«Jeon Jungkook! Non dondolarti sulla sedia!!» urli.

Jungkook sbuffa e si ferma subito.

Riprendi a spiegare geografia ma il tuo sguardo si acciglia subito di nuovo.

«Giù i piedi dal banco, Jeon!!»

«Che cavolo...» sbuffa Jungkook prima di posare lentamente le scarpe per terra.

Lo fissi con sguardo truce.
Poi ricominci subito da dove avevi interrotto, per l'ennesima volta, con voce calma e scorrevole come se niente fosse successo.

Gli occhi di Jungkook si incastrano nei tuoi mentre parli.
Il ragazzo sorride e si lecca le labbra, ammiccando verso di te.

Gli lanci un'occhiataccia ma non lo riprendi.
Non la darai vinta, alle sue provocazioni.

Quando arrivi alla parte: «...Per questo è importante capire bene dove si vuole andare e studiare con attenzione i luoghi che si vogliono visitare», Jungkook si regge la testa con la mano, con aria annoiata.

«Stronzate...» sussurra, assicurandosi che tu lo senta.

«JUNGKOOK!!» gridi esasperata, chiudendo il libro con rabbia.

«Cosa?!» è la sua "educata" esclamazione.

«Ti ho sentito!»

«Embè? L'intento era quello!"

Devi trattenerti con tutte le tue forze per non esplodere.

«Cosa intendi dire?!»

«Esattamente ciò che ho detto! È una cavolata questa roba che devi studiare un posto prima di andarci e gne gne!»

Lo fissi incredula.

Lui prosegue: «Per esempio...se noi due ce ne andassimo da qui, io la porterei a Parigi anche se non so un piffero della sua geografia. Mi basta sapere che è una delle città piú romantiche al mondo!». Fa un sorrisetto, convinto di apparire irresistibile.

Fai un sospiro molto profondo prima di urlare: «JEON JUNGKOOK! FUORI DALL' AULA!! ORA!»

Il ragazzo si alza sbuffando sonoramente e cammina verso la porta.

«Vuole venire con me?»

«ESCI!!» gridi di nuovo.

Lui ride senza contegno e abbandona l'aula mentre tu cominci a pensare a cosa scriverai ai suoi genitori.