fatto il lavoro."
Sentendo quel nome Dom drizza le antenne.
"Oh, andiamo, Dommie, non mi guardare così. Non è poi tutto questo enorme cambiamento. Okay... just a little bit ... se mi perdoni il gioco di parole." ridacchia.
"Dannazione, Matthew! Ma come cazzo fai a scherzare su qualcosa di così fottutamente serio?" sbotta Dom, tirandogli addosso una rivista di batterie, in preda alla rabbia.
Matt torna serio.
"Ti prego, piccolo, guardami, ascoltami, sono sempre io, il Matthew di cui ti sei innamorato." mormora, avanzando di un passo verso di lui.
Mossa sbagliata.
Dom si precipita in cucina.
"Ma proprio per niente! Tu sei un bugiardo, in primo luogo. Perché non me l'hai detto?" lo interroga Dom.
"Non era così facile. Ci ho provato, ma ogni volta che lo facevo... poi non sembrava più il momento adatto. Credimi, avevo deciso di dirtelo stasera, quando me ne sarei tornato dalla mia... passeggiata."
"Cazzate! Mi stai mentendo di nuovo! Io non ti posso credere, come potrei mai credere alla parola di un mostro?" sibila Dom, col suo sguardo più glaciale.
Gli occhi di Matt si riempiono di lacrime, mentre fissa il pavimento, con l'aria decisamente ferita, ma senza pronunciare una sola parola.
"Sei un vampiro adesso, Cristo Santo! Tu uccidi le persone, probabilmente vuoi uccidere anche me." prosegue Dom, notando qualcosa sul tavolo che cattura la sua attenzione.
Le fredde e dure parole del biondo feriscono il moro ancora di più, ma questa volta non può tacere.
"Ti sbagli. Sarò anche un vampiro, ma non sono un killer, non uccido le persone, mi ci nutro soltanto, perché ne ho bisogno... e ho ancora la mia anima, ma al momento non posso dire la stessa cosa di te." sibila Matthew.
L'ira di Dom cresce.
"Taci, cazzo! Come potrei prendere lezioni di umanità da te che non sei più nemmeno umano?" urla, afferrando le bacchette della batteria, appoggiate sul tavolo e accostandole una sull'altra, a mo' di croce, prima di avanzare verso Matt, puntandogliela contro.
"E ora dimmi, vampiro. Questa la temi, vero?" sogghigna Dom, cattivo.
Matt fa solo finta di averne paura e indietreggia, fino a raggiungere la porta d'ingresso.
"D'ora in poi ti vedrò solo come il cantante/chitarrista/pianista/leader della band in cui suono... ma niente di più." si lascia sfuggire Dom, ma sussulta e sgrana gli occhi terrorizzato, guardando Matt, spaventosamente consapevole di aver detto qualcosa di troppo esagerato.
"Perdonami, Matt, non avrei dovuto dirlo... " balbetta, con gli occhi colmi di lacrime.
Matthew lo fissa, freddamente, toccando quella croce improvvisata sotto gli scioccati occhi del biondo, separando le bacchette e riponendole sul tavolo.
"Vedi, Dom? Le croci non mi fanno male. Ma tu me ne hai fatto. Molto." sentenzia.
"Io non.." tenta di giustificarsi Dom, ma Matt gli fa segno di tacere.
"Sai che ti dico? Pensavo che tu fossi diverso. Pensavo che tu fossi qualcuno in grado di guardare al di là delle apparenze, qualcuno in grado di andare oltre i pregiudizi e i preconcetti... ma probabilmente mi sbagliavo." fa spallucce il vampiro.
Dom rimane in silenzio per un po'.
"Matt... io credo che... ora te ne dovresti andare." asserisce, a fatica, con la voce rotta.
"Voglio solo che tu sappia che a te non rinuncio. Ora hai bisogno di tempo e io ti darò tempo. Aspetterò fino a che tu sarai pronto per affrontare una discussione, in modo civile, pronto per affrontare la verità, pronto per prendere una decisione su di noi. Ti aspetterò fuori e non mi muoverò da lì, qualunque cosa succeda, finché sarai pronto. Se tu vuoi rimanere chiuso qui per sempre, io aspetterò per sempre." lo informa Matt, risoluto, in procinto di uscire, ma poi si gira un'ultima volta verso Dom.
"Un'ultima cosa. Se davvero ti avessi voluto uccidere, non credi che l'avrei già fatto?" aggiunge, varcando la soglia, chiudendo la porta e sparendo dalla visuale del biondo.
Asciugandosi le lacrime, Dom torna nella sua stanza, spiando dalla finestra chiusa, dove può vedere Matt seduto sul marciapiede.
< Sono sicuro che se ne andrà tra dieci minuti. > pensa Dom, mentre disfa il borsone, decidendo che scappare è inutile.
Torna vicino alla finestra, venti minuti dopo, e trova Matt ancora là, come lo trova dopo quaranta minuti o un'ora.
< Che ragazzo testardo! No, non un ragazzo. Vampiro. E' un vampiro adesso. E' cambiato tutto. > si ripete, mentre continua a osservare il moro dalla finestra.
Dopo un po' si sposta, sdraiandosi sul letto, accarezzando la parte dov'è solito dormire Matt e permettendo a migliaia di piacevoli ricordi di invadergli la mente.
< Ma è davvero tutto così diverso, in fondo? E' sempre il mio Matthew, con il suo solito bellissimo aspetto, il suo carattere, i suoi ricordi, i suoi sentimenti ... Andiamo, di certo quella non è una cosa così facile da dire a qualcuno, è normale che avesse bisogno di tempo... ma io ero troppo accecato dalla mia stupida, infantile, insensata gelosia per accorgermi che lui stava tentando di dirmi qualcosa... > pondera e poi cambia di nuovo idea.
< No, aspetta, non può essere mia la colpa, è tutta sua. Lui non mi ha detto la verità. Lui non si è fidato di me abbastanza da condividere quel suo oscuro segreto. E' lui che è cambiato in qualcosa che non so se sono in grado di accettare. Probabilmente, a questo nuovo Matt nemmeno interesso sul serio, era tutta una messinscena. > riflette, ma gli basta chiudere gli occhi e richiamare alla memoria tutti i baci di Matt, la sua attitudine amorosa, le sue parole dolci , per capire che non può essere qualcosa di fasullo.
< Ma è una messinscena adesso, fa solo finta che può aspettarmi, ma si stancherà presto e se ne andrà, con l'intento di trovarsi qualcuno più facile da persuadere, più facile da ingannare. > reputa.
Mentre gira e si rigira nel letto, torturandosi la mente, a causa di tutta quella frustrazione, Dom si addormenta.
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E' il rumore di un tuono a svegliarlo.
E' l'inizio di un temporale violento.
La prima cosa che fa è precipitarsi alla finestra, sicuro che Matt se ne sia già andato, ma non può credere ai suoi occhi quando vede ancora lì il moro, immobile, inzuppato fino al midollo, sotto la fredda pioggia scosciante, che aspetta risoluto.
Dom lancia uno sguardo alla sua radiosveglia. Sono le 5:18 , significa che Matthew è seduto lì da oltre quattro ore.
E' tutto ciò che basta a Dominic per darsi la risposta definitiva a tutte le sue domande e i suoi dubbi.
Matthew è così perso nei suoi pensieri, così affogato nella sua infelicità, così occupato a rimproverarsi e dannarsi per quel che è diventato, che nemmeno si accorge che qualcuno ha messo sopra la sua testa un largo ombrello nero.
"Comincio a pensare che voi vampiri abbiate un debole per bagnarvi sotto la pioggia!" dice Dom, sedendosi sul marciapiede, accanto a lui e riparando entrambi sotto l'ombrello.
Matt sussulta, riprendendosi un po', e lentamente gira la sua testa verso Dom, molto lentamente, avendo quasi paura che stia solo soffrendo di allucinazioni e lì in realtà non ci sia nessuno.
Dom sembra accorgersi di questo e gentilmente sfiora la mano del suo incredulo migliore amico, sorridendogli.
"Visto? Pare che io ci abbia messo molto meno di per sempre!" prosegue, aspettando la reazione di Matt, perché al momento sembra completamente intorpidito.
"Dominic." dice, o meglio sospira Matt, prima di mettersi a sorridere e piangere nello stesso momento.
"Non preoccuparti, sono lacrime belle!" aggiunge, portando un braccio verso il biondo, ma indeciso sul da farsi.
Dom lascia cadere l'ombrello indietro, con l'intento di abbracciare stretto Matt, senza dare alcuna importanza alla pioggia che sta inzuppando anche lui.
"Ti stai bagnando." mormora Matt contro la spalla del batterista, piuttosto preoccupato.
"Non me ne frega niente!" ride Dominic, prendendo fra le mani il viso del suo ragazzo e baciandolo a fondo.
Il loro bacio prosegue per diversi minuti, è un bacio che sa di consapevolezza, perdono... accettazione.
Matthew interrompe per primo il bacio, solo e soltanto per recuperare l'ombrello e riparare Dom.
"Piccolo, non dimenticare che io ormai sono immune ad ogni malattia, ma tu no. Finirai per prenderti un raffreddore o molto peggio, e io non voglio che ti accada qualcosa di brutto." gli spiega con un dolce sorriso.
Dom fa un sorrisone estasiato e avvolge le braccia attorno al collo di Matt, strizzandolo.
"Tesoro, non mi sono mai sentito meglio di così!" sussurra, pressato contro il suo petto.
Dopo un tempo che pare infinito, Dom rialza lo sguardo e Matt nota che i suoi tempestosi occhi sono colmi di lacrime.
"Che c'è che non va, Dommie?" accarezza il viso del biondo con una mano, angustiato.
Dom scoppia a piangere come un bimbo.
"Oh, Matthew, sono stato davvero orribile con te, ho detto cose terribili che non pensavo sul serio, io... "
Matt lo azzittisce col bacio più dolce che esista.
"Shh, piccolo, non ha più alcuna importanza, ora va tutto bene." mormora parole calmanti, accarezzando la schiena del suo singhiozzante migliore amico con lenti movimenti circolari, baciandogli la tempia e stringendolo a sé.
"Grazie." mormora Dom quando si separano, così a malapena udibile che Matt deve ricorrere a i suoi poteri per sentirlo.
"Torniamo dentro." suggerisce il batterista, in procinto di alzarsi, ma Matt gli fa segno di rimanere seduto.
"C'è qualcosa che devo fare prima." lo informa il moro.
"Cosa?" chiede curioso Dom.
"Guadami." lo prega il suo partner.
Dom obbedisce, innervosendosi ma anche sottilmente eccitandosi quando vede gli occhi di Matt cambiare in un innaturale azzuro chiaro, elettrico, glaciale, con spirali blu scuro che girano dentro alle sue iridi.
"Non è certo questo il modo in cui avresti dovuto scoprire la verità, perciò ora dimenticherai tutto e poi ti rivelerò tutto un'altra volta, ma in un modo molto meno scocciante." comanda Matthew.
"Nemmeno per idea, io non voglio scordare proprio niente! Ma che accidenti staresti facendo? Tuttavia, qualunque cosa sia... è una figata pazzesca!" commenta intrigato Dom.
Matt lo fissa confuso, mentre gli occhi gli tornano normali.
"Su di te non funziona." dice, o meglio, pensa ad alta voce, prima di ricordare la parole di Rachel.
" 'Puoi ipnotizzare qualsiasi umano, tranne chi davvero ami e che davvero ti ama, questo perché il vero amore è più forte di qualunque tipo di magia. '" gorgoglia.
Una bellissima, favolosa, meravigliosa consapevolezza s'impadronisce del cantante.
"Significa che tu mi ami per davvero!" esulta.
Per tutta risposta, Dom schiaffeggia la guancia sinistra di Matt, piuttosto rabbiosamente.
"Ma certo che ti amo, dovevi diventare vampiro per capirlo? Maledetto idiota! Credi davvero che stessi solo facendo finta?" sfuria.
"Intendo dire che tu * mi ami ancora* , anche dopo aver conosciuto la verità." spiega Matt, massaggiandosi quella guancia temporaneamente arrossata.
"Tu hai davvero seri problemi mentali se pensi che io non ti ami più. Non c'è una sola possibilità che io smetta di amarti, anche se tu fossi ricoperto di squame, spine o fango.. che non è il tuo caso, per fortuna. Il punto è che io ti amo, a qualunque costo." sentenzia il biondo.
"Credevo che tu stessi iniziando ad accettare il tutto, ma non che fossi già pronto ad amarmi di nuovo, non ancora, almeno. Del resto, tu hai detto.." protesta debolmente Matthew.
"Non puoi basarti per davvero su cose che ho detto nell'impeto del momento!" si giustifica Dom.
"Sai essere estremamente crudele nell'impeto del momento." guaisce Matt.
"Lo so, e mi dispiace così tanto!" si scusa ancora una volta Dom, tenendo le mani fra le sue.
"Ad ogni modo, tu volevi ipnotizzarmi, vero?" deduce il biondo.
Matt annuisce.
"Sì, è un altro dei miei poteri."
"Non puoi! Non voglio che nessuno mi incasini la mente, soprattutto tu! Non hai il diritto di rubarmi i ricordi." protesta vivacemente Dom.
"Non posso, con te non funziona."
"Ma volevi farlo e non ti avrei mai perdonato per una cosa simile." insiste Dom.
"Beh, volevo solo cancellare questo brutto ricordo." si giustifica Matthew.
"Ma io non voglio dimenticare, nemmeno un singolo, orrendo, scioccante, terribile, doloroso dettaglio ... e vuoi sapere perché? Perché questa notte ci ha fatto avvicinare ulteriormente." sorride Dom al suo compagno.
"Matthew, se possibile, io ora ti amo ancora più di prima." ammette, sigillando le sue labbra a quelle del moro sorridente.
"Hai ragione tu. In un certo senso, questa notte è molto speciale." sospira Matt, contro la bocca dell'amato. "Ora possiamo rientrare."
"Sì, ma prima ho qualcosa da chiederti." lo informa Dom.
"Qualunque cosa." inclina la testa da un lato Matt.
Il volto di Dom si accende d'entusiasmo mentre formula la sua richiesta.
"Quella cosuccia che hai fatto prima con gli occhi... la puoi rifare?"
TBC
Visto? Niente interruzioni perfide stavolta, in fondo, in fondo, in fondo, quando mi ci applico son .. buona. ^^
Vi dirò stavolta avrei davvero bisogno di pareri perché non so se questo capitolo vi ha soddisfatto.. forse ho affrettato troppo le cose.. forse Dom l'ha perdonato troppo in fretta.. e tanti altri 'forse ' che mi passano per la mente..
Quindi, davvero, liberi/i di dirmi qualunque cosa vi passi per la testa, magari è la volta che prendo un commento critico ;P
Grazie in ogni caso , al prossimo capitolo, che credo sarà l'ultimo (no, non intendo della storia.. uh, se ne devono succedere ancora di cose!) che vedrà i nostri due innamorati a godersi la pausa a Londra... e sarà decisamente più fluffy d questo.. e un filino perverso.. in una parola, torno al mio 'solito genere ' , lol!
baci baci e grazie anche a chi , pur non dicendo nulla, mi fa capire in un modo o nell'altro che questa storia l'apprezza ^^
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