-ೃ⁀➷ WORLDBULDING
「 l'isola degli dei 」
¤ cultura e società: L'isola di Jordeia ha una cultura simile a quella greca, soprattutto nell'arte, nei usi e nei costumi. Una grande esaltazione alla perfezione fisica legata alla perfezione interiore, con uno grande studio di anatomia e di proporzione riportate nelle opere artistiche. Si inizia lentamente ad allontanarsi alla perfezione divina, per addentrarsi alla imperfezione umana, ma sono pochi gli artisti che si buttano a rappresentare l'uomo nel suo vero essere e molti sono ancora attaccati alla tradizione.
L'unica cosa che cambia dal mondo reale sono le varie caratteristiche fantasy come la presenza di magia, di animali e di una natura fantastici e di razze diverse da quella umana.
La società e lo Stato di Jordeia assomigliano all'idea di stato giusto di Platone descritto nella Repubblica. Uno stato ideale e inverosimile che solo un'isola dove vivono gli dei può benissimo avere. Purtroppo per il nostro caro Platone, la realtà dei fatti è ben diversa delle sue idee.
---> classi sociali!!
Le classi sociali sono legate al materiale con cui viene fatta l'anima della persona, creata dal Dio Verde in persona e decidendo fin dall'inizio il suo destino. Proprio per questo che viene vista unicamente dai Grandi Sarcedoti del dio. Sono essi che decidono in quale classe appartiene una persona durante il rito di benedizione che fanno tutti i bambini dai 6 anni, di tutte le famiglie, sia maschi che femmine, per evitare ogni tipo di discriminazione e privilegio. Infatti nella teoria i Grandi Sarcedoti non dovrebbero considerare il sesso, la razza, la classe della famiglia, l'etnia dei genitori/parenti, nella scelta della classe, permettendo a chiunque di diventare un governate o anche un artigiano in base alla propria persona. Ma nella pratica discriminazioni e privilegi ci sono eccome, nascosti dal "volere divino" e dalla religione.
Classe dorata - governanti / filosofi / Sarcedoti Supremi.
Ne fanno parte i ruoli più influenti di tutta l'isola di Jordeia, quelli che comandano e dirigono tutto.
I governanti sono in totale quattro, uno per ciascun giganteso territoro delle città più importanti dell'isola tra cui anche la capitale Gaia, formando delle regioni. Il governante di quest'ultima ha potere su tutta l'isola ed è volgarmente chiamato "Re" ma ufficialmente non lo è. Vengono eletti dal consiglio di filosofi, sarcedoti e aristocratici tra tutti gli aspiranti governati.
I filosofi sono molto di più. Sono plendide menti e rivoluzionari, che stanno sul filo del rasoio, in equilibrio tra l'odio e l'amore di tutti, anche degli stessi governanti. Molti di loro si occupano a insegnare ai bambini e formare futuri filosofi e governanti nelle loro scuole. Quelli che sono più a contatto con la popolazione rispetto al governante, per questo hanno un importante ruolo nelle riunioni e ogni governatore è accompagnato da un filosofo.
Infine abbiamo gli Sarcedoti Supremi, considerabili come il papa del cristianesimo, e ogni divinità ha un proprio sarcedote che come un profeta parla per loro ai credenti. Hanno una forte influenza culturale, quanto i filosofi, ma stanno distanti dal popolo come i governanti e per questo che hanno un forte legame con quest'ultimi facendo favoritismi (esempio: mandare i figli dei governatori nella classe dorata per poter ereditare il potere del padre).
I tre gruppi si riuniscono annualmente o nei casi di estrema necessità, in una riunione dove discutono di tutto e dove creano assieme le leggi, o le cambiano, le eliminano, aggiungono tasse e fanno tutto ciò che vogliono anche senza il consenso diretto del popolo. Ci sono i filosofi che fanno simbolicamente le loro veci e sono convinti che faranno sempre il bene dell'intera isola. Ma ci sono stati episodi di rivolte dove i rivoltosi hanno fallito, causando tantissime morti, o vinto, formando un nuovo governo con nuove persone più ""giuste"".
Tutti loro non possono avere proprietà privata, una famiglia e figli riconosciuti, e dovrebbero fare il bene della popolazione, non personale. Nella realtà dei fatti sappiamo che non è così e non è un governo giusto e incorruttibile come pensava potesse essere per Platone.
Classe argentea - guerrieri / sarcedoti / aristocrazia
La versione povera della classe dorata/hj
Qui ci sono i sottoposti della classe più alta, tranne per i filosofi.
Sotto i nostri governatori abbiamo la nobiltà/l'aristocrazia che vivono la bella vita grazie a un potere ereditario, appogiando sempre i loro superiori per avere privilegi e più potere. Soprattutto economicamente con fruttuose donazioni. I capi famiglia ottengono il potere di occuparsi delle singole città della regione dal governante, come nelle signorine rinascimentali, e il loro potere è in realtà ereditario. Nell'artistocrazia la corruzione e i privilegi nella selezione è sempre presente, permettendo di avere questo potere in padre in figlio o almeno da parente maschio a parente maschio più giovane (raramente con una parente femmina).
Sempre sotto i nostri governatori ci sono i guerrieri e tutte le cariche legate al militare, rimanendo tutte nella classe argentea anche se sono quelle più alte possibili. Qui possono esserci figli di aristocratici, governati, filosofi, ma anche di povera gente, e pure femmine ma come sarcedotesse di Brannfo, dea del fuoco. Qui l'importante non è tanto la classe o altre caratteristiche, basta avere la forza e l'intelletto bellico.
Infine sotto i Sarcedoti Supremi abbiamo i sarcedoti e tutte le loro divisioni: da quelle più alte come i Grandi Sarcedoti, a quelli nel mezzo comunemente chiamati sarcedoti ma sono sarcedoti maggiori, ai nuovi iniziati e in formazione, chiamati sarcedoti inferiori.
Non possono avere anche loro proprietà privata e figli riconosciuti, come abbiamo capito qui nulla è quello che sembra. Scelti non solo per la loro fede dimostrata fin da bambini e in rari casi anche da più grandi, ma anche per preferenze e privilegi. Di solito sono tutti secondi geniti o ultimi figli di una grande famiglia senza alcun diritto di eredità o altre concessioni.
Classe ferrea - borghesia / mercanti
Classe bronzea - produttori / artigiani / contadini / artisti
Sarò breve in queste due classi facendo un discorso per entrambi perché rappresentano la popolazione media, la brava gente e la plebe, quelli che stanno nel mezzo ed è tutto molto grigio riguardo a potere e ricchezza. Non c'è alcun tipo di rigidità nella scelta del lavoro, sono i più liberi e vivono benissimo nella loro normalità, stando a leggi severe e ascoltando le idee pazze di eretici, di filosofi, di fanatici. Se nasci in una famiglia di queste due classi hai il 50/50 di finire o nella tua classe d'origine o di andare in alto abbandonando la tua famiglia.
Classe ramata - criminali / schiavi / eretici / stranieri / povera gente
Questa classe è un caso speciale.
Nella carta il Grande Sarcedote di Overasteanó dovrebbe fare il rito e scegliere la classe per tutti i bambini nati a Jordeia, senza alcun pagamento di qualsiasi tipo. Nella pratica non tutti posso permettersi di far ricevere la benedizione ai proprio figli e non tutti i templi accettano figli di genitori stranieri, rimanendo senza una classe ufficiale e dell'istruzione dell'isola. Però possono lavorare. Alcune famiglie possono rimanere per generazioni escluse da tutto questo sistema sociale e/o solo uno dei loro figli può avere il diritto di avere una formazione.
Finendo in questa classe non ufficiale, subendo il disprezzo o la pietà di tutti gli altri.
Nei casi degli eretici e dei criminali, ad essi vengono tolti del loro ruolo e del loro lavoro iniziale ed esclusi dalla società, finendo appunto in questa classe e condannando all'esclusione anche ai loro figli. Forse se pagano bene possono impedire ciò almeno ai bambini, mentre per loro è finita. Sono condannati.
Stesso discorso vale per gli schiavi, i quali non hanno alcun diritto e perdono tutto venendo venduti, anche la propria umanità.
Possiamo considerare la classe ramata la classe degli esclusi e che non fanno parte delle altre classi.
---> patriarcato o parità di genere?
Nella carta, Jordeia conferisce gli stessi diritti dell'uomo alla donna.
Elle possono di partecipare nella politica come governante-filosofa, entrare nell'esercito come una guerriera e raggiungere cariche molto alte e avere di conseguenza una sua autonomia dal parente uomo. Ma rimaneva molto vaga riguardo al suo diritto di scelta riguardo a qualsiasi altra cosa nella sua vita, come il matrimonio, e nella pratica la società dell'isola è molto patriarcale.
Infondo in tutte le regioni, chi più e chi meno, c'è un forte spirito patriarcale che porta alle persone a considerare la donna come un mero oggetto di possesso che passa dal padre/parente uomo al marito e oggetto per riprodursi. Un essere poco intelligente, è una perdita di tempo istruirla come un uomo perchè tanto non capirebbe.
Il suo destino può essere solo come moglie e madre o come sarcedotessa.
Nella realtà dei fatti la donna perde tutta l'importanza data dalla carta, sono veramente rare le volte che lo stato è stato governato da una o più donne e nessuno vuole ammettere che erano state brave quanto un uomo. Aggiungiamo che tutte le donne nel percorso di formazione per governanti non riescono mai a realizzarsi senza sposare un loro collega per cercare di far ascoltare la propria voce e raggiungere il loro obiettivo.
L'unico ruolo importante a loro concesso senza riscontrare troppe discrimina e ostacpli è quello delle sarcedotesse.
Tra tutte ci sono due figure importantissime: la sposa di Overasteanó, che accompagna la figura del Supremo Sarcedote del dio, e hanno questo ruolo pochissime bambine nate nel giorno ad egli sacro. Selezionata dai sarcedoti per essere poi cresciuta nel tempio fino ai suoi 18 anni (o più) quando verranno sacrificate al giorno del loro compleanno. Di solito sono figlie bellissime di gente senza un importante classe sociale, quella ramata, e il suo sacrificio serve per il benessere dell'isola, per continuare ad avere la benedizione e l'amore del dio.
Alle donne è concesso partecipare in guerra come guerriere solo alle sarcedotesse della dea Brannfo. Non esistono sarcedoti uomini della dea del fuoco e vengono viste male dagli maschi perché considerate degli "falsi maschi". Per il timore di essere conciati male da esse, le rispettano e non le stuzzicano. Solo i cretini lo fanno e si beccano l'odio e le punizioni della dea...oltre a quello delle stesse sarcedotesse.
---> formazione!! Sarò un po' più schematico. Ricordo che è fatta nelle scuole dei filosofi.
Dai 3 ai 6 anni, maschi e femmine, tutte le razze e tutte le classi tranne quella ramata: formazione comune nell'ambito dell'aritmetica, musica e ginnastica. Nel caso di figli illegittimi delle classi dorate e argentee, essi vengono affidati ai filosofi vivendo nella scuola con loro.
Dai 6 anni fino ai 18 ci sono diverse formazioni in base alla loro classe (es. Quelli bronzei non devono studiare quanto quelli dorati). La situazione si fa complicata, non temete di fare domamde anche specifiche se non capite! Cercherò di essere chiarx.
In generale la vita non cambia per quelli cresciuti nella scuola e chi non ha un cambio drastico di classe perché non devono abbondanare nessuno e continuano i loro studi tranquillamente. Mentre per chi va nelle classe dorate e argentea viene portato via dalle famiglie anche con forza.
A 18 anni quelli della classe bronzea-ferrea e per i guerrieri possono andare a lavorare direttamente mentre quelli della classe argentea e dorata hanno un'altro percorso più specifico per il proprio ruolo fino ai 25 anni. Affidati non solo da filosofi ma anche da mentori della loro classe sociale e occupazione.
Dai 25 anni fino ai 50 o più c'è il tirocinio per i governanti, e continuerà finché non prenderanno il potere e il posto di qualcun'altro.
---> com'è vista la disabilità?
Dell'omosessualità ne parlerò nella scheda, e voglio dare spazio a un'altra minoranza: i disabili.
Un discorso che vale sia per quelli fisici e mentali e sopratutto per disabilità con cui nasci ed evidenti. La medicina non è così avanzata e si basavano soprattutto sull'apparenze (purtroppo). In questo contesto vale anche per persone che non sono in grado di usare la magia appartenenti a razze che hanno questa abilità
La società li ha sempre disprezzati perché non sono perfetti, sono deformi e considerati dei errori da nascondere. I disabili però non fanno parte della classe ramata perché alcuni di loro vengono benedetti e consegnati come dei pesi alla famiglie. Saranno poi esse procederanno a nasconderli e a isolarli. E quelli che non vengono benedetti per la vergogna e per l'odio, rimanendo comunque nelle mura di casa, sono considerati di classe ramata. Raramente escono fuori in città, dipende quanto sono progressive le famiglie.
---> la giustizia!!
Quelli che noi chiameremo giudici, a Jordeia sono i membri più alti dell'aristocrazia e dell'esercito che giudicano e processano il criminale sotto il "volere dei governanti e del Dio Oversteanó". C'è la pena di morte, punizioni veramente pensanti e se non finiti in carcere eri ricercato a vita e membro della classe ramata.
¤razze:
---> umani. Semplici umani senza nessuna caratteristica unica e particolare.
Non possono usare la magia e non hanno una minima resistenza ad essa. Non c'è altro d'aggiungere, sono come noi ma in dietro di anni. Vengono considerati come i più deboli di tutto il creato ma i più intelligenti, i più maliziosi e i più furbi. Gli abitanti di Jordeia hanno caratteristiche greche (prevalentemente scuri di capelli e di carnagione "olivastra") o in generale mediterranee (pelle olivastra o bianco avorio, capelli generalmente scuri o neri, occhi prevalentemente scuri) ma come in ogni paese, le colonizzazioni passate hanno lasciato il loro segno e possono avere tratti di altre etnie per discendenze. Non sarò troppo puntiglioso lo giuro 😭 ho messo queste precisazioni per chi fosse indeciso sul prestavolto!
(Nella presentazione delle altre isole ci saranno altre descrizioni)
---> orchi. Sono molto forti fisicamente e più alti di un uomo comune (più di 1.90). Sono anche più massicci e più resistenti ma non sanno neanche loro usare la magia se non quella del fuoco e della terra. Generalmente puntano soprattutto sulla loro forza fisica. Sono caratterizzati da corna, pelle colorata di rosso e/o di verde, e hanno canini sporgenti. Sono poche le persone che trovano gli orchi esteticamente gradevoli e ottimi soggetti per l'arte. Per il loro aspetto vengono discriminati e derisi, paragonati a bestie.
Tanti sono gli orchi giovani che vivono nella capitale o nelle grandi città di tutte le regioni, immigrando dai loro villaggi di campagna in cerca di un lavoro migliore. Sono disposti ad accettare anche quello più misero facendosi sfruttare per forza lavoro o che finiscono nella malavita. Una vita non tanto diversa dei loro villaggi e città. Alcuni di loro sono nelle classe bronzee, ramate e specificamente come guerrieri. Non importa però la classe sociale, gli orchi saranno denigrati, considerati unicamente come schiavi lavoratori o mostri aggressivi, rozzi e ignoranti, dei criminali e mostri, dei pochi di buono.
---> fate. Creature piccolissime (massimo i 15cm) delicate, leggerissime e facilmente calpestabili-
Amanti della natura, ottime utilizzatrici di magia e posso volare. Si, ci sono fate maschio ma vengono lo stesso chiamate fate. Sono divise in 6 tipi diverse legate ad un elemento magico, ognuna con il proprio aspetto, società e modi di fare.
☆Le fate d'acqua. Chiamate anche sirene, possono vivere anche fuori dall'acqua e le loro piccole città si trovano per una parte sott'acqua e l'altra metà alle rive dei fiumi, laghi e del mare. Sono caratterizzate da una coda oltre alle loro ali, la pelle un po' squamata e una voce incantevole e ingannevole. Non vanno d'accordo con nessuna delle altre fate e dei folletti, ma amano tutte le altre creature e sono molto curiose del mondo esterno.
☆Le fate della terra. Quelle che tutti chiamano con un generale "fate". Non hanno grande caratterischite, se non quella di assomigliare ai fiori e alle piante dei boschi dove ci sono le loro piccole città. Solitamente le più pacifiche tra tutte e amano fare doni a chiunque. Tranne ai folletti.
☆Le fate del fuoco. Non sono così tante, si trovano tutte alle prossimità dei villaggi dei orchi, dei tempi della dea Brannfo e fanno continui dispetti a chiunque si avvicini a quelle zone soprattutto ai folletti e alle fate dell'aria. Hanno tutte lo stesso aspetto, assomigliano a delle fiammelle.
☆Le fate dell'aria. Non hanno un luogo preciso dove abitano, nomadi e sono sempre in viaggio per boschi, città, montagne ecc... e il loro aspetto è molto candido, ricordano dolci nuvole.
Sono le peggiori perché sono le più dispettose e se la prendono con TUTTI. Per questo le fate del fuoco fanno dispetti soprattutto a loro, per autodifesa e vendetta.
Tutti almeno una volta hanno subito un dispetto da queste fate e per tutta la loro vita avranno sempre dato la colpa a loro e al dio Vindemos (dio del vento) per qualcosa andato storto o per un brutto scherzo, anche quando magari non c'entravano nulla.
☆Le fate della luce. O anche chiamate angeli, sono le dolci ancelle e servitrici della dea della morte e dei suoi figli. Vederne una non è una buona notizia. Rispetto alle altre fate alcune di loro hanno altezze umane.
☆Le fate dell'ombra. O anche chiamate demoni, sono le protettici di tempi, luoghi sacri e/o importanti e delle famiglie. Non sono mai state viste fisicamente ma in ogni abitazione e struttura ci sono delle statuine che le rappresentano secondo le leggende e racconti poetici.
Queste ultimi due tipi di fate sono più legate al mondo divino.
---> folletti. Sono leggermente più alti delle fate (massimo un metro), con le orecchie a punta e sembrano dei funghetti. Non hanno le ali e sono in conflitto con le fate da sempre, offendendosi appena vengono paragonati a tutte loro. Il motivo origine per tale astio non è mai stato molto chiaro, ma se continuano a d odiarsi è dovuto a scontri e guerre che fanno tra di loro per il controllo dei boschi da quando le loro razze sono state create. I folletti vogliono prenderli per il legno e sfruttarlo per guadagnare, mentre le fate vogliono preservare l'ambiente per viverci in armonia e salvare tutte le altre creature. In breve capitalisti vs ambientalisti/hj. Le considerano più deboli e inferiori per le loro piccole stazze e perché secondo loro meno abili nella magia.
---> elfi. Molto simili agli umani per l'aspetto tranne per le orecchie a punta. Sono ottimi utilizzatori di magia e più resistenti riguardo ad essa. Tipicamente non sopportano gli umani ed essere paragonati a quest'ultimi, considerandoli inferiori a loro come le fanno fate e i folletti. Ricoprono molto spesso cariche molto alte.
---> conflitti razziali sono iniziati per motivi puramente religiosi perchè sono state create da tre divinità diverse: il dio della natura Tonblom ha creato gli elfi, i folletti e le fate come primisse creature sulla terra, per popolare il mondo spoglio creato da Overasteanó e furono i primi ad avere il dono della magia. Questo portò a un loro grande senso di superiorità rispetto agli altri e anche tra di loro per chi sia il preferito del dio; la dea del fuoco Brannfo sentendosi sola nei suoi territori creò gli orchi e decise di dargli tutta la sua forza per renderli le creature più forti tra tutte; infine il dio del vento Vindemos per pura noia, alla fine di tutta la creazione, decise di formare gli umani, unici e diversi da tutti gli altri per la loro semplicità. Vengono considerati inferiori proprio perché sono nati per ultimi e per la loro debolezza rispetto a quella delle altre razze.
¤mondo divino: Jordeia è conosciuta in tutti i terrotori per il suo essere a stretto contatto con la realtà divina e le leggende vogliono che essa è racchiusa oltre alla catena montuosa del monte più grande di tutto il mondo, Stinplevrá, ("dall'altra parte") dove si pensa abiti oltre alle nubi il dio Oversteanó. Lì abitano tutte le divinità con le loro creature magiche, completamente distaccate dalle loro creature mortali dalle montagne e dalle coste altissime e pericolose. Alcuni filosofi e poeti narrano però che nell'isola ci siano altri posti dove il mortale può entrare in contatto con il divino perché un tempo, mai precisato, loro abitavano quelle zone. Si dice che ci siano delle mappe dove sono segnati questi posti in alcuni templi più importanti e
---> ma la magia? La magia in questo universo è legata agli elementi naturali:
¤acqua. La dominazione dell'acqua è molto vasta e complessa, ti permette di manipolare la sua forma, la sua temperatura e il suo stato fisico. Infatti ad essa è anche la dominazione del ghiaccio (es. Giacchiare l'acqua e fare come Elsa.) e del vapore acqueo nell'aria (es. Trasformarlo in goccie d'acqua o creare un acquazzone), tra i due il secondo è quello più complesso tra tutti. La manipolazione può avvenire solo se si è circondati dall'acqua e fonti di essa, per questo alcuni cercano di imparare anche il controllo del vapore acqueo ma solo pochi riescono a farlo appieno.
¤terra. La dominazione della terra comprende quella della terra nel senso di terreno e rocce (es. modificare il terreno sottostante per elevarsi creando una scala) e quello legato alla flora, alle piante e alla natura (es. Far crescere dei rovi e/i piante, muovere delle liane). Alcuni riescono ad usarla anche per sollevvare pesi/massi più pesanti del corpo, ci vuole molta forza interiore oltre a quella fisica. Altri per la costruzione di edifici e armi. Quello più "comodo" perché il terreno sta ovunque ma non è il più facile. È quello che serve più calma e concentrazione assieme all'acqua.
¤fuoco. La dominazione del fuoco è quella più comune nei villaggi dei orchi. Il fuoco può nascere dal dominatore (es. causando incendi) e può essere controllata se già è accesa (es. ingrandire in una gigantesca fiammata la piccola fiammetta della candela). Essa può essere usata anche nelle forme più lievi come il semplice riscaldare le mani, ed arrivare fino a quelle più potenti come la manipolazione della lava e delle esplosioni. Bisogna stare attenti perché questa dominazione può essere autodistruttiva per il portatore. Una dominazione molto bella e affascinate, molte ballerine la usano per incantare gli spettatori, ma è anche molto pericolosa.
¤aria. La dominazione dell'aria è quella che impari più facilmente ma non tutti riescono a controllarla perfettamente senza fare troppi errori e perdere il controllo. Non ti permette di volare, ti può far solo fluttuare, precipitare con stile e aiutare il volo sopra a qualche mezzo che ricorda l'aereo o alle ali di Dedalo. Con abbastanza forza di volontà, soprattutto quella che fisica, si può sollevare anche oggetti più pensanti del proprio corpo.
¤luce. L'unica dominazione che solo una razza può usare ed è quella delle fate, precisamente le fate della luce. Non si sa molto a riguardo.
¤ombre. La dominazione delle ombre è complessa e in pochi possono usarla. Essa può coinvolgere non solo la propria ombra ma anche quella di altre persone e oggetti, modificare la loro forma e controllare i corpi dei avversari se l'ombra è abbastanza spessa, usandole anche per nascondersi o nascondere altro. Di difficoltà supera quella dell'acqua e della terra, sia per il livello di abilità di controllo del portatore che per le limitazioni di questo potere legata all'ambientazione e all'illuminazione.
Se dobbiamo mettere in una lista da quella più difficile a quella più facile sarebbe: ombra, acqua, terra, fuoco, aria.
Esse possono essere dominate solo dalle specie in grado di usare la magica: i figli di Tonblom, elfi, folletti e fate e i figli di Brannfo, gli orchi.
Come ho già detto, gli orchi possono usare solo la magia del fuoco e della terra e solo le fate si dividono in specie per singolo elemento dominato. Mentre gli altri due, folletti ed elfi, possono usarli tutti se impararono a farlo. Ma sono veramente poche le persone che sanno usare tutti e sei gli elementi, e di solito ricoprono ruoli molto importanti.
La magia è molto legata alla emotività dei portatori oltre che al loro fisico, per questo che gli viene insegnato di controllare le proprie emozioni e di fare sempre affidamento alla razionalità, al logos, alla mente, per non perdere il controllo e mettere in pericolo il prossimo.
Sempre per lo stesso motivo che per la dominazione e utilizzo degli elementi viene insegnato alle persone movimenti con le mani e simboli per manifestarli normalmente. Ci sono delle regole e dei schemi rigidi per la sicurezza e per una manipolazione più efficace, ma devi avere anche un controllo interiore. L'emotività potrebbe impedire la manifestazione dell'elemento (per esempio se uno è in panico potrebbe non riuscire ad evocare una fiammetta) o anche l'eccesso, l'esplosione e una perdita di controllo totale (per esempio se uno è in panico potrebbe anche creare un gigantesco incendio).
Chiunque può essere in possesso di tecniche legati a questi elementi, che vanno oltre alla semplice manipolazione. Esse sono la concentrazione della magia e di forza in una singola mossa per l'attacco, difesa o cura, che può essere innata, o insegnata dalla famiglia o da un maestro. Può essere sia una cosa molto semplice che stra complessa. Per usarli non servono mosse o sigili come per la manipolazione normale ma una formula.
Una frase che come un incantesimo ti permette di usare questa tecnica finché ne hai le forze ed è proibito usare le formule di attacco e difesa se non in caso di combattimento e/o guerra. Mentre quelle di cura sono meno colpite da limiti legali.
Possiamo paragonarla con qualche manga shonen alle tecniche maledette di Jujutsu Kaisen e i bankai e shinkai di Bleach. Per farvi un esempio usando un bankai di ghiaccio (quindi la massima espressione di potere di un personaggio), quando si dice Hakka no Togame (白霞罸 "Punizione della Nebbia Bianca") il bankai si manifesta. In questo caso in una colonna di vapore ghiacciato che si innalza nel punto in cui è avvenuto il rilascio e consente di congelare tutto ciò che capita nella sua area di influenza spirituale (termini di Bleach scusate), a temperature presumibilmente pari allo zero assoluto.
「 le quattro regioni! 」
¤regione della capitale Gaia: sta ad est dell'isola, occupando non solo la capitale ma anche altre città vicine, le campagne e altre zone naturali. È la regione più vicina alla catena montuosa che li separa dagli dei. È un grande centro culturale, economico, politico e commerciale, se no non sarebbe la capitale. Le città sono gigantesche piene di storia e cultura, non c'è una singola zona morta nella regione di Gaia. Se non c'è la gente c'è la natura, le coltivazioni e le primitive industrie. Molti proprio per motivi di lavoro, oltre per realizzazione personale, immigrano nella capitale o nelle città vicine. Se fai una visita a Gaia potrai vedere una gigantesca diversità di etnie, razze, classi sociali, e immigranti.
Non è difficile beccarsi in giro un aristocratico per poi finire nelle zone dei malviventi di Jordeia.
¤regione della città di Anemos: la seconda regione più importante dell'isola per motivi culturali, per i suoi edifici, opere, templi e architetture che segue fedelmente l'arte classica greco-latina. Si può vedere la sua evoluzione e anche i nuovi affermati artisti. Importante anche perchè qui si trovono le più importanti scuole di filosofi elevati e le più grandi botteghe artistiche. Si trova a nord dell'isola.
¤regione della città di Ignis: se nelle altre regioni tutti erano i benvenuti e c'era una grande varietà razziale, bella regione di Ignis ci sono solo i villaggi degli orchi che vivono nell'umiltà, nella pastorizia, allevamento e agricoltura, e c'è una gigantesca separazione di chi campa sulle fatiche altrui e di chi per un pezzo di pane lavorebbe tutto il giorno e tutta la notte. Èna regione molto rullare, campagnola e povera, le grandi città stanno iniziando ad avvicinarsi ai standard imposti di quella di Gaia, ma la vita non è migliorata e c'è molta malavita. Le famiglie di aristocratiche che controllano le città e i terreno hanno una vita più adagia e nel lusso, creando un bel contrasto e differenza tra le due classi sociali. Si trova a sud dell'isola.
¤regione della città di Catara: si trova ad occidente e le più grandi città stanno nelle coste assieme a tutte le attività, al centro sociale e vivo della regione che campa sul commercio effettuato nei porti di tutte le città e sul turismo non solo della stessa regione che ha importanti posti turistici, ma dell'intera isola.
「 Divinità! 」
❝ Dio Verde: Oversteanó ❞
---> chi è? Overasteanó è il padre assoluto o "dio dai mille nomi" per via dei tanti modi con cui i fedeli si riferiscono a lui nelle preghiere, nei miti e poemi. La divinità suprema al disopra di tutti per la sua importanza, essendo quello che dal caos è riuscito a portare ordine e creare la vita. Da lui tutto è nato e bisogna essere grati di questo con feste, celebrazioni, sacrifici, opere e devozione assoluta.
Non esiste creatura che non abbia una pergamena nella sua biblioteca nel monte più alta del mondo dove tutta la sua intera esistenza è decisa dal nostro Dio.
---> simboli: il serpente è uno dei due animali a lui sacri. Il suo fidato compagno è proprio un serpente nero dagli occhi dorati che diventa nei casi di necessita un bastone con cui combatte. Rappresenta l'immortalità e l'eterna giovinezza, e viene usato anche come simbolo di guarigione, saggezza, forza e magia, tutte caratteristiche legate al nostro dio. I serpenti sono ben visti, rappresentando l'unione tra cielo e terra ; cervo è il secondo animale a lui sacro e nei miti e raffigurazioni è sempre al suo fianco come suo destriero. Usati come animali da sacrificare alle sue feste. Simbolo della fecondità, del rinnovo continuo della vita, dei ritmi di crescita, morte e rinascita. Tutto che avviene sotto il suo controllo ; occhio verde viene rappresentato nei abiti e gioielli soprattutto dei sarcedoti e dei governanti di Gaia. I filosofi e i sarcedoti si dividono in due gruppi a riguardo questo simbolo e i suoi significativi. I primi pensano sia l'occhio che ha perso per creare la terra mentre i secondi pensano sia l'occhio rimasto. Ma è una piccola differenza poiché è sempre legato ad un unico concetto: l'occhio che tutto vede, tutto osserva, tutto controlla.
❝ Dea della morte: Dodthána ❞
---> chi è? Prima genita di Overasteanó nata assieme ai suoi gemelli dal sangue del dio dopo aver combattuto contro il caos e aversi tolto l'occhio per creare la terra. La vita aveva bisogno del suo opposto, la morte, per poter esistere e affidò a Dodthána il compito di accogliere le anime nel suo regno sotto Jordeia, finchè non sarebbero rinatte in un'altro corpo. Doveva proteggere quelle come avrebbe fatto una madre, ma doveva giudicarli per il loro comportamento avuto in vita come avrebbe fatto sempre una madre.
---> simboli: asfodelo un fiore che nel mito della nascista dei suoi figli. antica Grecia si usava piantare l'Asfodelo sulle tombe, e i prati di questo fiore simboleggiavano la strada che conduceva all'Ade, e in Jordeia ricoprono il regno della dea ; corvi i suoi cari compagni assieme alle sue ancelle Fate della Luce. Trasformazione e passaggio che l'anima fa tra un corpo e l'altro secondo la teoria della metepsicosi. Uccidere un corvo porta sfortuna ed è un animale sacro per quanto sia visto in modo negativo ; topazio azzurro tutti i corpi morti hanno al collo una collana con un topazio (per i meno ambienti una pietra azzura) che è un porta fortuna per l'anima, sperando che si reincarni in un corpo più virtuoso ed elevato ; l'inverno tutte le sue feste avvengono durante questa stagione dove la natura si spegne, muore, si addormenta e si fa fatica a sopravvivere.
❝ Dea del sonno: Dromefiáltis ❞
---> chi è? Prima genita di Overasteanó, sorella di Dodthána e lei accoglie le anime che durante la notte, o generalmente nel sonno, si distaccano dal corpo andando verso il suo regno dei sogni dove ci sono i desideri, le paure e i ricordi di tutte le creature. Sono stati pochi gli eroi che hanno provato ad accedere al suo regno, uscendo dalla propria stanza e avere un contatto con lei. È conosciuta anche per essere una incantratrice e un ingannatrice, per le visioni/sogni che ti fa vedere durante il sonno o per la sua arpa magica. È una dea molto ambigua e anche se una dei primogeniti non viene considerata molto.
---> simboli: arpa e musica sono legate anche alla poesia di cui lei si fa la creatrice e la protettrice di chi le usa sia in modo positivo che negativo. È una raccontastorie, ecco cosa sono i sogni, solo le sue storie e nessuno riesce a ribellarsi del suono della sua arpa. Le sue sarcedotesse sanno suonare l'arpa perfettamente e tutte le preghiere e feste a lei dedicate sono accompagnate dal suono di esse. È simbolo di tranquillità, animo eletto e allegria e la si ritiene strumento femminile e dell'armonia ; ametista viene usata dai ricchi soprattutto per augurarsi un sogno più tranquillo e fare sogni d'oro, scacciando via gli incubi.
❝ Divinità degli astri: Solfengári ❞
---> chi è? Primo genito del dio Oversteanó, fratello delle due dee della morte e del sonno. Ha formato e il cosmo, creando il Sole e la Luna, sue figlie, e anche delle stelle e delle costellazioni, fatte per riempire il vuoto rimasto dopo il grande combattimento contro il caos fatta dal padre. Il suo ruolo non si blocca nello spazio, legato agli astronomi e dagli affascinanti del cielo che ha creato con tanto amore ma è anche protettore dei veggenti, di quelli che predicano e vedono il futuro, i nostri "oracoli", oltre ad essere stato il primo tra loro. Con le stelle, con le viscere degli animali, con il volo degli uccelli, con ogni mezzo, egli comunica le sue visioni ai suoi discepoli e protetti.
---> simboli: Stelle, Sole e Luna rimane la divinità degli astri e queste tre vengono rappresentate sempre assieme a lui, i sarcedoti e i veggenti indossano molti gioelli o tessuti con essi rappresentati per evidenziare il loro legame. Vengono alternate da altri pianeti che hanno scoperto nel tempo. Importante è anche eclissi vissuta nel panico per l'improvviso buio ma non in maniera troppo negativa, un evento legato al dio che fa riunire le sue figlie eternamente separate e si festeggia la unione della sua famiglia ; pietra del Veggente o pietra di Wotam viene usata per scopi divinatori. Da una parte è ruvida e rotonda, qui potete leggere i segni che vi aiutano a interpretare meglio gli avvenimenti della vostra vita. Dall'altra è bella liscia, come uno schermo, si dice che da questo lato si possa vedere passato, presente e futuro, un po' come una sfera di cristallo. Solfengári userebbe queste pietre per le sue letture del futuro ; uccelli legati alla Ornitomanzia, quindi l'aquila, l'avvoltoio, il nibbio, il gufo, il corvo e la cornacchia.
❝ Dea del fuoco: Brannfo❞
---> chi è? Per quanto l'elemento del fuoco è sempre stato associato al genere maschile, nel pantheon di Jordeia esso è legato al genere femminile grazie alla dea Brannfo. Nei miti viene spesso descritta non come le più belle, ma come la più forte tra tutte le creature immortali di Overasteanó, e abbia donato la sua potenza ai orchi, di aspetto simile al suo. È descritta anche come quella più irascibile e passionale, come il fuoco può proteggere, riscaldare, aiutare ma può anche distruggere, bruciare, uccidere. Come le sue sarcedotesse, è una grandissima guerriera e partecipa alle guerre divine e mortali affiancando il dio della guerra Sverdaíma.
---> simboli: danza non sarà la più bella, eppure riesce a essere seducente ed elegante appunto nella danza. Una grandissima guerriera e una grandissima ballerina, infiuenzando così le mosse per la dominazione del fuoco che sembrano proprio passi di danza. Nelle sue feste e celebrazioni, ci sono un sacco di balli e molto spesso le danzatrice sanno dominare l'elemento del fuoco ; lancia rappresentano nei vari miti proprio il fuoco ed è la sua arma principale che usa nei combattimenti ma anche nelle sue danze fatte assieme alle sue sarcedotesse o ancelle immortali ; rubino gemma che porta sempre tra i suoi tantissimi gioelli, simboleggia autorevolezza e coraggio. Il colore rosso del rubino è anche visto come segno dell'amore ardente, della passione senza fine. Caratteristiche adatte alla dea
Secondo gli Indù, che riprenderò per questo caso, il rosso della pietra dipenderebbe dal fuoco continuo che brucia all'interno della gemma.
❝ Dio dei mari: Havokes ❞
---> chi è? Viene scambiato molto spesso nelle sue raffigurazioni anche dagli stessi fedeli per un mostro marino, ma in realtà è il dio dei mari. Egli è molto amato dai commercianti, viaggiatori, navigatori e pescatori, ogni città nella costa ha un suo tempio per avere sempre la sua benevolenza. Nei pochi moti in cui è partecipe viene rappresentato estremamente crudele, per questo si cerca sempre di farselo alletato, di avere le sue grazie e non farselo nemico. Gli viene riconosciuta la nascita solo delle creature marine ed è molto importante per Havokes è suo figlio, un gigantesco drago marino che crea le tempeste in mare e causa le morte di un sacco di persone.
---> simboli: monete, oro e gioielli è un dio molto avaro, che vuole arricchirsi ed è molto attirato dalle cose preziose e luccicanti. Per questo viene molto spesso associato ai ladri, o nel caso del mare ai banditi, vichinghi o i più moderni pirati, che viaggiano per il mare per depravare nuove terre e alla ricerca di tesori ; onde molte sue raffigurazioni il mare è agitato, per evidenziare il suo carattere turbolento e violento, in contrapposizione con il suo elemento, l'acqua, che ci serve per vivere e per fiorore ma non sempre è nostra alleata. Può portare anche alla nostra morte e alla distruzione
❝ Dio del vento: Vindemos ❞
---> chi è? Il dio più agitato tra tutti, quello che fa i più scherzi e il più creativo, il fondatore delle arti. Vindemos è anche quello d'aspetto più giovane ma non è uno dei ultimi arrivati, ciò è dovuto al suo carattere da fanciullo irresponsabile e vivace, imprevedibile e travolgente. Fu l'ultimo a fare qualcosa per la creazione, preso a viaggiare per tutta la terra, disturbare i suoi fratelli, osservare le bellezze create e quando fu abbastanza ispirato fece la sua più bella opera: umano.
---> simboli: vasi con essi ha fatto nascere l'uomo, con essi contiene il vento, le tempeste, i tornadi. Un oggetto molto utile ed è lui stesso a crearseli, insegnando poi alle creature così che potessero anche loro usufruirne e migliorarsi la vita ; teatro l'arte in generale è legata a lui, ma quella più valorizzata e che viene anche fatta nei suoi templi è quella teatrale. Tutte le divinità hanno abilità mutaforma ma Vindemos è quello che la usa di più fra tutti, travestendosi, fingendo, mentendo e recitando in continuazione ; aquila il suo animale sacro, usato non solo dai mortali come messaggero e portatore di lettere, doni, messaggi in generali. Se non fosse per le corna da capra, Vindemos ha un aspetto simile a quello di un aquila e come essa molte volte ha il compito di messaggero. Porta lui stesso questi messaggi o usa i suoi venti (nord, sud, est, ovest) rappresentati come quattro aquile.
❝ Dio della natura: Tonblom ❞
---> chi è? Tonblom, Havokes, Vindemos e Brannfo rappresentano i quattro elementi principali di questo universo, e tutti loro sono considerati fratelli ma non del tutto figli secondo geniti di Overasteanó anche se nati tramite lui. Ci sono molti pensieri riguardo a questo, varie letture della loro formazione derivato dal sentimento di frustrazione, rabbia, tristezza, del dio supremo vedendo la sua cara Terra vuota, spoglia e senza una vera forma. Tonblom è quello più calmo tra i quattro, il più silenzioso, il più timido e anche quello più adorato soprattutto dalle sue creature. Gestisce lui i suoi fratelli e cerca di mantenere l'equilibrio tra di loro, così da mantere nella vita dei mortali una pace che gli consente di vivere tranquilli. Un equilibrio che viene distrutto formando catastrofi di ogni tipo, come per esempio carestie, allagamenti o tsunami, o eruzioni vulcaniche. Non rappresenta solo la bellezza e l'amore della natura, anche la sua crudeltà e il suo odio.
---> simboli: lupo sorprendentemente non è legato solo al contatto con la natura ed ad un carattere selvaggio o solitario, ma è anche simbolo di fecondità e quindi di fertilita. L'animale compagnia del dio, sacri e vengono accuditi nei suoi templi ed usati come guardie delle ricchezze ; funghi simbolo di vita, della nascita, la rinascita e la trasformazione. I funghi sono spesso associati alla natura e alla sua forza, poiché crescono in ambienti umidi e oscuri, ma allo stesso tempo sono in grado di resistere a condizioni difficili e di trasformarsi in qualcosa di bello e prezioso ; bucaneve fiori che nascono in primavera ed è ritenuto simbolo di speranza e di consolazione, di passaggio dal dolore a un nuovo inizio, una rinascita, una nuova vita, appunto la primavera. Essa è la stagione di Tonblom, dove ci sono tante feste e cerimonie in suo onore per avere tanti fiori e un glorioso raccolto durante l'estate. Si racconta che siano i fiori preferito del dio.
❝ Fiore dell'odio: Sverdáima ❞
---> chi è? Il primo genito della dea Dodthána. Il dio dell'odio, della guerra e delle ribellioni, era già nella sua natura il rivoltarsi contro le regole e nel suo sangue scorrono le fiamme delle rivoluzioni. Protettore dei guerrieri, dei rivoltosi, dei rivoluzionari e di chi va contro corrente, visto in modo positivo solo per la prima categoria. Infatti prima di ogni combattimento i comandanti vanno a fare al dio una fruttuosa donazione, arrivando anche a fare sacrifici umani, per avere dalla propria parte Sverdáima. Il più temuto per la sua forza e la sua crudeltà, viene sempre rappresentato con l'elmo da guerriero e con la sua spada Polémisó con cui ha massacrato popolazioni e portato alla vittoria Jordeia. Dopo la fallimentare battaglia avuta contro Overasteanó ha perso la sua immortalità, morendo.
---> Simboli: papavero rosso e giglio del ragno rosso sono fiori che nascono nei prati e campi battuti dalla guerra: dai petali fragili come le vite perse, rossi come il colore del sangue, ma dagli steli forti e robusti come chi non si è mai arreso fino alla fine ; polémisó come ho detto prima, viene sempre rappresentato con essa, è il suo simbolo e in tutti i suoi templi c'è una copia della spada usata durante le cerimonie.
❝ Fiore del dolore: Engelirós ❞
---> chi è? È il secondo genito della dea Dodthána. Il dio del dolore e del lutto, della memoria, porta tristezza nell'animo delle persone, portando via loro stesse o i loro cari dalla vita mortale per andare verso il regno della Morte e di sua madre. Accompagnato spesso dalle fate della luce nel suo annuncio alle anime morenti, le sue preghiere sono un buon augurio del viaggio delle anime dei defunti e per avere la forza di andare avanti per quelli ancora vivi. Una figura non molto precisa, molto astratta, anche se ha l'importante ruolo di accompagnatore delle anime, non riceve così tante adorazioni. Dopo la fallimentare battaglia avuta contro Overasteanó ha perso la sua immortalità, morendo.
---> simboli: non ti scordar di me oppure Myosotis è simbolo della memoria e dell'amore a distanza che rimane eterno, di qualunque tipo: verso un amante o un parente lontano, nei confronti di qualcuno che non c'è più; promette fedeltà ed eterna riconoscenza senza mai cadere nell'oblio. Fiori usati molto nel contesto funebre ; candela accesa significa che l'anima è viva mentre quanto è spenta che l'anima è morta e se c'è fumo significa che si è in lutto, se non c'è fumo significa che il lutto è stato consumato. Vengono messe davanti alle camere case dove ci sono malati e anziani per indicare lo stato di quella famiglia e della persona.
❝ Fiore della sventura: Uflakoty ❞
---> chi è? È il terzo genito della dea Dodthána. Il più giovane. Il dio della sfortuna, delle catastrofi e della malattia. Il più odiato e non voluto tra tutti proprio per il suo ruolo, se c'è Uflakoty succederà per forza qualcosa di brutto e disastroso, quindi nessuno se non i suoi fratelli lo vogliono intorno.
---> simboli: azalea appassita l'azalea normalmente rappresenta la fortuna, ma se appassita significa che la fortuna se ne è andata ; teschio semplice simbolo si morte, eppure è l'unico della famiglia che viene rappresentato con dei teschi ed ossa intorno a lui per evidenziare il suo legame con essa, di cosa lasciano le catastrofi che crea con la sua esistenza.
「 il mondo esterno! 」
Voglio precisare che le razze elencate prima stanno anche nelle altre isole!
¤Le terre di Isverd: artisticamente, socialmente e culturalmente riprende dai vichinghi. La società è divisa in tre classi: l'aristocrazia, la classe inferiore e gli schiavi. La mobilità sociale verso l'alto è possibile per la classe inferiore, ma non per gli schiavi. Gli abitanti di Isverd sono soprattutto marinai e guerrieri agili e veloci, pirati in grado di cogliere di sorpresa i propri nemici in modi molto efficaci, e che si arricchivano depredando insediamenti costiere. Per un paio d'anni furono nemici con Jordeia proprio per i loro furti e attacchi alle loro navi, per i tentativi di invasione da parte di entrambe le isole e di imposizione religiosa. Ma recentemente stanno cercando di trovare un accordo di pace. Purtroppo il disprezzo tra i due popoli rimane.
I nostri Isverdiani allo stesso tempo, mentre alcuni di loro si occupavano di queste scorrerie, vivono pacificamente come commercianti e agricoltori e tante spedizioni sono dovute a scambi e baratti soprattutto con L'impero di Ashara con cui hanno ottimi rapporti. Era infatti un territorio dell'impero che riuscì a ottenere l'indipendenza e la popolazione locale prese il controllo sugli invasori, mantenendo un rapporto amichevole. Chi rimane a casa sostiene la famiglia con semplici attività agricole e la loro vita quotidiana è dura e faticosa, ma non è priva di gioia soprattutto nelle locande.
Le donne hanno il diritto di divorziare e, se il loro marito moriva, possono ereditare e tenere le sue proprietà.
Alcuni Isverdiani sono alti e biondi, ma tanti altri avevano un aspetto diverso, capelli castani e tratti somatici tipici dell'Europa meridionale e dell'Asia.
¤Regno di Onguelian: ripresa dalla società e cultura antica cinese. È un regno che si pone come mediatore tra le altre potenze mondiali per trovare accordi pacifici ed evitare scontri tra di loro, "l'ago della bilancia".
La società è piramidale: al vertice c'era l'imperatore, venerato come Figlio del Cielo e del Sole, ed è anche capo religioso e trasmette il suo potere ai propri discendenti. Seguivano i nobili proprietari terrieri e funzionari statali responsabili ai lavori pubblici, alla riscossione delle tasse, al controllo dell'immenso territorio per impedire lo sviluppo di rivolte o sommosse. Ci sono poi i guerrieri, i mercanti, gli artigiani e infine i contadini. La classe sociale di ogni persona è determinata fin dalla nascita. Se il padre era un contadino, il figlio sarebbe stato anch'egli un contadino.
Raccontare storie era un passatempo popolare e la letteratura Ongueliana abbonda di racconti popolari e storie di fantasmi che hanno quasi sempre una morale. È una grande meta di turismo per le loro incredibili feste religiose che attirano l'attenzione anche dei non fedeli, sia in modo positivo che negativo.
Solo gli uomini ricevono un'educazione, motivo per il quale gli astronomi e medici, che sono altamente istruiti, sono sempre uomini. Ci si aspetta dalle ragazze che restassero a casa ad imparare come diventare casalinghe e madri, senza mai insegnarle altro.
¤L'impero di Ashara: riprende dalla cultura, dall'arte e dalla società egiziana.
C'è un rigido ordine gerarchico: al vertice vi è il faraone, che svolge il ruolo di re e dio incarnato e poi c'è il resto della famiglia reale e la nobiltà; più in basso in questa struttura sociale ci sono i sacerdoti, incaricati di interpretare la volontà divina degli dei, e un altro gradino più in basso ci sono gli scribi e i funzionari del governo. Poi i soldati che si vivono un po' meglio dell'ultimo gradino di questa scala sociale, gli schiavi.
La donna gode della stessa posizione giuridica dell'uomo, ma ci sono gli uomini a ricoprire le cariche pubbliche e la donna esercita il proprio potere in casa. L'uguaglianza teorica tra uomo e donna si trasforma in pratica solo nelle classi sociali più elevate, mentre in quelle più basse si sentiva la disparità di genere.
Gli Ashairi hanno un vasto impero, un competizione con il Regno di Onguelian, e gli abitati sono un vasto gruppo etnico che passa dai colori più mediterranei alle vicinanze di Jordeia, a quelle asiatiche del Regno, più nordiche con gli alleati di Isverd e infine alle caratteristiche dei "veri" Ashairi, pelle scura, naso mediterraneo, occhi e capelli scuri. Questo perché prima di questa divisione del mondo, era tutto in mano dell'impero con le sue regole e i suoi culti, per poi indebolirsi e i vari segni presero una grande autonomia. Non vanno molto d'accordo con Jordeia per puri motivi religiosi oltre che politici, considerando gli abitati dell'isola un branco di eretici e bestemmiatori degli dei per considerarsi il popolo prescelto.
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