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Titolo Storia: Cry Baby. O quel che volete.

Genere: Storie d'amore / Umorismo

Trama:

Rebecca non capiva perché quegli occhi al cioccolato continuassero a guardarla.Non era una bellezza travolgente e di certo la sua voce non eguagliava quella delle sirene. A stento sapeva intonare l'Ave o Maria in chiesa. Le sue magliette erano scolorite, reperti storici appartenuti a sua sorella maggiore, e i suoi lunghi capelli, costantemente scarmigliati, sembravano, come amava ripeterle talvolta sua madre, un nido abbandonato a se stesso. Era una ragazza riservata. O almeno, lo era diventata negli anni. Portava un paio di occhiali spessi dalla montatura nera, che a malapena riuscivano a nascondere i suoi grandi occhi castani, unica cosa di sé che riusciva ad apprezzare a pieno. Per il resto era la classica ragazza dal corpo a pera, ovvero tette piccole e un buon cuscino su cui cadere in caso di atterraggi mal riusciti. Lo so, lo so. Vi starete chiedendo perché la protagonista di questa storia non sia una bellissima, stupenda, meravigliosa, popolare, ragazza alta (cosa che Becca non era), dagli occhi verdi, o blu, dai capelli tinti vomitando l'arcobaleno, dalle doti incredibili nel salto (cosa che Becca non aveva) o nella corsa (cosa che ASSOLUTAMENTE non aveva), ma che divertimento ci sarebbe?Sarebbe la classica ragazza molto fica che timidamente dice "ehm...io sono bruttina".SE. Come se ci credesse. Ovvio che il tipo molto fico-barra-misterioso-barra-quello che vi pare si prende la sbandata. E poi, se la rendessi stupenda, questa storia non avrebbe alcun senso.E non riporterebbe la verità. Il che sarebbe piuttosto deprimente.Beh, questa è la storia di Rebecca R****.Chiunque sia interessato, può tranquillamente iniziare a leggere e chiedersi perché accidenti ho messo gli asterischi anziché il cognome.Tutti gli altri possono semplice accantonarla. E dimenticarla per sempre.

Se non dovesse piacerti, dimmi pure.
Julis E. Vermilion ♣