Prologo
Credo di soffrire di "filofobia" cioè la paura d'innamorarsi o di essere amati da una persona, dopo il casino con Tancredi credo che sarà così per sempre. Per sempre è una parola forte che non uso mai, però in questo caso mi sembra abbastanza adatta.
Gli avevo dato la mia vita a quel ragazzo, l'avevo messo su un piedistallo e lo tenevo in una vetrina di vetro molto sottile, anche se non era per niente una brava persona. È stato il primo a farmi sentire a mio agio con il mio corpo come, cosa veramente difficile per una persona insicura, e ancora oggi non mi sento fiera del mio corpo al 100%,anzi non mi sento fiera per niente di me in generale.
Tancredi mi ha manipolato alla grande anche se non riesco ad ammetterlo, però è cosi e mi sento dannatamente in colpa. Chiunque mi diceva che non mi amava e non faceva per me, la mia famiglia, i miei amici addirittura i professori. Io non ascoltavo nessuno e facevo di testa mia, e alla fine ho visto i risultati. Ogni volta che mi scriveva io gli rispondevo e succedeva quel che succedeva e boom spariva. Aspettavo per giorni che mi scrivesse oppure alla fine cedevo e gli scrivevo io. Dalle sue risposte percepivo che era irritato e distaccato e cosi iniziavano i litigi in cui entrambi dicevamo cose orribili anche se vere e quella che ci stava male ero io mentre lui faceva finta che non gliene fregasse niente, però infondo sapevo che lo facevo solo per difendere se stesso. Ora sono qui in una stanza vuoto e guardo lo specchio davanti a me, e ci vedo una ragazza vuota, con gli occhi rossi e piena di dubbi. Osservandomi mi vengono i conati di vomito pensando al succhiotto che aveva al collo fatto dalla sua nuova fiamma, non perché al posto di lei una volta c'ero io una volta, ma non è questo che mi provoca questo dolore, ma il semplice fatto che lui sia benissimo andato avanti e io no. Annego ancora nei ricordi, pochi, anzi pochissimi ma belli, e piango per tutte le cattiverie che ho subito da parte sua, e io come una cretina credevo che fosse solo colpa mia e mi mettevo in croce per questo. Guardandomi ancora una volta non vedo più la Marina di un tempo, con un solo obbiettivo e determinata a ogni costo a portare a termine, laurearsi in matematica, oppure la Marina che riempiva la stanza con la sua risata fragorosa, in questo periodo non mi ricordo neanche come si ride.
In questo momento vedo una pezza, una ragazza stanca di lottare e di credere che ci sia del buono nelle persone, e cercare di fare uscire la parte migliore di esse.
Prima di raccontare la mia storia vorrei dirvi una cosa. Mettete sempre voi stessi al primo posto e dopo la persona che amate, sarà una frase egoista ma è la verità, se vi ama veramente non vorrebbe che cambiaste per lui/lei o chiunque voi siete. Dalla mia esperienza vorrei insegnarvi tante cose oppure prevenire altrettante.
Vi auguro di avere un amore pure e sincero come nei film, e non vi auguro di vivere quello che ho vissuto io....
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