Capitolo 3
Siamo arrivati alla gabbia dei Raptor e Alan è elettrizzato come uno scolaretto, è due uomini ci aspetta vicino alla gabbia e la prima cosa che dice è
- Dovremmo distruggerli tutti - dice infastidito
- Ah, Robert! Robert Muldoon, il mio guardiacaccia del Kenya. È un po' allarmista ma sa dei raptor più di chiunque altro! - dice Hammond cercando di calmare le acque
- ma ha ragione - dice scassato il braccio destro di Robert, Scott Ace
- voi cacciatori pensate solo ad uccidere -
- per questo ci ha assunto signor Hammond - ribatte Scott.
Alan si mette in mezzo e chiede curioso
- Mi dica, che metabolismo hanno? Con che ritmo crescono? -
- Sono letali a otto mesi, letteralmente letali. Ho cacciato tutti gli animali dei quali si va a caccia, ma come si muovono questi... - risponde Robert
- Veloci come bipedi? - chiede mia sorella Elizabeth
- Come giaguari. Ottanta, cento chilometri l'ora, lanciati in spazio aperto. E sono dei formidabili saltatori... - risponde Scott
- Sì, sì, sì, è per questo che prendiamo delle estreme precauzioni! - dice Hammond cercando di calmarli
- E... dimostrano intelligenza? Con quel volume cranico... - dice Alan
- Già. Dimostrano un'estrema intelligenza, anche di tipo speculativo. Specialmente la più grande: ne abbiamo prodotte otto, ma quando arrivò lei prese il comando del branco e le uccise tutte meno due! Quella là... Quando ti guarda negli occhi si vede che sta rimuginando qualcosa. Per questo dobbiamo nutrirle così. [con delle mucche vive] Lei le guidava all'assalto all'arrivo degli inservienti - dice Muldoon preoccupato
- La recinzione è elettrificata, vero? - chiediamo io e Ellie
- Sì, certo, ma non attaccano mai nello stesso punto, cercano sistematicamente dei punti di cedimento... hanno buona memoria - risponde Scott
Poi vediamo che portano una mucca su un imbracatura e la abbassano giù dai Raptor, L'imbracatura della mucca viva che è stata data in pasto ai Velociraptor quando la tirano su è del tutto distrutta, Hammond entusiasto dice rivolto ai visitatori
- Allora, avete fame? - dice strofinandosi le mani.
Arriviamo in un palazzo gigante e Hammond dice
- siamo nel centro turistico guardate pure in giro ma dopo ce una piccola cena e niente discussioni -
Noi non discutiamo e incuriosita resto a guardare uno scheletro gigante di Tiranosauro Rex e quasi ne rimango ipnotizzata, all'improvviso sento un respiro alle mie spalle
- bello è? - ovviamente era Ian che non mi lascia respiro, non mi dispiace averlo vicino ma se glielo dicessi lo farei vincere
- si è bello, non sono mai riuscita a scavare un T-Rex e guarda eccolo li -
- beh tra poco ne vedrai uno in carne e ossa - dice quasi sensualmente
- non ci avevo pensato signor Malcom -
Stavo per rilassarmi ma poi presi il controllo di me stessa e dissi
- bene adesso devo andare da mia sorella - dico tossendo nervosamente
Lui sorride maliziosamente e io vado via con indifferenza, più starò lontana da lui più sarò cosciente delle mie azioni...solo lui mi fa sentire in questo modo.
Andiamo a cena in una stanza tinta di nero con delle foto dei dinosauri, la tavola era ovale con piene di pietanze. Mi siedo e Malcom non si arrende e si siede di fianco a me è prende il vino rosso e me lo versa sul bicchiere, io prendo il bicchiere e sorrido
Lui sicuramente è felice perché non lo respingo come il solito e beve anche lui con il sorriso in faccia.
Hammond vuole sapere cosa ne pensiamo del suo parco, io penso che è una cosa sensazionale ma da un lato è anche pericoloso perché come dice Malcolm la natura vince sempre e non posso sapere se venissero dei turisti e un dinosauro carnivoro si libera dal recinto perché ce qualche guasto e uccide le persone, infatti io glielo detto è lui non ha reagito tanto bene
- ma le recinzioni sono sicure al 100% non si preoccupi, noi del Jurassic Park non facciamo questi sbagli - ed è qui che entra in gioco Malcolm...ovviamente
- Laurel ha ragione, La mancanza di umiltà di fronte alla natura che si dimostra qui... mi sconvolge -
- Grazie, dottor Malcolm, ma credo che le cose siano diverse da quel che io e lei temevamo - dice Donald
- Sì, lo so. Sono molto peggio -
- concordo con lui - appena lo detto me ne sono presa pentita perché cosi gli do qualche speranza è infatti lui sorride
- No, aspetti un momento, non abbiamo neanche visto il parco ancora... -
- No, Donald, Donald, lo faccia parlare. Non c'è motivo... Mi interessano tutti i punti di vista, dico sul serio - dice Hammond
- Lei non vede il pericolo che è insito in quello che fa? La potenza genetica è la forza più dirompente che esista e lei se ne serve come un... un bambino che... che gioca con la pistola del padre - dice giustamente Ian
- Non mi sembra opportuno mettersi a generalizzare...- dice Donald
- Ehm, se-se permette, le dico io qual è il problema insito al potere scientifico che state usando qui: ehm... non ci è voluta nessuna disciplina per ottenerlo. Voi... voi avete letto quello che altri hanno fatto e di lì siete partiti, non sono conoscenze dirette, quindi non vi assumente nessuna responsabilità... per quello. Siete saliti sulle spalle di altri per ottenere un risultato il più rapidamente possibile, e una volta ottenuto questo risultato voi... voi lo avete brevettato, impacchettato, ficcato in una scatoletta di plastica e ora... - Ian batte la mano sul tavolo
- lo vendete, volete venderlo - continua Ian
- No, io non credo che lei ci stia rendendo giustizia, i nostri scienziati stanno facendo cose che nessuno ha mai fatto prima -
- Sì, sì, ma erano così preoccupati di poterlo fare che non hanno pensato se lo dovevano fare -
- I condor! I condor sono già al limite dell'estinzione, se io decidessi di creare uno stormo di condor su quest'isola, lei non avrebbe niente da obiettare -
- No, calma, qui non si tratta di una specie cancellata dalla deforestazione, o dalla costruzione di una diga. I dinosauri hanno avuto il loro ciclo, e la natura li ha selezionati per l'estinzione -
- Non capisco questa mentalità retrograda, specialmente da parte di uno scienziato. Insomma, come si fa a trovarsi illuminati da una scoperta e a non agire? -
- Che cosa c'è di grandioso nella scoperta? È una penetrazione attiva che... ferisce ciò che esplora. Quella che lei chiama "scoperta"... è uno stupro del mondo della Natura! -
- Il problema è: come si fa a sapere qualcosa di un ecosistema estinto? E quindi come si potrà pensare di poterlo controllare? Voi avete delle piante in questo edificio che sono velenose, le avete
scelte per la loro bellezza, ma sono organismi viventi aggressivi che non hanno idea del secolo in cui si trovano, e si difenderanno violentemente se necessario - dice Ellie
- Professor Grant, signorina Elizabeth se ci sono delle persone qui in grado di apprezzare ciò che sto cercando di fare siete voi! -
- Il mondo ha subito cambiamenti così radicali che corriamo per tenerci al passo. Non voglio affrettare conclusioni, ma dico... i dinosauri e l'uomo... due specie separate da 65 milioni di anni di evoluzione, vengono a trovarsi gettati nella mischia insieme: come potremo mai avere la benché minima idea di che cosa possiamo aspettarci? - dice Alan giustamente
- concordo con Alan, ci sarà un motivo perché si sono istinti e mi dispiace ma non me la sento - dice Elizabeth
Io mi intrometto e dico
- lo so che voleva fare una cosa bella per la gente ma è pericoloso sia per noi che per loro, poi come ha detto Ellie le piante sono velenose per loro è anche il clima, però sono stata felice di vederli non mi sarei mai immaginata di vederne uno in carne e ossa -
- Non è possibile! Ha! Ha! Non è possibile! Voi eravate venuti qui per difendere me dagli oppositori, e l'unica persona che mi ritrovo a fianco è quella sanguisuga d'avvocato! - dice Hammond ironico
- Grazie - dice sarcastico Donald.
Mangiamo in silenzio e quando finalmente abbiamo finito ci alziamo e andiamo giù per le grandi scale e due persone ci aspettano...beh ci aspettano dei bambini, si fiondano su Hammond e lo abbracciano facendolo cadere
- hahahah bambini? Hahahah!! - dice ridendo Hammond
- vi presento i miei nipoti Tim e Lex -
I bambini ci fanno un sorriso e mia sorella che è qui di fianco a me gli dico
- per la gioia di Alan hahah - dico ridacchiando
- eh infatti, gli farà bene vedrai -.
Il nostro viaggio non finisce qui perché il signor Hammond ci fa fare un altro Tour.
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